Perché l’Europa ha già deciso di lasciare i cristiani d’Oriente (e gli ebrei) in balìa del “nemico”

Di Redazione
28 Luglio 2014
La nostra civiltà secolarizzata, arida e indifferente a tutto è ormai strutturalmente incapace di avere a un "nemico". L'editoriale del Corriere della Sera sulla nostra indifferenza verso le persecuzioni dei cristiani e l'antisemitismo

«A quanti qui in Europa e in Occidente importerà davvero qualcosa dell’ennesima uccisione di cristiani, saltati in aria ieri, a Kano, in Nigeria, per lo scoppio di una bomba in una chiesa? E del resto a quanti glien’è importato davvero qualcosa dei cristiani obbligati la settimana scorsa ad abbandonare Mosul nel giro di 24 ore, pena la vita o la conversione forzata all’Islam?». Sono le domande con cui si apre l’editoriale odierno del Corriere della Sera, firmato da Ernesto Galli Della Loggia. E la risposta è scontata: «A nessuno».

NESSUNO. A nessuno – e lo scrive il Corriere, non Tempi – interessano «i cristiani fuggiti a centinaia di migliaia in tutti questi anni dall’Iraq, dalla Siria, da tutto il mondo arabo». Non se ne occupa l’Onu, non se ne occupa l’Europa, non se ne occupa nessuno in Occidente. «A decine e decine i cristiani vengono bruciati vivi o ammazzati nelle chiese dell’India, del Pakistan, dell’Egitto, della Nigeria. E sempre nel silenzio o comunque nell’inazione generali».

COSE DA PRIMITIVI. Galli Della Loggia prova a ipotizzare anche i «principali motivi di questa vasta indifferenza». E per quanto «ovvi», sono motivi che non dovrebbero lasciare tranquillo nessuno. «Il primo è che sempre di più stentiamo a sentirci, e ancor di più a dirci, cristiani», spiega l’editorialista del Corriere. Che però non vuole farne appena una questione di fede, perché si tratta di un deficit culturale e ideale che riguarda soprattutto la parte cosiddetta “laica” della nostra civiltà: «L’atmosfera culturale dominante nelle società occidentali giudica come qualcosa di primitivo, al massimo un “placebo” per spiriti deboli, come qualcosa intimamente predisposto all’intolleranza e alla violenza, la religione in genere. In special modo le religioni monoteistiche».

mosul-case-cristianiLA PAURA. Ma il motivo più forte dell’indifferenza verso il massacro dei cristiani in Medio Oriente è per Galli Della Loggia la paura. «L’Europa ha paura», prosegue l’editoriale. «Ha paura dell’Islam arabo, del suo potere di ricatto economico non più legato soltanto al petrolio ma ormai anche ad una straordinaria liquidità finanziaria». Ma non solo: «Ha paura del terrorismo spietato, delle tante guerriglie che all’Islam dicono di ispirarsi, della loro feroce barbarie, così come dei movimenti di rivolta che periodicamente agitano nel profondo le masse di quel mondo».

IMPOSSIBILE AVERE UN “NEMICO”. È una paura, quella descritta da Galli Della Loggia, che ha molto a che vedere con il tipo di mentalità che domina oggi in Occidente: «L’Islam ci fa paura – osserva l’intellettuale – anche perché la sua sola presenza (…) indirettamente ci obbliga a fare i conti con una grande mutazione in corso nella nostra cultura e dunque nella nostra civiltà: l’impossibilità psicologica di avere un “nemico”, di sostenere una situazione di conflittualità non componibile. Un’impossibilità che unita al rifiuto/rimozione della morte – morte che il tramonto della religione rende ormai impossibile accettare e dunque in qualche modo esorcizzare – sta a sua volta producendo in Occidente una gigantesca svolta storica: la virtuale impossibilità per noi di pensare e di fare la guerra (…), la guerra vera, quella in cui si muore».

