«Oggi mia sorella, Terri Schiavo, avrebbe compiuto 55 anni»
Il 31 marzo 2005 moriva di fame e di sete, dopo due settimane di agonia, Terri Schiavo. A condannare a morte la donna (che non era in coma né in stato vegetativo permanente) fu la sentenza del giudice George Greer, che su richiesta del marito Michael Schiavo giudicò l’orribile fine per fame e per sete il suo «miglior interesse». Terri Schiavo avrebbe compiuto oggi 55 anni. Pubblichiamo di seguito la nostra traduzione del ricordo scritto per l’occasione dal fratello Bobby Schindler.
Mia sorella, Terri, avrebbe compiuto 55 anni oggi. Il 3 dicembre è il suo compleanno e io sto commemorando la sua memoria con mia mamma, Mary Schindler, e la mia famiglia.
È così difficile immaginare che Terri abbia 55 anni, a causa del modo crudele e utilitaristico con cui il filo della sua vita è stato reciso. Il marito di Terri ha chiesto alla Corte e convinto un giudice che fosse nel suo «miglior interesse» morire. Molti esperti di diritto hanno sottolineato il fatto che Terri ha ricevuto meno protezione legale di quella accordata ai criminali che rischiano la pena capitale.
Ma noi conosciamo come stanno le cose meglio di un giudice e di un sistema legale che ha negato il suo diritto fondamentale alla vita. Noi sappiamo che le nostre vite sono nelle mani di Dio e anche quando vengono tagliate da altre persone, Lui ci preserva nel suo amore.
Cristo ci ricorda di non avere mai «paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima». Oggi vi chiedo di unirvi a me nella preghiera per l’anima di Terri e per quella di suo marito Michael, che speriamo un giorno possa fare esperienza della conversione del cuore.
Noi lavoriamo ogni giorno al Terri Schiavo Life & Hope Network al servizio delle persone vulnerabili dal punto di vista medico, provvedendo ogni sorta di sostegno medico, legale, emotivo e spirituale alle famiglie in crisi per affermare la vita e, laddove possibile, per assicurare la possibilità di una significativa riabilitazione dei malati. Grazie per tutto quello che potrete fare per noi, perché possiamo continuare a servire le tante “Terri” che vivono tra noi.
Foto Ansa
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