Pakistan, la strage dei talebani a scuola. Uccisi almeno 130 ragazzi. Sopravvissuto: «Un’insegnante è stata bruciata viva»
«Ho visto bambini cadere al suolo piangendo e urlando. Anch’io sono crollato. Ho scoperto solo dopo di essere stato colpito da un proiettile. Tutti i bambini hanno ferite da arma da fuoco. Tutti i bambini stavano sanguinando». È la testimonianza resa al Times of India da uno degli alunni sopravvissuti all’attentato in una scuola di Peshawar, città del Pakistan a 120 chilometri dalla capitale Islamabad.
«ATTACCO TERRIBILE». L’esercito è subito intervenuto, cercando di evacuare alunni e insegnanti. Quattro attentatori talebani sono stati uccisi sul posto, gli altri due nelle ore successive. Il primo ministro del Pakistan Nawaz Sharif ha condannato fermamente l’attentato: «Mi sto dirigendo a Peshawar per supervisionare le operazioni di persona. Questi sono i miei bambini, la perdita è come se fosse mia». Anche il portavoce del ministro degli Esteri ha condannato «l’attacco terribile contro bambini innocenti», mentre tre giorni di commemorazione nazionale sono stati dichiarati.
«PROVINO DOLORE». L’attentato è stato rivendicato dal gruppo terroristico Ttp, un cui portavoce ha dichiarato alla Cnn: «I nostri uomini hanno scalato i muri della scuola dell’esercito intorno alle 10 di mattina per uccidere gli studenti più anziani. L’operazione è una vendetta per l’uccisione da parte dell’esercito di centinaia di innocenti nelle province di Sud Waziristan, Nord Waziristan e Khyber Agency», dove i talebani stanno cercando di instaurare uno Stato islamico. «L’esercito ha attaccato le nostre famiglie. Vogliamo che provino il nostro stesso dolore», ha aggiunto secondo quanto riportato dal pakistano The Express Tribune.
IL PRECEDENTE. Il 22 settembre 2013, un gruppo legato ai talebani pakistani aveva compiuto un doppio attentato kamikaze nella chiesa di Tutti i santi di Peshawar, uccidendo 106 persone. In quel caso, i talebani avevano rivendicato l’attentato parlando di vendetta nei confronti degli attacchi americani con i droni. A ottobre, sei comandanti del Ttp avevano anche giurato fedeltà allo Stato islamico.
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Questi musulmani non sanno più cosa inventarsi per inorridirci: teste mozzate in streaming, lapidazioni, amputazioni, crocifissioni, stragi di bambini a ripetizione, ecc.
Ma ci vuole ben altro per intaccare la ferrea convinzione del progressista radical chic (vedi Boldrini e compagni vari di governo) che c’è un islam buono e uno cattivo.
Vedremo cosa si inventeranno in futuro i muslim. Sono fiducioso.
Prevale, qui, chi profitta dell’ospitalità di questo blog e servendosi di nickname con cui falsare, tanto per cominciare, la propria identità digitale, lo infama accusando “Tempi.it” di essere un organo semi-ufficiale della “triade diabolica”, presappoco come
le Fondazioni Vaticane che documentano le persecuzioni dei cristiani da parte degli islamici,
i papi che vanno oltre il dialogo ipocrita spiacendo agli imam che nei giardini vaticani invocano il loro dio affinché gli conceda di sconfiggere i nemici dell’Islam
e i cardinali che presentano un filmato al Sinodo e sono chiamati a risponderne, rendendo un autodafè in piena regola come si trattasse di un Barilla qualunque, quando i dati e la demografia dicono con chiarezza ciò che non può essere affermato, ma va ritrattato lo stesso.
Dato tutto questo, si stenta perfino a credere vi sia qualcuno che, in netta minoranza, accomuna islamismo e radical-chic a alto livello istituzionale, uniti nell’alleanza di ferro fra immigrati, di fronte a cui abbiamo rinunciato alla sovranità sui nostri confini quale preludio a cederla sul territorio; e eurocrati, cui abbiamo ceduto la sovrantìità popolare.
Riguardo al gruppo denominato Ttp (Tehrik-i-Taliban Pakistan) invito alla lettura dell’articolo del settembre 2010 “Blackwater/Xe cells conducting false flag terrorist attacks in Pakistan” del giornalista investigativo Wayne Madsen.
Ricordo che il cosidetto Tehrik-i-Taliban Pakistan (TTP) è la milizia del defunto Baitullah Mehsud, capo guerrigliero, pashtun del Pakistan, indicato dagli americani come il nuovo vero leader della sempre rinnovata Al-Qaeda. La CIA gli attribuiva l’assassinio di Benazir Bhutto; la banda di Mehsud compiva e compie tali violenze, di preferenza contro i civili, da dare alle truppe USA la scusa per penetrare in Pakistan alla loro caccia.
Nel 2009 Turkistan Bittani e Kari Zainuddin, capi guerriglieri a loro volta, fecero rivelazioni circa la natura di agente CIA e del Mossad del gran capo Mehsud ( fonte : Taliban defectors: US, Israel funding militants – globalresearch, giugno 2009)
Visto? E’ un fatto ciclico, l’attacco paranoico alla realtà riparte, scovando, ora, un giornalista, domani, un sito e dopodomani, un free-lance emebedded contro la “traide diabolica.” Chissà come mai i paranoici vanno in cerca di queste cose, di rivelaaziooni sempre meno inedite,per sempreverde(islamico) paranoie e mai di prove e men che meno, di un minimo di raziocinio nell’esaminare i fatti:
la violenza islamica, con le connessioni e complicazioni etniche e tribali e settarie, endemica in certe parti del mondo a dominanza islamica, non è un prodotto degli Occidentali, che cercano di controllarla o incanalarla nelle direzioni compatibili o convenienti con i propri interessi nei mutevoli equilibri politici degli scenari locali e globali;
le milizie islamiste si finanziano con la produzione di droga, poverette;
complotti e controcomplotti e anticomplotti si intrecciano, a volte, nelle stesse persone coinvolte in gineprai politico-affaristico-religiosi, ma meno di come frullano nei cervelli che soffrono di intolleranza al principio di realtà;
le violenze commesse dalle bande islamiche per conto dei loro finanziatori, dunque, avevano lo scopo di consentire ai finanziati di farsi cortesemente ammazzare da chi li finanziava;
le leggi persecutorie e le vessazioni abituali delle minoranze religiose potrebbero essere abolite nel giro di poche ore da governi e Parlamenti islamici così commoventemente moderati, se – per fare un esempio, un solo esempio: uno – non fosse che tutti i Paesi islamici accolgono la Carta dei Diritti dell’Uomo dell’O.N.U. solo nelle parti che non siano in contrasto con le norme contenute nel Corano. E non se lo fanno certo spiegare dai cristiani o da altri cosa è e cosa non è compatibile col Corano.
