Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Giustizia
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Blog
    • La preghiera del mattino
    • Lettere al direttore
    • Il Deserto dei Tartari
    • Casca il mondo
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Giustizia
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Blog
    • La preghiera del mattino
    • Lettere al direttore
    • Il Deserto dei Tartari
    • Casca il mondo
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Interni

I bilanci delle spese per il carcere. Pagano (Dap): «La società deve contribuire»

Più di 2 miliardi spesi per il personale, 55 milioni per le infrastrutture, solo 5 miilioni per le condizioni dei detenuti. Il vicedirettore del Dap: «Anche gli investimenti sul personale hanno ricadute positive per chi è in carcere»

Chiara Rizzo
25/07/2012 - 16:57
Interni
CondividiTwittaChattaInvia

In questi giorni è stata presentata la relazione sulla perfomance 2011 del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Dal documento si evince la distribuzione delle risorse economiche per le carceri italiane: la parte del leone, con l’85 per cento delle assegnazioni finanziarie, la fanno le spese per il funzionamento dei servizi istituzionali: 2 miliardi e 637 milioni di euro. Più nello specifico, all’interno di questa voce, le spese per il personale del Dap (da quello degli uffici a quello che lavora dentro le carceri, compresa polizia penitenziaria, direttori, educatori) ammontano a 2 miliardi 300 milioni. Tolte le voci di spesa per il personale, per il miglioramento delle condizioni di detenzione (che direttamente influisce sulla vita delle 67 mila persone detenute), sono stati spesi 5 milioni 884 mila euro, per le infrastrutture (con le spese di ammodernamento, manutenzione, restauro degli istituti) circa 55 milioni di euro e poi ancora 37,9 milioni di euro per la valorizzazione delle risorse umane, una voce che comprende le spese (850 mila) per la formazione di nuovi allievi presso le scuole di formazione, e per i corsi di aggiornamento presso l’Istuto superiore di studi penitenziari per personale già in ruolo.
Tempi.it ha parlato di questi dati con Luigi Pagano, attuale vicedirettore del Dap. Pagano, dopo una lunga e proficua esperienza alla direzione di San Vittore e poi del provveditorato regionale lombardo, si è insediato da pochi mesi al Dap.

Le risorse destinate al personale superano di gran lunga quelle destinate al miglioramento della vita dei detenuti. Perché questa sperequazione nella distribuzione delle risorse economiche?
È normale ci sia perché la voce sul personale comprende anche gli stipendi per una struttura che comprende 60 mila dipendenti, tra polizia, educatori, psicologi.

Nelle carceri italiane ci sono 67 mila detenuti. Anche al netto degli stipendi, solo per la formazione del personale, si sono spesi 37 milioni di euro, contro gli oltre 5 milioni per detenuti, comprensivi – in questo caso – anche delle spese per la formazione, l’istruzione e il lavoro, oltre che del vitto. Non è eccessiva la differenza tra queste voci?
Il mantenimento degli istituti costa notevolmente, ma anche il loro miglioramento sicuramente tenderà a ridurre il sovraffollamento. Allo stesso modo, la formazione professionale al personale ha delle ricadute sulla qualità di vita del detenuto.

Ma voi misurate l’efficacia oggettiva di questi investimenti per la formazione? Misurate l’efficacia delle ricadute sulla qualità della vita dei carcerati?
Sì sicuramente vengono misurate; così come viene misurato l’aumento delle linee programmatiche del reinserimento. Per quanto riguarda la spesa per le carceri ci sono poi sicuramente dei grossi problemi per quanto riguarda la vita in carcere, è conosciuto il problema enorme del vitto, sia per le quantità che la qualità. Ma per quanto riguarda la spesa per il singolo detenuto c’è da riprendere il discorso sulla spesa giornaliera.

Si riferisce ai dati del ministero della Giustizia, secondo cui su 112 euro spesi al giorno per ogni detenuto, in media 98 euro servono a coprire i costi del personale penitenziario, 4 per il funzionamento della struttura, e 6 per pagare vitto, cure mediche, istruzione e lavoro dello stesso detenuto?
Mi riferisco a questo dato sì. All’interno del quale ci sono tutta una serie di variabili come la spesa sanitaria che, in realtà, non dipende più dalla nostra gestione, perciò non è inserita effettivamente in quei 6 euro. Il settore sanitario non è più affidato alla gestione del Dap e dal 2008 è a carico del sistema sanitario nazionale: per questo quei 6 euro non comprendono questa voce. Lo stesso discorso vale per quanto riguarda l’istruzione ordinaria, la cui spesa ora è a carico del ministero dell’Istruzione, mentre quella della formazione professionale dipende dalle Regioni. Dopo di che, è vero che, per quanto riguarda i detenuti, c’è stato il taglio delle voci delle mercedi (i compensi che spettano ai detenuti che lavorano dentro il carcere per l’amministrazione penitenziaria), ma, dall’altra parte, c’è stato il nostro tentativo di portare dentro le carceri le aziende private che diano lavoro e paghino i detenuti. Le voci di spesa per il detenuto sembrano misere, e questo non dipende solo da un problema di spending review, perché altrimenti sarebbe una banalità. C’è invece l’interesse a raggiungere un obiettivo: che tutta la società esterna investa e contribuisca alle spese del carcere. Solo così si può attuare la rieducazione e il reinserimento. Anche se avessimo risorse maggiori – e attualmente c’è uno stato d’emergenza – comunque la maggior parte di ciò che serve alle carceri deve arrivare dalla società esterna. Con questo stesso obiettivo stiamo lavorando anche sulla programmazione trattamentale, per coinvolgere sempre di più le aziende esterne, per portare il lavoro in carcere dall’esterno, sull’esempio di quello che accade a Bollate.

