Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

Pressioni islamiste e pistole puntate alla tempia. Tutte le irregolarità nel processo di Asia Bibi

Accusata di blasfemia, la madre cattolica pakistana è in carcere da 2.663 giorni. Settimana prossima dovrebbe arrivare la sentenza definitiva

Leone Grotti
07/10/2016 - 2:00
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia

asia-bibi

Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti)

Il calvario di Asia Bibi sta per finire, ma nessuno ancora sa come né quando. La Corte suprema del Pakistan ha annunciato che la seconda metà di ottobre si terrà l’udienza finale del processo per blasfemia, ma non ha indicato una data precisa. Se le accuse mosse contro la donna cattolica saranno considerate false e pretestuose, come i suoi avvocati non si stancano di sostenere, la madre di 5 figli sarà libera dopo oltre 7 anni di carcere. Se sarà riconosciuta colpevole, sarà la prima donna a essere uccisa per blasfemia e impiccata entro 30 giorni. A meno che il presidente Mamnoon Hussain non le conceda la grazia. Quello di Asia Bibi è il processo più importante e politicamente sensibile dell’ultimo decennio in Pakistan. Dal suo esito si capirà se il governo vuole continuare nella sua guerra al terrorismo islamico o se invece ha deciso di alzare bandiera bianca e dare un contentino agli estremisti che a migliaia affollano le piazze gridando: «Uccidete Asia Bibi».

LEGGI ANCHE:

Ali e Zahra

«Qui in Iran non c’è posto per voi altri sporchi cristiani»

30 Gennaio 2023
Una donna ricorda ad Algeciras con una candela Diego Valencia, ucciso mercoledì dal terrorista islamico Yassine Kanjaa

Attentato jihadista in Spagna. «Diego Valencia è morto per difendere la fede, la chiesa e i fedeli»

29 Gennaio 2023

Il suo caso ormai è conosciuto a livello mondiale. Nel giugno del 2009 Asia Bibi stava lavorando in un frutteto vicino al suo villaggio, Ittar Wali (Punjab), quando un gruppo di donne musulmane la accusò di aver infettato la fonte per aver bevuto un bicchiere d’acqua. Casi di discriminazione religiosa come questo ne accadono a centinaia ogni giorno in Pakistan, ma Asia Bibi non era il tipo da farsi sopraffare e rispose a tono. Scoppiò tra le donne un diverbio a sfondo religioso, che la madre cattolica vinse con questo argomento: «Il mio Gesù è morto sulla croce per redimere i peccati di tutta l’umanità, Maometto cosa ha fatto per voi?». Quando la notizia dell’incidente si diffuse, il villaggio insorse, dagli altoparlanti delle moschee i muezzin chiamarono a raccolta i musulmani per punirla e Asia Bibi fu picchiata.

Poi per 5 giorni tutto tacque e la vita ricominciò come prima, fino a quando l’imam del villaggio, che non era presente al diverbio, insieme ad altri accusatori, sporse denuncia per blasfemia. Asia Bibi fu subito tradotta in prigione, prima a Sheikhupura, poi a Multan. In tutto ha già trascorso più di sette anni in carcere: 2.663 giorni per un bicchiere d’acqua. La donna non ha ancora potuto godere di un processo giusto e regolare. È sufficiente dire che in primo grado il giudice Naveed Iqbal, prima di emettere la sentenza, visitò Asia in cella e le propose la libertà in cambio della conversione all’islam. La sua risposta è giustamente diventata famosa: «Grazie. Ma se lei mi condanna a morte perché amo Dio, sarò orgogliosa di sacrificare la mia vita per Lui». Ma non è l’unica ad aver subìto pressioni. In occasione del primo grado di giudizio, il suo difensore è stato accolto in tribunale dal cancelliere con una pistola puntata alla tempia.