Quindi, nel dar el Islam spariscono i cristiani; nell’Ue, a sparire ope legis politicamente corretta sono i simboli cristiani; mentre le moschee spuntano dalla isole Far Oer a Rovaniemi, da Hammerfest a Trapani: e tutto va bene così, per i dhimmizzati dentro, in attesa di esserlo anche fuori – anche se fuori, lo sono di gà, alloggiando al Piano superiore alla realtà delle cose.
Bene signor Raider è evidente che abbiamo opinioni differenti in merito a questa questo. Mi permetta di farle due domande senza volontà di polemizzare con lei:
-se conosce musulmani di persona e quali esperienze ha avuto con loro
-attualmente in tutta l’Ue ci sono 25/30 milioni di musulmani compresi molti convertiti, il loro numero in tutta Europa (escludendo la Turchia) viaggia attorno ai 50 milioni. Molti di loro lavorano, pagano le tasse e rispettano il paese che gli ha accolti. Cosa pensa dovremmo fare con loro?
C’è gente che è dispostissima a farmi domande e viene accontentato con le risposte che sollecita, quand’anche non gradite; ma rivelandosi per nulla incline a ricambiare la cortesia rispondendo alle domande che gli faccio io: finisce che uno si stanca, dopo un po’. E dovrei rispondere, ora, a qualcuno che potrebbe essere fra quelli che sono usi mistificare perfino il proprio nickname e nella loro foga mistificatoria e paranoide, calunniarmi in tutti i modi, tirare a indovinare senza imbroccarne neppure una. Sarebbe mio diritto, a questo punto, rifiutare di rispondere.
Risponderò, invece, a chi, senza nemmeno prendere in considerazione gli argomenti che ho esposto – più volte, del resto – per rilevare contraddizioni, incongruenze e non sense nelle tesi complottiste, constata una divergenza di opinioni senza nemmeno avere provato confrontarle: e comportandosi, buon ultimo arrivato, con la stessa supponenza di tutti gli altri, non potendo che constatare – anche in questo caso – non, perlomeno, l’esistenza in rete o in aria di dichiarazioni, interviste, opinioni, ipotesi, addirittura, ma qualche fatto compiuto:
l’immigrazione islamica nell’Ue è a quota 25/30 milioni – la stessa incertezza sulle cifre dice tutto sulle dimensioni del fenomeno e sulla non volontà di regolamentarlo -;
il numero dei convertiti, dei nuovi nati e nuovi arrivati, con ricongiungimenti familiari e con gente che fa da battistrada a parenti e amici che aspettano il via – a parte un’ottantina di milioni di turchi che, pertanto, possono considerarsi europei perché di islamici come loro l’Ue è strapiena -, maercia di gram carriera verso un’Europa in cui gli europei autoctoni, cristiani e non, saranno una minoranza di dhmizzati in via di sparizione.
Prima di chiedere che farne, ci si dovrebbe chiedere come sia stato possibile consentire tutto questo. Ciò che ha dimostrato Bat Ye’or sugli accordi con cui le élite europeiste hanno svenduto per petrolio e petrodollari Europa e Europei, pertanto, è vero dall’inizio alla fine: sulla base di documenti e con tutte le evidenze dei fatti conseguenti nella dimensione numerica e nei trend demografici di cui si sa.
Prima di dire che farei io, dunque, sarebbe il caso che chi mi ha interpellato si ponesse qualche domanda: se è così, se il catalogo è questo, che farne di élite votate all’annientamento dell’identità europea e dei popoli europei?
Si può contestare ancora quelli che non sono tesi, ipotesi o mistificazioni conseguenti paranoie complottiste, ma fatti documentati? Si può farlo invocando scempiaggini che, per giunta, non c’entrano nulla e anzi, esortando a guerre sante alla “triade diabolica”, come fanno i filo-islamisti che vengono qui per usare il blog come vetrina su cui copincollare i loro deliri preferiti?
Se qualcuno vuole discutere seriamente, cominci da quello che tutti constatiamo, prima di inseguire le prime dietrologie a spasso, di passo o stanziali. Non mi pare, però, che chi tifa per l’Islam o ne è un fan moderato – qualche volta, rassegnato, giocoforza: un bel modo per accettare i fatti compiuti, dopo che si sono negati gli intese, accordi sotoscritti e atti protocollati e archiviati fra Ue e potentati arabi e si sono quietamente avallati i complottismi più esotici – si dia troppa pena di farlo. Molto meglio dare dell’ebrea a un’ebrea e del filo-sionista a chi ha letto i documenti ufficiali e visto che i fatti hanno seguito disciplinatamente quelle scritture. E tanto per fare più caciara, invocare al jihad contro la “traide diabolica” mentre gli europei stanno perdendo quella per restare europei.
Innanzitutto la ringrazio per le risposte ed il confronto. Vorrei fare una premesso che credo sia molto importante. Cito direttamente dalla sua risposta: “per nulla incline a ricambiare la cortesia rispondendo alle domande che gli faccio io” chieda pure: sarò io tonto ma non mi pare di non aver risposto a qualche sua domanda. “qualcuno che potrebbe essere fra quelli che sono usi mistificare perfino il proprio nickname” ? Non so se è possibile registrarsi per commentare in modo da avere un account personale con nome utente il che mi preoccupa visto che chiunque potrebbe “firmarsi” così ma io posso impedirlo? Comunque non mi sembra che qualcuno abbia usato questo nick al mio posto anche se ripeto come faccio a verificare e eventualmente impedirne l’uso (mi dispiace porle l’ennesima domanda non se la prenda troppo 🙂 “calunniarmi in tutti i modi” questo è impossibile non l’ho mai neanche lontanamente pensato anche perché non provo nessun rancore verso di lei! Forse mi confonde con altri commentatori… Mi piacerebbe facesse affidamento su quello che ho scritto in questa premessa per evitare di tornare sull’argomento.
Il dubbio da parte mia era legittimo, dati i precedenti e dal momentio che io non ricordavo di avere letto altri suoi post per stabilire ciò che a lei sembrava così evidente, la dfiferenza fra le sue opinioni e le mie.
