Racconta in un recital di non essere più omosessuale grazie alla riscoperta della fede. Per l’Arcigay è omofobia

Di Redazione
21 Agosto 2013
«Non appena verrà approvata la legge contro l'omofobia, avvieremo azioni legali contro eventi del genere». Accade a Bisceglie (Puglia), dopo la messa in scena di uno spettacolo patrocinato da Comune e Pastorale Giovanile

«Non appena verrà approvata la legge contro l’omofobia, avvieremo azioni legali contro eventi del genere». Chi ancora avesse dei dubbi su che cosa accadrà dopo che il ddl Scalfarotto sarà approvato in parlamento, deve solo leggere questa storia.
A Bisceglie (Puglia) è stato messo in scena uno spettacolo dal titolo «Il mio canto libero», organizzato dalla comunità Arca dell’Alleanza, all’interno della pastorale giovanile e col patrocinio dell’amministrazione comunale. Vi si narra il percorso di una persona omosessuale che, riscoprendo la fede, riscopre anche la propria eterosessualità. Accade, però, racconta oggi il quotidiano Libero e alcuni siti locali, che l’Arcigay Bat denunci lo spettacolo, attacchi il comune per aver patrocinato l’evento e minacci contromanifestazioni se questo sarà riproposto. Secondo l’Arcigay il recital è «omofobo» e sostiene «teorie riparative di guarigione dall’omosessualità». Secondo il presidente dell’Arcigay, Flavio Romani, si tratta di «un messaggio falso e scellerato che infierisce sul disagio e il senso di inadeguatezza che i giovani omosessuali sono costretti a provare nel nostro Paese e che oggi ha i connotati di una vera e propria emergenza».

LA SINISTRA CON L’ARCIGAY. Accanto a Romani si sono schierati i partiti di sinistra quali Sel, Pd, Lista civica Bisceglie Svolta, Presidio Antifascista. Il piddino e onorevole – di stampo “lettiano” – Francesco Boccia, col collega Angelantonio Angarano, ha sostenuto che «l’amministrazione comunale deve tutelare tutti i cittadini senza distinzione di orientamento sessuale e non dovrebbe patrocinare pubblici spettacoli che possano, anche lontanamente, far riferimento a rappresentazioni che poggiano su pregiudizi come quelli per cui si giunge a definire l’omosessualità come “una malattia” guaribile. Ribadiamo che l’omofobia, intesa come la paura e l’avversione irrazionale nei riguardi dell’omosessualità, non è una patologia clinica ed è considerata alla stregua del razzismo, della xenofobia e dell’antisemitismo dalla stessa Unione Europea».

PAPA FRANCESCO. Il presidente della Comunità Arca dell’Alleanza, Leonardo Trione, ha replicato che lo spettacolo voleva comunicare «solo la testimonianza di un ragazzo che ha dato un senso alla sua vita attraverso l’incontro con Dio. La sua situazione di disagio, dovuta all’assenza della figura paterna, lo aveva portato ad avere una propensione omosessuale. Adesso, invece, quella persona è felicemente fidanzata con una donna. Parliamo però di un vissuto intimo che non si può assolutizzare né generalizzare». Trione ha anche chiarito, a differenza di quel che ha voluto far credere l’Arcigay, che «in nessun passaggio del copione si dice che l’omosessualità è una malattia che si può curare con la terapia della preghiera. Questa è una falsità diffusa dall’Arcigay».
Il presidente dell’Azione Cattolica diocesana, Antonio Citro, ha difeso il recital: «Condividiamo completamente i contenuti espressi nella serata (il racconto di una storia vera di un omosessuale che scopre Dio e in quel caso riscopre anche la sua eterosessualità), principi stessi della Chiesa Cattolica. Il timore, in verità, è che venga ferito il diritto fondamentale alla libera espressione della propria opinione e riprendiamo anche le parole del Santo Padre Francesco: “Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, ma chi sono io per giudicarla?”». Citro poi ha aggiunto: «Noi siamo convinti che l’omosessualità non sia una malattia, ma una tendenza da accogliere senza pregiudizi. Tuttavia il dato creazionale è innegabile: esistono uomini e donne. In questo senso, personalmente, ritengo l’omosessualità una cosa non naturale, un’inclinazione che non escludo si possa modificare attraverso la preghiera».

Articoli correlati

73 commenti

  1. Italo Sgro

    le terapie riparative sono fondate scientificamente ed efficaci nella pratica. Il dsm fu modificato per alzata di mano sotto la pressione della lobby. Nessuna evidenza scientifica sta dietro quella decisione, come potrebbe essercene? Esistono laboratori per fare esperimenti? In psichiatria e psicologia esiste solo l’esperienza terapeutica e quella di uno specialista vale quella della’altro.. Chi svolge terapie riparative ha illustrato i risultati positivi raggiunti, ma la lobby non vuole che si continui . Spitzer dovette riconoscere l’efficacia delle terapie, anche se poi la lobby lo infastidi’ costringendolo a ritrattare per poter vivere in pace, come racconto’ a Van der Aardweg. Poi il National Institute for Mental Health ha detto di non considerare soddisfacente il Dsm, che non è un testo sacro e indiscutibile.

  2. Luciano

    Gio Gio, finalmente dimostri a tutti che noi ciellini non abbiamo tutti le stesse idee.
    Detto ciò, che avrà messo a tacere per sempre alcuni commentatori, mi permetto di dirti che forse qualche problema rispetto alla posizione della Chiesa tu ce l’hai…
    Dire sono cattolico, sono ciellino non rende più autorevole la tua opinione sul tema. Come Cattolico io seguo il Papa, forse dovresti farlo anche tu! Ciao

  3. Luciano

    Caro (si fa per dire) Giovanni Cattivo, vista la tua risposta posso dire AUGURI! Nel senso che spero che ti ritorni il senno!! Grazie a Dio non ho i baffi! Ti faccio notare che mia moglie viene chiamata Mamma mentre io solo Ma… La differenza c’è ma non si tratta del comportamento. A volte un padre può essere può premuroso e gentile della mamma (si puo anche osare un piu effeminato). Questo però non fa cambiare il “nome” di quello che siamo. Uomo=padre e donna=madre.Con questo purtroppo concludo qui. Ci sarebbero molte altre cose, molti altri esempi ma penso che siano inutile a fronte del fatto che la tua idea non l’hai mai messa in discussione. Ciao

