Ora in America la guerra del gender si combatte in bagno

Di Benedetta Frigerio
05 Novembre 2015
È battaglia sulla libertà di scelta della toilette a prescindere dal sesso. L'amministrazione Obama interviene contro una scuola dell'Illinois che "discrimina". Houston vota no all'ordinanza del sindaco Lgbt

bagno-gender-shutterstock_253583242

Finché si trattava di fingere che un ragazzo fosse una ragazza chiamandolo con un nome femminile, i professori della scuola erano disposti a chiudere gli occhi. Ma quando lo studente ha cominciato a pretendere di avere libero accesso allo spogliatoio femminile per fare la doccia con le compagne, il problema della realtà è diventato insormontabile. Così, come riporta anche il New York Times, un istituto superiore dell’Illinois, la Township High School District 211, distretto di Palatine, a nord-ovest di Chicago, ha deciso di negare al ragazzo il “diritto” che reclamava. La cosa, però, non è andata giù al dipartimento dell’Educazione di Obama, che ha ravveduto una violazione del Titolo IX, una legge federale “antidiscriminazione”, e ha dato alla high school un ultimatum di un mese: se entro trenta giorni non consentirà agli studenti di scegliere i servizi igienici in base al “genere” anche quando questo sia diverso dal loro sesso, il caso potrebbe finire davanti alla giustizia e la scuola potrebbe perdere fondi pubblici. «Tutti gli studenti meritano la possibilità di partecipare senza differenze ai programmi e alle attività scolastiche, questo è un diritto civile fondamentale», ha dichiarato Catherine Lhamon, sottosegretario per i Diritti civili del dipartimento dell’Educazione.

[pubblicita_articolo]HOUSTON CONTROMANO. La presa di posizione del governo federale contro la scuola di Chicago, che risale a lunedì 2 novembre, si inscrive però in una battaglia molto più ampia, che coinvolge diversi stati americani. E non solo le loro scuole. Proprio il giorno successivo, martedì, i cittadini di Houston, Texas, sono stati chiamati alle urne per decidere una volta per tutte il destino della controversa Houston Equal Rights Ordinance, approvata nel maggio scorso dal Consiglio comunale e ribatezzata non a caso “l’ordinanza del bagno”. Perché la legge intendeva obbligare le aziende aperte al pubblico a concedere l’uso dei propri bagni indipendentemente dal sesso. «Sei favorevole all’ordinanza che proibisce le discriminazioni sul lavoro e nei servizi comunali (…), basati sul sesso, la razza, il colore, l’etnia, l’orientamento sessuale?». Era questa la domanda presentata agli elettori della città. Che nel 61 per cento dei casi hanno risposto di “no”, contro il 39 per cento di favorevoli. Una notizia non indifferente nell’America progressista di Barack Obama.

LO SCONTRO. Nei mesi precedenti al referendum la disputa intorno all’ordinanza ha visto scontri durissimi. Il sindaco di Houston, Annise Parker, lesbica, attivista Lgbt e sponsor principale dell’iniziativa legislativa, è arrivata a meditare contro gli oppositori misure al limite dell’intolleranza e ad accusarli di razzismo. Eppure fra loro c’è chi non ha temuto di continuare a chiamare le cose con il loro. Il campione di baseball degli Houston Astros, Lance Berkman, ha detto che la norma avrebbe «permesso a uomini problematici di entrare nei bagni pubblici femminili».

I BAGNI DELLE SCUOLE. Quanto alla “guerra dei bagni” delle scuole americane, il caso di Chicago, con la discesa in campo del governo di Washington, rischia di rappresentare un forte “avvertimento” per tutti gli stati in cui la questione rimane aperta. Tuttavia non mancano posizioni contrarie al mainstream. Qualcuno sceglie anche termini politicamente corretti per spiegarsi: «Da quando è normale che un maschio biologico o una femmina biologica possano accedere al bagno del loro genere opposto?», domanda Thad Ballar, presidente del consiglio scolastico dell’istituto Elko County in Nevada, che ha deciso di mantenere la separazione fra uomini e donne nell’utilizzo delle strutture scolastiche. Nel Wisconsin – spiega il New York Times – i repubblicani al governo dello stato hanno proposto una legge che vieti esplicitamente l’accesso ai servizi igienici in base al desiderio di chi ne fa uso. Al contrario, California, Washington, Colorado, Connecticut, Massachusetts, New York e il distretto della Columbia sono già in linea con le direttive dell’amministrazione Obama.

@frigeriobenedet

Immagine bagno transgender da Shutterstock

[pubblicita_articolo_piede]

Articoli correlati

75 commenti

  1. Lela

    Notare che quelli che stanno difendendo il bagno unico (o la doccia) qui sopra siano tutti maschi.
    Ci sta, un uomo va in bagno solo ed esclusivamente per bisogno fisiologico. Peccato che non sia così per le donne.
    Tra l’altro sostenere lo spogliatoio unico, come ho letto sopra, mi fa pensare alla manifesta impotenza del latore di una simile opinione, perché l’assenza di una evidente reazione fisiologica alla vista di una bella donna che si spoglia è giustificabile solo con quello. Mi spiace per voi…

    1. Giannino Stoppani

      Più bromuro per tutti.

      1. SUSANNA ROLLI

        😉

  2. Giorgio

    Ma a casa vostra avete forse due bagni: uno per donne e uno per gli uomini? Credo di no, e se i vostri commensali vi chiedessero di andare in bagno certo non li fareste accomodare in giardino tirando in ballo ragioni igieniche o di promiscuità degli stessi.
    I bagni pubblici sono poco igienici, mi dite? Ma cari miei, lo sono per loro natura a prescindere, e come vedere pure adesso che quelli maschili sono frequentati da maschi e quelli femminili solo da femmine. Quindi dov’è questa assoluta necessità di avere bagni divisi per sesso, semmai dobbiamo chiedere di essere più civile a chi li usa.

    1. giovanna

      Giorgio-bob-xyzwk-daniele…..bastaaaaa
      Sei patetica.
      L’hai letto quello che ha scritto Cisco e che avevo sottinteso io ?
      Alle donne non fa piacere condividere con gli uomini un bagno pubblico.
      Alle donne normali, che possono uscire di casa, che lavorano, che studiano, che vivono.
      Veramente ti ci vuole un disegnino, ha ragione Cisco.

      Vai a dormire, tu che hai chi ti lava i piatti ( operatrici ? ) e ti puoi permettere delle belle ronfate.

      1. giovanna

        A volte fai proprio paura, trollina.
        Mi dai i brividi.
        Mi dispiace tanto per te, però, in primis.

    2. Cisco

      @Giorgio

      Solo per fini diagnostici, ma cosa è che precisamente ti turba del fatto che nel mondo si è deciso di avere due bagni separati tra maschi e femmine?

  3. Bob

    Ciao a tutti!
    Non commentava più nulla perché ero stufo di ricevere insulti gratuiti e pecorecci da alcuni di voi, ma ora vorrei segnalare, su questo tema, che se cercate su internet “p-mate” troverete un articolo super-gender satanico che distruggerà la famiglia tradizionale.

    1. Cisco

      @Bob

      E bravo Bob, anche il fenomenale p-mate – che non è solo per pisciare in piedi – dimostra che il comportamento femminile e’ diverso da quello maschile: anche gli uomini, infatti, potrebbero trovarlo pratico (per evitare il fastidioso sgocciolamento sulle scarpe, come recita la réclame), e invece il target e’ prettamente femminile. Ahimè, questi stereotipi di genere!

    2. SUSANNA ROLLI

      : ) !!

  4. Daniele

    Nelle case private delle tanto decantate “famiglie tradizionali”, dotate di padre, madre, fratelli e sorelle, ci sono sempre due bagni, uno per i maschi e uno per le femmine? Credo che la maggior parte delle famiglie disponga di un solo bagno, senza che ciò causi particolari problemi “igienici”. La stessa cosa avviene nei treni, negli aerei, in molti bar, negli studi professionali con sede in appartamenti non grandi e in quasi tutti gli uffici in cui ho lavorato. Mai riscontrati problemi.
    I bagni separati sono una convenzione sociale, su base puramente psicologica, che si cerca di giustificare con inesistenti ragioni igieniche, sanitarie, anatomiche e altri pretesti (e non sfuggirà che questo è il punto rilevante della questione: non crederete che volessi disquisire sui gabinetti…).

    1. Giannino Stoppani

      Capisco che nelle vostre case LGBTxyz ci sia sempre un grande andirivieni per motivi che non è il caso di approfondire per decenza, ma in genere i bagni delle case private sono frequentate da persone della stessa famiglia e pertanto, grazie alla buona educazione e al minore affollamento, dal punto di vista igienico la si può anche rischiare un po’ di promiscuità, ti pare?
      Di’ un po’, ma non pensi sia giunta l’ora di collegare il cervello alla tastiera?!
      Se non hai il bluetooth va bene anche un cavetto USB…

      1. Daniele

        “La separazione dei bagni pubblici non può essere legata a ragioni biologiche, ma solo a convinzioni popolari riguardo alla biologia. Il funzionamento di organi sessualmente differenziati gioca un ruolo, ma non c’è nulla in tale funzionamento che raccomandi biologicamente la separazione, che è invece una questione totalmente culturale. […] La separazione dei bagni è presentata come una naturale conseguenza della differenza fra i sessi, quando in realtà è piuttosto un modo di rafforzare, se non di produrre, tale differenza.”
        Erving Goffman, The Arrangement Between Sexes, 1977.

