
Papa Francesco: «Dio ci è vicino come una mamma che canta la ninna nanna al suo bambino»
Papa Francesco, commentando le letture questa mattina nell’omelia alla Messa a Casa Santa Marta, ha detto che «è tanta la vicinanza che Dio si presenta come una mamma che dialoga con il suo bambino: una mamma quando canta la ninna nanna al bambino e prende la voce del bambino e si fa piccola come il bambino e parla con il tono del bambino al punto di fare il ridicolo se uno non capisse cosa c’è lì di grande: “Non temere, vermiciattolo di Giacobbe”. Ma, quante volte una mamma dice queste cose al bambino mentre lo accarezza? Ecco, ti rendo come una trebbia acuminata, nuova… ti farò grande… E lo accarezza, e lo fa più vicino a lei. E Dio fa così. È la tenerezza di Dio. È tanto vicino a noi che si esprime con la tenerezza di una mamma».
LA GRAZIA DI DIO E’ VICINANZA. «Questa è la grazia di Dio», ha detto il Pontefice, anche se noi, tante volte, come spaventati, ci sottraiamo, come se volessimo «controllare la grazia». Nella storia e anche nella nostra vita «abbiamo la tentazione di mercificare la grazia», e così «questa verità tanto bella della vicinanza di Dio scivola in una contabilità spirituale. Ma cos’è la grazia? Una merce? Nella storia questa vicinanza di Dio al suo popolo è stata tradita per questo atteggiamento nostro, egoista, di voler controllare la grazia».
Ma «la grazia di Dio è un’altra cosa: è vicinanza, è tenerezza. Questa regola serve sempre. Se tu nel tuo rapporto con il Signore e non senti che Lui ti ama con tenerezza, ancora ti manca qualcosa, ancora non hai capito cos’è la grazia, ancora non hai ricevuto la grazia che è questa vicinanza».
APRIRE IL CUORE. Papa Francesco ha ricordato che anche san Paolo «reagisce con forza contro questa spiritualità della legge. “Io sono giusto se faccio questo, questo, questo. Se non faccio questo non sono giusto”». Non è così: «Tu sei giusto perché Dio ti si è avvicinato, perché Dio ti accarezza, perché Dio ti dice queste cose belle con tenerezza: questa è la giustizia nostra, questa vicinanza di Dio, questa tenerezza, questo amore. Anche a rischio di sembrarci ridicolo il nostro Dio è tanto buono. Se noi avessimo il coraggio di aprire il nostro cuore a questa tenerezza di Dio, quanta libertà spirituale avremmo! Quanta! Oggi, se avete un po’ di tempo, a casa vostra, prendete la Bibbia: Isaia, capitolo 41, dal versetto 13 al 20, sette versetti. E leggetelo. Questa tenerezza di Dio, questo Dio che ci canta a ognuno di noi la ninna nanna, come una mamma».
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