  4. Gio Gio

    salve redazione di Tempi e commentatori all articolo. Dopo aver scoperto, prima dal tg e in rete poi, che la vostra rivista sta raccogliendo firme al meeting di Rimini, per impedire il varo della legge contro l. omofobia, mi sono sentito chiamato in causa come ragazzo in quanto giurista, cattolico, ciellino dalla nascita e omosessuale. Detesto dovermi mettere delle etichette ma ormai la situazione in cui questo dibattito ci sta trascinando lo richiede come premessa.
    Ciò che vorrei dire, che mi da profondo imbarazzo è il non riuscirmi più a convivere con ció che sono, e non perché io abbia un conflitto con la mia figura paterna, non perché io non sia credente o chissà che altro, ma perché la società italiana in questo momento crede che io, per come sono, non potrei esistere. L’estensione della legge Mancino a favore degli orientamenti sessuali, nn é contro chi dice che l’orientamento sessuale può subire delle variazioni nel corso della propria personalevita. Io stesso rapportandomi con i miei dubbi e le mie riflessioni più intime ho capito di non voler più mentire a me stesso cercando di instaurare una relazione con una ragazza come hanno sempre fatto e continuano a fare tanti miei amici. La proposta di legge vuole essere il primo passo per non far vergognare di se nessun ragazzo o ragazza che dentro il proprio essere rischia di sentirsi differente.
    La notizia nell articolo qui riportato non fa che avvelenare il pozzo, perché pensare che dietro una rappresentazione clericale ci sia il patrocinio di una istituzione, mi recherebbe offesa se fossi cittadino di quel comune, non solo perché non condivido quella esperienza, ma anche perché penso che semplifichi molto cio che ho passato.
    Tutto qua. Per il resto non è una novita che l arcigay sia estrema nelle sue reazioni. Gli estremismi ci sono da entrambi i lati e sono sterili. Proprio per questo abbiamo un governo di larghe intese, o dell inciucio, che dir si voglia.
    Cordiali saluti

    1. Picchus

      Ho difficoltà a capire perché tu non dovresti esistere. Così come ho difficoltà a comprendere come una legge ideologica e fascista possa non far vergognare qualcuno. Il punto è che l’esperienza ci dice che questo tipo di leggi ha effetti liberticidi anche gravi. E poiché la questione omosessuale ha avuto, negli anni, una trasformazione significativa, divenendo da semplice questione di diritti a questione ideologica, con invenzione di termini a cui vengono collegati reati alquanto vaghi e “liste” similmente vaghe di cosa sia corretto e non corretto dire, il pericolo per la libertà aumenta notevolmente. Questa legge sull’omofobia ha, per come impostata, lo scopo di “educare il popolo”, cosa che generalmente avviene privando il popolo della libertà e imponendo il pensiero unico. Abbiamo già visto questo genere di tentazioni. I risultati sono sempre stati disastrosi. Perché insistere? Quanto alla rappresentazione teatrale. mi sfugge perché le varie opere artistiche blasfeme siano lecite nonostante offendano chiaramente i sentimenti di molte persone, mentre questa rappresentazione, che da quanto ho capito è una storia personale e quindi non rappresentativa in alcun modo di tutti, dovrebbe invece essere omofoba e quindi vietata.

  5. Cisco

    Ecco cosa ha scritto a Legacoop quel fenomeno “omofilo” (e ci auguriamo tutti che si fermi alla soglia dei quattordici anni) di Grillini:

    «Caro presidente di Lega Coop, chi scrive è un socio da sempre della Lega Coop e proprio per questo mi chiedo e Le chiedo se risponde a verità che la Lega Coop ha finanziato il Meeting di Comunione e Liberazione che si sta svolgendo in questi giorni a Rimini». È quanto chiede Franco Grillini di Gaynet in una lettera aperta. «La notizia – sostiene il consigliere regionale idv dell’Emilia-Romagna – circola da giorni e sta avendo grande diffusione sul web, sui social network e su Twitter e, come può immaginare, le reazioni sono piuttosto critiche ed alcuni soci sono così adirati che stanno persino pensando di rinunciare alla tessera di socio. Anch’io per la verità sono preoccupato perchè l’idea di finanziare con la mia spesa alla Coop un’organizzazione integralista che si oppone da sempre ai diritti delle donne e delle persone omosessuali mi fa pensare, qualora fosse vero, che la Lega si sia allontanata di molto dai vecchi ideali di solidarietà e uguaglianza che erano valori fondanti del movimento cooperativo».

    Siamo tutti molto tristi che Grillini sarà costretto a fare la spesa dal quel reazionario dell’Esselunga, ma se le va a cercare. Integralista!

  6. max

    Troppe chiacchere su tale argomento. Pe noi credenti in questa epoca di “tenebre”, dove non sappiamo più distinquere il bene dal male, non resta che PREGARE il Signore nostro Gesù Cristo che è Dio; che ci liberi da demoni, pervertiti e ladri che ormai occupano tutti i posti importanti della nostra società. Essi hanno offuscato le nostre menti, iniettando nelle nostre vene il loro veleno luciferino. il male è male, e questi pervertiti vogliono farci credere che ciò che è del diavolo è anche di Dio.PREGHIAMO, PREGHIAMO, per non cadere nel loro fango puzzolente.

  7. Luciano

    A Paolo Il Cattivone… Prova un po’ a spiegarmi chi, in una famiglia omosessuale composta da 2 uomini funge da madre e chi da padre.
    Mi spiego meglio…mia figlia ha 15 mesi e dice sempre MAMMA… Continua a dirlo e molto spesso chiama così anche me.
    In una famiglia omosessuale cosa si dovrebbe spiegare alla piccola disavventurata? Che differenza dovrebbe esserci agli occhi della piccola per chiamare uno mamma e l’altro papà??
    Rammento che nel nome del rispetto ecc. in Francia hanno cancellato il nome mamma e papà e li hanno sostituiti con genitore1 e genitori2….oltre ad essere triste questa cosa rappresenta la gravità di quello che sta accadendo. Si cerca di cancellare la realtà, e anche le verità più semplici sono dipinte come omofobe o razziste…
    “UOMO E DONNA LI CREÒ…”
    Ciao

    1. Giovanni cattivo

      Luciano la bimba chimerà mamma il signore con i baffi che avrà con lei il ruolo materno e papà il signore con la barba che avrà con lei il ruolo paterno. Dato e non concesso che questi ruoli esistano veramente. Non avendo condizionamenti culturali e sopratutto non avendo ancora letto la Genesi per lei una mamma con i baffi non è nulla di strano. Non chiama così anche te?

  8. Luciano

    A Paolo Il Cattivone… Prova un po’ a spiegarmi chi, in una famiglia omosessuale composta da 2 uomini funge da madre e chi da padre.
    Mi spiego meglio…mia figlia ha 15 mesi e dice sempre MAMMA… Continua a dirlo e molto spesso chiama così anche me.
    In una famiglia omosessuale cosa si dovrebbe spiegare alla piccola disavventurata? Che differenza dovrebbe esserci agli occhi della piccola per chiamare uno mamma e l’altro papà??
    Rammento che nel nome del rispetto ecc. in Francia hanno cancellato il nome mamma e papà e li hanno sostituiti con genitore1 e genitori2….oltre ad essere triste questa cosa rappresenta la gravità di quello che sta accadendo. Si cerca di cancellare la realtà, e anche le verità più semplici sono dipinte come omofobe o razziste…

    UOMO E DONNA LI CREÒ…

    Ciao

    1. Ado

      Dove che hanno cancellato “mamma” e “papà”? Semmai hanno sostituto i termini “madre” e “padre” all’interno della legislazione e della modulistica proprio per renderle coerenti con il cambio della norma

  9. ervino

    Nel 90% delle persone esistono pulsioni omosex.Forse anche di piu’, chi se ne accorge e chi se lo nega. Ma essere omo , almeno per molti, non e’ una condizione definitiva, puo’ essere un passaggio, una scoperta, un momento di crescita ecc. Mi sembra incredobilmente bacchettone definire una persona omo per sempre ! La natura, madre natura, ci ha fatto con i sessi e per questo ci siamo evoluti insieme al resto della vita terrestre. Questa e’ una verita’.

