Leah nelle mani di Boko Haram. Sostieni il reportage di Tempi in Nigeria

Di Tempi
07 Gennaio 2020
Tempi vuole andare mandare un giornalista nel paese africano per raccontare la quotidianità della comunità cristiana.
leah sharibu nigeria boko haram

Leah Sharibu ha 16 anni e si trova da quasi due anni nella mani dei terroristi di Boko Haram, la banda islamista che dal 2010 mette a ferro e fuoco la Nigeria. Leah è stata rapita il 19 febbraio 2018 a Dapchi, insieme a oltre cento ragazze, ma lei è l’unica ancora prigioniera perché si è rifiutata di convertirsi all’islam, preferendo rimanere cattolica piuttosto che abiurare ed essere liberata. Mutatis mutandis, la sua testimonianza di fede ricorda quella di Asia Bibi, la donna rimasta per anni nelle carceri pakistane pur di non venir meno al suo credo.

Tempi vuole andare in Nigeria per poter raccontare la tremenda quotidianità della comunità cristiana, da troppo tempo vessata dagli attacchi di Boko Haram e, più di recente, dalle violenze dei clan fulani: uccisioni, rapimenti, chiese distrutte. Nell’indifferenza pressoché totale del mondo. Eppure, in una situazione tanto difficile, la fede continua a fiorire, come ha raccontato proprio sul nostro giornale padre Joseph Fidelis nel suo Te Deum (“Perché nei tormenti siamo uniti a te”, Tempi, dicembre 2019).

La nostra idea è mandare un nostro giornalista nel paese per raccogliere le testimonianze di chi, ogni giorno, mette a repentaglio la vita pur di non rinnegare la propria fede. Per farlo, così come per l’organizzazione dell’incontro “La libertà è la mia patria. Da Piazza Tienanmen a Hong Kong”, abbiamo bisogno del vostro aiuto. Qui accanto trovate tutte le modalità per aderire al Fondo che abbiamo creato per sostenere le iniziative di utilità sociale di Tempi, cioè le battaglie che stanno a cuore al nostro giornale. A cominciare dalla libertà per Leah Sharibu e per tutti i cristiani in Nigeria.

Fondo Più Tempi. Modalità di adesione (e le ragioni per cui conviene)

Sostenere il fondo “Più Tempi” con una donazione è facile, ma soprattutto, conviene! Basta visitare il sito online della piattaforma di crowdfunding della Fondazione Italia per il dono, selezionare il fondo “Più Tempi” (indirizzo web: dona.perildono.it/fondo-piu-tempi) e fare una donazione con carta di credito, bonifico bancario o conto corrente (quest’ultima opzione è riservata ai clienti Unicredit). L’importo è libero e ogni donazione, anche la più piccola, è fondamentale per sostenere i progetti di utilità sociale di Tempi. Le donazioni da parte di persone fisiche, enti e aziende permettono inoltre di usufruire delle agevolazioni fiscali per le Onlus.

PERSONE FISICHE

I singoli possono scegliere se:

detrarre dall’imposta lorda il 30% dell’importo donato, fino ad un massimo complessivo annuale pari a 30.000 euro;

dedurre dal reddito le donazioni per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo.

IMPRESE

Le imprese invece possono:

dedurre dal reddito le donazioni per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo; qualora la deduzione sia di ammontare superiore al reddito complessivo dichiarato, diminuito di tutte le deduzioni, l’eccedenza può essere computata in aumento dell’importo deducibile dal reddito complessivo dei periodi di imposta successivi, ma non oltre il quarto, fino a concorrenza del suo ammontare.

Per ottenere la detraibilità fiscale delle donazioni e gli sgravi fiscali dovuti a norma di legge è sufficiente la copia del bonifico o dell’estratto della carta di credito. Se necessario la Fondazione Italia per il dono fornirà la ricevuta.

Foto Ansa

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.