Il processo di appello, ugualmente falsato, è stato rinviato senza motivo cinque volte in quattro anni, solo per confermare la condanna a morte decisa in primo grado. Mentre si attendeva il verdetto, l’aula del tribunale era stata riempita da estremisti islamici, in combutta con gli avvocati dell’accusa, che gridavano a gran voce: «Allah Akbar» e «uccidete la blasfema».

Ora si è giunti alla fine di questo processo e le stranezze proseguono. Agli avvocati non è stata comunicata la data ufficiale dell’udienza, anche se secondo il ministro cattolico del Punjab, Khalil Tahir Sindhu, che rappresenta in aula Asia Bibi insieme all’avvocato Saif ul-Malook, ritiene che le date saranno il 12 o 13 ottobre. È probabile che la Corte suprema, evitando di annunciare il giorno, voglia tenersi una scappatoia per rimandare ancora. Intanto Asia Bibi resta in prigione e se le voci sul suo deteriorato stato di salute si rincorrono senza posa, è certo che quest’anno, dichiara Khalil Tahir, «non ha ancora visto né la luce del sole, né quella della luna». Perché la sua cella è senza finestre.

asia-bibi-attesa-sentenza-tempi-copertina«Pregate per lei e per me»
Il legale della donna, Saif ul-Malook, è convinto che il verdetto ci sarà e avrà l’esito che tutti sperano: «Ho grandi speranze per il suo rilascio. La fine del suo calvario è vicina. Sono convinto che sarà assolta». Anche Khalil Tahir, dopo aver studiato a fondo il caso, prevede «una assoluzione, visti gli elementi a favore di Asia. Io comunque sarò in tribunale per seguire direttamente l’udienza, in veste istituzionale di rappresentante del governo provinciale». Il ministro cattolico sa che la scelta potrebbe costargli cara: «Pregate per lei e per me, perché potrebbe succedere qualunque cosa. Ma sono pronto a pagare il prezzo e a portare la mia croce». L’allusione è alla possibilità di essere assassinati. È già accaduto che giudici, dopo essersi presi la responsabilità di assolvere cristiani accusati di blasfemia, siano stati uccisi dagli estremisti all’uscita del tribunale. Chi assolve un blasfemo, infatti, è considerato blasfemo a sua volta. Allo stesso tempo, più di un cristiano accusato di avere offeso il Corano è stato ucciso prima dell’inizio del processo. Gli estremisti, aizzati dalle autorità religiose, non aspettano che la giustizia faccia il suo corso e non risparmiano neanche i musulmani.

Proprio come il ministro cattolico Shahbaz Bhatti, anche il musulmano Salman Taseer, governatore del Punjab, è stato assassinato per avere difeso Asia Bibi e criticato la legge sulla blasfemia. Il suo assassino, Mumtaz Qadri, è stato condannato a morte e impiccato a febbraio, segno che lo Stato non vuole cedere alla deriva estremista che sta prendendo la società pakistana. Per protestare contro la morte del «martire», sono scesi in piazza migliaia di musulmani per inneggiare a Qadri, «eroe dell’islam». Durante le manifestazioni, uno degli slogan più gettonati era: «Morte per la blasfema Asia Bibi». E c’è da star sicuri che in tanti vogliono intascare la taglia che gli islamisti hanno posto sulla sua testa: quasi cinquemila euro.

Anche se la seconda settimana di ottobre sarà prosciolta dalle accuse, è certo che la madre cattolica non potrà più vivere in Pakistan. Il marito, Ashiq Masih, insieme ai figli più giovani, vive nascosto e ha dovuto cambiare casa 15 volte. L’unica speranza per loro sarà la fuga dal paese, consapevoli che Anne Hidalgo, sindaco socialista di Parigi, ha già offerto asilo per tutta la famiglia. In queste ore, in attesa che Asia Bibi sia scagionata, perché oltre sette anni di carcere possono bastare per una donna le cui uniche colpe sono avere bevuto un bicchiere d’acqua e credere in Gesù, lei e la famiglia pregheranno come hanno sempre fatto. Pochi giorni fa una delle figlie, Esham, ha dichiarato: «Sento che il Papa prega per mia madre e continuerà a farlo. E con le sue preghiere mia madre sarà liberata».

