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Sul sito di Tgcom 24 si scrive: «“C’è tutto un mondo che a parole si schiera e si mobilita a favore dei diritti civili, ma tace e volge lo sguardo dall’altra parte rispetto a stupri e torture, già ampiamente documentati, sulle donne ebree aggredite, massacrate ed esposte pubblicamente dai terroristi di Hamas. Un silenzio complice e assordante”. Così all’Ansa il presidente della Comunità ebraica di Roma, Victor Fadlun. “A nome di tutta la Comunità, unisco la mia voce a quanti nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne dicono un no alto e forte a qualsiasi forma di prevaricazione, abuso, persecuzione o, peggio, violenza e omicidio di genere”, aggiunge Fadlun».
Ogni tanto si avverte quella terribile sensazione che siano tornati di moda quegli europei e quegli americani che alla fine degli anni Trenta voltavano le spalle alle leggi razziali e ai campi di concentramento nazisti, perché non si disturbasse la loro vita e politichina quotidiana.
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