Legge contro l’omofobia e obiezione di coscienza: ecco perché anche in Italia è «peggiorata» la libertà religiosa
La libertà religiosa non viene pienamente rispettata in 116 paesi su 196 nel mondo, secondo il nuovo rapporto presentato ieri a Milano da Aiuto alla Chiesa che soffre. Tra l’ottobre 2012 e il giugno 2014 la situazione è peggiorata in 61 paesi e se possono venire subito alla mente teatri di guerra come Iraq o Siria, un peggioramento c’è stato anche in Europa. Soprattutto in Italia.
L’ARTICOLO DI REPUBBLICA. Lo riporta anche Repubblica, che in un bel paginone dedicato alla persecuzione dei cristiani scrive: «Lo scorso anno l’Osservatorio [sull’intolleranza e la discriminazione contro i cristiani] ha contato 41 leggi nei diversi paesi europei che “colpiscono sfavorevolmente i cristiani”. Persino in Italia, dove gli ostacoli alla fede sono giudicati come “lievi”, la situazione risulta in peggioramento».
Il quotidiano di Ezio Mauro però, chissà perché, si “dimentica” di indicare quali sono queste leggi, che riportiamo di seguito.
OMOFOBIA: REATO DI OPINIONE. Secondo il rapporto di Acs, il primo attentato alla libertà religiosa è costituito dal «Disegno di legge Scalfarotto-Leone contro l’omofobia e la transfobia» perché, «nella sostanza, non persegue l’obiettivo di combattere la violenza, ma le opinioni sull’omosessualità». Si legge ancora: «L’ideologicità è resa evidente dal fatto che se il DL venisse approvato, di fatto, si impedirebbe ad associazioni e liberi cittadini di opporsi in modo civile e argomentato a provvedimenti come quelli, ad esempio, riguardanti il matrimonio omosessuale e l’adozione di figli da parte di coppie dello stesso sesso. Anche la semplice espressione di opinioni critiche verso l’omosessualità potrebbe essere considerata omofobica».
OBIEZIONE DI COSCIENZA. Il rapporto cita poi la «bozza di riforma del Codice deontologico medico», che mira a limitare «l’obiezione di coscienza», e sottolinea riguardo all’aborto la proposta di modifica alla Legge 194, la quale prevede che «nelle strutture sanitarie debba essere garantito che almeno il 70% del personale in sevizio (…) non sia obiettore di coscienza».
CONCERTO PRIMO MAGGIO. Si nota infine «la problematicità dell’utilizzo di simboli religiosi» in pubblico, come il «crocifisso», «una decina di atti di vandalismo, per lo più ai danni di statue della Madonna e crocifissi», e le offese pubbliche alla religione cattolica. In particolare, viene ricordato il «caso eclatante» del Concerto del Primo Maggio 2013, quando «Luca Romagnoli, leader del Gruppo musicale Management del Dolore post-operatorio, ha compiuto un gesto – definito “epifenomeno della cristianofobia” – fortemente dissacrante dell’elevazione eucaristica», innalzando un profilattico come fosse un’ostia consacrata.
«LIBERTÀ SI PUÒ PERDERE». Durante la presentazione del rapporto, ieri l’ex ministro cattolico iracheno Pascale Warda ha insistito per intervenire proprio su questi temi: «La vostra decadenza morale ci preoccupa», ha dichiarato. «I valori sono importanti e voi li state perdendo. Ricordatevi che la libertà si può perdere se non si combatte per essa, come hanno combattuto i vostri padri. La Francia, ad esempio, sta diventando atea. La vostra crisi e decadenza è un dramma anche per noi».
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70 commenti
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Cari ragazzi (Raider e Toni), circa i talebani e jidaisti, e sulle civiltà che si estinguono. Credo che i paesi del primo mondo abbiano una potenza di fuoco tale da potersi garantire la difesa dei propri confini, e la difesa di tutto ciò che viene considerato strategico e vitale per essi. Io personalmente, ho più paura di voi due che dei calippi. ffi.
@ D.Ph kissinger
Credi nelle guerre convenzionali?
Pensi di utilizzare la potenza di fuoco contro i barconi che attraversano il Mediterraneo?
Pensi che i i talebani e jidaisti che crescono nel nostro “primo mondo” non sono una reazione a quella nullità di vita che riuscite a proporre?
Se temi me e Raider è perché sei un coniglio.
Io ho molto più timore di un coniglio, con la sua apparente innocuità (emblema del pauroso) che di un leone. Perché il primo quando diventa “maggioranza” su un terreno è devastante per le coltivazioni per gli alberi.
Opporsi poi ad una maggioranza di “conigli-umani” democratici è un dovere civico.
