Esiste ancora un garantista nel Pd che abbia il coraggio di esporsi sul caso Del Turco?

Di Redazione
23 Luglio 2013
Ieri l'ex presidente dell'Abruzzo è stato condannato a nove anni e mezzo senza che si siano trovate le famose "prove schiaccianti". È ora che il garantismo della sinistra esca dalle catacombe

Ieri Ottaviano Del Turco, ex presidente della Regione Abruzzo, è stato condannato in primo grado «a ben nove anni e mezzo di reclusione per una vicenda di tangenti nel settore sanitario». La sentenza, scrive il Foglio, «è destinata a suscitare sorpresa e discussioni sia per l’entità della pena (…) sia per il carattere prevalentemente indiziario della ricostruzione dei fatti presentata dall’accusa, peraltro dopo anni di ripensamenti che lasciano trasparire una notevole incertezza istruttoria».

DOVE SONO LE PROVE? Il caso era iniziato con l’arresto di Del Turco il 14 luglio 2008 e con la conferenza stampa in cui l’allora procuratore capo Nicola Trifuoggi vantava «una montagna di prove schiaccianti»: sono intanto passati però quattro anni di processo in aula, quasi un centinaio di udienze, e nel frattempo Trifuoggi ha fatto in tempo ad andare in pensione. «Di queste prove – scrive il Foglio – cioè dei riscontri materiali che suffragassero le accuse dell’imprenditore correo [Angelini] e “pentito”, non se ne sono viste. Non si è trovata traccia del denaro che Del Turco avrebbe ricevuto e su alcune “prove” fotografiche i periti hanno avanzato dubbi di piena attendibilità, e di questa debolezza dell’impianto accusatorio si trova qualche traccia persino nella sentenza, che è stata di assoluzione per alcuni episodi, “per non aver commesso il fatto”».

IL PD TACE. «Una condanna pesante – continua il giornale di Giuliano Ferrara – basata su dichiarazioni di un correo prive di riscontri materiali e ampliata dalla presunzione di collaborazione delittuosa tra soggetti politici inevitabilmente legati da rapporti di solidarietà del tutto legittimi, solleva più di una perplessità, indipendentemente dal nome e dal rango degli imputati. Se c’è una sensibilità garantista anche nella sinistra, sarebbe l’occasione di farla uscire dalle catacombe in cui sembra si sia inabissata. Ma si sa che sull’atteggiamento tenuto sul caso Del Turco il Pd avrebbe molte cose da chiarire a se stesso».

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1 commento

  1. francesco taddei

    penso che la giustizia (cioè nelle sue forme istituzionali) sia da riformare profondamente, a cominciare dalla responsabilità dei giudici (e dei politici, che ancora oggi non esiste), ma come può una minoranza risolvere sto macigno?

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