
Dylan Dog potrebbe tornare al cinema grazie al crowdfunding
L’indagatore dell’incubo Dylan Dog, nato dalla penna di Tiziano Sclavi, è il protagonista di un fumetto cult orgogliosamente italiano. Un personaggio perfetto per il cinema, almeno sulla carta, visto che i tentativi di rendere la sua complessità sul grande schermo si sono spesso rivelati un grosso flop. Nel 2010 il regista canadese Kevin Munroe ha messo in scena una riduzione cinematografica distante anni luce dalla storia originale dando vita a un film chiaramente destinato a un pubblico di adolescenti americani ignari del personaggio e delle sue sfaccettature.
DELLAMORTE. Nel 1994 Rupert Everett (l’attore a cui Sclavi si è ispirato per disegnare Dylan Dog) vestì i panni di Francesco Dellamorte, sorta di nemesi dell’indagatore dell’incubo nel film Dellamorte, Dellamore. Anche in questo caso il risultato deluse le aspettative dei lettori del fumetto. Ma la mancanza di un film dedicato all’eroe scacciamostri, suonatore di clarinetto e vegetariano convinto, si fa sempre più persistente nei fan, a tal punto che due di loro hanno deciso di provare a trasformare il fumetto in pellicola.
UN FILM PER I FAN. Agli appassionati di webseries i nomi di Luca Vecchi e Claudio Di Biagio suonano familiari. Il primo recita nella serie The Pills, che conta migliaia di visualizzazioni su YouTube, l’altro è l’ideatore di Nonapritequestotubo, serie altrettanto seguita sul tubo. I due attori hanno lanciato una campagna di raccolta fondi sul web (crowdfunding) per chiedere agli utenti di aiutarli a rendere realtà un film sull’indagatore dell’incubo. Il film si chiamerà Dylan Dog – Vittima degli eventi e racconterà di Dylan e del suo fido e squinternato assistente Groucho all’opera sui misteri di Roma. Il film ha già un trailer ma servono almeno trentamila euro per far sì che il progetto prenda vita. I fan sembrano aver risposto numerosi all’invito degli attori e al momento, a otto giorni dalla chiusura della raccolta, hanno già donato più di novemila euro. Chissà che il sogno nel cassetto di migliaia di avidi lettori delle avventure edite da Sergio Bonelli non trovi presto una realizzazione cinematografica.
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