Lo Stato Islamico ha giustiziato la missionaria comboniana suor Maria De Coppi perché era «eccessivamente impegnata nella diffusione del cristianesimo». La rivendicazione, pubblicata su diversi account Telegram da parte dei jihadisti a nome della Provincia dello Stato Islamico nell'Africa Centrale e ripresa dalla Bbc, conferma la matrice terroristica dell'assalto alla missione di Chipene del 6 settembre sera, l'ennesimo nella provincia di Nampula, a nord del Mozambico. Ma conferma anche il martirio della suora comboniana di origini venete che fino all'ultimo è rimasta segno e presenza di Cristo in quella terra di massacri, esodi, assediata dai jihadisti.
«Non c’è nessuno. Sono andati via tutti»
Ottantatré anni da compiere a novembre e in Africa dal 1963, suor Maria è stata ammazzata subito, colpita al volto da uno dei primissimi proiettili sparati dal gruppo armato contro la scuola, i dormitori, l'ospedale, prima che la parrocchia venisse data alle fiamme: salvi i due sacer...
Contenuto riservato agli abbonati: abbonati per accedere.
Già abbonato? Accedi con le tue credenziali: