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Cinema – Rogue One, guerra e dramma nello spazio di Star Wars

Di Amedeo Badini
23 Dicembre 2016

Guerra. Questo doveva essere, almeno a leggere il titolo, il contenuto di Star Wars, fin da quando Georgerogueone_onesheeta Lucas diede inizio alla sua opera nel 1977. Ma il demiurgo americano aveva ben altre idee: creare un nuovo poema epico fantastico in un contesto fantascientifico, pescando a piene mani dalle tradizioni fiabesche, dalla storia moderna e dalle filosofie new-age, creando un pastiche del tutto nuovo eppure universale, proprio perchè pescava da più fonti universali. Il meccanismo, che vive di iterazioni, rimandi e citazioni continue, proprie come i poemi cantati dagli aedi nell’antica Grecia, a partire da Iliade ed Odissea, è continuato anche nella trilogia dei prequel, per poi sfociare nel VII episodio, con una nuova storia produttiva dietro. La Disney in quel caso aveva abusato di riutilizzare canovacci classici, costruendo una storia povera di contenuti e ben poco autonoma. Spetta quindi a Rogue One: a Star Wars Story, il compito difficile di recuperare la mitologia lucasiana per dargli un tocco epico declinato finalmente in uno scenario bellico e tragico.

La storia di come un manipolo di folli ingenui abbia trafugato i piani dell’invincibile Morte Nera è il geniale impulso a due ore di gran narrazione, che sa ben bilanciare personaggi, azione e fandom. Partendo da questo punto, è evidente come il ritorno di giganteschi personaggi è perfettamente riuscito: Darth Fener è epico come non mai, e si collega ottimamente, con un’inquadratura perfetta, ad una grandiosa scena de La Vendetta dei Sith. Idem per Moff Tarkin, e per molte suggestioni politiche ed ideologiche che arrivano dalla trilogia prequel. L’azione appare vincente grazie alla regia di Gareth Edwards, noto per Godzilla e soprattutto per Monsters: un regista con una visione ben precisa di come realizzare combattimenti ed inquadrature senza mai dimenticare lo spettatore. E, infine, i personaggi: gli sceneggiatori Chris Weitz e Tony Gilroy realizzano un lavoro di fino per contenere tante storie in due ore di film. Impresa ardua, che riesce a metà: molte storie restano appena accennate, come quella di Saw Gerrera, ma altre sono definite con acute pennellate, che lasciano nello spettatore l’impressione di volerne sapere di più, ma soprattutto l’empatia con quel personaggio. Parliamo del semi cieco Jedi Chirrut e di quel cinico droide di nome K-2SO: quest’ultimo non è la classica spalla comica, ma un beffardo robot che sa quanto possa valere più degli esseri umani, eppure ha deciso di servirli. La protagonista è però Jin Erso, melanconica e disillusa ragazza che decide di onorare la memoria del suo passato, e trovando un senso alla propria esistenza. Proprio nel suo sguardo, e in quelli del pilota Cassian, realizziamo quanto sia difficile abbracciare un ideale, o un sogno, come nelle parole di Gerrera, e che è necessario lottare fino all’ultimo per conquistarlo.

giphyNon c’è facile retorica in un film asciutto e caparbio, terribilmente malinconico e struggente, che, dopo una prima parte un po’ confusionaria e in perenne movimento, si alza in volo per un secondo, magnifico, atto, Vietnam e Normandia sono costantemente evocati. A quel punto il film corre a gran velocità verso un magnifico ed inelluttabile finale, nello scenario mozzafiato di Scarif, il pianeta spiaggia, mentre nello spazio infuria furente battaglia. La musica di Michael Giacchino recupera sapientemente gli immortali temi di Williams, donando una serie di sfumature al pianoforte delicate, insieme ad una melodia portante efficace e molto sentita, perfetta per sintetizzare la coralità del film. Proprio l’insieme di personaggi si incastra in maniera ottimale nella tradizione di Star Wars, e l’opera riesce ad essere perfetta sia nella cronologia degli eventi, ma anche come film a sé stante. Rogue One è in definitiva una pellicola che celebra la mitologia  e la politica lucasiane, e al tempo stesso porta avanti un’idea di cinema fatta di alti ideali e scelte registiche non banali, sorrette da un cast perfettamente all’altezza.

@Badenji

Rogue One: a Star Wars Story, 2016, di Garteh Edwards, con Felicity Jones, Diego Luna, 133′, dal 14 dicembre nei migliori cinema

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