    1. giovanna

      Riporto un contributo, tratto dal sito del corriere della sera,nella rubrica di Claudio Risé, che mi è sembrato molto interessante, sia sulla concreta possibilità per un uomo di tornare alla donna, faccio fatica a chiamare eterosessuale il normale rapporto uomo-donna, sia per il mondo torbido omosessuale che descrive e che si cerca ultimamente di negare, ma evidentemente c’è.
      “Ciao Claudio, forse la mia storia può servire. Quando avevo 14 anni mia madre ha preso in casa con noi una donna di cui si era innamorata. Mio padre, allora, se ne è andato. (Due anni dopo è morto di tumore). Era spesso con noi anche il fratello gay di mia madre, 10 anni più di me. Io, bello e non ancora sviluppato, ero il loro gioco: mi vestivano in modo che non si sapesse se ero maschio o femmina, con capi sia maschili che femminili etc. Dopo i 16 anni mi sono sviluppato, poi sono stato con lo zio. Senza violenza, era quasi “naturale”. Era un bel ragazzo, di successo. Continuò per circa tre anni. Io ero disponibile a tutto. Anche alle ragazze però. Ce ne n’era una molto carina, che spiavo mentre si spogliava per prepararsi a fare le pulizie da noi. Lei se ne accorse, si mostrò, mi fece capire che era d’accordo, e fu bellissimo. Diventammo amanti. Mi dava una felicità piena. Gradualmente interruppi con lui (che però insistette, mentre mia madre licenziò la ragazza che mi aveva amato), e presi il largo dalle loro situazioni e abitudini preferite. Fui anche aiutato da qualche buon amico grande, e da un’ insegnante donna, altra “madre positiva”, come la ragazza. Dopo un’ottima maturità, uscii di casa e cominciai a lavorare. Tra qualche mese mi sposo con una donna con cui convivo da anni. Oggi mi chiedo quante delle persone che mi hanno aiutato a riconoscere me stesso (la ragazza, l’insegnante, gli altri “grandi” che mi vollero bene), non verrebbero accusati di “omofobia” (nessuno di loro lo era), rischiando così rifiuti, emarginazione ( e magari peggio). Grazie di accogliere la mia storia di vero “diverso”, David
      Caro David, la tua storia dice molto di ciò che oggi si tace. Non ho nulla da aggiungere alla tua verità, l’ho ascoltata in decine di racconti simili, pur nell’irrepetibile diversità di ogni persona e storia. Ora sentiamo gli altri, e anche te. Grazie davvero, Claudio”

      1. Giovanni Cattivissimo

        Non ti accorgi che questa storia è per voi una terrificante zappata sui piedi?

        Dimostra che; se uno non è omosessuale può anche vivere con genitori che sono insieme gay e cretini (la percentuale di imbecilli tra i gay credo sia paragonabile a quella sugli etero) e lo stesso essere attratto dalle donne, avere successo negli studi e nel lavoro, sposarsi farsi una famiglia.
        Le Famiglia Arcobaleno ringraziano.

        Non ho capito la frase finale, David pensa che qualcuno possa considerare “omofobo” andare a letto con un ragazzo che pensa di esserre gay?

        1. giovanna

          Giovanni cattivissimo, le cose sono due, o c’è un problema di comprendonio, oppure la tua riserva di malafede è un pozzo inesauribile, tertium non datur.

          1. giovanna

            Rettifico, forse sono presenti entrambe le opzioni in contemporanea.
            Allora per la prima ti ragguaglio che il giovane si chiede se una legge contro l’omofobia avrebbe esposto alla pubblica gogna le persone che l’hanno aiutato con amore ad uscire dall’omosessualità.
            Per la seconda opzione, non ci sono possibilità dall’esterno, quando capirai che la falsità e la menzogna non ti rendono felice, potrai cambiare.

          2. Giovanni Cattivissimo

            Giovanna te lo spiego ancora una volta, se non lo capisci ora vuol dire chele tue capacità intelletive sono oggettivamente disordinate. Si eviterà comunque nei tuoi confronti un marchio di ingiusta discriminazione.

            Perchè una legge dovrebbe mettere alla gogna una ragazza che è andata a letto con un ragazzo? Noto comunque che in caso di emergenza anche i rapporti pre matrimoniali vanno bene, morale elastica la vostra. Nessuna legge può colpire chi ti ha ascoltato o chi ti ha amato. Le “terapie ripèarative” sono un’altra cosa, spesso violenta, che ha provocato molte sofferenze, tanto che il fondatore di uno dei gruppi americani più vecchi, Exodus, si è sentito in dovere di chiudere l’organizzazione e di chiedere scusa.

            Ma il punto è un altro: la vicenda di David dimostra che anche chi è cresciuto in una famiglia omosessuale può riuscire nella vita e negli studi, sposarsi e farsi una famiglia. Persino se tua madre è così poco equilibrata da incavolarsi se hai la ragazza. Comuqnue conosco coppie etro peggiori di questa e coppie omo migliori.

  10. Lela

    Se io sono una donna (sono nata donna, i miei cromosomi dicono XX) e la cosa non mi sta bene, io posso, anzi, ho quasi il dovere di seguire il mio cuore, posso travestirmi, prendere ormoni, operarmi eccetera e nessuno mi dice niente, anzi, vengo applaudita. Se mi accorgo di essere gay (ad un certo punto della vita) e la cosa non mi va bene, non posso fare niente, anzi, devo accettarmi come sono. Con buona pace del segui il tuo cuore, evidentemente in questi casi il cuore si sbaglia. Ci sono persone che non si trovano col proprio corpo, altre non si trovano con le loro inclinazioni: perché solo ai primi è permesso di cambiarsi secondo i propri desideri?

    1. Paolo

      Chi nasce in un corpo che non corrisponde alla propria natura fa benissimo ad armonizzare il proprio essere con il proprio corpo. È va applaudito per questo e sostenuto.

      Diverso è invece chi non accetta il proprio orientamento sessuale, ossia la propria natura e quello che sente, spinto da convincimenti slegati dalla realtà di stampo confessionale. Si chieda, cosa provoca il disagio in queste persone? Non l’omosessualità di per sè dato che è un normale e naturale orientamento sessuale. Ciò che provoca ciò è l’omofobia interiorizzata e il falso convincimento di essere “sbagliati”. Ed è questo l’elemento scatenante che con un aiuto medico serio può essere eliminato vivendo in tranquillità la propria natura omosessuale. La più bella dimostrazione è che tutti i cosiddetti “ex gay” propongono “argomentazioni” di stampo confessionale religioso. Questo da un lato ben evidenzia quale sia il vero problema scatenante alla base sia elimina al contempo qualsiasi credibilità di queste “teorie”.