        1. Cisco

          @Daniele

          Certo che le minchiate di questo Goffman sono notevoli; ma se anche per assurdo fossero vere – ma non lo sono, visto che in tutte le culture la differenza sessuale anche non biologica esiste – uno ha il diritto ad esprimere la propria posizione culturale e ritenere che la separazione dei cessi sia del tutto idonea a tutelare l’intimità femminile, e non sia invece – come sollecitano i deliri genderisti – uno stereotipo socialmente dannoso.

        2. To_Ni

          Daniele
          Mi spieghi perché il voler essere differenti è un difetto?

          Ti chiedo inoltre , forte del tuo Erving Goffman (il quale non crede nell’esistenza di un “io”) , se l’idea può essere estesa ai vestiti. Spiego meglio: “La separazione dei bagni pubblici non può essere legata a ragioni biologiche, ma solo a convinzioni popolari riguardo alla biologia. …” può tradursi in “La differenza nel vestirsi non può essere legata a ragioni biologiche, ma solo a convinzioni popolari riguardo alla biologia. ”

          Un maschio “etero” (libero da le brutte “convinzioni popolari”) potrebbe usare una minigonna, un vestito, portare i tacchi alti, un reggiseno (se gli va perché no)? – (ovvio che il problema non lo pongo per un gay)

          Per curiosità, dato che spesso dici “io almeno la penso così” la trovi seducente come idea ? Tu esci in minigonna? Se non lo fai … perché?

          PS: Scherzo … ma solo un poco.
          .

          1. MicheleL

            Ma quanto si diverte, To_Ni, ad immaginare con dovizia di accessori questa sconvolgenete rivoluzione dei costumi? Per inciso, conosco moltissimi uomini (anche solo di fama, perchè volti noti), che starebbero in minigonna e tacchi alti molto ma molto meglio di molte donne che osano indossarli anche quando anni, eccessi o semplicemente la lotterie genetica suggerirebbero uno stile più morigerato, sempre rispetto ai canoni estetici odierni.
            Si tratta infatti solo di un dato culturale. Siccome certe provocazioni (nell’abbigliamento femminile) piacciono alla maggiroanza, allora sono tollerate, mentre le altre…Beh, poi così le fantasie di certuni, chi le contiene più? 😉

          2. To_NI

            Si mi diverto… ma con te di più perchè sei uno sciocco borioso.

            Non mi merviglio che conosci uomini che starebbero volenitieri in minigonna e tacchi a spillo. Scommetto che li conosci anche che vorrebbero un abito bianco ed il velo da sposa al matrimonio (accompagnati da bambiini paggetto comprati da generose donatrici). Si tratta solo di un dato culturale ? No… perche sono sicuro che non sai neppure dove sta di casa la “cultura” . Credo che l’identifichi con propagandisti APA e autorevoli studi”(non mi dilungo…è gentaglia coronata di ciarpame).

            PS: Non ho molta intenzione di perdere tempo con te. Sei il più grande cialtrone. l’uomo che ha vinto Shiva 101, ma sappiamo entrambi benissimo che se non ti rispondo pensi che “hai vinto” o che mi hai dato “la spazzolata”. Quindi tornerò su questa disussione domani sera per rispondere al tuo paraponziponzipo. Niente di serio , intendiamoci, una cosa a tua misura.

            PPS Dimenticavo… ti saluto con la stima di sempre

          3. MicheleL

            Se lei leggesse meglio To_Ni, si risparmierebbe un sacco di fiato. Io non ho detto di conoscere gente che starebbe volentieri in tacchi e minigonna, ma che starebbe meglio di altre in tale mise. Il “volentieri” è tutta una fantasia sua, da cui parte per la tangente come suo solito: bon voyage!

            PS. Allora siamo in due che vorrebbero che lei non perdesse tempo con me 🙂

            PPS Grazie, anche io le voglio bene

          4. To_Ni

            Quindi immagini uomini in minigonna e tacchi a spillo? Ci riesci? Bravo!!! 🙂
            🙂 Si… forse ho letto male… ma dopo avermi accusato di “fantasie” il tuo vedere (concepire o “conoscere” di fama) maschi vestiti in questo modo lo trovo anche più divertente.

            PS: Poi ti spiego cosa è “la fantasia”. ma un altro giorno.

          5. MicheleL

            Se lei mi suggerisce l’immagine, sì. Non ho molta passione per le minigonne, ma alcune calzature femminili sono oggettivamente dei capolavori.
            Non serve che mi spieghi cos’è la fantasia, lo documenta già abbastanza spesso scatendandosi spontaneamente 🙂

          6. To_Ni

            No, te la spiego la fantasia … poi mi ringrazierai (non in questa discussione).

