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«Se all’uomo la giustizia è possibile, allora Dio non serve. Che lo Stato possa garantire la speranza è ridicolo». Trentaseiesima lettera da San Vittore.
«Quando esco da qui non farò più cazzate», dicono tutti. Come è possibile? Pensieri senza sovrastrutture da una cella dove si sta quasi nudi per il caldo. Trentacinquesima lettera da San Vittore.
«Lasciati i resti della mitica 107 sono stato trasferito. Per ora ho tre compagni: un algerino, un tunisino e un marocchino». Trentaquattresima lettera da San Vittore
Nuovo arrivo in cella. Un ragazzo di 23 anni vuole scrivere una lettera alla fidanzata che compirà gli anni senza di lui. Trentatreesima lettera da San Vittore
«È un travaso naturale di tutto ciò che ho ricevuto, che mi è stato donato e non riesco a trattenere. Sfora dappertutto come l'acqua del fiume verso il mare». Trentaduesima lettera da San Vittore
Lettera a tempi.it del governatore lombardo per compiere «un piccolo gesto, nient’affatto formale»: «Grazie a tutti loro, che mantengono gonfie le vele della nostra Regione anche in questo vento così forte»
«Domenica a Messa il prete ha parlato di san Francesco...». Un esempio di "carcerite", la lettura della vita secondo i reati di cui sei accusato. Trentunesima lettera da San Vittore
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un detenuto fino a poco tempo fa a San Vittore, nella stessa cella di Antonio Simone. In una delle sue lettere a tempi.it, Simone aveva parlato di Mimmo.