I paesi della Conferenza sul clima raggiungono un accordo per accelerare l'abbandono di petrolio, gas e carbone in modo “giusto, ordinato ed equo”. Una vittoria diplomatica degli Emirati nella guerra globale sull'energia
Anche il Dragone fa parte dei paesi in via di sviluppo che beneficeranno del fondo "perdite e danni". Ma la Cina, oltre a essere una superpotenza economica, è anche il più grande emettitore di CO2 del mondo
La Conferenza sul clima di Dubai finirà con il solito nulla di fatto, ma tra leader realisti, apertura al nucleare e uscite azzardate sui combustibili fossili si intravede la possibilità per una «transizione energetica non ideologica»
I paesi poveri e gli ambientalisti radicali volevano che l'Occidente si riconoscesse "colpevole" di essersi sviluppato. Invece è solo nato un doppione del Fondo verde per il clima (istituito nel 2010)
Non siamo minimamente pronti alla transizione dai combustibili fossili all’energia green. Finché i leader mondiali non lo ammetteranno, i vertici sul clima resteranno una farsa. E le emissioni continueranno ad aumentare
Domani inizia la Cop28 negli Emirati arabi uniti sotto la guida di Al Jaber, presidente del colosso petrolifero locale che produce più emissioni di CO2 di molti Stati messi assieme. E che sta usando il summit per firmare nuovi inquinantissimi contratti