Fred Perri: Te Deum laudamus perché mi hai fatto genoano

Di Fred Perri
05 Gennaio 2015
Grazie a Te non sono interista. Tifo il Grifo che va alla grande, peccato che anche la Samp sia lì. E grazie perché non mi hai tolto il saluto quando ho votato Renzi. Prometto di non farlo mai più

Come da tradizione, anche nel 2014 l’ultimo numero del settimanale Tempi è interamente dedicato ai “Te Deum”, i ringraziamenti per l’anno appena trascorso firmati da diverse personalità del panorama sociale, culturale e civile italiano e non solo. Nella rivista che resterà in edicola per due settimane a partire dal 31 dicembre, troverete, tra gli altri, i contributi di Angelo Scola, Asia Bibi, Louis Raphaël I Sako, Fausto Bertinotti, Luigi Amicone, Renato Farina, Mattia Feltri, Aldo Trento, Pippo Corigliano, Annalisa Teggi, Alessandra Kustermann, Mario Tuti.

Pubblichiamo qui il “Te Deum” di Fred Perri

Te Deum laudamus perché un altro anno è passato e siamo ancora (quasi) tutti qui. Dopo il canale dedicato ai disaster movie su Sky confesso che un po’ mi sono toccato. Ma gli alieni, Tu che li hai creati, sono veramente tutti così viscidi?

te-deum-2014-tempi-copertina-asia-bibiTe Deum laudamus perché non ho mai beccato, nelle scuole dei miei figli, un preside come quello di Bergamo che ha proibito il Presepe. Ora lui sarebbe attaccato a una flebo e io in galera.

Te Deum laudamus perché non sono interista. Certo, un anno avrei fatto il Triplete ma pensa a tutti gli altri e alle ore di psicanalisi che avrei dovuto pagare.

Te Deum laudamus perché non mi hai tolto il saluto quando ho votato Renzi. Prometto di non farlo più. Non che gli altri siano dei fenomeni, eh.

Te Deum laudamus perché Conte è diventato commissario tecnico della Nazionale, almeno c’è da divertirsi. La parola che urla sempre ai giocatori: «Ampiezza!».

Te Deum laudamus perché la Juventus è accusata di rubare. Che godimento. Hanno fatto passare Giraudo e Moggi come Al Capone e John Gotti e adesso rifanno gli stessi discorsi. Però il Grande Vecchio non c’è, le intercettazioni nemmeno e quindi mo’ so’ cazzi.

Te Deum laudamus anche se siamo un paese allo sbando, senza capo né coda. Sono stato a prendere un aperitivo con una mia amica. Ha trent’anni meno di me e anche se i desideri non invecchiano mai con l’età (F. Battiato), mi comporto sempre bene con lei. Progettiamo di aprire un’agenzia di comunicazione. «Sì, ma a Londra», ha detto. E dove se no?

Te Deum laudamus perché mentre scrivo questo ringraziamento il vecchio Grifo è messo molto bene in classifica. Sinceramente non ci speravo, però Gasperson sta andando forte. Alleluia.

Te Deum laudamus, ma rispondi a questa domanda: come faccio a frodare il fisco? Mi hanno detto che anche le Cayman non sono più quel meraviglioso paradiso. Pare che rimangano solo le Bahamas. E dove ha comprato la villa, “lui”? È sempre avanti o gli spifferi qualcosa?

Te Deum laudamus perché giustamente punisci i miei peccati che sono tanti. Confiteor e accetto le Tue decisioni, però, belin, l’anno che il Genoa va alla grande, dovevi far andare forte pure la Samp? Quando Ti ci metti sei tremendo.

Te Deum laudamus, però mi devi spiegare perché hanno tolto i manifesti di Belen in biancheria intima. Si dice che distraevano gli automobilisti. Mah. Viviamo in una società che sta distruggendo ogni valore, predica l’aborto, l’eutanasia, la fecondazione selvaggia che sfiora l’eugenetica, poi ci si scandalizza per una bella topa in reggiseno e mutandine. Non è un po’ ipocrita?

Te Deum laudamus perché la moviola in campo non la vedrò mai. Smetterò prima anche della tecnologia applicata alle porte. Mi piacciono gli errori: di un portiere che si fa passare la palla sotto le gambe, di un attaccante che tira in tribuna da un metro, di un allenatore che non sistema bene la squadra in campo, di un presidente che compra un bidone, di un arbitro che non dà un rigore solare.

Te Deum laudamus e allora fai tornare a casa i due marò, per favore, perché se non ci pensi Tu resteranno laggiù a vita. Non credo proprio che lo scout di palazzo Chigi o anche chi verrà dopo di lui riuscirà a riportarli in Italia.

Te Deum laudamus perché oltre alla moviola in campo non avrò nulla a che fare con quello sperpero di denaro pubblico, quella cloaca di affari loschi, quel magna magna di soliti noti che sarà l’Olimpiade a Roma. Mi basta pensare a chi faceva l’ufficio stampa l’ultima volta, tutti figli di e amici degli amici.

Te Deum laudumus perché Beppe Grillo non combinerà più niente. Per un momento ho avuto paura, lo confesso. Non dice cose sbagliate, ma per come vuole risolvere lui i problemi finiremo di male in peggio.

Te Deum laudamus perché il calcio è bello perché è vario. Pippo “nostro” Inzaghi passa da fenomeno a pirla nel giro di una settimana. Dipende se ascolta i consigli del Berlusca (oppure no?).

Te Deum laudamus perché il Berlusca è ancora su piazza. Senza di lui dove finirebbe un’idea di centrodestra? Te lo dico io, a ramengo.

Te Deum laudamus perché me ne vado in pensione. Il giornalismo sportivo è un’altra cosa rispetto a quando ho cominciato. Allora te la dovevi giocare sul campo, ora vince chi copia meglio da internet.

Te Deum laudamus perché è sbarcata in Italia Agon Channel, la tv che fanno da Tirana. È piena di soubrette e giornalisti in declino che hanno scoperto la Merica a Tirana. Mi sa che prendo il gommone e li raggiungo.

Te Deum laudamus, ma li hai visti i talk show politici? Ci sono sempre gli stessi, è una compagnia di giro. Sì, meglio l’Albania, dammi retta.

Te Deum laudamus, ma fai qualcosa per il nostro calcio. Fai nascere un Ronaldo a Brescello e un Messi a Monopoli. Stiamo messi male.

Te Deum laudamus perché ci sei. Non incenerire chi sostiene il contrario, ma almeno dai una mano a chi Ti segue sempre con affetto. Magari qualche numero del Superenalotto…

Scherzavo. Buon anno.

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1 commento

  1. Edo

    Bello, Fred!

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