            In vero l’immagine non è partita da me, ma dai bagni in cui volete entrare. Per cui la deduzione è logica: se vale per i bagni, vale per i vestiti. Tu hai immaginato uomini che stanno bene in minigonna e taccghi…io non l’ho scritto. Io sono partito da Erving Goffman estendendo il ragionamento di Daniele. Ma … scusa… dimentico sempre che sei un professionista calunniatore.

            A domani campione

            PS: A Shiva 101 lo dico sempre che sei il vero campione del mondo nello sputo verbale.

      2. SUSANNA ROLLI

        : )

    2. To_Ni

      Ovvio accostare il bagni di una famiglia con un bagno pubblico. Cosa aspettarsi da chi non ha idea di famiglia sostituendola con qualsiasi patacca. Notoriamente chi va in un bagno pubblico, dopo averlo utilizzato, lo pulisce a dovere, premuroso per chi verrà dopo lui. Daniele … e’ il narcisismo…tipico .

      1. Daniele

        I bagni pubblici sono meno igienici di quelli privati, è ovvio. Ma la separazione fra uomini e donne li rende più igienici?

        1. Cisco

          @Daniele

          Certamente: mi pare del tutto evidente che non sei mai entrato in un bagno pubblico femminile. Scoprirai incredibilmente – in perfetta coerenza con tutti i migliori stereotipi – che sono più puliti di quelli maschili. Ma non è un problema igienico, il punto e’ l’imbarazzo – soprattutto femminile, come ovvio – che nasce dallo stare tutti insieme appassionatamente nello stesso cesso. Se vuoi ti faccio un disegnino.

          1. To_Ni

            Ma Daniele non ha problemi di imbarazzo (neppure per le docce in caserma) . Un uomo o una donna si devono sentire obbligatoriamente a loro agio indipendentemente da chi si trovano dietro la porta. Se del resto non vede neanche la differenza con la situazione in ambito familiare.

          2. MicheleL

            In effetti io non ho alcuna difficoltà a farmi la doccia con altri uomini in palestra, so controllare benissimo i miei istinti. Lo stesso dovrebbe essere per chiunque.
            Ci sono diversi stabilimenti termali, ad esempio in Alto Adige, dove la nudità è obbligatoria in saune e bagni turchi e non sono separati per maschi e femmine. E’ una questione di educazione alla base e di mancanza di essa (lasciare sporco, importunare, esibizionismi) non è una buona giustificazione per rendere la separazione delle toilettes una soluzione, perchè non risolve il problema alla base, ma lo nasconde in modo ipocrita (atteggiamento per nulla nuovo a molti moralisti).

            In definitiva, in una società in cui vige il rispetto per il prossimo, come per un bagno domestico, anche in un luogo pubblico non dovrebbe essere necessario separare i servizi.

          3. To_NI

            Lo so che non hai nessuna difficolta a farti la doccia con altri uomini in palestra. Gli altri uomini avrebbero difficoltà sapendo come sei fatto e quello che ti circola nello zuccone.
            Quindi fanno bene a separare i servizi per rispetto del prossimo al quale non necessariamente occcorre imporre certe presenze. Sono stato in Alto Adige, in stabilimeti termali, non mi risulta che donne fanno la doccia con uomini che sconoscono, non vedo perche un etero deve farla con un gay accanto solo perche per te e Daniele non è un problema. Ma il narcisismo …si sa come funziona.

          4. MicheleL

            Vada alle terme di Merano. Farà sauna e bagno turco con altre persone nude, uomino donne (forse gay, forse no). Se vuole tenere il suo costume, un addetto la inviterà a lasciare lo spazio destinato a sauna e bagno turco: queste sono le regole.

            Per quello che ne sa e ne so, potremmo già aver fatto la doccia assieme. Lei non mi conosce. Come non conosce chi fa la doccia con lei in piscine o palestre e non conosce i suoi pensieri. Lei si immagina le cose, come suo solito.

            Se un etero che non vuole fare la docca con un gay, non c’entra nulla il narcisismo, è una mera questione di omofobia.

          5. To_Ni

            Se va bene per il bagno turco non vedo perché deve essere regola in ogni luogo. Se vado al bagno turco, che è per mio diletto, conoscendo prima regole ed accettandole non vedo il problema. Cosi come non lo vedo con ii campi nudisti. Poi io ho parlato di docce , e a Merano le docce gli uomini non la fanno con le donne (perché moltissimi non andranno mai al bagno turco) .Mala tua malattia è estendere a “tutti” per giungere sempre là : “un addetto la inviterà a lasciare lo spazio” perché tutti devono misurarsi con la tua perversa “civiltà”(perché sei burocrate autoritario servile – cortigiano).

            Io non immagino le cose che ti riguardano. Tu mi hai offerto la tua immaginazione, quindi ti conosco. Puoi fare e pensare la qualsiasi cosa, partendo dalla calunnia .

            PS: Torno domani

          6. To_Ni

            Torno domani?

    3. Carla

      Ancora una volta, caro Daniele, sei qualunquista. un conto è il bagno familiare , un conto il bagno pubblico necessariamente soggetto a scarsa igiene, figuriamoci con un uso promiscuo donne /uomini!

  5. Cisco

    C’è da augurarsi che il cesso sia anche il luogo dove vada finalmente a finire la teoria del gender (comunque, per un breve periodo, ben venga l’accesso libero ai bagni femminili).

    1. SUSANNA ROLLI

      : )

  6. Daniele

    In generale, non ho mai capito perché esistano bagni distinti per uomini e donne. È tutta la vita che me lo domando.

    1. luciana

      per le caratteristiche fisiche dei due sessi (dicesi dimorfismo sessuale) i sanitari vengono utilizzati in modo differente. mi spiego meglio: le femmine (anche se credono di essere maschi) non fanno la pipì in piedi. inoltre quando si ha esigenze fisiologiche specifiche del sesso (menarca) abbiamo bisogno di contenitori adeguatamente sanificati specifici. in una parola vorrei la mia privacy come femmina tra le femmine. se nel bagno delle femmine mi entra un maschio anche se vestito da donna lo inviterei a non disturbarci. con tatto ma lo farei. sul mio posto di lavoro condividiamo con gli uomini i lavandini e a volte si percepisce un po’ di imbarazzo. c’è però una nota positiva: nei bagni degli uomini c’è sempre la carta igienica contrariamente a quanto succede nei bagni riservati alle femmine. forse la usiamo di piu? chissà perchè.

      1. giovanna

        Certo, cara “daniele”, non potevi che essere tu a chiederti del perché esistano bagni pubblici per uomini e per donne !
        Una donna vera, intera e femminile, non solo di cromosomi , come hai affermato tu, non se lo chiederebbe mai !
        Intendo una donna senza problemi psicologici, ad essere buoni !
        E infatti il bagno pubblico separato per sessi è una comodità femminile : gli uomini non protesterebbero di certo !

        ( mi scuso con un eventuale lettore occasionale : mi riferisco alla nostra trollina preferita “daniele”, dotata di personalità multiple a go go )

        E d’altra parte la nostra “daniele” si è già chiesta che problema ci sia a vendere figli, a uccidere su richiesta i malati e gli anziani, ad eliminare figli nel ventre materno, figli paragonati come valore a quello di una suola di scarpe, a legalizzare poligamia ed in cesto …la problematica del bagno a lei le fa un baffo !
        Inoltre non avendo figli , per fortuna !, non ha mai avuto a che fare con maschi e femmine in età diversa dalla sua attempata attuale. Forse non ha mai avuto a che fare con ragazzi e giovani in assoluto.
        Cara, più reale, meno virtuale, se ancora puoi scegliere !
        Ti assicuro, la vita vera è un miliardo di volte più interessante !

      2. Carla

        questo commento potrebbe esse tacciato di sessismo, se non fosse che hai perfettamente ragione!!!

        1. xyzwk

          Io direi che questo più che essere un commento sessista, che comunque di fatto lo é, rappresenta una visione della vita sessista in cui a seconda se nasci maschio o femmina, sei immediatamente inserito nella categoria di appartenenza e ci si aspetta automaticamente che tu ti comporti di conseguenza in risposta ai rispettivi stereotipi di maschio o femmina. Non ci si rende conto che invece, per fortuna i giovani di oggi, maschi o femmine, sono diversi e si comportano esattamente come si sentono di comportarsi. Non sono cresciuti con la priorità di riprodursi il prima possibile, ma giustamente di entrare nel mondo del lavoro. Poi di trovare una persona con la quale dividere la vita è solo dopo a completamento dell’unione, eventualmente procreare.
          Queste sono le nuove generazioni, piaccia o no e in questa visione cosa volete che importi loro se i bagni sono distinti per sesso?

          1. To_Ni

            Xyzwk
            Non è sessista è la realtà che non capisci e la pretesa di ritenere che i giovani d’oggi rispondono al quadretto idilliaco che dipingi. Non è vero nulla di quello che dici: oggi i giovani solo in crisi, comunicano male e non sanno realizzare rapporti veri. Ed di questo la colpa è il rigido conformismo (nel quale rientra la patetica farsa della lotta agli stereotipi) sul quale avete orientato la loro vita e che trova sollievo momentaneo nell’alcol droga e via dicendo . E’ una società decadente e le tuo sono fantasie e fallimenti .

          2. SUSANNA ROLLI

            Sono convinta della grande profondità dei giovani oggi, purtroppo mancano loro gli esempi di uomini veri, di adulti con la testa sulle spalle (ed i valori stampati nel cuore).
            Non è così?