La libertà religiosa è libertà di osservare e praticare la propria religione, non libertà di impedire agli altri di esercitare i propri diritti, soprattutto quelli inerenti alla salute psicofisica e alla libertà corporale,
neppure libertà di imporre i propri simboli religiosi nei luoghi pubblici (anche se io personalmente su questo ultimo punto sono indifferente, non mi danno alcun fastidio i crocifissi, anzi sono un monito che ci ricorda la perenne minaccia che incombe sulle nostre teste, che il pericolo talebanismo non esiste solo negli stati a maggioranza islamica)
e tanto meno libertà di impedire al movimento omosessuale-transgender di diffondere le proprie idee, anche in contesti scolastici (visto che per esempio nessuno vieta agli embrionisti di organizzare conferenze antiaborto nelle scuole con punti di vista assolutamente non pluralistici, sebbene anche qui io ritenga che le questioni ideologiche riguardanti il sesso dovrebbero essere lasciate fuori dalla scuola, la quale deve concentrarsi su istruzione, trasmissione di tecniche e di erudizione).
@ Cara Lena
Quello che non capisci, tu e Shiva , causa l’origine dalla stessa cava morale, è che i diritti hanno dei limiti se contro il bene di tutti e legittimamente la società può dire di no. Non è neppure questione religiosa …. ma umana.
Il dire di no ai capricci dei gay, ai quali tu manifesti la tua solidarietà ,cosa che risulta coerente con la bella personcina che sei, dato che vedi parassiti in grembo ed in un letto di ospedale ini caso di malattia terminale (anche se dici per pietà… sulla quale dubito che hai esperienza di cosa sia) credo che sia crudele in quanto è mirato ad avanzare malsane pretese all’adozioni di bambini. Certo che tu che i bambini li scacceresti sotto i piedi (diciamo che è un iperbole) , non hai difficolta a darli in adozione, tanto … che te frega.
Aggiungo per dare una spiegazione più approfondita, naturalmente commisurata alla tua qualità, che io penso che ciò che promana da certe persone (non avrai difficoltà a capire a chi mi riferisco), è sporco, infame vigliacco…ecc. Essendo persone n caduta libera sul piano morale, oggi difendono matrimoni accozzati di varia forma e numero, domani si lanceranno in ancora più insulse contorsioni morali (tipo matrimoni incestuosi e pedofili). Dirvi di no, fino che questa sempre più precaria democrazia lo permette, è un dovere.
errata corrige: “che sia giusto in quanto è mirato ad avanzare malsane pretese all’adozioni di bambini ( questo è crudele).”
Il bisogno di dissociarsi da se stessa, da Lena a LeNa a Leena, è indice di un peggioramento irrversibile che proclama da solo iòl fallimento, la sfiducia e anzi, la sconfessione della propria visione di sé e degi altri. “Il pericolo del talebanismo”, dopo che ci si è scagliati contro le vittime predilette dei talebani quando non si scannano fra di loro, da parte di una che quel pericolo lo sente dentro di sè e se ne pasce, non volendo pascere un bambino – con quel grido Leena! sublimato nel nickname stesso di una identità già divisa non troppo equamente! E l’origine è il rifiuto di sé e della vita all’origine, in cui, anziché riprodursi, replicarsi in un essere, però, nuovo e originale come lei, questa disgraziata contempla la scissione che ha addosso – di nuovo: Leena(aaaa)! E l’aggressione trasgender ai bambini venuti al mondo senza il permesso di Lena e della sua “salute psicofisica” e – che bello! quel – “libertà corporale”, di tutto meno che della funzione che non esaurisce il corpo nella condanna/coazione a ripetere frustranti cicli fisiologici, contro cui, non avendo chiesto di venire al mondo neppure Lena, occorre prendersi tutte le libertà che ne violino giustappunto l'”integrità” – di Leena!
Toni, la lasci perdere, la malvagia Lena/Lena/Leena. Che non può avere frateli o sorelle perché non vorrebbe essere se stessa, perchè non vorrebbe essere, povera pazza. E’ una povera malata, parlo sul serio, Toni. Anche se la sua malattia non è o non è solo di tipo clinico. Preghi per lei, ma non le parli, perché Leena! non ascolta neppure se stessa nemmeno quando grida.
Raider,
qualcuno deve dirglielo che è malvagia…. tutti i giorni finché ci onora su questo sito Tu lo fai meglio di me… ed io insisto … finché posso.
Secondo la vostra assurda mentalità da talebani la liberta religiosa consiste nella liberta di insultare e discriminare i gay perche fa comodo alla vostra dottrina…?
be allora la liberta religiosa è un problema e va eliminata.
@Shiva101
poi arrivano i talebani veri … tu piangi e devi cambiare il pannolone.
Shiva che sul binario morto 101 c’è arrivato, strisciando strisciando, prima dei suoi simili e non s’è più mosso da lì perché estasiato dall’ebbrezza dell’immobilità; e Filomena, che, galoppando galoppando col vento in testa, ama l’alta velocità per arriva al traguardo delle fregnacce, dicono a Roma, si sono dati appuntamento alle stesse conclusioni sbagliate o nemmeno questo, assurde.
