Nigeria. Cristiana rapita da Boko Haram, scappa e racconta la prigionia. «Uomini e donne sgozzati con i coltelli»

Di Leone Grotti
25 Marzo 2014
La giovane Liatu conferma la presenza di terroristi infiltrati nelle istituzioni: ogni volta che un attacco dell'esercito nigeriano era imminente, gli islamisti venivano informati e si nascondevano in caverne e foreste

«Mi hanno chiesto se sono cristiana o musulmana. Ho risposto: “Cristiana”. Allora l’undicesimo giorno da quando sono stata rapita mi hanno portato un uomo, mi hanno detto che gli piacevo e che dovevo convertirmi all’islam per sposarlo». Questi e altri dettagli sono stati raccontati alla Bbc da Liatu, giovane nigeriana di 23 anni, sequestrata dagli uomini di Boko Haram e riuscita a intraprendere una rocambolesca fuga.

«SGOZZAVANO LA GENTE». Fermata l’anno scorso a uno dei posti di blocco spesso inscenati dai terroristi islamici, travestiti da funzionari dell’esercito, è stata portata nel loro quartiere generale nella foresta Sambisa dello Stato settentrionale di Borno. «Uccidevano sia uomini che donne sgozzandoli con i coltelli, soprattutto gli uomini che si rifiutavano di combattere per loro», continua. «Usavano le pistole solo per uccidere chi cercava di scappare. Di fronte a me hanno ucciso 50 persone con i coltelli».

INFILTRATI NELLE ISTITUZIONI. Tra le dichiarazioni più interessanti fatte da Liatu c’è quella in cui la giovane rivela che ogni volta che un attacco dell’esercito nigeriano era imminente, gli islamisti venivano informati e si nascondevano in caverne e foreste vicino al confine con il Camerun. Queste parole confermano i dubbi, che ormai stanno diventando certezze, e cioè che Boko Haram gode di appoggi e infiltrati all’interno delle istituzioni e dell’esercito.

LA FUGA. Liatu ha passato 15 giorni in cattività, poi per evitare il matrimonio forzato ha deciso di tentare la fuga: «Una delle donne rapite un giorno si è alzata e ha detto: “Si muore una volta sola. Chi è pronto a scappare?”. In sei siamo balzate in piedi e siamo riuscite a salire su un veicolo di Boko Haram». Nella fuga, inseguite dai terroristi che sparavano con i mitra, «tre di noi sono state uccise».

nigeria-boko-haram-abubakar-shekauBOKO HARAM. I terroristi islamici, che dal 2009 tempestano di attacchi e attentati il nord della Nigeria per trasformarlo in uno Stato islamico, hanno rilasciato un video ieri annunciando nuove violenze: «Ci sono solo due gruppi di persone nel mondo: quelli che stanno con noi e quelli che stanno contro di noi, che io ucciderò non appena li incontro. Questo è il mio unico obiettivo», afferma un uomo nel filmato che dice di essere Abubakar Shekau, il leader dei terroristi che in realtà secondo gli Usa sarebbe stato ucciso l’estate scorsa.
Nel filmato, oltre a rivendicare diversi attacchi, l’uomo afferma: «Noi non combattiamo il nord, ma il mondo. Ci vedrete combattere il mondo. Questo è il nostro compito». Dall’inizio dell’anno, gli islamisti hanno ucciso almeno 700 persone.

@LeoneGrotti

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2 commenti

  1. Ellas

    poveracci!

    Allora cari fanatici del politicamente corretto, perchè non venite qui a parlare di cose serie?

    Chi se ne frega delle persone?

    Meno male che qualcuno riesce a scappare, ma se all’onu e soci interessasse qualcosa, si muoverebbe.

    Sarà l’onu a finanziare i musulmani.

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