      1. giovanna

        Ma certo, paoletto, l’omosessualità è un normale orientamento sessuale, a forza di ripeterlo, ti consiglierei però di aumentare la dose da mille ad un milione di volte al giorno, te ne convincerai anche tu !

        1. Bifocale

          “giovannetta” (visto che ti rivolgi al tuo interlocutore chiamandolo paoletto, una cafonaggine bella e buona) che l’omosessualità è un normale orientamento sessuale lo dice l’Organizzazione Mondiale della Sanità e tutte le principali associazioni di psicologi, psichiatri e sessuologi del mondo. Il fatto che tu e altre persone continuate a negarlo sulla base delle vostre credenze religiose non cambia la realtà dei fatti.

          1. giovanna

            Bifocale, complimenti per il profondo senso dell’umorismo, mi hai chiamato Giovannetta e mi metto a piangere ! Questo lato infantile e immaturo dei gay l’ho scoperto qui, poca profondità, poca umanità, pappagalli fatti e finiti come alle medie, molto, molto, molto egocentrismo, ma era da immaginarselo.
            ( anche tu vorresti un fuglio maschio che non ami la donna , vero?, certo che se ti concederanno di comprarlo o adottarlo, sarà più che probabile, come da statistiche )

          2. Bifocale

            Scusa, facci capire, se tu dai del ‘paoletto’ al tuo interlocutore tutti dobbiamo ‘godere’ del tuo superlativo “senso dell’umorismo”, se invece si usa lo stesso giochetto dispregiativo con te (‘giovannetta’, minuscolo, come hai fatto tu con Paolo) allora scatta la retorica gratuita dei gay con “poca profondità, poca umanità, pappagalli fatti e finiti come alle medie…” e via delirando, che rivelano solo quanto sei ignorante, prevenuta e traboccante di pregiudizio verso persone che neanche conosci.
            Pa-te-ti-ca.

          3. giovanna

            Senti tesoro, mi faceva semplicemente sorridere che se dico “paoletto”, dici “giovannetta”, e questo mille volte, non mi sono offesa, casomai ho sorriso.
            Poi, sarai di sicuro la persona migliore del mondo, ma quello che ho detto l’ho detto in riferimento alla caterva di stupidaggini che riversi sul sito, dalle bestemmie all’accusa (a pappagallo , naturalmente ) di delirare perché non ritengo l’omosessualità una faccenda naturale e guai a chi replica, giù un’altra pappagallata.
            E nemmeno posso dire che un livello umano così rasoterra mi fa pena !
            Per il futuro ti pregherei di ignorarmi, vorrei parlare solo con persone di un certo livello di educazione e sensibilità.

      2. beppe

        ARIDAJE PAOLO, NORMALE A NATURALE UN CORNO.

  11. Lela

    Se io sono una donna (sono nata donna, i miei cromosomi dicono XX) e la cosa non mi sta bene, io posso, anzi, ho quasi il dovere di “seguire il mio cuore”, posso travestirmi, prendere ormoni, operarmi eccetera e nessuno mi dice niente, anzi, vengo applaudita. Se mi accorgo di essere gay (ad un certo punto della vita) e la cosa non mi va bene, non posso fare niente, anzi, devo accettarmi come sono. Con buona pace del “segui il tuo cuore”, evidentemente in questi casi il cuore si sbaglia. Ci sono persone che non si trovano col proprio corpo, altre non si trovano con le loro inclinazioni: perché solo ai primi è permesso di cambiarsi secondo i propri desideri?

  12. marco53

    L’articolo di Tempi è fedele: se leggete per intero il comunicato di F. Romani sul sito Arcigay è chiaro che questi ormai si sentono autorizzati a tappare la bocca a chiunque : la loro idea è la Verità, idee diverse offendono apriori: se non è totalitarismo questo….
    Copia-incolla:
    “Un messaggio falso e scellerato – commenta il presidente di Arcigay, Flavio Romani – che infierisce sul disagio e il senso di inadeguatezza che i giovani omosessuali sono costretti s provare nel nostro Paese e che oggi, ce lo dimostra la cronaca, ha i connotati di una vera e propria emergenza. Questa è la libertà di opinione – chiede il presidente di Arcigay – che i cattolici intendono salvaguardare nel testo della legge contro l’omotransfobia? Sono questi i punti di vista – di impianto identico all’eugenetica nazista – che il nostro Parlamento vuole mettere al sicuro emendando quella legge?”. Infine un appello a Comune di Bisceglie: “Ci aspettiamo – conclude Romani – una netta presa di distanza dell’amministrazione comunale e scuse pubbliche verso le tante persone che quel monologo ha ferito e offeso”.

  13. Fael

    L’ordine nazionale degli psicologi per me da un colpo al cerchio e uno alla botte, perché non può emettere un comunicato per una audizione al senato riguardo all’affido condiviso dove dice che il coinvolgimento paterno migliora l’autostima del bambino… che ci vogliono entrambi i genitori, e per entrambi intendono chi li ha generati uomo – donna :

    http://rc-comunicazione.it/images/gs/Ordinedeglipsicologi.pdf

    e poi in occasione della giornata mondiale contro l’omofobia esprime “apprezzamento e condivisione per le parole della ministra
    Fornero e per le iniziative di sensibilizzazione nelle scuole centrate sulla
    prevenzione e promozione di tutela di tutti i cittadini indipendentemente
    dall’orientamento sessuale e conferma la necessità di riconoscere come
    irrinunciabile e indispensabile la possibilità di vivere desideri, affetti, progetti
    di vita e genitorialità senza bisogno di nascondersi o temere o subire
    discriminazioni e aggressioni.”

    http://www.famigliearcobaleno.org/public/documenti/file/Ordine_Psicologi_2012_05_17.pdf

    O l’una o l’altra cosa perché se un bambino ha bisogno di un padre e una madre dunque di Bi-genitorialità, non vedo come nel secondo caso può essere garantita, dunque per me parla a favore dei desideri degli adulti e non dei bambini

  14. Paolo

    Semplicemente la promozione di un messaggio non veritiero, basato su ipotesi da tempo ampiamente smentite (leggasi solita manfrina del padre assente) al solo fine di far passare per vera la concezione falsa di un’ideologia religiosa che non accetta di essere smentita.

    Messaggio che in più promuove una visione sbagliata ed infondata di ciò che è un normale e naturale orientamento sessuale quale è l’omosessualità, contribuendo a creare una visione distorta che fa si che la società discrimini gli omosessuali con le loro famiglie e che alcuni (pochi ma sempre troppi) vivano la loro natura con disagio credendo, a torto, di avere qualcosa che non va (omofobia interiorizzata).

    Al sig. cisco consiglio di informarsi bene, cosa sia l’omosessualità (nè malattia, né disagio, nè ferita come piacerebbe ad alcuni) lo si sa bene ormai da molto tempo: un normale e maturale orientamento sessuale al pari dell’eterosessualità.

    1. beppe

      caro paolo , puoi ripeterlo per millenni, ma non mi convincerai mai che sia un ORIENTAMENTO SESSUALE NORMALE E TANTOMENO NATURALE. è un’altra cosa, che ora per una pressione mediatico- politica si cerca di far passare come normale. e ripeto GIU’ LE MANI DAI BAMBINI QUESTO DEVE ESSERE ASSOLUTAMENTE CHIARO.

  15. LG

    Mi auguro che la Chiesa Cattolica non si metta a dar credito alle “guarigioni” degli omosessuali tramite strampalati miscugli di preghiera, torture e digiuni. Certe scemenze hanno già fatto il loro tempo in America, tra sedicenti ex-gay beccati a rimorchiare nei bar, esponenti di spicco di organizzazioni dedite alla conversione dei gay che fuggono insieme a far vita allegra nella west-coast, improbabili associazioni che chiudono i battenti scusandosi per le truffe perpetrate per anni.
    Certe cretinate possono aver seguito in America perchè lì non esiste una Chiesa, ma un numero infinito di religioni. Ciascuno si inventa la sua, si fonda una chiesa personale e se ne dichiara pastore o profeta. Di solito uno più pazzo dell’altro. Addirittura c’è un tizio che si definisce Dio, in America, è ricco sfondato ed ha migliaia di seguaci.
    Finora la Chiesa Cattolica si è tenuta alla larga da certe fesserie al limite del paranormale. Ma se davvero sta meditando di percorrere una strada simile la cosa è davvero preoccupante. Vuol dire che ha gettato la spugna e dispera di poter avere un rapporto con i popoli che non sia ispirato al miracolismo sciocco genere Padre Pio o madonnine di gesso che piangono sangue. Continuo a sperare che ci sia differenza tra la fede e la superstizione. Siate seri per piacere. L’autorevolezza una volta persa non la si ricompra al mercato la domenica.
    E comunque mi unisco agli altri lettori che chiedono di chi sia il virgolettato all’inizio dell’articolo, perchè non viene detto.

    1. giovanna

      ammazza, che intervento di peso !
      che difensore della fede !
      la preoccupazione per le sorti della Chiesa trasuda da ogni parola !
      E quando hai saputo di chi sia il virgolettato all’inizio, cosa cambia ?

      “Secondo l’Arcigay il recital è «omofobo» e sostiene «teorie riparative di guarigione dall’omosessualità». Secondo il presidente dell’Arcigay, Flavio Romani, si tratta di «un messaggio falso e scellerato che infierisce sul disagio e il senso di inadeguatezza che i giovani omosessuali sono costretti a provare nel nostro Paese e che oggi ha i connotati di una vera e propria emergenza”

      Quindi se lo spettacolo è omofobo rientrerebbe nella legge sull’omofobia, o no?
      Uno non può raccontare la sua esperienza perchè sarebbe omofobo !
      ( ancora , nonostante la frequentazione del gay-pride su questo sito non ho capito perché ci sarebbe da applaudire i padri di famiglia che diventano gay e stigmatizzare i gay che diventano padri di famiglia…mah!)

      1. Paolo il cattivone

        Le risulta che tra quelli che, come dice lei, “da padri di famiglia diventano gay” vi siano alcuni che sostengano di averlo fatto tramite pratiche tra la pseudo-scienza-fuffa e l’ideologia religiosa e vadano in giro a proclamare che l’eterosessualità è una malattia (disagio, ferita, eccc li metto tutti per evitare il solito teatrino di chi si nasconde dietro un dito),

        Le risulta che i cosìdetti “ex gay” abbiano “cambiato” (le virgolette sono volute) perché sentivano effettivamente attrazione verso l’altro sesso e non perché ritenevano di doverla sentire?

        Le ricordo che i gay sono anche padri di famiglia, dato che anche quelle omoparentali lo sono….e ciò che le piaccia o meno, non cambia 🙂

      2. Giovanna

        Giovanna siediti e respira profondamente. Ora concentrati, ce la puoi fare.
        Nessuno ha detto che il recutal noin si può fare. L’Arcigay ne critica i contenuti con mille e emille ragioni. Mette anche in luce i danni potenziali delle terapie riparative attestati dalla letteratura scientifica. E’ chiaro adesso?

        1. giovanna

          Senti Giovanna, forse hai letto un altro articolo, riprova ancora, sarai più fortunata.

  16. viccrep

    al sig giovanni
    o a quanti come lui l’omosessualità è di certo una diminuzione dell’umano del proprio sviluppo armonico, e non c’è nessuna legge che lo renda diverso.
    Il problema è che molti politici a livello mondiale hanno perso la loro identità profonda e si piegano al quieto vivere dicendo che tutto va bene.
    Ma al mondo ci sono psicologi e psichiatri che sostengono che l’omosessualità sia da curare, solo che non fanno il casino che fanno o gay che interagendo con la diminuirà identità della persona, del suo individualismo e del tutto si può fare tutto va bene vi vengono dietro dicendosi intanto a me non mi tocca ma non è così è una profonda ferita inferta a tutta l’umanità,
    Ma rispettare amare una persona non significa che tutto ciò che fa è perii suo bene.
    Sono diversi gli omosessuali che si curano e che guariscono, solo che non fanno casino, molti si curano perché sono loro stessi a non accettare il loro orientamento sessuale, ne capiscono la distorsione e si danno da fare, molti altri pretendono che il loro modo di vivere non possa essere criticato, mentre si possono tranquillamente criticare gli etero che hanno comportamenti inconciliabili con la propria umanità.
    Una legge che impedisca la libertà di espressione è fascista nazista comunista tutte dittature che ne hanno fatto esperienza

