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La Divina Commedia disegnata da Tono Zancanaro
Dal 9 luglio un’altra Divina Commedia farà eco alla mostra itinerante “Ossessione Dali”. Questa volta sono le opere di Tono Zancanaro (1906-1985), uno dei piu importanti disegnatori e incisori del dopoguerra, a scandire le sale del Museo Archeologico e d’Arte della Maremma di Grosseto. Accanto alle stampe dedicate al poema dantesco verranno esposte una serie di altre opere che l’artista ha eseguito focalizzandosi sulle tematiche portanti della Commedia di Dante: dalla dimensione del male che viene rappresentata dalla figura mostruosa del Gibbo, alla dimensione paradisiaca espressa attraverso l’immagine di paesaggi idilliaci e figure femminili mitizzate, alla dialettica tra queste due dimensioni sintetizzata dal lavoro dell’uomo che cerca di emanciparsi dallo sfruttamento.
Zancanaro è stato inoltre sempre attento e partecipe alla vita politica del paese e individua i nemici della democrazia eseguendo sette acqueforti dedicate al ciclo de “Neo Gibbo” (1961-1970) che raccontano, attorno ai “fatali sette colli“, una serie di vicende che vedono coinvolti – oltre al Gibbo e la sua anima nera – i principali personaggi politici del tempo. La mostra, inserita nel progetto di iniziativa “una rete regionale delle culture della contemporaneità” e promossa dalla Provincia di Grosseto all’interno del progetto “Maremma in-Contemporanea 2011”, resterà aperta fino al 4 settembre 2001.
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