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Fumetto – Le grandi avventure di Paperinik tornano in una nuova ristampa

Di Amedeo Badini
24 Febbraio 2015

SetHeight247-pkgiant04Feb15A quattro mesi dalla presentazione a Lucca Comics 2014, la ristampa di Paperinik New Adventures, sotto il nome di PkGiant, continua la sua corsa in edicola. Non è mai semplice strutturare una ristampa, anche se sembra facile. Ma, quando si toccano collane molto amate dal pubblico come in questo caso, il rischio è sempre dietro l’angolo. Panini Comics ha però saputo ben adattare vecchi e nuovi influssi, forse con un tocco di eccessiva tradizione, nel complessivo piano strategico di novità e collane nuove che descrivevamo qui. A partire dalla copertina, affidata quando è possibile agli autori della storia, ad un formato che, come recita il nome, è davvero gigante, fino ad un po’ di chicche interne, come il poster interno che pubblica la vecchia cover più una umoristica del bravo Stefano Intini. E pare che altri ritorni siano pronti ad arrivare, in un misto di innovazione e tradizione. Molte polemiche sono nate per l’utilizzo della carta, di tipo ruvido rispetto a quella vecchia liscia, ma sono piccolezze. Per certi versi rammarica di più vedere la copertina “sporcata” da scritte e loghi forse un po’ troppo invadenti. Ma si tratta di piccolezze, di fronte a contenuti che, specie per chi non ha mai letto le storie, sono dei gran capolavori.

Questo mese forse c’è una delle storie più belle, ovvero Ombre su Venere, soggetto di Francesco Artibani e Simone Stenti, sceneggiatura di Francesco Artibani e disegni di Ombre su VenereClaudio Sciarrone. Si tratta di un gioiello, in cui una trama complessa e ricca si combina con disegni eccellenti e un layout sempre più rivoluzionario. La storia si snoda su due piani narrativi, un’avventura spaziale per Paperinik e l’alleata aliena Xadhoom e un’indagine condotta a Paperopoli dai giornalisti d’assalto Lyla Lay e Mike Morrighan. Ciò che li lega è Angus Fangus, il diabolico reporter che pur essendo un nemico resta, per l’eroe papero, una persona da salvare. A quello aggiungiamo la stratificata gerarchia della temibile razza aliena degli Evroniani con lo scontro tra casta scientifica e militare, un emozionante scontro con gli schiavi di Evron e un’astronave dal convincente design per viaggi interstellari. Le 70 tavole volano con leggerezza, infilando battute argute, gag fisiche e spiegoni para-scientifici. Claudio Sciarrone da par suo fa un ulteriore passo avanti e, rispetto al Vento del tempo, il suo stile è ancor più convincente e in linea con l’innovatività della serie. La doppia splash page (qui a fianco nel suo formato gigante) dell’astronave è straordinaria, ma incredibili sono anche le tante vignette incrociate, le forme inedite dei riquadri e le prospettive ardite. Ma è nei personaggi che infonde un’umanità unica: il suo Angus è perfetto, così come Paperinik. Una storia profondamente adulta, che pone le basi per le varie relazioni interpersonali tra i personaggi per il proseguo della serie.

Quando uscì, nel 1996, tutta la sua carica rivoluzionaria traspariva palpabile. A quasi vent’anni di distanza, è innegabile come PkNA resti una serie profonda, avvincente, coinvolgente e capace di trattare il lettore con garbo e rispetto, offrendogli storie complesse e profondamente legate tra di loro. Un concetto, quello della continuity, molto presente in Marvel e in DC ma che in Disney, Don Rosa a parte, non ha mai trovato terreno fertile. Ma il ritorno, e il successo, di Paperinik anche sulle pagine di Topolino, con altre due saghe in arrivo tra primavera e autunnno, hanno confermato il grande amore che i lettori conservano per un certo modo di narrare. Lunga vita a PkNA dunque, e si spera che porti a continui sviluppi di questa grande saga.

Ombre su Venere, di Francesco Artibani e Claudio Sciarrone, PkGiant n. 4, 84 pag. a colori, 3,50€, Panini Comics, in tutte le edicole e le fumetterie

@Badenji

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