Allora: Shiva, che, da perfetto stercorario, raccoglie tutte le porcherie che trova in giro per rotolarle in un’unica balla che si strofina per lubrificarsi la testa vuota; e Filomena, che di balla ce n’è una sola, quella che gli fornisce la premiata scuderia dello SNOQ, propongono: il maschietto, di prendere esempio, coontro i cristiani, ai telebani, sperando che questio gli riserveranno un trattamento di favore, col brivido dell’imprevisto perché potrebbe non essere quello che spera lui, ma quello che fa felici i figli dei talebani che giocano con i ninnoli che gli adulti gli mettono in mano, armi da taglio e a ripetizione, in una e risultati dell’uso di questi attrezzi, nell’altra.
E Filomena? Filomena, no. Lei preferisce fare a pezzi il buon senso, di cui vendicarsi così. Ha stabilito o così le è stato detto, che gay si nasce: non c’è nessuna evidenza scientifica di questo e tutto lascia pensare, fra cinquantenni che si “scoprono” gay e ragazzi che vanno difesi dai rischi cui espone l’eterosessualità iniziandoli alle pratiche omosessuali fin dall’età pre-scolare, che gay si diventi, predisposti o no a diventarlo. Dopidichè, fa notare – perchè ci tiene a dire che le cose sono proprio come piacciono a lei e sono gli altri a farsele sfuggire o a non farsele piacere per qualche gene egoista – che nessuno obbliga a diventare gay, cosa che si può “scoprire” da soli a ogni età.
Ma, chissà perché, non nota che lei, la Lunacek e lo SNOQ vorrebbero obbligare i nostri figli a corsi su educazione a Benessere e Salute identificate col sesso e per non rischiare col sesso riproduttivo, con l’omosessualità.
Vi pare logico? No. Democratico? Neppure. Salubre? Meno che mai. Ecco perché a Filomena, Lunacek, ong/omg politicamente corretti e non può mancare, SNOQ, tutto questo va bene.
I talebani veri non arrivano, perchè hanno fame e fino a qua non ci arrivano. Basta con le sciocchezze, che tanto molti di voi hanno paura di tutto, non c’è bisogno di talebani. Avete paura pure del vostro stesso Dio, che vi ricordo che è amore. Se la maggioranza dice che la religione e interesse pubblico allora ok. Se la maggioranza dice che le questioni legate all’essere gay è di interesse pubblico allora ok. E le due pari sono. Si fanno leggi per garantire il culto e si fanno leggi per far sposare i gay. Si fanno leggi su tutto ciò che vogliamo. Cambiano le epoche, evolve la specie, avanza la scienza, muta la morale, i modi e i costumi. E nei paesi dove non c’è la fame, migliora la qualità della vita, almeno in termini di libertà e uguaglianza. Quindi a voi le vostre messe garantite dalla costituzione e a loro le loro nozze garantite dalla stessa costituzione.
La talebani veri possono arrivare , come sono già arrivati in passato, e non è questione di fame.
Su matrimoni gay e religione non tutto si può includere perché ci sono contrasti incolmabili ed è giusto che ci siano. Si fanno leggi su tutto ciò che vogliamo? Spero di no, anche se qualcuno pensa di farle anche a favore della pedofilia.
Toni mi dispiace, ma è così. La legge codifica e fa entrare nell’intero corpo del diritto la risposta a esigenze reali che si manifestano in una comunità. Queste esigenze reali devono avere anche già un certo rilievo per costringerci a legiferare se esse.
I talebani di oggi sono sottoalimentati. Qua non ci arrivano perchè “sconocchiano” per strada. E sopravvivono perchè noi siamo persone civili e quindi ci preoccupiamo di fare distinzioni. Facciamo prigionieri cioè e poi li liberiamo a fine guerre. O facciamo prigionieri e ci preoccupiamo di rieducarli e reintegrarli e poi liberarli. Come Israele insomma, che quando è costretta a fare la guerra si preoccupa essa di non fare troppe vittime perchè sarebbe barbaro.
“La legge codifica e fa entrare nell’intero corpo del diritto la risposta a esigenze reali che si manifestano in una comunità”.
Questa della “comunità” è una pia illusione che scaturisce da una visione ingenua di cosa è il vero potere.
Per i talebani sottovaluti la realtà . Il fatto che gente parte da qua per sostenere quella battaglia (e sono migliaia) dovrebbe dire qualcosa. Anche il fatto che si è alimentato un Europa un pacifismo da ignavi. Che la nostra è una società sempre più vecchia. Che i movimenti migratori hanno nella storia sempre sconvolto il quadro delle cose. Aggiungi un religione il cui libro è un trattato di guerra. Chiudi con il fatto che pure le civiltà … muoiono.
