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Il gioco delle tre carte della Cina per aggirare i dazi americani

Di Rodolfo Casadei
10 Giugno 2024
Pechino evita barriere e divieti investendo in quei paesi - come Messico, Vietnam e Marocco - che hanno accordi di libero scambio con gli Stati Uniti. Così elude le mosse di Biden
Xi Jinping, presidente della Cina
Xi Jinping, presidente della Cina (Ansa)

Fatta la legge, trovato l’inganno: gli Usa impongono dazi colossali alle merci cinesi, stilano liste di compagnie con le quali non si può commerciare, ma la Cina aggira barriere e divieti delocalizzando le sue produzioni in paesi che hanno accordi di libero scambio con gli Usa o mimetizzando le proprie imprese sotto nuove ragioni sociali.
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Fdi Markets, società sussidiaria del Financial Times, ci informa che nei primi tre mesi di quest’anno sono stati annunciati 41 progetti logistici e manifatturieri cinesi in Messico (dove è stata eletta una presidente "filocinese" come Claudia Sheinbaum, così come filocinese era il suo predecessore Andrés Manuel Obrador) e 39 in Vietnam. Si tratta di cifre record per questi due paesi, che in questo modo superano entrambi gli Stati Uniti come destinazioni del maggior numero di progetti di investimento cinesi all’estero. Altri stati che hanno registrato il loro r...

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