    1. Bifocale

      Gli omosessuali che cercano di farsi curare perchè non accetterebbero il loro orientamento sessuale sono delle povere persone cresciute in ambienti repressivi, con genitori o con scarsa educazione o con fortissimi condizionamenti mentali derivanti da questo o quel credo religioso. Cercano di compiacere genitori, di farsi accettare da loro, perchè altrimenti (i casi nel mondo sono migliaia) spesso non li vogliono più in casa, li sbattono fuori, amorevoli genitori d’esempio a tutta l’umanità. Accettano dunque di farsi sottoporre alle ridicole ‘terapie’ di gente senza scrupoli che promette loro di “guarirli” da una cosa che malattia o disturbo non è. Le cosiddette terapie “riparative” sono offensive e anacronistiche, visto che dai primi anni ’70 l’omosessualità è stata depennata dai manuali diagnostici di salute mentale, compresa l’omosessualità egodistonica (egodistonia peraltro indotta dal rigetto sociale ed emarginazione fomentate dalle frange estreme religiose). Sono dannose, non sono vere né cambiano l’omosessualità. Determinano un crollo dell’autostima, sia prima (dipingendo l’omosessualità come un orientamento sessuale deviato e ‘contro-natura’) che dopo (a causa del fallimento terapeutico). Si basano su un approccio basato su fondamenta religiose, non scientifiche, e su teorie psicologiche superate (l’esposizione a filmati pornografici rimanda alle terapie comportamentiste) che aumentano il senso di colpa e la stigmatizzazione. Sui teenager hanno un impatto devastante: gli adolescenti seguono la cura solo perché hanno paura di deludere i genitori e di andare contro i loro principi. Negli ambienti dove l’omosessualità non è stigmatizzata, le persone hanno meno omofobia interiorizzata. Quelli che vengono spacciati per “aiuti psicologici” sono in realtà una vera e propria istigazione al desiderio di cambiare indotta facendo leva sul disprezzo morale degli omosessuali e sulla conseguente emarginazione sociale fomentata dalla propaganda dei fondamentalisti religiosi. Anche nella cattolicissima Italia l’Ordine degli Psicologi Italiano nel gennaio 2008 ha preso ufficialmente posizione in una nota nella quale si chiarisce che “Lo psicologo non deroga mai ai principi del Codice Deontologico nessuna ragione né di natura culturale né di natura religiosa (…) È evidente quindi che lo psicologo non può prestarsi ad alcuna “terapia riparativa” dell’orientamento sessuale di una persona.”
      Comunicato ufficiale dell’Ordine degli Psicologici dell’Emilia Romagna
      “L’analisi delle ricerche scientifiche e dei dati clinici, pubblicata recentemente dall’American Psyachiatric Association e condivisa dal Consiglio dell’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna con l’approvazione del documento ufficiale contro le “Terapie Riparative”, ribadisce la nocività di tali trattamenti. Dall’esame della letteratura scientifica è infatti emerso che le terapie tese a modificare l’orientamento sessuale, oltre a fallire nel loro scopo, possono provocare nei soggetti gravi effetti negativi che spaziano dalla perdita di interesse sessuale all’ansia e depressione – a volte aggravate da spinte al suicidio – causando pesanti stress emotivi ed accrescendo l’omofobia interiorizzata. L’APA aggiunge la preoccupazione che il diffondersi delle “Terapie Riparative” contribuisca ad aumentare pregiudizi e discriminazioni sociali, causa principale dello stress emotivo degli omosessuali e delle loro famiglie, e invita organismi sociali e professionisti ad attivarsi per contrastarle. APA e Ordine dell’Emilia-Romagna, così come associazioni scientifiche ed enti di tutto il mondo, raccomandano pertanto a psicologi e psichiatri di affrontare il malessere accusato da alcuni omosessuali con terapie supportive, accoglienti e non giudicanti. Alla base di tale disagio ci sarebbe infatti un conflitto interno tra l’orientamento sessuale e il contesto socio-culturale cui la persona appartiene – spesso tuttora affetto da discriminazioni e disapprovazione sociale – in grado di indurre nell’individuo uno stato di omofobia interiorizzata che svaluta pesantemente l’immagine che ha di sé, causando imbarazzo, vergogna, colpa e tendenze suicide. Diventa allora eticamente necessario per i professionisti indirizzare la persona verso la consapevolezza di tale conflitto, aiutandola a superarlo e così liberarla da condizionamenti inconsapevoli e autodistruttivi.”
      (http://www.ordpsicologier.it/home.php?Lang=it&Item=terapie+riparat)
      Ma il baraccone propagandistico dei cosiddetti exgay perde sempre più i pezzi. Recentissimamente ha chiuso i battenti Exodus, il più grande e strombazzato gruppo al mondo che voleva “riparare” l’orientamento sessuale di gay e lesbiche. Con tanto di scuse per i danni e il male fatto nel corso di questi anni. Certamente una notizia della quale anche Tempi non vorrà mancare di informare i propri fedelissimi lettori. Farewell. Amen.
      http://www.religionnews.com/2013/06/20/exodus-international-to-shut-down-after-presidents-apology-to-gay-community/
      E anche in italiano:
      http://www.gay.it/channel/attualita/35677/Chiude-Exodus-la-piu-antica-fautrice-delle-terapie-riparative.html

      1. cornacchia

        Domanda semplice semplice: se l’omosessualità fosse una malattia o un disturbo o una devianza o un disagio o una perversione, l’omosessuale non avrebbe diritto di essere – non solo non discriminato, ma persino – supportato? Al pari di uno zoppo, che non solo può camminare dritto, ma anche zoppicare con i posti auto riservati.
        Ti sei mai chiesto se le presunte pressioni volte a far rimuovere l’omosessualità dalle patologie non fosse determinata dall’evidenza che, sino a quel momento, l’idea che fosse una malattia era usata come un pretesto per opprimere? Magari ritenendo che un giovane che, senza condizionamente, scegliesse di diventarlo, fosse un infettato?

        A mio avviso, il discorso è più semplice. Se fosse una malattia: pieno rispetto per chi vuole uscirne, ma, parimenti, pieno rispetto per chi vuole rimanerci o, addirittura, acquisire quella tendenza, purché la verità scientifica sia conosciuta.

      2. viccrep

        Non basta dire o legiferare che ogni orientamento sessuale e cosa buona, perché lo diventi. È’ sempre la realtà che svela l’innaturalita’ della posizione gay.
        Non c’è congrega mondiale che la cambi. È così innaturale che ha bisogno di una legge impositiva dittatoriale a obbligarci a dire che sia vera.
        Aggiungete male al male.
        È un male sinistro subdolo che trova alimento nelle povere idee di sinistra

        1. grafite

          I comunisti! Sono sempre loro i colpevoli di tutto: i comunisti! Mangiano anche i bambini…

    2. Paolo

      Quando si dice la fantasia

  17. Fael

    Per chi ancora non lo sapesse, l’omosessualità è stata tolta dal DSM dopo i violenti attacchi verbali dei gay che si facevano accreditare nei congressi di psichiatria e con frasi verso l’oratore del tipo ” se lei dicesse queste cose a un nero sarebbe tacciato di razzismo” perché non accettavano di essere chiamati malati, così lo psichiatra Robert Spitzer stufo di questi attacchi tolse l’omosessualità dal DSM ma poi visto che c’erano più ex gay che gay, confermò la validità dei suoi studi così altro attacco mediatico contro la sua persona. Questa in sintesi la sua storia :
    http://www.uccronline.it/2012/06/10/terapie-riparative-la-falsa-ritrattazione-di-robert-spitzer/
    L’articolo di Tempi non fa altro che confermare che la storia si ripete.
    Mi conforta vedere che anche nei commenti agli articoli che parlano di omosessualità sul Corriere.it sempre più gente che prima i gay erano simpatici/indifferenti ora non li possono più sopportare per via della loro violenza verbale e negazione della verità, i commenti dei gay sono un favore alla verità.

    1. Giovanni cattivissimo

      Cerchiamo di fare un discorso serio, altrimenti si delira come Giovanna.
      L’omosessualità è stata considerata per secoli come un problema criminale quindi i gay erano incarcerati, bruciati, impalati.

      Solo dopo si è cominciato a considerarli malati e per curarli si è provato di tutto: ormoni, elettroshock, psicoterapia, terapie comportamentiste, distruzione chirurgica di una parte dell’ipotalamo.
      Nessuna di queste “terapie” ha giovato a qualcuno, provocando invece sofferenze inaudite ai poveri “pazienti”.