Il tono ultimativo di chi scopre l’acqua fresca, ritenendo di dire cose di tutta evidenza, andrebbe usato con più umiltà. Basta, Basta, Basta non basta. Le sciocchezze che si decide dettate dalle paure altrui fanno paura a chi teme di passare per sciocco se non ne dice qualcuna pure lui. Allora, di taglia extra-large, una così: la Costituzione garantisce le nozze a “loro” come le messe a “voi”: come se il “lei” che pontifica fosse a parte rispetto a polemichette che la Costituzione di qualche altro Paese ha risolto una volta per tutte e per tutti.
Inatnto, i talebani e simili arrivano qua proprio perchè hanno fame e perché se lo possono permettere e costruiscono moschee, attivano tribunali coranici e c’è chi gli dice di attaccare con tutti i mezzi disponibili gli occidentali, civili compresi. Non sono sciocche paure: sono notizie di cui perfino Alfano s’è accorto. Senza nemmeno un D.Ph.
Bravo shiva per loro libertà religiosa significa libertà di obbligare gli altri a fare scelte di vita comformi alla religione di riferimento, togliendo loro i mezzi per realizzare le priprie opzioni di vita e di gestione del proprio corpo. Questo tipo di libertà religiosa merita di essere oppressa.
@ Shiva e Ieena
Vi immagino fratello e sorella…. deve essere una bellezza conoscervi.
la iena è un bellissimo, innocuo e simpaticissimo animale, io preferirei stare in un branco di iene che in un gregge di embrionisti e cattotalebani
Hai ragione, per una volta, la iena non è proprio un bellissimo animale (ma capisco i tuoi gusti) ma è simpaticissima ed adora i propri cucciolo e non li sbrana. Dubito però se accetterebbero la tua compagnia.
Anch’io adoro i miei cuccioli (felini) chi detesto sono coloro che vorrebbero in caso di stupro o altro incidente sessuale condannarmi a subire una gravidanza e un parto perché il materiale biologico embrionale lo ritengono più importante del mio benessere fisico e psichico (parlo in prima persona ma al mio posto potrebbe esserci qualsiasi donna che non solo non vuole figli ma neppure vuole subire le sofferenze e i danni oggettivi di gravidanza e parto)
Non si condanna nessuno, ma ci sono quelli che si condannano da soli. Non uso lo stesso tono che utilizzo con te con chi abortisce. Ognuno conosce i propri dolori, e non faccio il giudice, ma trovare una come te che chè è espressione della più bieca superficilità e che esprime, in quello che scrive e come lo scrive, spocchia e disprezzo verso gli esseri umani a 360 gtadi (perche questo fai…anche se non te ne accorgi) in tutti i momennti dell’esistenza lo trovo insopportabile.
Il benessere fisico e pischico ho chiaro in certuni a cosa corrisponde, e preferisco non scriverlo, il resto è miseria per se e per gli altri.
Faccio solo presente che la maggior parte delle leggi che de testate sono state votate a maggioranza e quelle attaccate dalla magistratura erano anticostituzionali.
Dunque il divorzio per esempio votato a maggioranza e confermato da un referendum che voi avete voluto e che avete perso è una legge che dovreste accettare…o no?!?
Un momento Filo.
Ti faccio solo presente che un conto è rispettare e riconoscere una legge. Cosa giustissima.
Tutt’altro discorso è accettarla e ritenerla giusta. Infatti spesso, molte leggi da entrambe le parti si rispettano ma si ritengono sbagliate e si tenta di cambiarle, nei modi previsti dalla legge stessa.
Un concetto espresso in una norma, non è giusto o sbagliato solo perchè sancito da una legge.
Assolutamente d’accordo. Le leggi si rispettano e, se non le si condividono, si cerca di cambiarle nel rispetto della legalità
Se ci fossero leggi che fissassero specifici finanziamenti per programmi abortivi ecc. (o altre cose che piacciano a voi) il cattolico ha il dovere di disattenderle. Questa è un cosa che amo …. diventare illegali se la legge è immorale.
Il problema è che ognuno ha la sua morale mentre le leggi sono valide per tutti a prescindere dalle morali individuali o di singoli gruppi, cattolici compresi
Io credo che per certuni la morale coincida con la legge. Per altri, fortunatamente no. Se la legge entra in contrasto con la morale, traducendosi in obblighi verso la persona che vanno a discapito della coscienza, si ha il dovere di contrastarla nella misura proporzionata all’offesa.
Ma questo non è per persone servili che magari si fanno scudo dell’ultimo prodotto della degenerazione politicaa, la democrazia totalitaria.
Dovresti anche considerare che per non pochi la morale non coincide con la dottrina etica cristiano-cattolica né con l’idolatria della vita embrionale.
Quello che assisto con la spazzatura che deponi offende la morale naturale che è anche antecedente a quella cristiano cattolica. Non immagini le cose meravigliose che non comprendi …povera Lena. Certo ci sono altre morali, ma comprendo benissimo la tua: ti attacchi dove puoi, vuoi prendere e consumare quello che vuoi, persone incluse, e morire prima possibile quando non puoi più farlo. Non ti ricorda qualcosa…… la morale dei parassiti. Per questo dai del parassita all’embrione, perché non puoi dare più di quello che hai. Tu nell’embrione non vedi l’umano, perché non lo vedi neanche in te stessa.
