Nella «cultura dei diritti» non c'è spazio per nessuno Dio, cioè per nessuna realtà. Ecco perché dopo Charlie Hebdo il tema del pubblico dibattito è slittato dall’allarme “fanatismo” all’allarme “religione”
Da Umberto Eco a Flores d'Arcais fino ai denigratori del Cassero si fa largo l'idea che la religione è causa di violenza e instabilità. E così si cerca, violentemente, di escluderla dal consesso civile
Il cardinale di Bologna durissimo sull'iniziativa del locale Arcigay che ha promosso una serata serata «eretica e scaramantica» con tanto di «sbattezzo point»
Il cardinale arcivescovo di Parigi André Vingt-Trois contro le ultime proposte del governo Hollande: «Noi non siamo gli ausiliari religiosi della République»
Ucciso nel massacro parigino di Charlie Hebdo, aveva scritto un libro su "Houellebecq economista", dove cerca di smontare l'idea di "felicità quantificabile"
Parla A. S., musulmana marocchina in Italia da oltre dieci anni: «Alle mie ragazze insegno a chiedere le ragioni delle cose. E a studiare davvero il Corano, altrimenti anche loro saranno prede dell'interpretazione estremista maggioritaria»
I vignettisti non sanno neanche che il loro giornale ha causato indirettamente «la distruzione dell'80 per cento dei luoghi di culto cristiani» in Niger
Ignorare l’odio verso gli ebrei, trattare coi guanti il radicalismo islamico ha portato solo tragedie, vedi cent’anni fa gli armeni e oggi i cristiani di Mosul.
La sottomissione dei jihadisti di Parigi all’islamismo non è solo una reazione al vuoto culturale e spirituale della République. È una continuità con quel vuoto.