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Domani inizierà la Cop28 a Dubai ed è paradossale che per discutere di come raggiungere gli obiettivi prefissati nel 2015, cioè limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5 gradi Celsius rispetto ai livelli pre-industriali tagliando le emissioni di gas serra del 43% entro il 2030, gli oltre 70 mila invitati si riuniranno proprio negli Emirati Arabi Uniti.
Il paradosso della Cop28 a Dubai
Per quanto lo Stato della Penisola arabica voglia dare di sé un'immagine molto green - e non è un caso che all'uscita dall'aeroporto campeggi un enorme cartellone pubblicitario che mostra una distesa infinita di pannelli solari nel deserto - la realtà è molto diversa.
Gli Emirati, sesto paese al mondo per emissioni pro capite, sono molto lontani dal raggiungere l'obiettivo di diventare climaticamente "neutri" entro il 2045. Gli investimenti nell'energia rinnovabile, infatti, vanno di pari passo con quelli per estrarre il petrolio e il gas naturale, risorse di cui lo Stato è ricco e...
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