In attesa della visione del nuovo settimo film di Star Wars, “Il risveglio della forza”, in prima visione il prossimo 16 dicembre 2015, si possono considerare i significati profondi e interni alla saga pensata da George Lucas che traducono principi di varia natura ben oltre gli appariscenti e spettacolari effetti speciali da cui tutti sono catturati.
In cinque tappe di cinque settimane si percorreranno i sentieri del pensiero che si cela dietro “la forza” della imponente narrazione lucasiana.
Diversi elementi attirano l’attenzione per un discernimento intellettuale dell’universo di Star Wars che può indurre a riflettere su alcune circostanze della vita reale grazie alla potenza immaginifica della finzione cinematografica.
Data la ristrettezza degli spazi, alcune circostanze e alcuni dettagli saranno dati necessariamente per scontati ed eventualmente rinviati alla visione dei film della saga in questione, per focalizzare tutta l’attenzione al cuore delle questioni che si intendono portare alla luce.
I primi tre spunti di riflessione non possono che ricadere sull’uomo, sulla Forza e sul Lato Oscuro della forza.
Nell’universo di Lucas l’uomo è sostanzialmente libero, e pur tuttavia stretto tra due opposte, ma compenetrate dimensioni, cioè tra la Forza, che spinge l’uomo al bene, a non chiudersi nell’egoismo, a non diventare una monade isolata, e il Lato Oscuro della forza che invece spinge l’uomo a concentrarsi solo su se stesso, sulla propria glorificazione, sul potere da acquisire ed esercitare anche e soprattutto a scapito degli altri.
L’uomo di Star Wars, dunque, è un pendolo che deve riuscire a non cedere al Lato Oscuro, ma a seguire la luce della Forza.
Ma cosa sono la Forza e il Lato Oscuro?
La Forza si può definire come l’energia vitale che penetra e regge tutto il cosmo, l’ordine ordinante all’interno dell’ordine ordinato, la luce del bene e della ragione, opposta alle tenebre del male e dell’arbitrio.
La Forza può essere percepita da tutti perché tutti riguarda e permea, ma soprattutto è percepita dagli jedi.
Per percepire la Forza, tuttavia, occorre possedere dei micro-organismi che amplificano questa percezione da parte dell’uomo, cioè i midi-chlorian, che sono esseri viventi presenti nelle cellule di ciascuna persona, e che consentono di percepire la Forza secondo un criterio proporzionalmente diretto, per cui maggiore è la concentrazione di midi-chlorian che qualcuno possiede, maggiore sarà la sua percezione della Forza. Un jedi con molti midi-chlorian sarà dunque molto più potente di un jedi con una concentrazione minore di midi-chlorian.
I midi-chlorian, tuttavia, non sono la Forza, ma soltanto i recettori della Forza e la Forza si percepisce con essi, ma in essi non si esaurisce.
La Forza quindi non ha natura biologica o materialistica, cioè non sgorga dai midi-chlorian, ma trascende la materia; la Forza è dunque una energia metafisica, spirituale.
Cosa sia effettivamente la Forza lo dicono molti dei Maestri jedi durante lo svolgersi della saga di Star Wars.
Obi Wan Kenobi, chiarisce, infatti, che «la Forza è quella che dà al Jedi la possanza. È un campo energetico creato da tutte le cose viventi. Ci circonda, ci penetra, mantiene unita tutta la galassia».
Il più potente Maestro jedi, cioè Yoda, precisa inoltre sulla natura della Forza che «la vita essa crea ed accresce, la sua energia ci circonda e ci lega; illuminati noi siamo, non questa materia grezza! Tu devi sentire la Forza intorno a te, qui, tra te, me, l’albero, la pietra, dovunque!».
La Forza illumina l’uomo, guida un jedi verso la saggezza, eleva il jedi oltre la mera materialità e datità del corpo e del mondo.
Tuttavia, se un jedi usa male la Forza, se si lascia sedurre dal potere che essa dona, cade nel tranello del Lato Oscuro.
Cosa è il Lato Oscuro?
Il Lato Oscuro si potrebbe definire come l’abisso più profondo e cieco della tenebra, il baratro oltre i limiti, la potenza annichilente del male, cioè, in definitiva, il male in sé e per sé.
Il Maestro jedi Yoda così descrive il Lato Oscuro: «Rabbia, paura, violenza: sono loro il Lato Oscuro! Veloci ti raggiungono quando combatti! Se anche una sola volta la strada buia tu prendi, per sempre essa dominerà il tuo destino! Consumerà te, come ha consumato l’apprendista di Obi-Wan».
Il Lato Oscuro è il fascino del male, è l’idea che l’uomo possa farsi da sé, è l’estrinsecazione della prometeica mania di onnipotenza dell’uomo che travalica i propri limiti morali, è la negazione del bene, è la negazione della possibilità di distinguere tra bene e male, è, in definitiva, la scelta del male che sceglie se stesso, che si aggroviglia su se stesso.
Il Cancelliere Palpatine esplicita meglio cosa è il Lato Oscuro della forza: «Il lato oscuro della Forza è la via per acquistare molte capacità da alcuni ritenute ingiustamente non naturali».
Tramite il Lato Oscuro, insomma, l’uomo abbatte i limiti della sua natura. Il Lato Oscuro consente di operare scelte che contrastano con la natura stessa dell’uomo e del cosmo. Il Lato Oscuro sovverte il cosmos in caos.
La Forza è il principio per il discernimento tra ciò che è giusto e ciò che è ingiusto; il Lato Oscuro, invece, come puntualizza il Cancelliere Palpatine, consente di comprendere che «il concetto del bene è un punto di vista», eco vicina di Arthur Schopenhauer che ha dipinto il mondo, appunto, come mera volontà e rappresentazione soggettiva dello stesso.
Il Lato Oscuro, insomma, comporta l’impossibilità di saper stabilire il confine tra il bene e il male: di meglio non avrebbe potuto fare Friedrich Nietzsche per il quale, appunto, la vita deve essere vissuta al di là del bene e del male, o meglio, facendo della propria volontà l’unico metro di giudizio per stabilire cosa sia il bene e cosa il male, in modo assolutamente soggettivo e individualistico, dimenticando la illuminante lezione di chi, come Vladimir Jankelevitch, ha giustamente sostenuto che, invece, «nel campo della morale il semplice punto di vista è pericoloso».
La Forza è, allora, la via del bene, della luce della verità, praticata dai cavalieri jedi; il Lato Oscuro, invece, è la via del male, del buio della menzogna, praticata dai rivali dei cavalieri jedi, i sith.
La differenza profonda tra jedi e sith, è però tutto un altro capitolo.
(1. continua)