Si so bene quali sono le correnti del pensiero antico a cui hanno attinto i cristiani per elaborare la loro morale, ma anche la stessa filosofia etica antica non si riduce a quei pensatori e a quelle mentalità.
E comunque la morale non è naturale è un costrutto culturale che si evolve insieme alla civiltà umana, quindi il fatto che certe idee improntate alla negazione della libertà e del benessere individuale esistessero anche prima del cristianesimo e del cattolicesimo non giustifica la pretesa di imporle come verità oggettive. Se non altro prima del cristianesimo nessuna setta filosofica aveva mai preteso di essere depositaria assoluta delle giuste regole di comportamento e di lettura e interpretazione della realtà
E a quale si riduce secondo quei pensatori antichi? Dimmene qualcuno e pesiamolo rispetto ad Aristotile o Platone, o rispetto i tragici greci… o dove vuoi tu.
In ogni caso, che la morale è solo un costrutto culturale è una razionalizzazione creata a misura per gli sporcaccioni che trovano nella cultura giustificazione per la propria miseria.
“Libertà e benessere individuale” … assume un tono sinistro in bocca a certuni. Io ti ribadisco che la tua qualità umana (in tutte le tue espressioni mortifere vantata in questo sito) ha la sua misura di libertà e benessere. Ti banalizzo con un esempio (non originale) se una tizia in preda a prurito continuo dalla nascita trova sollievo e piacere in un continuo grattarsi lo può chiamare benessere e liberta di grattarsi. Ecco… io trovo che questo è un equivalente della liberta e del benessere che sapete proporre. Niente di più.
Opporsi per delimitarla ad un ambito privato, non oggetto di interesse giuridico, per non legittimarlo come di pubblica tutela credo che sia un dovere di una persona civile.
Prima del cristianesimo in Grecia se si fosse promossa una tua visione esistenziale ti avrebbero cacciata a calci fuori dalla polis. Ma lo scopo dell’uomo libero, del cittadino e della polis era chiaro.
Tutte le società che fondono la propria esistenza sull’individualismo e sul basso ventre sono decadenti e prossimo al collasso.
La nostra è messa male, e tu che pensi solo ad un certo tipo di giocattoli, non puoi accorgertene.
Hai ragione a cercare con i mezzi leciti di far cambiare una legge che ritieni sbagliata ma finché esiste la rispetti anche se si tratta della 194 e non provochi una interruzione di pubblico servizio o neghi una prestazione. Il sanitario può essere obiettore di coscienza ma l ‘ospedale deve garantire la prestazione.
Tu vuoi che si rispetti la 194 solo per quanto riguarda il fare sudici aborti (ma rispetto il tuo punto di vista , per te sono belli) ma non quando la stessa legge parla di obbiezione di e di centri aiuto alla vita.
“Il sanitario può essere obiettore di coscienza ma l ‘ospedale deve garantire la PRESTAZIONE”.
Non immagini cosa scriverei contro questa porcata … non l’immagini.
L’obiezione di coscienza della legge 194 riguarda esclusivamente il tipo di intervento disciplinato dalla legge stessa: cioè aspirazione di embrioni/feti impiantati in utero o induzione di parto prematuro, non include i procedimenti che agendo esclusivamente sull’utero della donna lo rendono inidoneo a far attecchire eventuali ovuli fecondati, imoltre riguarda solo l’esecuzione dell’intervento e le attività strettamente strumentali allo stesso, non include il non ammettere i pazienti in reparto o rifiutare informazioni sull’ubicazione e l’accesso alle strutture e altri arbitri del genere; inoltre l’obiezione è permessa a livello individuale, non di struttura, i dirigenti ospedalieri non possono rifiutarsi di far funzionare l’unità operativa 194 e di assumere medici non obiettori.
Ogni volta che leggo certi interventi ho un conato di vomito.
Si! “…..L’obiezione di coscienza della legge 194 riguarda esclusivamente il tipo di intervento disciplinato dalla legge stessa: cioè aspirazione di embrioni/feti impiantati in utero o induzione di parto prematuro,” L’obbiezione include tutti gli atti che portano ad un aborto volontario.
Ovviamente (sentenza Cassazione) deve assistere la donna prima e dopo la porcata che fa perché “la sua” vita è importante.
“l’obiezione di coscienza esonera il personale sanitario ed esercente le attività ausiliarie dal compimento delle procedure e delle attività specificamente e necessariamente dirette a determinare l’interruzione di gravidanza art.9 e comunque riguarda l’interruzione di gravidanza non la prevenzione dell’annidamento degli ovuli fecondati…l’embrione si forma con la fecondazione dell’ovulo ma la gravidanza inizia con l’impianto
Nella 194 dove è scritto che inizio della gravidanza coincide con la fecondazione, oppure con l’annidamento in utero? Intendo articolo e comma.