Tuttavia i fondi della Smuraglia, cioè i contributi destinati proprio alle aziende che portano lavoro in carcere dall’esterno, nell’ultimo semestre 2011 sono stati tagliati. Non ci risulta che siano stati riattivati nel 2012. Qual è la situazione?
I fondi della Smuraglia non sono stati ancora finanziati: adesso so che il parlamento sta lavorando anche per ripristinarli.

Come pensate, dunque, di portare lavoro dall’esterno?
La Smuraglia, è vero, dà degli incentivi alle imprese. Gli incentivi della Smuraglia sono solo uno dei mezzi, ma il mezzo privilegiato è quello di portare i detenuti a lavorare all’esterno e presso imprese esterne, come si vorrebbe fare a Milano per l’Expo. A Bollate un call center fa lavorare 100 detenuti, ed è l’impresa a pagare direttamente il detenuto: è solo uno degli esempi di ciò che avviene nelle carceri, e ora lavoriamo anche a linee programmatiche per le case di reclusione, per abbassare determinati tipi di livelli di sicurezza, e portare dentro più facilmente le imprese private. La strada è questa.

Nel 2011 sono stati elaborati due Piani esecutivi d’azione per fotografare la situazione delle aree educative e la situazione dell’istruzione delle carceri. Che esito hanno avuto?
Per il momento non posso renderle pubbliche. I due Pea hanno sicuramente espresso risultati positivi. Ogni attività che si fa in termini di personale e di detenuti, ha sempre risultati positivi.

Avete eseguito una fotografia precisa anche dell’efficacia di quello che si fa dentro le carceri per il reinserimento lavorativo? Con che esito?
Sicuramente viene misurato l’aumento delle linee programmatiche del reinserimento. Andare a stimare il reinserimento è un’indagine molto importante, da fare in profondità, anche sulla recidiva, e quindi occorre aspettare un lungo periodo. A Bollate possiamo dire di aver visto una riduzione del 30-40 per cento della recidiva, anche se in un arco di tempo basso (3-4 anni dopo l’indulto). In quel caso, i rientri in carcere sono sicuramente diminuiti. Su questo modello stiamo cercando di modificare tutti gli istituti. Se si prendono i risultati sul “momento”, sul breve periodo, essi saranno negativi. Se si tiene conto invece di ciò che è successo negli ultimi 20 anni, l’esempio è stato testimoniato anche dai detenuti di Poggio Reale, che hanno parlato di un ottimo lavoro del personale penitenziario. La trasformazione è stata enorme negli ultimi 20 anni nel lavoro in carcere e soprattutto da parte della polizia penitenziaria.

Tags: carceridapdetenutiLuigi PaganoSmuragliasovraffollamento carceri
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Carcere

Carceri, un altro anno tragico: 556 ingiuste detenzioni e record di suicidi

31 Maggio 2023
Il carcere di Bollate, Milano, 26 maggio 2020 (Ansa)

Pnrr. Date una possibilità a noi carcerati

12 Febbraio 2023
Davide Damiano, candidato per Noi Moderati alle elezioni regionali in Lombardia

«Il mio “capitalismo popolare” per la Lombardia»

26 Gennaio 2023
La cella di un carcere italiano - Ansa

Carceri, 76 suicidi. «Il sistema non sa cosa fare»

13 Novembre 2022
Carlo Nordio carcere ostativo

Carcere ostativo. «In Italia non c’è la pena di morte, ma la morte per pena»

2 Novembre 2022
Foto di gruppo con gli amici volontari dell'associazione Incontro e Presenza disegnata dal detenuto Ivan Maria

Gesù bambina e il carcerato

25 Dicembre 2021

Video

I negozi in Artsakh sono vuoti a causa del blocco del Corridoio di Lachin da parte dell'Azerbaigian
Video

Sette mesi di «catastrofe umanitaria» in Artsakh

Redazione
26 Luglio 2023

Altri video

Lettere al direttore

Blog

I piccoli grandi eroi dell’Armenia

Teresa Mkhitaryan
29 Settembre 2023

Read more

Scrivi a Tempi

Foto

alba promessa
Foto

Quel cielo come il sangue. Una promessa

29 Settembre 2023
Sas dla Crusc
Foto

Ritorno al Sas dla Crusc. Davanti al trono

31 Agosto 2023
Matrimonio sposa
Foto

Bambina, sposa

31 Luglio 2023
Luigi Negri sul palco del Meeting di Rimini
Foto

Fede e cultura una sfida per la ragione

22 Giugno 2023
Una casa semi-sommersa dall’acqua in seguito all’alluvione in Emilia-Romagna
Foto

La notte che ha incominciato a piovere

10 Giugno 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Via Traù, 2 – 20159 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Via Traù, 2 – 20159 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Blog
    • Lettere al direttore
    • La preghiera del mattino
    • Casca il mondo
    • Il Deserto dei Tartari
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Tempi Media
    • News
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist