È l’ultimo episodio di odio anticristiano in Egitto e ha fatto scalpore per la sua efferatezza. Il 47enne copto Ramsis Boulos Hermina è stato assassinato nel suo negozio nella città di Alessandria il 10 dicembre da due estremisti islamici noti nel quartiere per il suo odio verso i cristiani, riporta Al Watani.
ATTENTATO IN NEGOZIO
Nasser Ahmed Muhammed, conosciuto come Nasser al Sambo, era già stato condannato più volte per i danni causati ai negozi cristiani del quartiere di Al Wardayan, dove risiede. Uscito da poco di prigione, aveva intensificato le sue azioni persecutorie insieme ai suoi due fratelli, Ali e Anwar. Quando il 10 dicembre la madre dei fratelli Sambo è morta, Nasser e un fratello sono entrati nel negozio di Hermina armati di coltelli, spade e bastoni, minacciando il cristiano copto e accusandolo di essere la causa della morte della madre.
I due hanno aggredito Hermina e mentre uno lo teneva fermo, l’altro lo accoltellava al petto e al collo. Due negozianti copti vicini, uno dei quali era il fratello di Hermina, sono accorsi in suo aiuto, subendo lo stesso trattamento. Gli estremisti musulmani, prima di andarsene, hanno devastato anche i negozi dei copti. Tutti e tre i cristiani sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale più vicino, dove i medici non sono riusciti a salvare Hermina.
I FUNERALI
Alla polizia i fratelli Sambo hanno negato di aver ucciso i cristiani e si trovano ora in custodia cautelare in attesa della fine delle indagini. I funerali di Hermina, che si sono svolti lunedì, sono stati officiati da Anba Illarion, vescovo generale delle chiese di Alessandria, alla presenza di numerosi rappresentanti del Senato e della Camera. Dopo la cerimonia la salma è stata portata al cimitero con una lunga processione per le strade di Alessandria. Ora i copti chiedono giustizia ma temono che, come spesso accade, gli assassini riescano a farsi riconoscere infermi mentalmente per sfuggire al carcere.