Scommetto che lo dici tu con amiche tue provenienti dalla stessa tribù di zombi?
Che la gravidanza (non l’esistenza dell’embrione) inizia con l’impianto in utero delle cellule prodotto della fecondazione è fisiologia umana, non deve dirlo la legge.
Quindi la “art.9 e comunque riguarda l’interruzione di gravidanza non la prevenzione dell’annidamento degli ovuli fecondati…” lo hai stabilito tu con le tue amiche? C’era Filomena? L’art. 9 lo avevi inserito per impressionarmi?
Cattiva, amante dell’orrido….. ma astuta!
L’ovulo fecondato è un vivo ed unico nell’universo, dove abita è secondario.
La cosa buffa è che anche voi non volete accettare le vostre stesse leggi (quelle che voi avete voluto, votato e difeso): per esempio la L.194 sulla parte che riguarda l’obiezione di coscienza. O vuoi sostenere che quella parte è anticostituzionale?
Libertà di religione non significa pretesa di privilegi (obiezione di coscienza), diritto a danneggiare o sminuire gli altri (famiglie omoparentali) o pretesa di far passare visioni ideologiche religiose come oggettive o scientifiche.
La religione è un aspetto prettamente privato non pubblico.
Un amministratore pubblico, nello svolgere le sue mansioni che si è liberamente scelto e per le quali è stato votato, non può venir meno ai suoi compiti solo in virtù di concezioni ideologiche personali non oggettive.
Al contempo un professionista della sanità non può danneggiare cittadini nel loro diritto all’accesso a farmaci o altro solo perchè la propria religione ha problemi in merito.
Così come non è libertà sminuire o porre sotto una luce negativa la natura di altre persone e le famiglie che esse si creano (unioni omoparentali).
In sintesi la religione non da alcuna legittimità a tutto questo.
Se qualcuno vi impedisse di credere nei vostri dogmi o di recarvi ai vostri riti (logicamente non con permessi particolari in orario di lavoro ad esempio) sarebbe negare la libertà religiosa.
Non lasciar che questa ideologia però influenzi le vite degli altri invece è solamente civiltà.
Bravo Paolo,
inizia a dare il buon esempio non imponendo la tua ideologia fascista al prossimo.
Vedi poi come si inizia a dialogare sul serio.
Se non ci fossero di mezzo vigliaccate tipo imporre la pornografia ai bambini nelle scuole, o l’impedimento con la violenza fisica della libertà altrui, sareste anche dei pagliacci simpatici.
Paolo lo so che non potresti fare del male nemmeno a una mosca, ce l’ho con la ditta.
@Paolo
La religione non è un aspetto privato.
Basta questo a far cadere come un castello di carta tutta la tua esposizione.
Per quanto riguarda la tua lode alle famiglie omoparentali … riconoscerlo è una involuzione, è ingiusto a fronte dei bambini che si vedono consegnati a dei semplici “desiderosi” . Consentirlo è’ un egoismo crudele. La vostra è una pretesa imperdonabile.
Che la religione non sia un aspetto privato, lo sostenere voi. Altri potrebbero sostenere l’esatto contrario. Le credenze del singolo non dovrebbero condizionare le scelte di tutti ma solo dei credenti. Tu sei libero di comportarti come ritieni ma questo vale anche per me che non credo nei tuoi valori. Se tu da credente non vuoi divorziare, bene ma non puoi impedire agli altri di farlo. La libertà vale per tutti non soli per chi sceglie di seguire un credo.
L’omosessualità è un aspetto privato. Le convinzioni dell’omosessuale non dovrebbero condizionare le scelte di tutti ma solo di quelli come lui. Che c’entra la pagliacciata del matrimonio ghei?
Più seriamente: la Cappella Sistina è un fatto privato? La Caritas è un fatto privato?
Cara Filomena: grigia è la tua teoria, mentre verde è l’albero della vita
Spiacente ma se è vero che l’omosessualità è un fatto privato, come pure l’eterosessualità, non è vero che le convinzioni di chi ê gay condizioni no chi non ê gay. Nessunoti impone di ressere gay ne’ tantomeno ti disapprova perché non sei gay, cosa che invece voi cattolici fate abitualmente addirittura proponendo terapie riparative, non si sa poi di cosa. Garantire parità di diritti è diverso dall’avere la pretesa di negarli ad altri.
@ Filomena
Trovo tutto il tuo ragionamento è sbagliato.
Le convinzioni di chi è gay condizionano chi non è gay nel momento che queste si spostano sul piano della rivendicazione di diritti che “possono” essere visti come visti come nocivi per se o per tutti. Quindi è legittimo contrastarli.
