«Se non sosteniamo la famiglia, l’Italia non avrà futuro»

Di Giuseppe Beltrame
18 Ottobre 2024
Intervista all'economista della Luiss Domenico Lombardi, che parlerà alla seconda edizione del Congresso europeo sulla famiglia organizzato dai conservatori europei e che si apre oggi a Dubrovnik
Un parcheggio dedicato alle famiglie

«Rischiamo di perdere il 18 per cento del Pil in valore assoluto di qui al 2042». È quello che succederà in Italia se non verrà fermato il recesso demografico, dichiara a Tempi Domenico Lombardi, professore di Pratica delle politiche pubbliche presso la Luiss, di cui dirige il Policy Observatory. L’economista affronterà il tema dell’impatto economico del recesso demografico all’interno della seconda edizione del Congresso europeo sulla famiglia, che si apre oggi a Dubrovnik, in Croazia, e si concluderà il 20 ottobre.

Il Congresso europeo sulla famiglia

L’evento è organizzato dal Partito dei conservatori e riformisti europei (Ecr) e in particolare dal deputato Antonio Giordano, segretario generale del gruppo. Parteciperanno circa 300 delegati da tutto il mondo, tra cui Eugenia Maria Roccella, ministro per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità e Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento europeo. L’obiettivo, spiega Giordano a Euronews, «è rafforzare i legami tra i conservatori attorno a valori condivisi, come quello della famiglia, ponendosi in un atteggiamento di dialogo tra le parti».

Lombardi modererà il primo panel a tema “Generazioni in equilibrio: effetti dell’invecchiamento demografico sull’economia europea”. «Valuteremo l’impatto economico del recesso demografico in atto sul lungo periodo in Italia: dalle stime Istat l’impatto è preoccupante», spiega. «Considerando il progressivo e inesorabile calo di residenti dal 2013 e la diminuzione degli individui in età da lavoro nel nostro paese, rischiamo di perdere il 18% del Pil in valore assoluto di qui al 2042 e il 27% entro il 2062».

Il volantino di presentazione dell’evento

«Contrastare il recesso demografico»

Oltre al docente della Luiss, interverranno all’incontro Simona Baldassarre, a capo del dipartimento per la famiglia della Lega, Jorge Jraissati, presidente dell'”Economic Inclusion Group” e oppositore del regime di Maduro in Venezuela, Hannes Gissurarson, professore di Scienze politiche islandese, Ylenia Lucaselli, capo delegazione della commissione Bilancio alla camera per Fdi, e Max Rangeley, manager del think tank britannico “Cobden Centre”.

«Il ruolo della famiglia, vero pilastro del welfare, deve essere rivalutato con provvedimenti che la aiutino fiscalmente ed economicamente, come già avviene in altri paesi europei e, in Italia, dall’insediamento dell’attuale governo», aggiunge Lombardi. «Dobbiamo continuare a perseguire una politica proattiva volta a contrastare il recesso demografico anziché subirlo passivamente come è accaduto sino a poco tempo fa».

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Durante la conferenza si parlerà anche degli investimenti necessari per aumentare la produttività del sistema economico e far fronte così alla diminuzione della forza lavoro. «In un paese in cui ci saranno sempre più anziani, dovremo essere pronti ad affrontare un mercato molto diverso da quello attuale», conclude l’economista che ha ricoperto, per l’Italia, importanti incarichi internazionali. «Altro aspetto di discussione sarà il controllo dei flussi migratori, la cui componente regolare è rilevante per un aumento della fertilità, a differenza dei gruppi di migranti irregolari».

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