La modifica sui conti che vuole imporci Bruxelles ha conseguenze trascurabili per l'economia. È uno scontro politico, non tecnico. Il vero problema è il nostro declino
Nella top ten delle voci in crescita la solita telefonia, la tecnologia, i servizi ricreativi. Scivolano invece ancora più in basso le spese per la manutenzione della casa
Se le stime preliminari dell'Istat verranno confermate dai dati dei conti economici trimestrali, l'aumento del Pil è in lineare decelerazione (ma gufo chi lo dice)
La vera notizia che nessuno ha evidenziato è che la crescita sta già decelerando prima ancora di accelerare. Come confermano gli altri indicatori congiunturali
Ripresina, sì, ma trainata più dalla buona sorte che dalle misure del governo. Non era meglio puntare sull'innovazione invece che sulla svalutazione del lavoro?
La china irreversibile imboccata da Europa, Stati Uniti, Giappone e Regno Unito ha a che fare con il trionfo dell'individualismo. E l'ascesa dei Brics, i nuovi padroni del mondo, dimostra che un'alternativa è possibile
Elise Stefanik, 30 anni, godeva dell'appoggio dei pro life e ha rilanciato l'American Dream, distrutto l'Obamacare e promesso «meno tasse per creare lavoro»
Settecento economisti di tutti gli schieramenti si ribellano al "modello Grecia" e chiedono a Renzi di rivoluzionare le priorità dell'Europa. Basta con i sacrifici suicidi della Merkel, serve una Bretton Woods per l'euro
«La minaccia di non rispettare i vincoli sul debito non farà cambiare idea alla cancelliera. L'austerity si supera liberando le imprese, non bluffando come Parigi». Intervista a Francesco Forte