Gotti Tedeschi: «L’economia non cresce perché non facciamo figli»

Di Massimo Giardina
26 Ottobre 2011
L'economista Ettore Gotti Tedeschi spiega perché siamo in crisi e perché l'Italia è più virtuosa di altri paesi: «L'economia non crolla per la finanza, noi abbiamo fatto troppa finanza perché non cresceva più l'economia. La causa principale è il tasso di natalità decrescente. L'Italia non è messa poi così male. Siamo stati molto più bravi di altri nel controllo della spesa pubblica»

«L’Italia non è messa poi così male. Siamo stati molto più bravi di altri paesi nel saper controllare la spesa pubblica e la crescita dell’indebitamento». Interviene così l’economista Ettore Gotti Tedeschi a Radio Tempi, durante il programma Gli spari sopra, e spiega il suo commento distinguendo tre entità: famiglie, imprese e Stato. Le prime due sono «virtuose», la terza si aggiudica invece una maglia nera.

«Le famiglie negli ultimi vent’anni sono state costrette a sacrificare crescita e risparmio, sono state ignorate e in alcuni momenti penalizzate, dovendo pensare loro ai figli che non trovavano lavoro e agli anziani». Le imprese, ricorda l’economista, «sono riuscite a stare in piedi senza una grande attenzione del mondo della finanza, sia per quanto riguarda le immissioni di capitali, sia per la concessione di finanziamenti». Il debito totale, ricorda poi Gotti Tedeschi, è determinato dalla somma dei debiti dello Stato, delle famiglie, delle istituzioni finanziarie e delle istituzioni industriali. «Non si deve solo guardare al debito pubblico. In altri paesi sono aumentati i debiti delle entità finanziarie, mentre negli Usa si sono indebitate le famiglie che hanno successivamente trasferito il loro passivo al sistema bancario. Lo stato americano, per salvare la situazione ha nazionalizzato il debito». In Italia, invece, sta avvenendo il processo opposto: «E’ in corso la privatizzazione del debito, basta pensare alla tassa patrimoniale».

Tutta colpa della finanza? «No» continua Gotti Tedeschi parlando delle ragioni che hanno portato alla crisi. «Il crollo dell’economia non nasce perché abbiamo fatto troppa finanza, noi abbiamo fatto troppa finanza perché non cresceva più l’economia. La causa principale è il tasso di natalità decrescente occidentale. Negli ultimi 25 anni la nostra porzione di mondo ha rifiutato la crescita demografica e questo ha comportato in primis un crollo dello sviluppo e il conseguente aumento dei costi fissi assorbiti poi dalle tasse».

Su quest’ultimo tema, Giovanni Paolo II Benedetto XVI e il card. Angelo Scola sono stati preveggenti perché «se si interrompe la crescita delle persone in modo organico, come fa a crescere il Pil?».

Ascolta l’intervista integrale a Ettore Gotti Tedeschi
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