Il Fondo PIÙ TEMPI per allargare il campo e l’eco delle nostre battaglie
Quando poco più di un anno e mezzo fa decidemmo di “ricominciare” a pubblicare Tempi, non avevamo molto. Cinque computer, qualche cavo, un paio di agende scarabocchiate con qualche numero di telefono. Però sapevamo anche due cose essenziali: avevamo qualche giudizio chiaro in testa (non frutto della nostra intelligenza o perspicacia, ma attinto dalla bimillenaria storia cristiana che ci precede) e un’indomita tribù di amici pronti all’arrembaggio.
Innanzitutto quelli che, ognuno secondo i suoi talenti, s’erano messi gratuitamente a disposizione per darci una mano a fare di conto, a trovare qualche euro di pubblicità e a scrivere, e poi tutti quelli che, in quasi cinque lustri di vita, erano stati fedeli abbonati al settimanale. Altro non avevamo se non – terzo fattore fondamentale – una certa solida e spensierata amicizia fra noi.
TRE VOLTE GRAZIE
Adesso, neanche due anni dopo, possiamo dire che la frase di Cesare Pavese che citammo come augurio per la nostra nuova avventura («sono tutti capaci di innamorarsi di un lavoro che si sa quanto rende, difficile è innamorarsi gratuitamente») si è rivelata vera oltre ogni previsione. Il numero degli abbonamenti al mensile ha raggiunto e superato quello del settimanale al momento della chiusura (grazie!), Tempi s’è arricchito di nuove firme (grazie! bis), il sito ha una nuova veste grafica (grazie! tris).
Amici che si sono abbonati e fatto abbonare altri amici, amici che hanno sottoscritto “abbonamenti sospesi” e “abbonamenti sostenitore”, amici che hanno organizzato incontri di presentazione del mensile in giro per l’Italia, amici che hanno festeggiato l’anniversario di matrimonio raccogliendo soldi per Tempi, amici che non sapevano fare nulla, ma che hanno trovato altri amici che sapevano fare qualcosa. Tempi è una storia esagerata e imprevedibile di amicizia che, ora, ha bisogno di compiere un nuovo passo.
CHE COS’È IL FONDO PIÙ TEMPI
Questo piccolo-grande giornale vorremmo farlo crescere ancora di più. Per questo abbiamo aperto il fondo PIÙ TEMPI nell’alveo della Fondazione Italia per il dono Onlus, che ha ideato una struttura innovativa, trasparente e controllata per promuovere il dono.
L’obiettivo del fondo è sostenere le iniziative di utilità sociale promosse da Tempi per difendere e diffondere gli aspetti che stanno al cuore della cultura cristiana: la libertà religiosa, di coscienza e di educazione, il diritto alla vita, la dignità di ogni persona, la giustizia, l’inclusione sociale attraverso la famiglia, la scuola e il lavoro.
Le donazioni contribuiranno a sostenere i reportage dei nostri giornalisti in giro per il mondo per raccontare la situazione dei cristiani perseguitati, eventi pubblici come “Tempi Day” in tutta Italia, grandi convegni sulla parità scolastica, sulla situazione della giustizia e delle carceri, sulla truffa dei “nuovi diritti”, sull’ambientalismo come hobby religioso dell’umanesimo ateo. Insomma, ci frullano in testa un po’ di idee e iniziative – tutte poco “tranquille” – e per realizzarle abbiamo bisogno di voi, come al solito e come sempre.
DONARE AL FONDO PIÙ TEMPI CONVIENE
Sostenere il fondo PIÙ TEMPI con una donazione è facile, ma soprattutto, conviene! Basta visitare la pagina dedicata al fondo nella piattaforma di crowdfunding della Fondazione Italia per il dono e fare una donazione con carta di credito, bonifico o conto corrente (quest’ultima opzione è riservata ai clienti Unicredit).
L’importo è libero e ogni donazione, anche la più piccola, è fondamentale per sostenere i progetti e le iniziative di utilità sociale di Tempi.
Le donazioni da parte di persone fisiche, enti e aziende permettono inoltre di usufruire delle agevolazioni fiscali per le Onlus.
Persone fisiche
I singoli possono scegliere se:
- detrarre dall’imposta lorda il 30% dell’importo donato, fino ad un massimo complessivo annuale pari a 30.000 euro;
- dedurre dal reddito le donazioni per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo.
Imprese
Le imprese invece possono:
- dedurre dal reddito le donazioni per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo; qualora la deduzione sia di ammontare superiore al reddito complessivo dichiarato, diminuito di tutte le deduzioni, l’eccedenza può essere computata in aumento dell’importo deducibile dal reddito complessivo dei periodi di imposta successivi, ma non oltre il quarto, fino a concorrenza del suo ammontare.
Per ottenere la detraibilità fiscale delle donazioni e gli sgravi fiscali dovuti a norma di legge è sufficiente la copia del bonifico o dell’estratto della carta di credito. Se necessario la Fondazione Italia per il dono, su richiesta, fornirà anche una apposita ricevuta.
LA BATTAGLIA CONTINUA
Contribuendo al fondo PIÙ TEMPI potrete sostenere le urgenze culturali e civili per cui questo giornale è nato e si è sempre battuto. Vogliamo allargare il campo e l’eco di queste battaglie. E vogliamo farlo con voi.
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