      Viene inserita nel primo DSM (il manuale che censisce i disturbi e le malattie mentali) tra i disturbi (non le malattie, che devono avere una precisa base biologica, come la schizofrenia o certe forme di depressione endogena) “sociopatici”. Significa che l’omosessualità è un disturbo perchè da fastidio agli altri, non al soggetto interessato. E’ questa impostazione che viene criticata tanto è vero che nel secondo manale si distingue tra omosessualità “egosintonica” cioè vissuta bene dal soggetto e “egodistonica” cioè vissuta male. Quindi si afferma il principio che è l’egodistonia ad essere un problema e non l’omosessualità in sè.

      Proseguendo su questa strada il terzo DSM ha tolto del tutto l’omosessualità dall’elenco dei disturbi, non era possibile che una stessa fattispecie fosse considerata in un modo o nell’altro a seconda di come la vede il paziente. Sarebbe come dire che siccome molte ragazze soffrono per avere il seno piccolo, il seno piccolo è una malattia o almeno un disturbo

      1. giovanna

        Caro Giovanni cattivissimo, in un solo intervento un mare di sciocchezze e menzogne così è un vero record !
        ( mai saputo di una malattia che viene decretata tale a maggioranza, ad alzata di mano !
        non so se l’omosessualità sia una malattia, o magari disturbo, o magari peccato se praticata, ma di certo non se la augura nessuno al mondo, nessunb padre o madre sano di mente se la augurerebbe per il proprio figlio ed il promuoverla ed incentivarla è un danno per tutti, anche per chi ne sia soggetto , i risultati in violenza e aggressività e stupidità si vedono anche qui )

        1. Giovanni Cattivissmi

          Giovanna comincio a pensare che questo voler a tutti i costi delle figure da peracottara sia un disturbo, se non una malattia .-)

          Sono stati gli oppositori alla cancellazione dell’omosessualità dal DSM a chiedere il referendum , salvo poi protestare quando lo hanno perso. E lo hanno chiesto perchè non accettavano le conclusioni del dibattito scientifico.

          Nessuno si augura di avere figli omosessuali? Nessuno si augura figli brutti o troppo bassi o troppo pelosi.Non certo perchè queste condizioni possano essere considerate disturbi o malattie, ma perchè diminuiscono le possibilità successo sociale che tutti auguriamo ai nostri pargoli. Di sicuro oggi avere un figlio gay è molto meno una tragedia che solo 10 anni fa. Se succedesse con le mie figlie non credo che mi disperei.

          1. giovanna

            “Se succedesse con le mie figlie non credo che mi dispererei ”
            hai detto tutto, di sicuro non faresti salti di gioia, perché è normale che una donna si innamori di un uomo e come padre non potresti mai augurare loro un’altra cosa, anche se ovviamente le ameresti lo stesso.Io amerei i miei figli se avessero tendenze omosessuali, forse anzi li amerei di più, perchè sarebbe un segnale di sofferenza, che un maschio si innamori di un maschio e una femmina di una femmina, di sicuro non darei la colpa a chi osserva questa banalità, ma mi interrogherei su cosa sia successo.
            Comunque, quello che hai scritto l’hai scritto, rimane: “non credo che mi dispererei “, forse la prima volta che sei stato sincero.
            Poi, ve bene che sei cattivissimo, ma potresti smettere di offendere le persone, magari stando al tema?
            Accetta il fatto che uno possa pensare che stabilire se una malattia è o non è malattia per alzata di mano, a votazione, per referendum non assomiglia molto ad un metodo scientifico?
            Mai sentito parlare di votazioni per il morbillo o l’anoressia ? Io, no.

          2. Paolo

            Ehmmm sig.ra Giovanna come dire le è già stato spiegato. La d’evidenza che l’omosessualità sia un normale e naturale orientamento sessuale è balzata agli occhi proprio sulla base di studi scientifici oggettivi. Successivamente poi la richiesta della votazione venne fatta da pochi elementi che invece volevano continuare a considerar la malattia (quindi posizione vicina a quella che sostiene lei). Logicamente la votazione confermò che le evidenze scientifiche erano più importanti delle personali e fantasiose posizioni personali di pochi….della serie si tirarono la zappa sui piedi ( piedi devoti in aggiunta).

          3. giovanna

            Va bene, Paolo, hai ragione tu, hai ragione, hai ragione, è normalissimo che un uomo non desideri una donna,ma un altro uomo, immagino che lo augureresti a tuo figlio, ma hai ragione..
            ( per la cronaca la votazione di cui si parla venne “vinta” per un soffio, e meno male che a nessuno è mai venuto in mente di mettere ai voti l’influenza o la paranoia !)

          4. Aldo

            Cara Giovanna ci dovreste spiegare come mai il metodo non scientifico della votazione è stato voluto proprio dagli oppositori: cos’è se si vince il metodo è scientifico, se non si vinte non lo è più?
            Tanto per la cronaca come piace a lei, e come le è già stato spiegato, ma forse lei è dura d’orecchi, la decisione di togliere l’omosessualità dal DMS è stata tolta dopo che sono state presentate prove scientifiche, semmai stati agli oppositori presentare prove in senso contrario, ovvero proprio della patologicità dell’omosessualità, cose che fino non sono ancora riusciti a fare nonostante gli sforzi

          5. giovanna

            Caro Aldo, sostenere che l’omosessualità sia normale basandosi su una votazione è assurdo, come non sostenerlo in base ad una votazione, diciamo che io mi baso sull’osservazione di cos’è un uomo, dal punto di vista fisico, biologico, fisiologico, psicologico, antropologico, culturale, storico, filosofico, mai tirato in ballo alcuna votazione.
            La faccenda dell’oms la tirano sempre fuori i gay, ma sinceramente una decisione ideologica ci vuole molta, molta, molta fantasia a giudicarla scientifica, e quali sarebbero poi le prove scientifiche che l’omosessualità è normale? Non mi parlare di pinguini o di aborigeni di isole sperdute !

      2. raffaele

        Giusta ed esaustiva spiegazione del DSM e omosessualità.

  18. Aldo

    Innanzitutto, testimonianza di chi? Forse quella dell’ennesimo fanta ex-gay? Secondo: sì, è uno spettacolo omofono, punto; al pari di quanto sarebbe razzista uno spettacolo che raccontasse una storia di opposizione al matrimoni di una coppia mista dove tutto alla fine finisce bene perché la bianca si sposa con un bianco e il nero con una nera.

    1. giovanna

      E come sarebbe razzista uno spettacolo in cui un adulto si vuole sposare con bambino e glielo impediscono , come uno stonato che non viene accettato nel coro della Scala e alla fine rinuncia al suo legittimo sogno di fare la voce solista, come uno spettacolo in cui l’appassionato di animali si vuole sposare col gatto ( non ce l’avevo con te, gmtubini , parola !) e gli animalofobi glielo impediscono e lui capisce che col gatto non è bello sposarsi.
      Razzisti !
      Pensare che un uomo naturalmente sia predisposto per una donna è puro razzismo, ecco !
      E i bambini si possono comprare,se si è fortunati anche averli in regalo, razzisti !

