Neanche il Covid ferma la fiera dell’utero in affitto. Che apre a Parigi
Maternità surrogata, fecondazione assistita per donne single o in coppia, fecondazione con donazione di ovociti interna alla coppia. Anche se alcune di queste potrebbero presto essere approvate dall’Assemblea nazionale all’interno della legge di bioetica, si tratta di pratiche attualmente vietate in Francia. Eppure chi voglia sapere come, quando, perché e a che prezzo violare la legge potrà recarsi a Parigi il 5 e 6 settembre al salone “Desiderio di un figlio“, organizzato dall’associazione F2F Events.
CLINICHE IN PRIMO PIANO
Dietro la maschera di un «evento informativo e non commerciale», con lo scopo di offrire informazioni e rimedi su fertilità e infertilità, si nasconde in realtà una vera e propria fiera dell’utero in affitto (come quella organizzata ogni anno a Bruxelles). Per ogni evento su «alimentazione, benessere e igiene della vita» per facilitare il concepimento naturale, ce ne sono cinque o sei che spiegano per filo e per segno come accedere «in tutta sicurezza» a pratiche illegali in Francia, in quali paesi farlo, con chi e soprattutto a che prezzo.
I partner dei diversi incontri che scandiscono la due giorni dedicata alla produzione di bambini, spesso attraverso lo sfruttamento di madri surrogate (per quanto ben pagate), sono infatti tutti nomi noti e meno noti di cliniche americane, spagnole, britanniche, canadesi e portoghesi: Ivi, Ivf Spain, Ivf Barcelona, Cryos International Sperm & Egg Bank, San Diego Fertility Centre, Iarc Surrogacy, Extraordinary Conceptions e molte altre. Niente aziende ucraine, indiane, thailandesi o di altri paesi “low cost”: il salone “Desiderio di un figlio” offre solo soluzioni costose ma dal successo «garantito».
«COS’È DISPONIBILE? COSA DICE LA LEGGE? QUANTO COSTA?»
Durante le conferenze nessuno venderà nulla e l’ingresso è gratuito (previa prenotazione) ma si sottolinea, e chi ha orecchie per intendere intenda, che si potrà «fare una ricerca approfondita su tutte le opzioni a disposizione» per avere un figlio, anche sulle «questioni giuridiche a riguardo delle alternative [ai metodi naturali] per diventare genitori» e si potrà «incontrare gli esperti personalmente nei loro spazi informativi».
E poiché «desiderare un figlio è per molti l’avvenimento più importante della vita», è «cruciale» avere un luogo dove incontrare esperti che rispondano a domande come: «Che cosa è disponibile? Cosa dice la legge? Quanto costerà?».
NEANCHE LA PANDEMIA FERMA L’UTERO IN AFFITTO
L’evento, viene ripetuto allo sfinimento negli spot pubblicitari, è solo a titolo «informativo» e «non commerciale», ma quali informazioni non commerciali si potranno mai ottenere allo stand, per esempio, di Iarc Surrogacy, sempre alla ricerca di madri surrogate pagate fino a 50.000 dollari per «donare un bambino con eccellenti tassi di successo» a genitori dotati di tasche profonde? Lo stesso si potrebbe dire della maggior parte degli altri partecipanti.
La fiera si svolgerà in piena emergenza Covid in Francia, a riprova che neanche una pandemia può fermare il business dell’utero in affitto e della compravendita dei bambini. La Manif pour tous ha chiesto al governo di bloccare l’evento, dal momento che pubblicizza come violare la legge francese. Né il presidente Emmanuel Macron, né il premier Jean Castex hanno risposto, eppure l’articolo 16 del codice civile francese parla chiaro: «Ciascuno ha diritto al rispetto del proprio corpo. Il corpo umano è inviolabile. Il corpo umano, le sue parti e i suoi prodotti non possono essere oggetto di un diritto patrimoniale». Con buona pace di chi promette apertamente, ma sempre non a scopo commerciale ovviamente, ovuli di «buona qualità» e «maternità surrogata in tutta sicurezza», anche «in tempi di Covid-19».
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