Perché la Grecia annuncia il default in anticipo? L’ultima partita di Tsipras
Certe cose, di solito, vengono tenute nascoste in attesa dell’inevitabile. Invece ieri il ministro degli Interni greco, Nikos Voutsis, ha dichiarato candidamente a un’emittente greca: «Le quattro rate per il Fondo monetario internazionale (Fmi) a giugno ammontano a 1,6 miliardi di euro. Questa denaro non sarà versato, perché non c’è».
MESSAGGIO POLITICO. Perché il ministro di un governo dovrebbe annunciare il default con qualche settimana di anticipo? La risposta la dà ancora Voutsis: «La Grecia ha fatto enormi sforzi per raggiungere un accordo. Ora tocca alle istituzioni fare la loro parte. Noi abbiamo percorso i tre quarti del tragitto, l’ultimo tratto tocca a loro». Il messaggio politico è chiaro: aiutateci o crolla tutto. Atene, infatti, spera ancora di strappare un taglio del debito a costo zero (per la Grecia, ma non per l’Europa) o un serio allentamento della politica del rigore.
MILIARDI DI AIUTI. Secondo la Bbc la manovra greca è tutta politica e «il primo ministro Alexis Tsipras permette ai suoi ministri di sfogarsi nelle interviste per ottenere più credito al momento di negoziare a Bruxelles o Berlino». Il nuovo governo greco tratta da mesi con la vecchia “troika” per ottenere l’ultima tranche da 7,2 miliardi di euro di aiuti su un prestito totale di 240 miliardi. L’Europa, però, continua a chiedere a Tsipras di presentare un piano di riforme serie, altrimenti non avrà i soldi.
[pubblicita_articolo allineam=”destra”]BRACCIO DI FERRO. Ora sembra che il governo greco si giochi l’ultima carta a disposizione nel suo braccio di ferro con le istituzioni europee. Non è la prima volta che Atene minaccia il default, ma non l’aveva mai fatto in modo così esplicito. Ad ogni modo, i partner europei non sembrano essere rimasti spiazzati: molti si erano chiesti già a maggio come avesse fatto Atene a trovare i 750 milioni da restituire al Fmi.
ANCORA DEBITI. Il nodo, dunque, non cambia. Anche se la Grecia trovasse gli 1,6 miliardi da dare al Fmi a giugno, senza l’ultima tranche di aiuti non potrebbe saldare le fatture di luglio e agosto. In totale, Tsipras deve trovare 5,95 miliardi di euro a luglio e 4,38 ad agosto. Di questi, 628 milioni spettano al Fmi (452 a luglio e 176 ad agosto) e 6,7 miliardi alla Banca centrale europea (3,5 a luglio e 3,2 ad agosto). I tre miliardi rimanenti sono costituiti da spese varie da affrontare.
L’ITALIA RISCHIA 20 MILIARDI. Annunciare pubblicamente il default, dunque, non cambia la situazione ma l’Italia sta a guardare con ansia. Come affermato alla Repubblica dall’economista Luigi Zingales, «l’Italia rischia di perdere almeno 20 miliardi, la metà dei suoi prestiti diretti alla Grecia, visto che un default al 50% è ragionevole». Quante possibilità ci sono che la Grexit si realizzi davvero? «È probabile, dire 50 e 50».
Foto Ansa/Ap
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