      1. Aldo

        Qui non si tra parlando di “Pensare che un uomo naturalmente sia predisposto per una donna”. ma di un omosessuale curato dalla “fede” in omosessuale.
        Il resto del tuo commento è così delirante che non merita risposta squalificandosi da sé.

        1. giovanna

          E certo, paragonare l’essere neri all’essere omosessuali non è da delirio?
          ( per la cronaca , il paragone con uno stonato che volesse essere ammesso a tutti i costi in un coro con la pretesa dei gay di formare una famiglia, non l’ho fatto io, ma l’editorialista Brendan O’neill, marxista, libertario, non credente, complimenti per la figuraccia )

          1. Aldo

            Il nero è nero, l’omosessuale è omosessuale dov’è il delirio? Il delirio sta in voi che paragonate l’omosessualità a una malattia.
            E tanto per la cronaca con i tuoi paragoni blasonati ti ci puoi anche pulire il sedere, un paragone assurdo o omofobo non sbatte di essere tale solo perché detto da un non credente, un libertario o un marxista. Forse ancora non capite che l’apparenza non cambia la sostanza delle cose.

          2. giovanna

            ma Aldo,complimenti per la finezza,hai cominciato offendendo e finisci offendendo, hai una dialettica da brivido !
            ( io ci avevo provato a spiegare che essere nero non è come essere omosessuale, un cantante intonato può cantare a teatro, , un cantante stonato no, a nessuno verrebbe in mente l’accusa di razzismo, così un omosessuale DEVE essere discriminato nella costituzione di una famiglia, come uno stonato DEVE essere discriminato nell’accedere ad un coro , sono idee, in piedi da millenni di anni , oggi sostenute auterevolmente in tutto il mondo, ma ovviamente , come detto esplicitamente da te, te ne fai un baffo, il tuo argomento principe è l’insulto )

      2. Aldo

        *in eterosessuale

        1. Gmtubini

          E quand’anche fosse che uno diventasse eterosessuale da omosessuale che era a forza di dire il rosario in aramaico e di questo costui ne fosse contento, a te che te ne frega?
          No, dico, tanto per capire come ragionate.

          1. Aldo

            Qui si sta parlando di uno spettacolo che paragona l’omosessualità alla malattia, e di voi che bisogna capire come ragionate per sapere in che istituto internarvi

      3. Gmtubini

        Oramai io sono già felicemente sposato con una donna…
        Certo che a fare il pranzo di nozze con le crocchette si risparmierebbe un sacco!

    2. beppe

      uno spettalo OMOFONO è una scoreggia!

    3. beppe

      aldo, uno spettacolo OMOFONO è una scoreggia!

  19. Stefano

    Il problema è che si rischi di affermare che non sia possibile nessuna revisione, nessuno studio, nei confronti dell’omosessualità, che dovrà essere protetta e tutelata con una specie di pensiero unico. E stop. Nessuna possibilità di dissenso.

  20. Giovanni cattivissimo

    E’ mai possibile che non ne azzeccate una che sia una neppure per sbaglio? Giovanna poi sei un disastro…

    Il senso della mia domanda era: il virgolettato in questione riporta parole pronunciate da qualcuno? Se si da chi? Perchè non sono nel comunicato dell’Arcigay e neppure in nessun altro articolo disponibile in rete a parte questo. Ricordo che il virgolettato, per convenzione giornalistica, dovrebbe indicare la trascrizione letterale di un discorso e non una sua rielaborazione da parte del giornalista.

    In mancanza di di una precisazione da parte della redazione potrebbe venire il sospetto che siano una forzatura, un modo per far dire a qualcuno quello che non ha detto.

    Le terapie riparative hanno la stessa credibilità scientifica della stregoneria africana e della cristalloterapia. Che qualcuno stia meglio versando birra su un feticcio o mettendosi al collo un’ametista non prova nulla, come non prova nulla la storia raccontata nello spettacolo.

    Quindi possono essere ovviamente criticate, contrastate e sbeffeggiate. Da qui a denunciarle ai sensi della Legge Mancino ne passa, ma che qualcuno voglia farlo risulta solo a voi.

    1. giovanna

      Io penso che uno più in malafede di te sia difficile trovarlo !
      Ma se proprio su questo sito, di cui sei un assiduo lettore, il gay-pride in libera uscita si è augurato mille volte, milioni di volte, di poter denunciare chiunque osi contrastare il verbo gay !
      Dove sarebbe la novità’?
      Hai veramente una gran faccia tosta , Giovanni cattivo !

  21. clemente

    Incredibile lo spirito critico di queste associazioni rosse, vere “sentinelle della libertà”, subito pronte a scattare come molle di fronte ad ogni “un messaggio falso e scellerato”, appena si presentano. Nonchè ad identificare i i pericoli di “nazismo” insiti nel pensiero cattolico omofobo.

    Però non si capisce una cosa.
    Da trent’ anni l’ aborto ci viene spacciato come “diritto” e “tutela della salute riproduttiva” della donna. E anche lo strerminio di embrioni, e le diagnosi prenatali per uccidere i feti con malattie e deformazioni.
    Non sono forse anche questi messaggi falsi e scellerati? Non sono forse questi messagi ci eugenetica nazista? Anzi monto di più…
    Come mai i neuroni critici delle sinistre non sdi attivano di fronte a tali messaggi?

  22. Angelo

    Forse è andato in ferie quel tizio che continuava a fare commenti dicendo che le paure sull’ uso libertticida della legge sulla omofobia erano balle.
    Ma questo articolo dimostra chiaramente che erano più che FONDATE.
    Io stesso ho sentito trasmissioni su Radio Popolare dove le associazioni gay si lamentavano di non poter sbattere in galera papi, vescovi e gerarchie ecclesistiche….

  23. Cisco

    È una vergogna nonché l’ennesima riprova che con il termine “omofobia” – fattispecie giuridica inesistente e completamente ambigua – si vogliono fa passare non solo i giudizi critici dell’omosessualita’ ma anche le testimonianze personali! Peraltro questa insistenza nel precisare che “non e’ una malattia” (in realta’ nessuno ha ancora capito cos’e’) dimostra casomai una fobia di certo mondo gay nei confronti dei malati.

  24. Giovanni

    Spett Redazione
    mi potete citare la fonte del virgolettato : «Non appena verrà approvata la legge contro l’omofobia, avvieremo azioni legali contro eventi del genere».
    In rete non si trova in nessun articolo a parte il vostro.

    1. giovanna

      Certo, che frase assurda, vero Giovanni? Scommetto che non saresti mai d’accordo con chi voglia denunciare uno spettacolo che non magnifichi la condizione di gay o che voglia addirittura raccontare la storia vera di una persona , un uomo, un maschio, nella fattispecie, che in un percorso recupera il suo essere fatto per una donna.

      1. giovanna

        Naturalmente la mia ironia era diretta al Giovanni cattivo, se fosse stato lui a chiedere, altrimenti sarebbe stata inappropriata.
        Ma, cari Giovanni, cambiare il nick o differenziarlo , che ne dite ?

  25. Antony

    Figurati, a quelli, sentir parlare di preghiera…….lo stesso effetto del diavolo con l’acqua santa

I commenti sono chiusi.