Il tuo ragionamento è unilaterale e fazioso. Se è possibile ed addirittura concepito come una “presa di coscienza” per un etero scoprirsi gay … perche non è possibile concepire un movimento inverso con una “terapia” che soccore in tal caso. Ben vengano l’esistenze di “terapie riparative”.
Toni generalmente lo scoprirsi gay non è dovuto al fatto che prima uno non lo era, ma a causa dei pregiudizi di una mentalità come la tua, la persona è stata condizionata a negare la propria identità sessuale. Le terapie riparati e non hanno senso perché non c’è nulla da riparare posto che l’omosessualità non è una malattia e nemmeno un danno da aggiustare. Se una persona vive male la propria identitá sessuale è perché fin fa piccola le è stato detto che era sbagliata la sua condizione. Invece di cercare di cambiare le persone, impariamo ad accettare gli altri per quello che sono senza giudicarli con la pretesa di sapere cosa è giusto per loro ritenendoci migliori e quindi degni di avere diritti che ad altri neghiamo
La tua visione dogmatica (il ricorso sempre è comunque ai fantomatici “pregiudizi”) ti “pregiudica” di vedere che ci possano essere gay che sentono come un mal vestito la loro condizione.
Sono sicuro che se un etero volesse provare a fare esperienze omosessuali (cosa che pare oggi capita ) non ci troveresti niente di male. Io non ci vedo niente di male se un gay vogli scoprire una esperienza che può risultare migliore di quella che conduce. Vuoi negarglielo? Discriminatrice 🙂 !!!
Il fatto che per molti di loro non è “una malattia e nemmeno un danno da aggiustare” la loro condizione non significa costruire diritti su semplice richiesta.
Questa regola non vale neanche per gli etero … e trovo legittimo dire di no (nel mio piccolo).
Filomena, la nostra religione se fosse privata non varrebbe niente. La frase evangelica “date a Cesare ….” ci impone (contrariamente a quello che si pensa) un impegno oltre la sfera privata per impedire che si privi Dio di ciò che è suo (vita, morte, ecc.) . Se riflettessi un attimo su quello che scrivi e pensi, capiresti che i tuoi meravigliosi desideri ( semplifico e sintetizzo con “più aborti per tutti….”) possono essere letti (io li leggo così… ma qui parlo della legittimità a farlo indipendentemente se è vero o falso) nell’insieme una società vecchia irrazionale e necrofila. Per questo si può ritenere legittimo “contrastare” sul piano sociale-politico.
Non è un fatto privato perché per noi è una visione di una società.
“letti ….. nell’ insieme come il tentativo di realizzare una società vecchia irrazionale e necrofila.”
Così si capisce meglio
”Non è un fatto privato perché per noi è una visione di una società.”
Appunto, per voi ma per il resto delle persone no, quindi se è vero che tutti hanno gli stessi diritti, non puoi imporre la tua visione agli altri a prescindere dal fatto che tu lo ritenga un tuo dovere evangelico perché altrimenti diventi come i mussulmani che non ammettono un rifiuto della loro religione e le leggi dello Stato rispecchiano la dottrina
”Non è un fatto privato perché per noi è una visione di una società.”
“Appunto” cosa … Filomena? Pensi che proporre una società diversa … lo si fa con un mitra?
Quello che spero io è che dopo la sbornia che volete dare con il “facciamo come ci pare” il conseguente vuoto che ne deriverà (perché l’essere umano non è solo ingozzare ) consenta di valutare meglio le cose ed abbandonare le cattive scelte e compagnie. Proponiamo “solo” una società diversa.
“…far passare visioni ideologiche religiose come oggettive o scientifiche” Quindi sarai contrario ad una ideologia che vuol far credere che tu Paolo, se lo decidi puoi diventar donna. Con buona pace della realtà e della scienza (cromosomi XY), Giusto? Tra l’altro non solo puoi diventar donna, ma anche hai tutto il diritto di farlo e chi, leggendo un qualunque manuale di medicina, ti ricorda la scienza, è da considerarsi un bruto.
“Un amministratore pubblico, nello svolgere le sue mansioni che si è liberamente scelto e per le quali è stato votato, non può venir meno ai suoi compiti solo in virtù di concezioni ideologiche personali non oggettive.” Quindi sarai contrario alla trascrizione di contratti vietati dal nostro sistema giuridico da parte di pubblici ufficiali, Giusto?
“Al contempo un professionista della sanità non può danneggiare cittadini nel loro diritto all’accesso a farmaci o altro solo perchè la propria religione ha problemi in merito.” Quindi ti batterai perchè professionisti sanitari, psicologi e medici, possano far conoscere le cd “terapie riparative” a tutti quei cittadini che per i più vari motivi siano interessati. Giusto?
“Così come non è libertà sminuire o porre sotto una luce negativa la natura di altre persone e le famiglie che esse si creano” Quindi ti sei scandalizzato quando alcuni cittadini hanno manifestato e sono stati picchiati soltanto perchè difendevano il concetto di famiglia stabilito dalla nostra costituzione. Oppure quando sono stati derise ed insultate delle famiglie soltanto perchè avevano più di 2 figli. Oppure quando alcuni genitori sono stati insultati perchè hanno professato la loro fede e hanno osato chiedere di poter educare i propri figli secondo le loro idee. Giusto?
“Se qualcuno vi impedisse di credere nei vostri dogmi o di recarvi ai vostri riti sarebbe negare la libertà religiosa.”: quindi ti sei scandalizzato e protesterai se ad un credente viene imposto di commettere un atto che per lui è peccato, come ad esempio la soppressione di una vita. Hai fatto altrettanto quando, parlando di come deve essere strutturata la nostra società (basata sulla famiglia), si è cercato di zittire altri cittadini additandoli a cristiani e li si deride. Pensando che possa esprimersi solo chi professa una ideologia ateista. Giusto?
Per farla breve, caro Paolo. Te parti secondo me da un principio sbagliato. La fede (religiosa o meno, visto che l’ateismo è molto più fideistico e dogmatico di qualsiasi religione) non è mai una semplice questione privata. Non è che debba essere imposta ad un altro cittadino, ci mancherebbe. Però una volta che si accetta la democrazia è inevitabile che ogni cittadino si porti dietro tutto il suo bagaglio culturale, sociale, storico. Quindi quando sarà chiamato a decidere della “cosa pubblica” per forza di cose, il suo modo di vedere il mondo lo fara decidere in una maniera o in un’altra. Per evitare che tutti siano obbligati a pensarla nella stessa maniera esiste una cosa. Spesso viene abusata da qualche furbacchione. Si chiama laicità. Che non è assenza di religioni, guai. E’ l’esatto contrario..la loro coesistenza. Grazie alla laicità non viviamo in una teocrazia o in un regime ateo. Nessuno può dire: taci perchè sei cristiano, ateo, mussulmano, buddista. Ciascuno di loro, può esprimere secondo le sue idee come deve essere gestita la “cosa pubblica”. Poi la maggioranza deciderà
Quasi mai leggo commenti superiori a 5 righe ma questa volta l’ho fatto, e n’è valsa la pena.
Grazie 😉
Niente di meno. A me pareva che alzasse la coppa del mondo di calcio. A chi non è di formazione cristiana e non ha mai visto una celebrazione liturgica cattolica quel gesto non dice nulla e non è accostabile a nulla di blasfemo. Però non vogliamo vedere i fedeli in burqa. E pure fina a cinquanta anni fa tutti andavano in burqua. Ci siamo scordate le nostre nonne.
Vedo che i suoi ricordi (tanto rispetto alle nonne come alla lingua italiana) sono un pò confusi come anche la logica del suo commento: certo che il gesto non è blasfemo per un non credente! Qui si stà parlando del rispetto verso i credenti per i quali evidentemente tale gesto sí è blasfemo.
Ah non ricordate le vostre nonne con il foulard in testa molto coperte? Non ricordate le vostre nonne vestite di nero a lutto per anni alla morte del nonno? Siete nati ieri. No problem.
Caro Marco certo che sarebbe blasfemo per un credente, ma chi l’ha compiuto non è credente e forse non lo sa che sta commettendo una blasfemia…
Non vi interessa più di tutti i poveri uomini che stanno morendo a causa di comportamenti blasfemi in certi paesi dove ragionano come te Marco, l’accademico della crusca.
Kissinger non è roba di cecità, tu stai proprio male…
Kissinger a me sembra che il burqa ce l’hai anche tu. Con la parte della nuca messa sugli occhi.
Quindi per quello che hanno la tua formazione non cristiana ….è una cosa che si può fare. Giusto?
Avere tutta questa baldanzosa sicurezza e giocare con qualche simbolo musulmano no …vero?
Non so la nonna che hai avuto tu, la mia in burqua non ci andava.
Perbacco. Qua sono tutti bravi cristiani ma c’hanno tutti la nonna svedese che faceva la nudista negli anni ’50
Shiva qualcuno ti ha rubato le pastiglie, quelle della mattina?
No D.Ph kissinger … erano vestite con decenza . Ma forse tu avevi la nonna svedese nudista e per questo ti sembra strana la decenza degli anni 50.
Spero almeno che sua nonna abbia avuto la buona grazia di farsi esplodere.
Sei uno sciocco razzista. Per te velo è esplosione. Hai il cervello un pò troppo semplificato. Capisco che hai difficoltà a vivere in un mondo complesso come quello di oggi.
Pascal ha fatto una battuta di cattivo gusto, però che tu parli di cervello semplificato ricorda molto il bue che se la prendeva con l’asino…
Sei uno sciocco razzista. Per te il gesto della consacrazione è alzare la coppia del mondo di calcio. Hai il cervello un pò troppo semplificato. Capisco che hai difficoltà a vivere in un mondo complesso come quello di oggi.