L’ANTISEMITISMO. A questo punto «i cristiani delle antichissime comunità di Mosul o di Aleppo, tutti gli altri sparsi dall’Africa all’India», conclude Galli Della Loggia, avranno capito la tragica verità, «e cioè di avere ben poche speranze se sperano in un aiuto che venga da qui. Dei cristiani e della loro religione all’Europa attuale importa sempre di meno. Si può essere certi che ogni intervento a loro favore sarebbe subito giudicato inammissibile, indebitamente discriminatorio, colpevolmente lesivo di qualche diritto all’eguaglianza di tutti rispetto a tutto». Ma questa Europa secolarizzata e spiritualmente arida sbaglia se crede che le spaventose persecuzioni si consumeranno e si esauriranno in Medio Oriente, lontano da noi. Perché «non può che stabilirsi un rapporto fatalmente necessario tra l’indifferenza verso il Cristianesimo e l’antisemitismo», come la cronaca delle ultime settimane ha già di fatto confermat0. «È la medesima indifferenza per ciò che non può essere espresso dai numeri, per ciò che viene dalla profondità dei tempi e dei cuori e che si agita nel buio delle anime: osando guardare in alto, più in alto di dove arriva lo sguardo umano».

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24 commenti

  1. mike

    l’europa lascia fare coloro che, assieme agli USA, ha preparato ed armato. se non gli funziona interviene direttamente come nel 2011 contro Gheddafi. infatti nel caso sarà per cacciare assad (una scusa se la inventeranno). da noi usano le leggi anti-cristiane, altrove dei “ribelli” (=mercenari simil comunisti mascherati da islamici).

    1. fefe

      Ora Obama, in nome del pacifismo progressista, cerca di ingraziarsi il nemico di ieri per amore di quiete. Intutile dire che sta facendo più disastri del temuto Bush.

      1. mike

        ho iniziato a pensare che l’islam non è mai stato un nemico per l’america. vedi i sauditi. vedi l’iran che dicono dicono ma non lo attaccano mai. vedi l’11/9 dove gli attentatori erano dello Yemen e dell’arabia saudita ma gli usa andarono in iraq e Afghanistan dove chi comandava non faceva più loro comodo (per ragioni diverse). vedi bush padre amico dei bin laden. vedi la famosa guerra dei 6 giorni dove Israele se la dovette cavare da solo.
        vedi pure il pentagono a forma appunto di pentagono, che ricorda la stella a 5 punte simbolo occulto ossia rimanda alle potere delle tenebre per ebraismo e cristianesimo.

  2. beppe

    bastava ascoltare la celebrazione del papa a caserta: come officiante ci sarebbe stato benissimo vendola ( don ciotti ha altro da fare) : un linguaggio ( nelle preghiere dei fedeli e anche nell’omelia) da campagna per la legalità. povero Cristo, morto per la costituzione…..

    1. Filomena convertita

      Si tratta di problemi, quelli della mafia e del l’illegalità, che sono sentitissimi al sud. Non si può neanche buttare la croce sul papa per testi che non ha scelto. Certo, però, che ultimamente si assiste al insinuarsi anche nel mondo cattolico di un certo materialismo, dimentico delle vere sfide del mondo moderno.

    2. Biasini

      Fosse solo quello! Ricorda il “dialogo” Bergoglio-Scalfari del 1° ottobre 2013. Glielo riporto tal quale:

      “Santità, esiste una visione del Bene unica? E chi la stabilisce?
      «Ciascuno di noi ha una sua visione del Bene e anche del Male. Noi dobbiamo incitarlo a procedere verso quello che lui pensa sia il Bene».
      Lei, Santità, l’aveva già scritto nella lettera che mi indirizzò. La coscienza è autonoma, aveva detto, e ciascuno deve obbedire alla propria coscienza. Penso che quello sia uno dei passaggi più coraggiosi detti da un Papa.
      «E qui lo ripeto. Ciascuno ha una sua idea del Bene e del Male e deve scegliere di seguire il Bene e combattere il Male come lui li concepisce. Basterebbe questo per migliorare il mondo”

      Con queste premesse dove vuole che andiamo? “Ciascuno ha la sua visione del Bene e del Male”. Anche il terrorista che si fa saltare in aria in mezzo agli innocenti, chi crocifigge i cristiani, chi li incarcera, chi li stermina crede di fare il Bene. Lasciamolo fare, allora ” basta questo per migliorare il mondo!” Una visione soggettiva spaventosa, che riduce i comandamenti ad una opinione di Dio. Rispettabile opinione certo, ma come tutte le altre.

      Le Filomene, maschi o femmine che siano (che importa poi il gender?) faranno carriera in questa Chiesa. Vedi le nomine dei vari Parolin o del Bianchi, priore di Bose. Per fortuna la Chiesa è di Cristo e ci penserà Lui a sistemare le cose. O a far chiudere bottega.

  3. cristiano

    In Francia non è proprio così, prego leggere il quotidiano francese present.fr

  4. Mr.M

    Continuate a dare contro a Israele e gli ebrei…continuate a puntare il dito contro di loro per la guerra contro l’islam estremista…Ecco i risultati.
    Avete criticato “a sangue” il solo e unico pilastro di democrazia in Oriente,per cosa? Per difendere dei terroristi.
    Godetevi l’Eurabia!

    1. michele

      Io sono sempre stato favorevole ad Israele. In me non troverai mai un fan di Eurabia.

      1. Piero

        C’è da dire però, che anche qui su Tempi, ci sono moltissimi “cattolici” che si fanno infinocchiare dalla propaganda palestinese e dal terzomondismo, per cui chi è “povero” (soltanto perchè spende i soldi generosissimamente regalati dai popoli occidentali che si fanno intenerire dai “bambini palestinesi” scudi umani in armi) ha sempre ragione.

        1. Filomena convertita

          A proposito di soldi? Nessuno ha mai chiesto conto ad Hamas di come li spende? Gaza sembra sempre uguale a se stessa, mentre altrove si costruisce e si migliorano le condizioni di vita.

  5. Alex

    Primo non è vero che non ci importa, vero invece è che non abbiamo idea di cosa e come fare per aiutarli.
    Secondo: Non credo che sia solo paura quella dell’Europa…credo invece che sia una politica di pochi potenti ( per le risorse naturali) a cui fa comodo creare tante caos

    1. michele

      Certo, però, che se i npsrri potenti avessero un orozzonte spirituale più largo degli idrocarburi saprebbe almeno alzare la voce come si deve.

  6. bah

    se proprio non volete armarvi iniziate a scavarvi la fossa (sperando che vi sia concesso di morirci dentro).
    …e questo è quanto. il resto è fuffa irrisolvibile.

    1. roberto

      purtroppo noi viviamo in un unione europea che ha omesso di scrivere nella propria costituzione le radici cristiane dell’europa,i”signori” che ci governano a bruxelles,stanno creando l’unione sovietica comunista islamica,pur di non scontentare i loro compagni di merenda islamici,si dimenticano delle migliaia di cristiani che quotidianamente vengono uccisi,torturati,discriminati,nell’africa del nord,in medio oriente,in africa nera.la prova di quello che sto scrivendo,è l’attenzione mediatica che riservano alla questione israelo-palestinese,schierandosi in maniera vergognosamente faziosa dalla parte “palestinese”, ignorando altre situazioni tragiche del tipo: (questione greco cipriota-i turchi sono 40 anni che occupano militarmente cipro del nord.questione armena-la turchia ha massacrato 1 milione di armeni e nega l’olocausto armeno.ha massacrato 600 mila greci e nega l’olocausto greco.i cristiani che vengono uccisi in siria,in iraq,in nigeria,in pakistan,ecc.) purtroppo viviamo in un’ europa profondamente islamica che rinnega le sue radici cristiane i suoi valori europei e occidentali, e questo non è di buon auspicio nè per noi nè per le generazioni future.RIBELLIAMOCI

      1. Filomena

        La questione della rimozione delle radici cristiane non è certo dovuta alla volontà di introdurre il Corano ma semplicemente di costituire una unione di Stati LAICI dove ognuno professa la religione che crede…o anche no se non ne sente il bisogno.

