Nigeria. Il nuovo corso di Boko Haram: «Uccidete e rapite solo i cristiani»
Boko Haram è cambiato. È feroce come prima, compie attentati e massacri come prima, opprime la Nigeria nel nome della purezza islamica come prima. Eppure è diverso. Da quando nel 2015 Abubakar Shekau, il leader del gruppo terroristico succeduto al fondatore Mohammed Yusuf, ha giurato fedeltà allo Stato islamico, Boko Haram si chiama ufficialmente Iswap, Stato islamico nella provincia dell’Africa occidentale. Nel 2016 Shekau è stato sostituito al potere da Abu Musab al-Barnawi, che ha cambiato politica e strategia degli islamisti.
COLPIRE SOLO I CRISTIANI
Come fa notare il docente della Georgetown University Jacob Zenn, in un’analisi pubblicata dal portale African Arguments, «sotto Shekau, Boko Haram dichiarava frequentemente “infedeli” anche quei musulmani che vedeva come obiettivi legittimi di attacchi mortali. Il gruppo ha rapito centinaia di ragazze islamiche e le ha rese schiave. Questo duro trattamento dei musulmani viola gli ordini dello Stato islamico. Al-Barnawi e i suoi alleati hanno preso le distanze da Shekau e dal 2016 hanno generalmente rispettato il comando teologico di non uccidere i musulmani nelle scuole e nei mercati».
Anche l’Iswap considera una colpa punibile con la morte «lavorare per il governo o per una Ong internazionale o recarsi a votare», ma l’obiettivo del nuovo Boko Haram sono i cristiani. «Al-Barnawi ha seguito la direttiva di rendere schiave solo le ragazze cristiane», continua Zenn nella sua analisi. «Ecco perché, quando l’Iswap ha rapito 100 studentesse a Dapchi, le ha liberate tutte tranne una ragazza cristiana (Leah Sharibu, ndr). A inizio anno, inoltre, ha rapito una volontaria cristiana dell’Unicef e ha ucciso due giovani musulmane della Icrc solo perché avevano collaborato con una Ong “cristiana”».
SVOLTA IDEOLOGICA
La svolta ideologica di Boko Haram non è una buona notizia per la Nigeria. I terroristi islamici, infatti, hanno continuato ad attaccare città e caserme dell’esercito. Negli ultimi mesi, inoltre, la fazione di Shekau, che si era allontanato dall’Iswap dopo essere stato scalzato dalla leadership e che aveva fondato un nuovo esercito di circa mille uomini, ha stretto un accordo con l’Iswap per porre fine alla guerra fratricida che negli ultimi mesi ha fatto oltre 400 vittime tra i combattenti delle diverse fazioni terroristiche.
A novembre Shekau, che è stato dato per morto almeno una decina di volte, ha pubblicato un nuovo filmato mostrando come lui e i suoi uomini applicano la sharia all’interno di una caserma dell’esercito appena conquistata nello Stato di Borno. Se i gruppi dei leader Shekau e Al-Barnawi si riunissero di nuovo, Boko Haram potrebbe diventare ancora più violento e letale nei suoi attacchi. Nel frattempo, la parola d’ordine resta una: colpire solo i cristiani.
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