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La preghiera del mattino

I pericolosi sogni neo-ottomani di Erdogan

Di Lodovico Festa
13 Settembre 2024
La sfida tra India e Cina, quella tra Egitto ed Etiopia, le simpatie per la Russia degli austriaci: solo la politica può salvarci dal ritorno al passato. Rassegna ragionata dal web
Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan
Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan (Ansa)

Su Byoblu Giuliana Radice scrive: «Su Egitto e Sudan pende una minaccia, la Gerd, Grand Ethiopian Renaissance Dam, l’imponente diga sul Nilo Azzurro, alta 145 metri e larga 260 costruita nella regione etiope di Benishangul-Gumuz, a circa 30 chilometri dal confine sudanese. La struttura è nelle fasi finali di riempimento e le sue undici turbine saranno operative entro il 2025. Diventerà la più grande centrale idroelettrica del continente e la settima al mondo per grandezza, sarà in grado di fornire elettricità a 110 milioni di etiopi. Il suo surplus potrà essere esportato in Sudan, Kenya e Gibuti, generando un notevole introito per il paese del Corno d’Africa».

Nilo bianco contro Nilo azzurro, egiziani che si scontrano con nubiani/etiopi: che atmosfera da quattro-cinquemila anni fa danno queste notizie.
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Su Scenari economici Jean Valjean scrive: «Nell’ultimo esempio di come la Cina stia intensificando le sue infrastrutture militari vicino al confine indiano, i media indiani, c...

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