Come ha visto, però, tutte le obiezioni e riserve di carattere, facciamo un po’ all’ingrosso, metodologico, le ho volutamente superate per risponderle, al di là della sua identità virtuale. Non solo: ho preso tanto seriamente ciò che lei mi diceva da porle qualche domanda che non risolvesse un invito a discutere, senza slogan né inviti alla guerra santa contro la “triade diabolica” e altri vaneggiamenti molto in voga da chi ha idee opposte alle mie per essere più consentanee alla sue, in uno scambio di battute più o meno pertinenti.
Lei si sarà reso conto di tutto questo, credo: purtroppo, lie si dilunga su questioni che io davo per superate nel momento stesso in cui l’invito al “dialogo” era accettato senza remore da parte mia. Quindi, mi aspetto che, ora, lei risponda a quanto sostoponevo alla sua attenzione: e per aiutarla, le riformulo le domande:
i fatti dimostrano che Bat Ye’or ha scritto cose assolutamente vere. A questo punto, che pensare e delle nostre élite istituzionali, politiche, finanziarie, mediatiche, culturali che impongono il verbo eur-arabico tramite media, stampa e sistema dell’istruzione?
Siccome gli islamici, per limitarci a loro, sono già 25/30 milioni nell’Ue, dobbiamo consentire l’ingresso a altrettanti, da qui ai prossimio venti/trent’anni (A parte 70-80 milioni di turchi in un colpo solo)?
Perchè all’immigrazione npon è possibile dire altro che “sì”?
Perchè i popoli europei non possono rifiutare di accogliere indiscriminatamente tutti, a fronte di una demografia che li condanna all’estinzione?
E quanto a questa marea migratoria, l’Arabia Saudita, che, per i complottisti di gran spolvero anche qui, è il terzo fra cotanto sezzo della “triade diabolica”, è, nello stesso tempo, il maggior azionista delle politiche migrazioniste che, per ammissione degli stessi complottisti, gli eurocrati hanno sottoscritto e gli europei devono accettare. Non le sembra una cosa, a dir poco, illogica, che dimostra in modo abbastanza chiaro il carattere mistificatorio dei deliri complottisti?
Risponda su questo così da darmi modo di replicarle.
P.S.: ho inviato post che non leggo, purtroppo. Spero passino e comunque, grazie.
Mi accontento della sua risposta. Per quanto riguarda le sue domande cercherò di rispondere brevemente visto l’ora tarda:
“Prima di dire che farei io, dunque, sarebbe il caso che chi mi ha interpellato si ponesse qualche domanda: se è così, se il catalogo è questo, che farne di élite votate all’annientamento dell’identità europea e dei popoli europei?” I politici dovrebbero fare gli interessi del proprio comune, regione o Stato perché da questi cittadini è stato loro affidato il mandato elettorale. Chi è impegnato in progetti artificiosi di distruzione dell’identità degli europei è condannato al fallimento nel breve o nel lungo periodo: i popoli si stanno rivoltando e questo è ormai un dato di fatto. Ciò che probabilmente differenzia le nostre posizioni è che io credo sia possibile una immigrazione eventualmente da paesi musulmani LADDOVE SIA NECESSARIA per il mercato del lavoro e in grado di essere assorbita dalle risorse del paese nel rispetto della cultura degli “autoctoni” e degli “immigrati” in tanto e in quanto COMPATIBILE con i valori costituzionali ma sopratutto nel rispetto delle leggi del paese ospite, non di quelle del proprio paese o date attraverso un'”autonormazione”.
Sul discorso di Bat Yeor la critica storiografica è scettica e personalmente anch’io: che ci siano condizionamenti è probabile anche se io più che al petrolio penserei come già le ho scritto al debito che mi pare il grimaldello attraverso cui si scardina la sovranità di uno Stato ai nostri tempi. Il dialogo euro arabo si infranse proprio per l’ostilità degli Usa contrari a una politica europea indipendente dalla propria (come d’altronde oggi con la Russia). Inoltre de Gaulle non era tipo da acconsentire a “islamizzare” la Francia.
L’unica cosa certa è che l’Europa si è dissanguata in due guerre fratricide (tra le tante, basti pensare alle guerre napoleoniche, alla guerra dei Trent’Anni alla lotta Impero/comuni e Impero/papato) che l’hanno ridotta al puntozero come lo chiamano i tedeschi. E d’allora nessun paese europeo è più stato indipendente, l’Italia è soltanto il caso più eclatante ma la tendenza è pan-europea. Persino i paesi che si erano appena sgravati del calcagni russo hanno pensato bene di entrare nella Nato! Per cui nell’Europa di oggi ci sono tanti padroni e pochi di questi sono autoctoni: arabi, russi, americani, cinesi, turchi che cambia? È in questo contesto che ripongo comunque le mie speranze in un’Europa unita perché solo insieme si può pensare di riprendersi quell’indipendenza che da soli ci siamo tolti. Ma per chi domina dall’esterno vale il principio “divide et impera”, se poi gli europei ci mettono del loro per distruggere quel poco di unito che si è fatto piuttosto che costruire ancora e completare l’opera allora si capisce bene che si resterà per sempre “preda” dei pesci più grossi. Un’Europa che se volesse potrebbe offrire una leadership concorrente e non complementare a quella degli usa, basata su principi diversi e che deve occuparsi dell’eredità del colonialismo e dell’imperialismo ristabilendo legami sani con l’Africa, l’America Latina, l’India per uno sviluppo giusto e ciò non solo per spirito umanitario ma anche per risolvere l’emergenza della povertà che riversa milioni di persone al suo interno creando tensioni inevitabili.
il Mondo Islamico se possibile deve rientrare in questa azione di politica estera europea per un ordine mondiale più giusto. Vanno cambiate le politiche verso il mondo arabo alternando realismo evitando di lanciarsi in disastri come la Libia o l’Iraq a richiamo ai valori che noi possiamo loro offrire, in modo che lentamente diventino propri anche di questa parte di mondo, alla pretesa di tutela delle minoranze religiose e di reciprocità tra i diritti delle comunità islamiche in Europa e delle minoranze cristiane nei paesi islamici al riconoscimento delle posizioni legittime dei musulmani su certe questioni (Palestina). Ma serve ovviamente la volontà da parte di quel mondo di procedere su questo cammino, altrimenti bisognerà lasciarlo andare per la sua strada e rassegnarsi a uno stato di tensione permanente ai confini meridionali dell’Ue (e di cui quindi il nostro paese dovrà essere trasformato in guardiano non certo in pista d’atteraggio!).
La saluto cordialmente e me ne vado a dormire!