          3. To_Ni

            Dal 68 in poi hanno demolito “il padre” preferendo una grande madre che tutto acconsente. Non credo che esistono esistenze banali , tutti cercano un senso nella vita , ma a questi (gli Xyzwk per intenderci) interessa proporre ai ragazzi solo divertimento a buon mercato e il portarli a ritenere che su questo nucleo devono orientarsi come convinzione sull’esistenza.

      3. Daniele

        Non ignoravo le differenze anatomiche fra i due sessi; solo che non mi pare giustifichino bagni diversi.
        Il fatto che gli uomini orinino in piedi e le donne no non determina la necessità di strutture diverse. Infatti, salvo il caso degli orinatoi, non esistono water differenti per uomini e donne.
        Ci può essere un bagno unico dotato di contenitore per assorbenti: le donne lo useranno, gli uomini no. Semplice.
        Quanto all’imbarazzo, faccio notare che un bagno viene comunque usato da una sola persona per volta.

      4. xyzwk

        Le femmine non fanno la pipí in piedi, mi sembra ovvio ma i maschi possono benissimo farla seduti sul wc, e molti lo fanno. In ogni caso se i loro signori, dovessero considerare il fatto di farla in piedi un tratto distintivo irrinunciabile, continuassero pure a farla così, ma quello che dovrebbe costituire il vero tratto distintivo dell’essere civili, è quello di lasciare il wc pulito come lo si trova posto che molti non hanno una grande mira. In quanto ai contenitori specifici, dove sta il problema? Perché mai le donne dovrebbero vergognarsi di usarli per gli assorbenti e gli uomini non dovrebbero vederli?

        1. giovanna

          Ehi, ma nessuno nota che xyzwk e daniele hanno scritto due interventi UGUALI ?
          Ormai ci siamo assuefatti, si dà per scontato che sia sempre la nostra affezionata trollina.
          Giannino, che ti dicevo in tempi non ancora sospetti ? 🙂

          Ma ora arriva “bob” a riproporre la stessa sbobba, meno male, sempre meglio di “dudu”.

          1. Daniele

            Io scrivo in un italiano migliore. Xyzwk è sciatto nell’uso della punteggiatura: nel brano soprastante, ad esempio, per ben due volte separa con una virgola il soggetto dal predicato, il che è un errore da matita blu 😉

          2. giovanna

            Davvero , “daniele ” ????
            Ma quanta fatica devi fare con questi benedetti registri !
            Poi, con il tablet in svedese medievale che usi comunemente !

            Comunque, meglio il registro stupidotto alla “daniele” ( no, il registro stupidotto “nino”, no, per favore ! ) che il registro saccente “xyzwk” !

            E salutami “Bob”, altro registro stupidotto, i registri stupidotti vanno come il pane : l’avevo già salutato, ma pare che non mi pubblichino !

            Ma non ti piacerebbe avere un rapporto umano sincero e leale ?
            Voler bene ed essere voluta bene ?
            Guarda ti do uno scoop : anche se non lo sai, c’è qualcuno che ti vuole bene e ti dona la vita ogni istante e forse ti fa lo scherzo di farti fissare qui per darti l’occasione di un barlume di bellezza.

            Però ora basta, devo preparare una torta molto sessista, che domani ho una famigliona di amici a pranzo.

          3. giovanna

            Ho pesato gli ingredienti….

            Trollina, non potresti aiutarmi a ricordare con quale nick avevi scritto “cogito ergo SUN ” ?
            Mi pare che in quell’occasione avevi tirato fuori la storiella del tablet registrato in inglese !
            Sei troppo, troppo, troppo divertente !
            Cogito ergo SUN !
            Daiiiiii

            Cogito ergo SUN ti fa recuperare il buonumore all’istante ! 🙂 🙂 🙂
            E la storiella del tablet in INGLESE ???
            Poesia pura ! 🙂 🙂 🙂

          4. Daniele

            Per pura generosità intellettuale, ti elargirò alcuni suggerimenti stilistici, che non renderanno i tuoi messaggi più intelligenti, ma almeno linguisticamente decorosi:
            – i puntini di sospensione sono 3, non 4 o più;
            – non si mette lo spazio prima di un segno di interpunzione;
            – il maiuscolo come mezzo di enfasi è inappropriato, soprattutto nel Web;
            – la scansione in capoversi ha un valore semantico: si dovrebbe andare a capo per segnalare una sia pur minima svolta tematica e argomentativa, non a caso;
            – la reiterazione delle vocali (“Daiiiiii”), degli aggettivi (“troppo, troppo, troppo”), dei segni interpuntivi (“!!!!!”) e delle emoticon veicola un senso di isterica euforia che mina la già scarsa credibilità dei tuoi contenuti;
            – “voler bene” è una locuzione verbale intransitiva, quindi la forma passiva (“essere voluta bene”) è agrammaticale;
            – “ché domani ho una famigliona” non “che…”: se usato come congiunzione causale, richiede l’accento;
            – la concisione è una virtù elocutiva generalmente apprezzata. Visto che il tuo messaggio è facilmente condensabile in un’unica frase (“Tu sei un troll”), direi che potresti limitarti a quella, risparmiandoci il contorno.
            Non pretendo di essere ringraziato, ma sappi che di norma la tariffa per le mie consulenze è di 150 Euro lordi all’ora 😉

          5. To_Ni

            Sei meraviglioso …. è lo dico senza intenti ironici … ed è umiliante per me trovare conferma che a rileggere i miei post pare che uso i piedi sulla tastiera. Il solo problema tuo è il difetto di contenuto: non dici nulla … (solo tre puntini nel mio futuro) ma lo dici bene .

          6. To_Ni

            e* lo dico … (vedi che combino?)

          7. giovanna

            Bè, che dire, “daniele”, perché non usi questa tua meravigliosa consulenza quando ti presenti come nick trucido ?
            O come nick saccente ?
            O con gli altri nick stupidotti ?
            Solo tu puoi scegliere il registro ?
            Io ho il mio registro vivo, scoppiettante, vero e sincero: tu ?

            Che poi, come ho già scritto in un post che credo ormai non compaia più, quando ti avevo fatto notare la tua estrema aridità, il tratto che più ti contraddistingue, molto adatto alla tua ideologia mortifera, hai cominciato a mettere punti esclamativi ( la svalvolata carolina, ricordi ? ) e faccine ( l’untuoso nino) dappertutto !!
            ……dunque, cerca di evitare queste figure di tu sai che cosa……….vabbè……una più….una meno………

          8. giovanna

            Scusa,”daniele”, non hai risposto alla mia curiosità e il fatto mi meraviglia molto, data la tua grande generosità intellettuale : con quale nick avevi scritto “cogito ergo SUN ” ? 🙂
            Come fai a non mettere una bella faccina ridente, anzi un milione di faccine ridenti dopo che una che è riuscita a scrivere “cogito ergo SUN ” ti fa il pippone ????
            Daiiiiii
            Cogito ergo SUN…:-) 🙂 🙂 🙂
            Il tablet in inglese….argh….:-) 🙂 🙂

          9. giovanna

            Che poi, l’espressione “essere voluti bene” la usava spesso don Giussani e dunque, che sia o meno agrammaticale , mi interessa ben poco !
            E ti assicuro che essere voluti bene e voler bene non è una questione grammaticale, ma di vita o di morte.
            Tu, per ora, hai scelto la morte.

            Alla fine è di quello che ti dovresti preoccupare, cara daniele-xyzwk-nino-giorgio-dudi-bob…

      5. giovanni

        ….lo sanno tutti che noi usiamo le dita

    2. To_Ni

      Io in generale mi son sempre chiesto se per i militari ci vogliono le docce solo per i gay. Infatti non credo che benché le donne facciano parte dell’esercito condividono con gli uomini camere e docce. L’ho sempre attribuito al fatto che per gli uomini il corpo delle donne ha un significato sessuale (cosa che è reciproca). Perché un militare etero deve spogliarsi e fare la doccia sotto gli occhi di un gay dato che anche per questo il corpo del primo ha un significato sessuale (in questo caso …non reciproca)?
      Tu sei gay…. mi puoi illuminare?

      1. giovanna

        Eddai, Toni, macché gay !!!
        Si capisce lontano un miglio che a “daniele” importa meno di zero dei gay !
        Sono solo pretesti ideologici per ammazzare il tempo !

        Ti ricordi quando l’anno scorso mi meravigliavo che il 99% degli omosessuali che intervenivano sul sito si presentassero in un modo che dire insulso è poco ?
        Era sempre lei , che copia incollava interventi di gay raccattati sul web e riadattati alla bisogna: l’effetto di falsità e di totale mancanza di partecipazione permane tuttora.
        E lo stesso per tutte le donne che nel tempo si sono vantate di aver abort tito e gli uomini che hanno vantato che la loro madre avesse abortito : sempre lei !

        Quest’ultima “daniele”, che si è vantato con una tremenda superficialità di aver venduto figli a destra e a manca, è sempre lei !

        Sì, ci saranno pure persone in giro come lei, disastrati nel cuore e nella mente, per di più convinte di essere “dalla parte giusta della storia”, perché di sicuro si ispira a storie pubblicate sul web, ma la sua problematica è ancora più dolorosa, credimi.

        E ora, cara, vai di nick trucido !
        (l’ho già scritto e ha funzionato ! )

        1. Daniele

          Meno punti esclamativi, Giovanna, ti prego. Conferiscono ai tuoi testi un tono vagamente isterico.