        1. Raider

          Che dire di fronte a quest’altra mistificazione di cui lei, Filomena, si fa portavoce, con tanta umile fermezza, no? O con tanta pervicacia che spiega tiutto, dal momento che le interessa salvare il buon nome dell’UE e sull’Europa e ancor, più sui cristiani (e sui musulmani fra noi e alle porte) n non dice una sola parola? L’identità non è qualcosa che è a disposizione del primo che parla o che vota: la storia di un popolo o di più popoli non può essere cambiata a piacimento e a proprio uso e consumo, come si può fare, se si vuole, con Costituzioni e Preamboli costituzionali. Se non siamo più cristiani, se laicità vuol dire cancellazione di segni, memoria e valori che hanno dato forma all’Europa – da non confondere con una un’unione politica tutta da fare, se l’Europa resisterà e nel frattempo, non avrà cambiato pelle, anima e leggi -, allora, ecco che la sorte dei cristiani non interessa. La paura, negata da quanti intervengono anche qui, autorizza frottole perfino più gravi del negarla. C’è una sproprozione evidente fra realtà e proproganda. Ma guai a dirlo. Ci pensano le Filomene a ricordarci che bisogna chiudere gli occhi e la bocca: “ognuno professi la religione che crede… o anche no se non ne sente il bisogno.” In cui si sente il bisogno: 1°) di non difendere i cristiani (anche) per non accusare gli islamici; 2°) di mettere tutte le religioni, chi ammaza e chi è ammazzato, sullo stesso piano – inferiore a chi non crede e fosse solo per questo, si rende complice della mattanza; 3°) ognuno, per Filomena & co., faccia quello che vuole, purché nessuno turbi il quieto vivere a proposito di una questione che dovrebbe mobilitare le coscienze assai più delle questioni legate alle rivendicazioni gay. Chi si illude di poter contare su genderismo, femminismo, progressissmo radical-nuchilista per difendere i cristiani, i deboli, l’Ue e l’Occidente, ne tenga conto.
          N.B. Mi dispiace intervenire solo en passant e a volo. Ma trovo che la costanza con cui Filomena – non potrò risponderle, le dico subito: non potrò, ancora per parecchio tempo – e altri postano qui gli serve solo per fare polemica e occupare uno spazio anti-Pensiero Unico. Mai una presa di posizione netta, “senza se e senza ma” a favore dei cristiani: e mai una denuncia chiara e forte dell’aggressione islamica in tutte le sue forme – politica, economica, militare, demografica, migratoria -: mai.

        2. beppe

          filomena, sapessi come siamo ansiosi di sentire il tuo parere su tutte le questioni che tempi mette a tema….non lo immagini proprio….

        3. Orazio Pecci

          Eccheppalle Filomena! Se vuole intendere “ateo materialista anticlericale” si inventi un’altra parola che non sia LAICO. “Laico”, fino a nuovo ordine del Grande Fratello, significa “non ecclesiastico”. Io sono laico (né prete, né frate, né monaco) cattolico apostolico romano credente e praticante.

        4. giuliano

          Filomena, lei la sua religione l’ha già scelta, ovvero appartiene alla setta dei vermi di sinistra che ha contribuito non poco a realizzare lo status morale psicologico causa della catastrofe attuale. .

        5. M

          Ogni persona che collabora alla buona riuscita del Progetto di Dio, lo fa ovviamente con quello che ha e con ciò che sa fare meglio. Vi sono alcuni che lo fanno con azioni importanti, con grandi opere, con le parole … ma ve ne sono altri, che nel silenzio, offrono a Dio la propria sofferenza, la preghiera e l’espiazione offerta per il bene di tutti. É una lotta dura e silenziosa che molti operano, spesso senza neppure essere notati, ma solo disprezzati. Eppure, senza essere ne capiti o tantomeno amati, continuano ad offrire e soffrire per Dio e per gli uomini. Queste cose valgono più di mille e molte parole, innanzi a Dio Padre sono più preziosi dell’oro. Non sempre tacere, significa per forza “non avere detto niente”. Chi ha il dono della parola utilizzi le doti che Dio gli ha fornito, chi della scrittura, chi della profezia, chi del soccorso, ma ricordatevi, che l’unica cosa che avrà valore veramente sarà l’amore con il quale lo avremo offerto .. o sofferto. La mia posizione é e resta sempre quella di Dio. Dunque incoraggiamoci a lottare “ogni uno”al proprio posto, evitando, per quanto questo sia possibile … di giudicarci inutilmente a vicenda. Con amore e per amore, sia lodato Gesù Cristo Nostro Signore. La posizione di Dio é solo quella dell’amore, pur nella sofferenza di ciò che si é costretti a vedere o sentire. Sempre sia lodato Gesù Cristo. Amen.

    2. carlo schieppati

      mi sa che hai ragione.

      1. ADALGISA

        Certo che ha ragione!
        E per la sig Filomena e altri che la pensano come lei, mi dice perché sopprimere i cristiani, visto che poi, stando al suo parere, ci dovrà essere un mondo dove ognuno può esercitare o non esercitare la propria religione?

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