Hollande, ascolta l’appello dei tuoi compagni socialisti: «I bambini non sono cose, bisogna vietare l’utero in affitto»
Le più importanti figure del mondo socialista e comunista francese si rivolgono a Hollande perché non legalizzi l'utero in affitto: «Se la Francia si piega il mercato dei bambini diventerà realtà»
«Signor presidente della Repubblica, gli esseri umani non sono delle cose». Si sono rivolti così a François Hollande decine di professori universitari ed intellettuali francesi per chiedere che l’utero in affitto non venga di fatto legalizzato in Francia. Tra i firmatari dell’appello, ripreso da Libération, spiccano diversi nomi “di sinistra”: Jacques Delors (socialista e presidente della Commissione europea dal 1985 al 1994), Lionel Jospin (ex primo ministro socialista), Yvette Roudy (femminista e socialista, ministro dei Diritti delle donne dal 1981 al 1986), Marie-George Buffet (segretario nazionale del Partito comunista francese dal 2001 al 2010) e Nicole Péry (ex vicepresidente del Parlamento europeo).
CORTE EUROPEA. In Francia si è tornati a parlare di maternità surrogata dopo che la Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato la Francia imponendole di riconoscere i figli di coppie francesi nati all’estero con la tecnica dell’utero in affitto. Il governo sembra non avere intenzione di ricorrere in appello anche se in Francia la maternità surrogata è proibita dalla legge.
«MERCATO DEI BAMBINI». Secondo i firmatari «il contratto di maternità surrogata è contrario al principio del rispetto della persona. Sia della donna, che porta in grembo il bambino ordinato, sia del bambino, ordinato da una o due persone, che si sviluppa dentro il ventre della “surrogata”». «Se la Francia si piega» alla sentenza della Corte europea, continua l’appello, «se le filiazioni dei bambini, oggetto dei contratti di maternità surrogata fatti all’estero, vengono iscritte nei registri francesi, allora il mercato dei bambini diventa di fatto realtà. Il contratto di maternità surrogata fatta all’estero sarà effettivo come se fosse lecito».
IL PREVEDIBILE FUTURO. Gli ex ministri socialisti continuano parlando di quello che certamente avverrà entro breve: «Una volta acquisito, signor Presidente, come spiegherete ai francesi e alle francesi che se hanno i soldi potranno andare a comprare un figlio all’estero e farlo iscrivere come loro figlio o figlia nei registri francesi, mentre se non ce li hanno e sono meno fortunati dovranno subire il divieto che resta nel diritto francese applicabile ai contratti di maternità surrogata realizzati in Francia? E come vietare questa pratica se si riconoscono i suoi effetti con il pretesto che sarebbe stata fatta in paesi dove è legale?».
MEGLIO DELLA MANIF. Ricordando le parole di Hollande, che nel febbraio del 2013 disse che si sarebbe sempre opposto all’utero in affitto, i firmatari chiudono l’appello chiedendo al presidente di «opporsi pubblicamente» alla maternità surrogata, «che trasforma i bambini in cose». In gioco «c’è la difesa delle donne e dei bambini», per questo Hollande viene anche invitato a «presentare un progetto di convenzione internazionale volto a proibire la pratica delle madri surrogate e a lottare per via penale contro questa pratica, secondo la convezione del Consiglio d’Europa contro la tratta degli esseri umani». La Manif pour tous non avrebbe potuto essere più chiara.
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“la Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato la Francia imponendole di riconoscere i figli di coppie francesi nati all’estero con la tecnica dell’utero in affitto”
Precisiamo meglio quello che è successo (e che paradossalmente mette, nello specifico, la Francia in una posizione più conservatrice dell’Italia). Una coppia francese è ricorsa alla maternità surrogata (detta anche utero in affitto) in quanto la lei della coppia non era in grado di avere figli. Sono nati due gemelli, biologicamente figli del lui della coppia (ma ovviamente non della lei), che negli stati uniti, dove la surrogacy è legale, sono stati registrati come figli della coppia. Una volta tornati in patria, la coppia è stata prima indagata per la surrogacy (ma prosciolta in quanto la surrogacy è vietata in francia ma non negli stati uniti, ed essendo stata effettuata negli stati uniti valgono le leggi dello stato in cui l’azione è stata compiuta) , poi è stato negato ad ENTRAMBI i genitori, incluso il genitore biologico, di riconoscere i figli che quindi, per lo stato francese, sono figli di nessuno. Questo lede i diritti dei bambini, è questo che dice la sentenza.
Almeno in italia il genitore biologico può riconoscere il figlio (l’altro, nel caso di coppie etero, lo può poi adottare in accordo con la stepchild adoption che è prevista anche dalla legge per le unioni civili che dovrebbe essere discussa in parlamento a settembre)
Bisogna diminuire la popolazione mondiale, altro che continuare a sfornare figli…
Planned Parenthood sta facendo un gran lavoro in questo senso.
– Il Tecnarca
….intanto incominciate col diminuirvi da voi stessi.
Tanto sarete immediatamente sostituiti da extracomunitari africani e dell’est europa.
Dunque facciamo un affare, che più grande di così non si può.
Tecnarcaico, direi.
Stiamo autodistruggendoci. Il matrimonio è solo tra uomo e donna. I bambini chiedono un papà e una mamma. Lo vado ripetendo ai miei alunni palermitani e spero che il messaggio passi.
bravissimo. Ce ne fossero di insegnanti come Lei. Quando generalmente questi indottrinano a relativismo morale, omosessualismo, legalizzazione delle peggiori porcherìe.
Lol, diffondere questa ideologia, però, va bene. Spero che i tuoi alunni ti ci mandino fra i denti, come facevamo noi con la nostra professoressa spara-baggianate 😉
Se volete ottenere il divieto alla maternità surrogata dovete puntare sulla tutela della salute della donna che per vivere potrebbe essere costretta a molte gravidanze con le conseguenze del caso. Obiettivamente credo che sia l’unica strategia per sensibilizzare l’opinione pubblica perché si tratta di qualcuno, una persona che già esiste qua e ora non potenziale come potrebbe essere l’eventuale nascituro che bisogna immaginare nel futuro.
I più deboli pagano per le porcherie dei più forti.