La ringrazio per la cortesia dimostrata rispondendo in modo articolato, argomentato, non prevenuto, senza ricorrere a slogan pre-confezionati o sfusi nè a citazioni di opinioni che valgono quante le altre, ma pesate dai mistificatori falsandone il peso specifico secondo il mare di chiacchiere da cui sono state pescate. Le confesso, oltretutto, che ero un po’ scettico lei lo avrebbe fatto, visto che neppure quanti mi interpellano o hanno da ridire siu quello che sostengo sono soliti rispondere né tanto meno a farlo entrando nel merito.
Io le rispondo entrando senza altri indugi in medias res, cominciando dalle riserve rise4ve a di storici qualificati (sarebbero?) sul conto di Bat Ye’or: le interpretazioni della quale possono essere contestabili, mentre non lo sono i fatti che riporta, degli atti che trascrive e gli effetti pratici di tutto questo grande che scontiamo: e sui quali non credo proprio possano sorgere conflitti di interpretazione di sorta:
o sono atti che esistono, incontrri ch si sono realmente svolti e hanno prodotto accordi e documenti ufficiali: di cui, effettivamente, sono indicati data, luogo di svolgimento di incontri e conferenze, conclusioni, promotori, partecipanti e firmatari, talora: e così è;
oppure, sono falsi e mistificazioni clamorose: mentre, clamorosamente, nessuno ha dimostrato, che io sappia, che sono incontri, conferenze, incontri cui seguono accordi, atti e carte firmate, inventati da Bat Ye’or o altri (si dica pure chi).
Dopo qualche anno, è cominciato l’afflusso di un’immigrazione che, in venti/trent’anni ha portato a ciò che lei ha descritto in termini di cifre; immigrazione che, a parte altro che la configura come un fenomeno totalmente diverso da altri analioghi che dovrebbero giustificarla, è stata negoziata anche nell’atteggiamento poiltico e culturale che le autorità dei Paesi d’arrivo erano tenute a osservare nei confronti dell’immigrazione, segnatamente, islamica: perch, nonm scordiamolo, a negoziare e anzi, a imporre tutto sono stati quei Paesi del Golfo che sarebbero d’accordo con l’Occidente: mentre lo stanno facendo a pezzi fino a casa: e gli islamisti di complemento dovrebbero ringraziare, perciò, saudiri e americani per il melting pot a tavolino,anzichè attaccarli mosrrando scarso senso di gratitudine per i servizi resi alla causa della dhimmizzazione dell’Ue.
Di passata, le ricorderò che a firmare determinati accordi non fu, per restare alla Francia (che di doppi giochi ai danni della cristianità è sempre stata pioniera, vantandosi della sua politique arabe), il gen. De gaulle, ma ominicchi come Giscard D’Estaing e Chirac: già, quel gran patriota di Destra di Chirac che, cattolico della Francia figlia prediletta e ormai, adulta della Chiesa, si mise a agitarsi per fare sapere a tutti che lui rifiutava di fare “da cappellano del papa presso l’Ue”, quando si trattò di recidere le radici cristiane dal preambolo del Costituzione europea. e d’altro canto, si batteva perché rinascesse l””asse carolingio franco-tedesco!” Per dire che le mistificazioni storiche, quando non basate su una soldia ignoranza o noncuranza della storia, sono cominciate dall’alto degli scranni eurocratici. Per finire con quell’altro campione francese della Destra europea, il bulletto Sarkozy, che in due discorsi reperibili anche su Youtube, uno tenuto ai francesi che lo avevano eletto e uno a leader arabi che andava a omaggiare fino a casa facendogli rapporto sulla sua azione di governo e di politique arabe, fece fuoco e fiamme per dire ai suoi connazionali che dovevano “se métiser”, meticciarsi: altrimenti, il governo sarebbe ricorso alle “maniere forti.” Che avrà voluto dire, secondo lei?
Non aggiungo altro, perchè, prima di passare agli altri e non meno interessanti punti da lei toccati, per non saltare a conclusioni un po’ affrettate senza nemmeno dover reclamare per le ore piccole come ha fatto lei, sarei lieto di sentire le sue obiezioni su questo punto qualificante: la veridicità o meno di quanto dimostrato da Bat Ye’or, che per me, anche alla luce di quello che abbiamo visto e cui stiamo assistendo, è in-con-te-sta-bi-le. Converrà che andare avanti senza avere chiarito questo, che non è un optional da trattare en passant, non avrebbe alcun senso.
Spero che la sua disponbilità a un confronto chiaro, aperto e leale non venga meno. E grazie.
@Leo
Ma come si fa a credere a un buffone come Wayne Madsen? Dico, uno che ha fatto outing con Obama e ha fatto il compagno di merende di Snowden? Deve avere preso dalla nonna comunista!
@Cisco
A parte il fatto che nel commento cito anche altri importanti e documentati fatti, io ascolto chiunque e valuto l’attendibilità di quello che afferma sulla base di evidenze oggettive (fatti, testimonianze, documenti, etc). Se la persona è poco attendibile (parlo in generale) certamente bisogna tenerne conto, ma la notizia va comunque valutata.
Lei non vuole credere all’attendibilità di Wayne Madsen e sta bene (detto per inciso gli argomenti da lei addotti al riguardo mi paiono un po’ debolucci. Non ha qualche dato un po’ più consistente della nonna comunista ? :-))
Allora le ricordo che nel maggio 2009 l’allora presidente pakistano Asif Ali Zardari (marito di Benazir Bhutto) disse che CIA e ISI pakistano hanno creato i taliban. “ISI e CIA li hanno creato insieme”, disse Zardari alla NBC in un’intervista (cerchi in rete “CIA and ISI together created Taliban, says Pakistan President”)
Framcamente non ritengo che Zardari sia attendibile.
I talebani rappresentano l’inciviltà, la barbarie che nega l’esistenza del prossimo. Mi auguro che gli islamici rafforzino la guerra contro questi criminali, con o senza l’aiuto dell’Occidente. Non si facciamo intimorire da vendette come questa, sebbene terrificante.
Sì, va bene: e auguri di Buon Natale anche se ci tolgono il presepe e anche se i cristiani sono spariti da Nazareth e Betlemme, in attesa di sparire dall’Ue. Qualcuno che ritiene un’Ue islamizzata una prospettiva meravigliosa accusa gli inglesi di non distinguere fra gli islamici moderati e gli altri, che si fanno notare quando sono all’opera: e del resto, se gli islamici predicano e razzolano contro l’Occidente, sono pronti a appellarsi alla libertà di parola che l’Occidente garantisce a tutti, tranne a chi è accusato di islamofobia; instaurano tribunali islamici, senza che nessuno possa o voglia impedirglielo (si immaginano le scene di guerriglia in Ue e altrove. perché siamo già sotto ricatto di un Islam moderato finché fai come gli pore); introducono la poligamia, ché, tanto, un modello di famiglia, di diritto e di donna vale l’altro; e il politcamente corretto uccide lo spirito critico fin dai banchi di scuola.
Quello che è successo a Nick Griffin, all’epoca, esponente del British National Party, un partito inglese di estrema Destra – certo: perché le leggi dei nostri Paesi valgono anche per loro e l’esempio di chi è più distante dal mainstream dice molte cose sul mainstream -, è estremamente istruttivo. Nel corso di una convenrsazione privata, due provocatori appositamente inflitrati della psico-polizia cominciarono a esprimersi in modo violento contro la religione islamica per indurrre Griffin a fare altrettanto. Alla fine, quello che i due infilitrati riuscirono a cavargli di bocca e a registrare fu un’espressione che si può parafrasare così: l’Islam è una religione che crea problemi. Per questa dichiarazione nel corso di una conversazione privata – capito? Privata -, Griffin fu arrestato, processato e condannato a due anni di galera: senza che l’intelligencjia multiculturalista, non diciamo islamo-moderata, muovesse un’obiezione, un dito sulla tastiera, niente.
Quello cui assistiamo, è il fatto incontrovertibile che le nostre autorità politiche e istituzioni giudiziarie agiscono per tutelare i musulmani, restringendo la libertà di opinone di chiunque si esprima in modo sgradito ai musulmani, in attesa di trasformare in reato queste opinioni non conformi; e nello stesso tempo, nulla fanno per fermare l’ondata migratoria e la denatalità che fa degli europei da sempre una minoranza emergente in via d’estinzione.
Per fortuna, c’è chi interviene a spiegare che l’Ue “scende a compromessi” con gli sceicchi causa ricatto petrolifero e conseguenti petrodollari: meglio tardi che mai, ma, vuoi mettere, non dare la soddisfazione a “un’ebrea” che lo aveva scoperto e dimostrato molto prima di te…
@Raider
Il problema infatti è paradossalmente più dei laicisti occidentali – paladini dell’islamically correct – che dei musulmani: sono i primi a toglierci il presepe, non i secondi. Sono “le nostre autorità politiche e istituzioni giudiziarie” ad agire per tutelare i musulmani, stumentalizzati in chiave anticristiana. La sfida è mantenere buona la libertà religiosa esistente in Occidente mantenendo al sopravvivenza dei cristiani, che dipende sia dalla nostra fede che dalla capacità dello stato di garantire l’ordine pubblico.
Su Nazareth, città israeliana, la situazione è un po’ più complessa…
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-nazareth-cristiani-tra-lincudine-e-il-martello-9289.htm
Le pare più complessa? Modestia sua a parte e a parte anche dalle cose che prescindono dall’inclinazione personale a scantonare, i due centri cari alle memoria cristiana erano citati come esempio per Gaza e Cisgiordania: così, chiedo a lei di rispondere come non hanno fatto i mistificatori in concorso: coem e perchp la presenz cristiana in quelle terre felcii dove è bello essere dhmmi è scesa dal 30% del 1967 a meno del 3% d’oggidì.
Poi, se lei ha la compiacenza di rispondere non sarebbe sbagliato farlo su tutto quello che le è stato opposto o chiesto e non su quello della cui complessità si sente sicuro. A me sembra che dare la colpa agli occidentali anche per ciò che riguarda discriminazioni – e non solo – di cui fanno le spese cristiani e ebrei spuntate da quando l’mmigrazione islamica è stata imposta all’Ue – se vuole pronunciarsi su questo e non preccouparsi solo dei protestanti sud-americani – dimostri un sintonia assai curiosa con la diffusa tendenza a scaricare sempre su qualche altro quel che spetta all’Islam: in Ue e altrove.
Poi, ho ricordato il caso esemplare di Nick Griffin: credevo che avrebbe meritato un commento, una riflessione, un link… Sbagliavo. Perché penso che il politicamente corretto e il Pensiero Unico siano da contrastare non solo a proposito delle leggi anti-omofobia: e che tutelare il dissenso dovrebbe essere compito di ogni uomo libero. Vedo che non è così, non per tutti, perlomeno: e cerco di capire chi siano coloro sul cui coraggio, coerenza e senso della libertà contare, se non altro, anche quando non mi troverò d’accordo con loro su determinate cose.
gli americani (ma pure inglesi e francesi) hanno rotto i coglioni al mondo intero, col colonialismo ed anche dopo. coi talebani hanno fatto ma alla fine non hanno fatto. con l’isis non fanno. e dunque la colpa di chi è? dei terroristi, certo. ma di nessun altro? e questo a parte discorsi tipo chi siano i finanziatori (e armatori) di talebani e isis, su cui i sospetti possono facilmente andare su chi può fare ma alla fine non fa. ma a parte ciò la colpa è da escludere che sia degli americani. poi gli inglesi: i più fanatici dell’isis pare vengano, tra l’altro, da inghilterra e germania. quei due stati non potrebbero controllare meglio che cavolo succede nelle moschee nel loror territorio? ma soprattutto vogliono controllare? la domanda è d’obbligo.
errata corrige: terz’ultima riga volevo dire “la colpa è da escludere che sia degli americani?”.
Esatto Mike: chi di jihadista ferisce, di jihadista perisce! La “creatura” si è rivoltata contro il creatore. Faceva comodo istigare i montanari pashtun alla guerra santa contro gli atei comunisti invasori e ora se ne pagano le conseguenze! Comodo giocare a fare i rivoluzionari a piazza Tahrir, a Misurata, ad Aleppo e poi gridare aiuto aiuto arriva l’anticristo!
boh sarà come dici. per me si sarebbe rivoltata se andasse contro l’america o contro i sauditi. finora hanno attaccato paesi laici di quell’area dove ci sono molti cristiani. e dove prima c’erano passati gli occidentali (=iraq e libia) o ci volevano andare (=siria). pare fatto apposta.
resta però certo che una cosa è vergognosa più di altre: il silenzio dell’occidente. praticamente non fanno nulla. e sentendo in giro non sono l’unico che malpensa a causa di ciò. comunque è una vergogna.
Tutte le domande e i sospetti sono legittimi, fino a prova contraria. Una domanda potrebbe essere: conviene, ha senso, è possibile anche solo auspicare di “fare qualcosa” di serio, come un attacco con grande dispiegamento di forze occidentali, dopo quello che si è visto in precedenza? Ogni volta che l’Occidente è intervenuto, un minuto prima in Occidente cominciavano proteste organizzate, rivolte dell’opinione pubblica, madri che rivogliono indietro i figli caduti in combattimento, santificazioni di dittatori sanguinari come Sadam Hussein divenuti martiri per la libertà dei popoli, attacchi da tutto lo spettro politico alle politiche interventiste scatenati sui media – quelli che sarebbero controllati dai governi – : e anche utilizzando i droni s’è avuto molto da ridire: e del resto, gli attacchi talebani alle scuole non sono storia di oggi, anche nell’Iraq con gli americani e gli italiani intervenuti con gli altri si facevano saltare in aria civili iracheni che assistevano all’inaugurazione di un acquedotto, civili iracheni che presenziavano alla posa della prima pietra di un ospedale, civili iracheni che festaggiavano la fine dei lavori per la costruzione di una centrale elettrica, civili iracheni col cestino della merendina, civili iracheni che leggevano i tabelloni con i risultati scolastici.
E d’altra parte: dove sono i moderati islamici europei che organizzano dimostrazioni per esigere l’intervento di truppe di terra? Dove sono i moderati islamici che fanno la fila per arruolarsi e combattere contro i jihadisti? Sembra che i furori bellici spingano neofiti islamici e islamici da più generazioni a arruolarsi per il jihad e solo per il jihad: e con motivazioni non dissimili dalle sue, MIke.
Quindi, non si lamenti se non c’è troppa voglia di coalizione contro questi assassini. Nessuno potrebbe garantire che anche questa non sarebbe “un’aggressione contro l’Islam”: tanto che stragi come quella di oggi mr. Obama le definisce “disastri provocati dall’uomo.” Una sensibilità davvero squisita e mai dimostrata verso i cristiani. E nessuno garantisce che, se si mandassero truppe di terra come richiesto anche dalla gente del posto, gente di Chiesa e non, le nostre città non diventino già oggi teatro di attentati nella libanizzazione in atto dell’Ue. Immagini come sarà da qui a ventanni. e mancherà anche a lei la voglia di “armiamoci e partite”
Domande retoriche, se permette, Mike. Ma si consooli con l’approvazione del complottista incasinista. Tutti fanno i propri interessi e i complottisti fanno il gioco dell’Islam e della dhimmizzazione. Come imperialismo, ormai, nel medio periodo, quello di un’Uer sempre più popolata da immigrati a dominanza islamica con petrodollari di supporto – ora si ammette -, potrebbe allarmare più di quelli vecchi: può cercare su Internet il video proiettato ai padri sinodali, se anche per lei al Chiesa non è una fonte abbastanza attendibile o del tutto sospetta; e se si fida delle smentite su intenzioni che non erano in discussione, come non lo sono i dati che il video ha, per così dire, “ufficializzato” anche all’interno della Chiesa.
Fra le domande che non sono mai d’obbligo per darsi risposte che inducono a non porle ci potrebbe essere questa: perché all’immigrazione non si può dire “no.” Se la risposta è che “sì” è l’unica risposta possibile, non c’è altro da chiedersi. E i nostri alleati, veri o presunti, fidati, infidi o da tenere sott’occhio, hanno tutto il diritto di prendersi gioco di un’Ue che ha rinunciato alle proprie radici cristiane (e non sia mai: giudaico-cristiane), alla propria identità, alla propria sovranità e che, in cambio di petrolio e petrodollari, può fare a meno della libertà, del sistema di leggi e garanzie che ha maturato, del livello di benessere che ha conseguito e dei popoli che l’hanno abitata e costruita nel corso dei secoli.
Alle vittime collaterali dei droni i talebani rispondono così, facendo vittime di proposito fra gente inerme: mirando, anzi, a bambini e bambine: la cosa che non dicono è che non mandano a scuola le loro figlie, perché “l’educazione occidentale è peccato.” I talebani al potere vietavano la scuola alle bambine, sostituivano le scuole con le madrasse, da cui non è mai uscita alcuna conquista sul piano intellettuale e scientifico, volevano purgare l’istruzione da ciò che non era islamicamente corretto e correggevano il passato pre-islamico distruggendo i Buddha di Bamyan.
Ma niente paura! Ora, verrano a dire che la colpa è degli americani, che trovarsi a vivere nella condizione di dhimmi imposta ai cristiani era ed è una cosa meravigliosa e che, quindi, dobbiamo essere contenti, non stare nella pelle dalla gioia di un’Europa che ha di fronte a sé la concreta e sempre più ravvicinata prospettiva di cristiani e europei da sempre ridotti a minoranza (sempre più decrescente) fra le altre.
Se i cristiani finiscono in minoranza in Europa non sarà certo per via dell’Islam ma dell’ateismo piuttosto! Basta guardare i dati di eurobarometro sulle credenze religiose degli europei: ci sono paesi come la Cechia, l’Estonia e la Francia dove i credenti sono già un’esigua minoranza anche se tutti i paesi dall’Austria in su con l’eccezione di Irlanda e Polonia hanno percentuali di cristiani risicate. Non ci sono conversioni di massa all’Islam in Europa anzi l’ostilità contro i musulmani è in crescita e una rivolta si sta preparando: basti pensare al referendum con cui gli svizzeri hanno appena deciso di vietare l’edificazioni di minareti (divieto inserito perfino in Costituzione!), vedere le manifestazioni dei “patrioti contro l’islamizzazione dell’Occidente” a Dresda, la crescita degli Svedesi Democratici, del Fronte Nazionale, oltre che il successo costante di Wilders in Olanda o di Haider in Austria.
Quindi se nel Regno Unito hanno accolto radicali islamici da mezzo mondo lasciando che chierici controversi continuino a predicare e fare nuovi adepti, se la Danimarca riaccoglie i combattenti tornati dai ranghi dello Stato Islamico, offrendoli pure posti di lavoro, iscrizione all’università corsi di formazione invece che offrire gli stessi servizi ai danesi o agli immigrati onesti che hanno sempre rispettato la legge di chi è la colpa? Se a protestare contro una manifestazione a favore dello Stato Islamico nei paesi bassi è stato solo un parlamentare musulmano a chi dovrebbero chiedere conto gli europei di queste politiche?
La verità è che la sete di dinari arabi per via dell’auto-distruzione del risparmio e dei capitali in corso in tutto Europa, ha convinto i governanti a scendere a compromessi con i petrodollari. Visto anche che l’Iran è da sempre il “nemico pubblico numero uno”, la Russia lo è appena diventato e l’Iraq è stato fatto saltare per aria con ben tre guerre, anni di sanzioni economiche e importazione forzata (ma chi l’ha chiesta?) della democrazia.
E’ facile confondere e mescolare le cose per nascondere l’evidenza di dati su cui, per es., il filmato sottoposto ai padri sinodali era chiarissimo: tanto che chi postula la causa della pace prdicando la guerra alle “triadi diaboliche”, non potendo negare la realtà di quei dati di fatto, negava che significassero qualche cosa. E infatti, di fronte alla prospettiva dell’islamizzazione dell’Ue, non c’è, alla fin fine, di che rammaricarsi: gli islamici rimpiazzerano i cristiani, sì; ma anche gli atei avranno una bella botta!
Ma dove è questa “ostilità” contro l’Islam in Europa? A essere attaccato, vilipeso, offeso, negato da eurocrati e islamici nei suoi simboli e nella sua realtà storica di fondamento dell’identità europea, è il Cristianesimo! Sfidando gli interdetti del politicamente corretto e del sistema dell’informazione, i popoli europei cercano di difendere con quello che rimane di una democrazia che dovrebbe essere re-importata in Europa l’identità cristiana in tutte le sue espressioni: e ecco che gli si vorerebbe iompedire anche questo. Non è come sradicare una religione che si trova in Europa da qualche paio di millenni, cosa che non desta alcun timore democratico nei difensori del’islamizzazione. ma di evitare chje prosegua una islamizzazione che cancelerà il Cristianesimo come ne cancella i simboli e come ha ridotto a dhimmi i cristiani ovunque ha potuto.
Invece, il mistificatore sempre all’opera trova modo di accusare l’Ue e per tutti, il Regno Unito di avere accolto islamisti radicali: che nessuno, anche meno autolesionista degli inglesi, potrebbe distinguere dai non radciali o capaci di di radicalizzarsi per i fatti loro dopo una, due o tre generazioni. Se questo fosse accaduto, se i governi inglesi e i governi di altri Paesi europei non avessero dovuto o non dovessero accogliere tutti, compresi i moderati dissimulatori che non condividono i metodi – di cui non c’è bisogno: l’arma demografica è invincibile -, ma gli obiettivi, i paranoici avrebbero gridato che si discriminava gli islamici. Perché, in effetti, di radicali sikh o induisti o buddisti che ce l’hanno col mondo intero seminando bombe e sentendosi offesi dal Cristo Redentore del Corcovado per farlo espellere dal logo dei Mondiali di Calcio e delle Olimpiadi, non si sente parlare.
Senza dire della comica finale: che i “governanti” dell’Ue sono scesi “a compromessi con i petrodollari.” Ci sono scesi eccome, tanti e tanti anni fa e con atti ufficiali, di cui paghiamo le conseguenze anche in termini migratori: ma siccome queste cose le ha dimostrate BatYe’or, per i mistificatori non c’era nulla di vero. Ora, invece, è una cosa che si spiega da sola: ma per mistificare una volta di più.
Ho letto gli scritti di Bat Yeor ma l’errore sta nel vedere in ogni musulmano che arriva in Europa un nemico, un agente dell’islamizzazione. La stragrande maggioranza di chi è arrivato qui lo ha fatto in cerca di una vita migliore mantenendo magari la propria fede e cultura ma rispettando il credo altrui. Non sto negando che qualcuno sogni di conquistare finalmente la “mela d’oro”, sono ben cosciente della presenza di questi movimenti islamici minoritari che propagandano con sempre maggior forza l’islamizzazione della nostra società. Molti dei loro accoliti sono convertiti: evidentemente c’è un lavoro certosino dietro fatto da sigle con mille nomi che gravitano intorno alla galassia salafita. I musulmani europe, siano essi imam o semplici cittadini, hanno preso le distanze da queste idee e chiesto alle istituzioni di agire per reprimerle. Ma ciò non è avvenuto, anzi, si continua a dare spazio in televisione, sui giornali, autorizzare manifestazioni di piazza estremiste perché tutto questo? Nonostante ci si renda conto della minaccia grave del terrorismo alla nostra società che tante vite ha rovinato e risucchia nel buco nero dell’odio.
Si poteva agire prima impedendo a questi elementi di venire da noi è si sapeva benissimo chi erano e cosa facevano ma li si è ospitati dandoli l’asilo politico perché in Algeria, Tunisia o Egitto erano perseguitati per le loro idee! I Fratelli Musulmani sono stati trasformati in eroi in lotta per la democrazia quando in Egitto tutti sapevano quali erano i loro veri scopi. E poi ci si accorge della radicalizzazione dei giovani” ma non si oscurano i cattivi maestri che ne sono responsabili!
Andiamo a vedere come vive e si comporta la maggioranza dei musulmani europei che finiscono per diventare vittime al pari dei cristiani di questi fanatici. La maggioranza delle vittime del terrorismo sono musulmani, non sono qui per islamizzare niente: chiedono solo di avere i propri luoghi di culto come gli altri, che i loro figli non mangino maiale nelle scuole, non essere discriminati quando cercano un lavoro, è un’islamizzazione questa? Persino quando con la scusa della satira si è offeso il loro credo e profeta religioso la maggior parte dei musulmani ha pazientato mentre in strada sono scesi i radicali arrabbiati. Non musulmani che chiedono di togliere crocifissi dalle scuole o di tassare la Chiesa, chi propugna queste idee? Chi dissacra la religione cristiana e musulmana allo stesso tempo in tutta Europa? Che colpa ne hanno i musulmani se politici accecati dal “politicamente corretto” si arrogano il diritto di chiedere per loro cose che essi mai hanno richiesto giustificandole poi con il multiculturalismo quando è evidente che stanno sfruttando la presenza degli immigrati per portare avanti battaglie “laiciste” in corso da secoli??
Qualcuno esce dalle nebbie complottiste e si accorge – per un attimo, magari: ma ci faranno caso e prenderanno nota, si spera, i MIke e i Cisco che fanno domande, ottengono le risposte che ardentemente desiderano, ma, poi, non hanno il tempo, la voglia, gli argomenti o l’amabilità di risponderti se gli chiedi tu qualcosa – che, mentre le dietrologie non portano a niente, se non a altre dietrologie note solo a chi ne sa sempre una più degli altri, quando non le mette in giro apposta, i fatti chiari che resistono alla lingua lunga, nonchè biforcuta spesso più che no; i fatti macroscopici, inappuntabilmente ultra-documentati perfino da infide e inaffidabili fonti vaticane, sono, appunto, fatti innegabili e incontestabili, dati di fatto acclarati, tendenze demografiche e culturali dimostrabili scientificamente e perfino evidenti al mitico “uomo della strada” o delle superstrade informatiche.
Una cosa incredibile! Cose che succedono solo a Natale.
Addirittura, viene fuori che c’è chi ha letto i libri di un’ebrea indicata, per il pregresso, solo col nome, appunto, all’anagrafe, per insinuare – detto da chi falsifica anche il proprio nickname, è una bella prova di coraggio – che fosse falsa, infida, nemica della pace e quindi e perciò, amica della “triade diabolica”: e ora, invece, gratificata del nom de plume per cui è nota al pubblico e alla critica, sia benevola che denigratoria.
Naturalmente, non è che viene spiegato cosa ci sarebbe di infondato e indimostrato nei libri di Bat Ye’or e di così spregevole nella stess autrice: no, questo, no. Non ancora, perlomeno.
Poi, leggiamo un pistolotto sulla immigrazione islamica come panacea ai mali dell’Ue; di cui si capisce il messaggio in sottofondo, in filigrarana: cioè, che sei colpevole, sporco europeo, peggio se cristiano e bianco perdipiù, maledetto razzista,
se non ammetti tutti quelli che immmigrano, clandestinamente o no e dicono di essere islamicamente moderati secondo criteri e gradazioni stabiliti da loro;
sei colpevole se non ammetti quelli che si dichiarano perseguitati;
sei colpevole se ammetti gli uni e escludi gli altri;
sei colpevole se non accetti le richieste moderate di singoli o gruppi offesi, come avviene già, dall’esposizione dell’Union Jack e da un crocifisso a una collanina;
sei colpevoloe se contesti le versioni scolastiche e mediatiche politicamente corrette della storia, secondo cui cui il Cristianesimo è il cancro dell’Occidente e l’Occidente è il cancro del mondo:
sei colpevole se osservi intorno tanti che gridano all’islamofobia alla prima strage disponibile di cristiani, proprio mentre hanno interiorizzato l’odio di sé, della propria identità, della propria eredità storica, del patrimonio artistico dell’Occidente cristiano, delle conquiste civili, sociali, cutlurali, scientifiche, tecnologiche dell’Occidente, le cui redici (giudaico-)cristiane sono state rinnegate dall’eurocrazia che non vuole dispiacere i propri fornitori arabi di petrolio, petrodollri e immigrati.
E sempre molto naturalmente, nulla viene detto sul fatto che all’immigrazione si debba dire sempre e solo “sì”, senza nemmeno spiegare perché di una cosa così indiscutibile, il monoteismo del regime a Pensiero Unico funziona in questo modo: e la legge sull’islamofobia sarà approvata non appena il qurorum demografico lo consentirà.
Ma, come dire: per la prima volta, si nota pacatezza e attenzione al merito, anzichè paranoie, copincollaggi, mistificazioni in serie e delegittimazione del prossimo come reazione inconsulta e isterica alla mancanza di argomenti seri con cui replicargli.
Sarà stata distrazione o un pensiero unicum, una grazia una tantum fatta a se stessi dai mistificatori con le mani nella pasta copincollosa delle citazioni a tutto schermo; cui seguiranno ritrattazioni e la solita razione di calunnie sul conto di gente che non si conosce. Tuttavia, è vero: certe ammissioni significative e inattese fanno un certo effetto.
E quando si gira per il mondo a racattare investimenti o a rifilare debito pubblico (magari in obbligazioni “islamicamente corrette” come si fa nella più grande piazza d’affari shariah-compliant: Londra!) poi può succedere che si perde la libertà e si è costretti a qualche compromesso sui “valori non negoziabili”. In pratica i nostri Stati hanno un mutuo e le banche disposte a concedere finanziamenti non sono poi così tante. E a questo aggiungerei l’uso strumentale che si fa dei “rivoluzionari” a Evromajdan come a piazza Tahrir mentre le rivolte a Hong Kong non le finanzia nessuno? Niente rivoluzione colorata regime-change?
Ecco lo zar ha sbagliato tutto: doveva comprare BOT americani con i proventi di Gazprom a buon mercato e poi vedevi se l’Ucraina sognava di entrare nella Nato e in Ue!! Pensate ad Ankara che fa quello che gli pare, compreso il gasdotto con il Cremlino, mette in galera giornalisti e dice persino peste e corna dell’UE! Ma niente paura il nostro premier sostiene con forza l’entrata (il ritorno? Un inquietante Déjà vue) della Turchia in Europa! Anzi ha chiesto un po’ di investimenti anche lì, dopo Cina, Kuwait…
I jihadisti in qualche modo rientrano in questo gioco: sono tollerati finché servono, fanno il lavoro sporco, colpiscono i nemici e stanno alla larga dai patri confini. Quando sento Obama dichiarare che armerà ancora i ribelli quando è il segreto di pulcinella che molte armi finiscono nelle mani “dei cattivi”, che per combattere lo Stato Islamico bisogna abbattere al-Asad (ma il nemico del mio nemico non era il mio amico?) qualche domanda me la faccio…
Il trucco dei mistificatori e l’equivoco di chi abbocca è tenere sempre insieme cose che vanno viste nel loro contesto di riferimento, senza pretendere che chi rifiuta certe – certe: alcune, determinate – premesse accetti tutto quello che si vorrebbe addossargli. A alcuni serve una cosa, a altri, altro ancora: la Turchia, che fa i suoi interessi facendo leva su divergenze di strategie di U.S.A. e Ue, sui contrasti fra gruppi non meno fanatici di Erdogan, sulla dabbenaggine degli italliani, da Renzi a B.; ai vari gruppi islamici dei più svariati e cangianti orientamenti religiosi e affinità o rivalità tribali; a chi complotta su scala locale o più ampia, cui nulla impedisce di avere altri complotti da mandare avanti, sopra e sotto, ecc…
Contraddizioni proprie e altrui da cui i complottisti paranoici escono con l’appello a guerre sante contro USraele e con un grande sì, che bello!, avanti tutta, continuiamo così, grazie, all’immigrazione islamica, dopo che si è appena scoperto che l’Ue “scende a compromessi” con le Monarchie del Golfo: che sono il fulcro dell’Asse del Male sionista e perciò, vanno combattute; ma che diventano gli sponsor di un’Ue sempre più islamizzata tramite l’immigrazione: e allora… Nulla da obiettare, vanno bene anche loro. Così dando ragione – chi l’avrebbe detto? – a quell’ebrea sionista di Bat Ye’or.