Anche Asia Bibi non ha mai perso quella fiducia in Dio di cui parlò a Tempi nel 2014: «Presto sarò di nuovo in mezzo a voi, per la grazia del Signore. Credo, nel nome di Gesù, che la potenza della Sua mano mi darà la libertà, proprio come ha fatto con Pietro. Quando si trovava in carcere, lo Spirito Santo è venuto e ha aperto la porta della sua cella. Io mi aspetto un miracolo come questo».

@LeoneGrotti

Tags: asia bibiasia bibi processoblasfemia pakistanCristiani Perseguitatilibertà religiosaPakistan
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Ali e Zahra

«Qui in Iran non c’è posto per voi altri sporchi cristiani»

30 Gennaio 2023
Una donna ricorda ad Algeciras con una candela Diego Valencia, ucciso mercoledì dal terrorista islamico Yassine Kanjaa

Attentato jihadista in Spagna. «Diego Valencia è morto per difendere la fede, la chiesa e i fedeli»

29 Gennaio 2023
Cristiani sempre più perseguitati in Pakistan per l'inasprimento della legge sulla blasfemia

Pakistan, inasprita la legge sulla blasfemia. «Cresce l’odio contro i cristiani»

27 Gennaio 2023
La chiesa di san Isidro ad Algeciras, in Spagna, dove un attentatore islamico ha ucciso il sagrestano e ferito un sacerdote

«Non si può sottovalutare» l’attentato contro i cristiani di Algeciras

26 Gennaio 2023
Luigi Giussani

«Il cristiano dev’essere per forza uno Spartaco». Don Giussani e la rivoluzione

23 Gennaio 2023
Nicaragua, la "giustizia" di Ortega condanna don Óscar Benavidez Dávila a 8 anni di carcere

La “giustizia” di Ortega condanna il primo prete accusato di cospirazione

20 Gennaio 2023
Per commentare questo contenuto occorre effettuare l'accesso con le proprie credenziali.

Video

Video

Artsakh, il conflitto invisibile. «Anche fare una zuppa è impossibile»

Redazione
1 Febbraio 2023

Altri video

Lettere al direttore

Lombardia, sede palazzo della Regione a Milano

Voto in Lombardia. Ci sono le opinioni e poi c’è un fatto

Emanuele Boffi
9 Febbraio 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Dopo Grillo e Fedez, ecco Benigni. Con una risata si autoseppelliranno
    Lodovico Festa
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    L’importanza di una presenza cristiana in tutti gli ambiti della società
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Roberto Perrone mancherà a Fred Perri e a tutti noi
    Emanuele Boffi
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Gli insostenibili argomenti di Nathalie Tocci sulla guerra in Ucraina
    Rodolfo Casadei
  • Cartolina dal Paradiso
    Cartolina dal Paradiso
    Come ho scoperto che Dio fa ardentemente il tifo per me
    Pippo Corigliano

Foto

8/2/2014 Milano Giornata Banco Farmaceutico
punto raccolta farmaci presso Farmacia Foglia C.so di Porta Romana 56
Iconphotos/Paolo Bonfanti
Foto

Inizia oggi la Giornata di raccolta del farmaco: ecco come e perché aderire

7 Febbraio 2023
Benedetto Antelami, Deposizione dalla croce, Duomo di Parma
Foto

Davanti alla Deposizione di Antelami. Quello che non avevo mai “visto”

3 Febbraio 2023
Foto

Karabakh. Il conflitto invisibile. Cosa sta succedendo alla popolazione dell’Artsakh

28 Gennaio 2023
Foto

Crisi del sistema politico. Il presidenzialismo è la soluzione?

19 Gennaio 2023
Politicall
Foto

La geopolitica tra identità e relazioni internazionali – Incontro a Torino

16 Gennaio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist