Milano patrocina il Gay pride parade: soffia il vento nuovo di Pisapia
È scattata ieri pomeriggio alle 16 l’era Giuliano Pisapia, il nuovo sindaco di Milano, con la prima seduta della giunta e il vento di cambiamento voluto e invocato dai milanesi ha soffiato subito con forza. La manifestazione per l’orgoglio omosessuale, Gay pride parade, che si terrà il 25 giugno a Milano sarà patrocinata dal Comune grazie al voto unanime (12/12) della giunta, composta anche da molti assessori in quota alla cattolicissima Rosy Bindi.
Così, dopo i rifiuti di Gabriele Albertini e Letizia Moratti, che non volevano che il logo del Comune comparisse sui vessilli della manifestazione gay, ecco la benedizione di Pisapia. «I cattolici sono ancora in festa?» è stato il commento polemico e sibillino di Carlo Masseroli, ex assessore allo Sviluppo del territorio.
Ma non è finita qui, perché il vento nuovo che soffiava impetuoso in giunta, ha sparigliato le carte anche dalle parti della famiglia. Tra le deleghe di Pierfrancesco Majorino, il tradizionale sostegno alla famiglia è diventato «alle famiglie». Una sottile differenza, ma il plurale apre alle coppie non tradizionali, alle unioni di fatto. Del resto, che cosa non si fa per rendere Milano più moderna, al passo coi tempi, aperta a tutto e a tutti, senza alcun tipo di discriminazione?
Presto, poi, sarà anche più verde. Si è parlato poco dei risultati dei referendum milanesi, ma se la giunta seguirà i “consigli” dei cittadini, la zona Ecopass sarà allargata fino alla circonvallazione esterna. Non di poco, dunque. In più, ci sarà un ticket fisso: 5 euro per qualunque tipo di macchina, a benzina o diesel, 10 euro per i furgoni. A tutti sarà richiesta sobrietà: a capo di gabinetto del sindaco, direttore generale e city manager verrà ridotto lo stipendio, mentre i cittadini che vorranno varcare con la propria auto i confini della nuova area Ecopass, dovranno pagare di più. Per una città più verde, più eco e più aperta. Ovviamente.
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