          1. Giannino Stoppani

            Il fatto è che gli esclamativi che mette lei sono in proporzione alla gravità delle corbellerie che scrivi te…

          2. giovanna

            Sì, Giannino, in effetti ho un po’ esagerato con i punti esclamativi.
            Ma vedere come ci azzecco ogni volta, mi dà una gioia puerile :-).
            Stavolta ci ho messa la faccina : meglio o peggio ? 🙂

            Scusa, eh, ma come si fa a prendere sul serio sta tizia ?

      2. Daniele

        Non credo che sia per l’attrazione sessuale, ma per la pura e semplice diversità di forme anatomiche. Quando ero ragazzino farmi vedere nudo mi imbarazzava, sia coi maschi che con le femmine; oggi mi lascia indifferente, in entrambi i casi. L’attrazione sessuale non ha mai giocato un ruolo nel determinare o meno l’imbarazzo. Parlo per me, ovviamente.
        Poi se io fossi un militare etero, e il mio corpo esercitasse su un commilitone gay un’attrazione sessuale (da me non ricambiata), perché dovrebbe importarmi? Sarebbe un problema suo. Almeno, io ragionerei così.

        1. To_Ni

          Quindi, seguendo la tua logica, un militare donna dovrebbe spogliarsi per fare la doccia davanti ad un commilitone maschio pensando “perché dovrebbe importarmi”? 🙂 Quindi l’imbarazzo, il non gradire la vista del proprio corpo esposto alle fantasie altrui… non sarebbe un problema 🙂 ? Grazie … lo so che tu ragioni cosi…ci mancherebbe se potevi rispondermi diversamente. E’ il narcisismo…tipico .

          1. MicheleL

            Ah, le fantasie di To_Ni… Che spasso 🙂

          2. To_Ni

            Ho scritto 2 post…sono moderati. Il secondo riprende il primo per limarlo. Entrambi ti chiamano per nome e cognome.
            🙂

          3. MicheleL

            Altre fantasie. Con lei To_Ni il divertimento non finisce mai! 🙂

          4. To_NI

            Io credo che con me non ti sei mai divertito. Piuttosto ti sei acciaccato più volte. Brutta esperienza per uno che è abituato al “io vinco” “voi mi temete”. Probabile che lo trovi piacevole per l’insana tendenza all’autolesionismo. Tipico …come il narcisismo. 🙂

          5. MicheleL

            Se lei non mi avesse a cuore caro To_Ni, accadrebbe di tanto in tanto che lasci perdere, ma lei ci tiene un sacco a rispondermi 😉 Sarà perchè vuole avere l’ultima parola (i.e. quello che vuole “vincere” è lei), sarà perchè non sopporta l’idea che io possa veicolare un messaggio senza la sua puntuale rettifica (mi teme)… Fatto sta che lei non mi delude mai 😀

          6. To_Ni

            Interpreti sempre con il tuo ombelico.
            La nostra tra prima discussione (eri Carlo) ti ho chiesto il tuo parere sull’influenza sul popolo tedesco all’ascesa di Hitler. Nonostante le posizioni distanti volevo sapere il tuo punto di vista anticipandoti che non ti avrei replicato. Ti sei scatenato, io non ho replicato, ma ti ho salutato alla prossima. Dopo un paio di mesi (da MicheleL) ti sei rivolto a me per dirmi se ancora ricordavo la “spazzolata” che mi avevi dato sull’argomento Germania

            No, non voglio avere l’ultima parola, ti tratto da quel cialtrone che sei.
            E credimi sei uno spasso 🙂

          7. MicheleL

            Ricordo la discussione che ebbe con Carlo, come altre, ad esempio quella che ha avuto con Pippo (memorabile l’analogia tra “discutere” con lei e spiegare ad un gabbiano a cosa serve un chiodo).
            Evidentemente loro non le vogliono bene quanto me 🙂 Se vuole delirare di multinick come Giovanna faccia pure, pare che qui vi consoliate così…

          8. To_Ni

            Sei una canaglia , imbroglione, con le gambe corte (regola della bugia): hai dimenticato che lo hai ammesso che Carlo eri tu. 🙂

            PS: Vuoi il copia – incolla? Basta che lo dici

    3. Carla

      hai presente le questioni di igiene? prova a parlare con un ginecologo.

    4. Carla

      qualsiasi ginecologo è in grado di spiegartelo. mortivi igienici è sufficiente?

    5. Carla

      mortivi igienici è sufficiente?

    6. xyzwk

      Di fatto ne esistono sempre meno. Almeno nei luoghi di lavoro, raramente ci sono bagni distinti tra donne e uomini. Quindi la polemica sui gay è assolutamente strumentale.

  7. Massimo

    La lobby dei produttori di sanitari ha fatto un accordo con quella LGBT, 10% di tangente per ogni turca prodotta in più!

I commenti sono chiusi.