La legge islamica in Inghilterra è di casa e gli avvocati pubblicano una guida per il testamento “sharia friendly”

Di Leone Grotti
24 Marzo 2014
La sharia prevede che gli uomini ricevano il doppio delle sostanze delle donne e che i non musulmani non possano ereditare alcunché. Nel Regno Unito «la legge islamica è sempre più potente»

Che la sharia venga applicata tutti i giorni nel Regno Unito non è una novità, visto che in Inghilterra e Galles esistono 85 corti islamiche che possono legalmente risolvere contraddittori legati al diritto economico, familiare e religioso delle comunità musulmane.
La Law Society (che rappresenta gli avvocati inglesi), però, ha ratificato il conflitto di interessi tra legge inglese e legge islamica pubblicando lo scorso 13 marzo sul suo sito una “guida sharia friendly” destinata agli avvocati per redigere un perfetto testamento islamico.

SHARIA LEGALE. Lo scopo della guida è di promuovere le «buone pratiche» per redigere un testamento sunnita dal momento che ci sono differenze tra le «regole sunnite e sciite» e la «sharia non è uguale in tutti i paesi musulmani». La guida ha fatto scalpore e i giornali inglesi hanno tuonato: «La sharia entra nel sistema legislativo inglese». In realtà, non è una novità dell’ultima ora visto che, come scrive la Law Society, «gli inglesi possono scegliere legalmente se lasciare in eredità i propri averi seguendo le regole della sharia, nel caso in cui la volontà rispetti i requisiti del Wills Act del 1837».

DONNE DISCRIMINATE. Il problema sta proprio in ciò che prevede la sharia, e cioè che gli uomini ricevano il doppio delle sostanze delle donne, il divieto per i non musulmani di ereditare alcunché, così come i figli nati fuori dal matrimonio e quelli adottati. La guida spiega anche come emendare o cancellare alcuni standard previsti dalla legge del 1837.

«COLPA DEL MULTICULTURALISMO». La baronessa Cox, che si batte contro la discriminazione religiosa a danno delle donne, ha dichiarato al Sunday Telegraph: «Questo viola tutto quello per cui noi ci battiamo. Ormai non abbiamo più un solo codice legislativo nella nostra società. A fianco della nostra legge, c’è un sistema quasi legale adottato in alcune comunità musulmane. Con l’aumentare della popolazione islamica e del credo pervasivo del multiculturalismo la sharia è diventata sempre più potente, così oggi abbiamo 85 corti islamiche nel nostro paese».

POLIGAMIA E MUTILAZIONI. Le corti della sharia in Inghilterra rendono di fatto legale tutti i giorni la poligamia, le mutilazioni genitali, il ripudio della moglie, il divieto di matrimoni misti e le violenze domestiche. E non ci sono solo le corti riconosciute, perché esiste una vasta rete di consigli informali islamici, che operano esternamente alle moschee, occupandosi di divorzi e di custodia dei figli.

@LeoneGrotti

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5 commenti

  1. Augusto

    La democratica e civilissima Inghilterra tanto osannata dalla borghesia europea……..

    1. mike

      vero. soprattutto l’inghilterra della swinging london degli anni ’60. e pure del beat, della psichedelia, e in genere di gruppi come Beatles rolling stones who cream pink Floyd led zeppelin black sabbath iron maiden sex pistols jimi Hendrix (pur se americano fece fortuna in UK). e pure della minigonna (qui però non voglio fare il bacchettone, le minigonne le apprezzo, ma è per far capire), della liberazione sessuale, dell’aborto e del divorzio che se non erro furono legalizzati prima che da noi. e dell’omosessualità che in fondo dicono non crea nessun problema alla società. e dell’ideale del divertimento, termine che forse racchiude tutto. è facile credere che tutto questo “divertimento” sia stato funzionale a far crescere poco gli inglesi per a poco a poco favorire la crescita di altre etnie (e culture). a noi han fatto pensare a tutto, alla “libertà”, tranne che a fare famiglia e casomai rendevano la vita sempre più dura, ma hanno fatto entrare ed aiutato chi non rispetta la libertà quella vera. così fra poco entreremo in un medioevo, ma non quello cristiano che era la civiltà bensì in un altro tipo di medioevo che è la barbarie.

  2. mike

    mi sa che tra qualche tempo inizieranno anche da noi. sarà curioso vedere le reazioni di gente come le femministe per le quali il cristianesimo è il male. per capire che andrà così non serve poi leggere l’articolo, basta guardarsi in giro, e pensare che pare fatto apposta alla luce di altre cose. a meno che uno/a non sia in grado di utilizzare il proprio cervello, che visti i tempi non si sa mai.

    1. mike

      l’ultima riga del commento, anzi il sospetto che esprimeva, è confermata dal commento via facebook del sig. sarti. la nostra società è destinata a scomparire perché in giro c’è gente come sarti che a lungo non vede. e se ci vede a lungo ci si chiede perchè cavolo scrive certe corbellerie.

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