La Bce conferma Saccomanni: recessione finita. «Ma il mercato del lavoro resta debole»
La Bce di Mario Draghi nell’editoriale del Bollettino mensile di agosto analizza la situazione economica di Eurolandia e sostanzialmente conferma le parole del ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni sulla fine della recessione. «Nell’insieme – si legge nel Bollettino – l’economia dell’area dell’euro dovrebbe stabilizzarsi e registrare una lenta ripresa».
SPIRAGLIO DI LUCE. Infatti secondo le stime della Banca centrale europea «dopo sei trimestri di contrazione dell’attività nell’area dell’euro i recenti indicatori del clima di fiducia basati sui risultati delle indagini mostrano qualche ulteriore miglioramento, a partire da bassi livelli, dando cauta conferma all’aspettativa dello stabilizzarsi dell’attività economica su livelli contenuti». In sintesi si inizia a vedere uno spiraglio di luce. Ma, prosegue la Bce, «le condizioni del mercato del lavoro permangono deboli».
SEGNALI POSITIVI GIÀ DAL 2013. L’inizio di un miglioramento, secondo la Bce, è ipotizzabile già dalla fine del 2013 per protrarsi nel 2014 grazie alla crescita delle esportazioni generate dalla crescita della domanda mondiale. Un altro elemento positivo è la trasmissione verso l’economia reale dei miglioramenti nei mercati finanziari registrati nell’ultimo anno e, ancor più importante, «i rischi per le prospettive economiche dell’area dell’euro continuano a essere orientati al ribasso».
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