A Bologna un convegno sull'”eroico quotidiano”: la famiglia. Grillini: «È il festival dell’omofobia»

Di Emmanuele Michela
15 Marzo 2014
La crisi economica e la teoria di genere. Nel capoluogo emiliano una due giorni di Ncd sulla famiglia sotto attacco. Gragnuola di insulti dagli attivisti gay

Non è un caso che il Nuovo centrodestra abbia scelto proprio Bologna per il suo convegno nazionale che si terrà oggi e domani (“Famiglia Bene Comune”): per due giorni la neonata forza politica discuterà sul tema della famiglia, concetto tanto elementare quanto purtroppo sempre più messo in pericolo dalle difficoltà economiche e, soprattutto, dalle nuove correnti che vorrebbero cambiarla, scardinandone l’autentica origine, l’unione tra un uomo e una donna. E il capoluogo emiliano, in questi anni, più volte è diventato il laboratorio di tentativi per minare quel legame, dagli spettacoli per bambini sul principe che s’innamora di una “principessa” del suo stesso sesso fino all’eliminazione delle parole “uomini” e “donne” dallo Statuto, passando per i registri delle unioni civili, i moduli con “genitore 1 e 2” al posto di “mamma” e “papà”.

GLI SPETTACOLI E LE SCUOLE. «Ho spinto per portare qui il convegno proprio per rompere il clima di paura che aleggia attorno al tema della famiglia tradizionale», racconta a tempi.it Valentina Castaldini, consigliere comunale e organizzatrice del convegno. «È un tema che è molto sentito e su cui serve riflettere e parlare. S’avverte che c’è un ramo della società civile che ha sempre più preoccupazione per l’educazione dei propri figli».
L’ultimo episodio si è registrato solo pochi giorni fa: in due scuole elementari si è proposto uno spettacolo organizzato da Teatrobus, inneggiante alle cosiddette famiglie arcobaleno. «Dai presidi era considerato educativo, ma non era stato neanche detto ai genitori», spiega ancora Castaldini. «Se tre mesi fa la rappresentazione del principe almeno era alla sera e quindi la partecipazione era libera, qui invece si fanno programmi e attività in orario scolastico. Il tutto senza chiedere autorizzazioni alle famiglie e coi soldi dalle fondazioni della città». E quando qualche genitore ha chiesto se poteva evitare di mandare i figli allo spettacolo, gli è stato risposto di tenerseli a casa, «che è una cosa assurda, perché invece per i corsi di religione vengono sempre proposte attività alternative».

L’EROICO QUOTIDIANO. Per questo, da oggi, all’Hotel Savoia Regency si daranno appuntamento per una tavola rotonda il giornalista Francesco Agnoli e il presidente del Movimento Cristiano Lavoratori Carlo Costalli, Assuntina Morresi e Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni Familiari, moderati dal Coordinatore nazionale di Ncd, Gaetano Quagliarello.
Domani, interverranno Carlo Giovanardi, Maurizio Sacconi, Eugenia Roccella, Alessandro Pagano, Laura Bianconi e Souad Sbai, per poi lasciare la chiusura ad Angelino Alfano. In mezzo ci sarà una testimonianza dal titolo “L’eroico quotidiano”: sul palco salirà una famiglia. Una realtà normale e quotidiana, senza particolari problemi, quattro figli e uno stipendio normale. «Racconteranno la loro storia, che per quanto semplice è sempre particolare, sottolineando cosa c’è di eroico nell’essere una famiglia».

Aggiornamento di sabato 15 marzo
ARRIVANO DI INSULTI. Neanche il tempo di introdurre i relatori (l’evento sarà inaugurato oggi pomeriggio alle 16) e già gli organizzatori del convegno sono stati ricoperti di contumelie dai rappresentanti dell’attivismo gay. La due giorni bolognese di Ncd sulla famiglia «sarà il festival dell’omofobia», sentenzia con la consueta fantasia Franco Grillini, consigliere regionale LibDem e presidente di Gaynet. «Hanno sostituito l’anticomunismo con l’omofobia, una vera ossessione. E pensare che ci sono gay e lesbiche anche tra di loro». Per Grillini parlare della famiglia è solo un «penoso tentativo di fermare la storia, la laicità dello Stato e la moderna secolarizzazione. Vedremo sfilare i “gioielli” del fanatismo clericale a guardia del bidone vuoto della morale clericale, sempre più violata dai suoi portatori nella vita privata». Una lezione di morale, quella del presidente di Gaynet, che ispira cortesie anche al presidente del circolo Arcigay “Il Cassero”, Vincenzo Branà, il quale rincara la dose dal suo profilo Facebook: «Per essere sul pezzo più che un hotel avrebbero dovuto prendere un albergo a ore, perché il problema, nelle famiglie di questi italiani finti benpensanti, mi pare quello lì».

SPUTAZZI ANCHE DA SEL E PD. Ma Grillini sente il dovere di aggiungere un sapore macroeconomico alla sua critica preventiva: «Se il nostro Paese è agli ultimi posti in Europa anche come standard economici ciò è dovuto alla funzione di vero e proprio freno alle libertà individuali esercitato da partiti che rispondono al Vaticano e non agli interessi del paese. La differenza tra noi e Alfano è che la comunità Lgbt non impone nulla a nessuno, ma si batte per la propria libertà nel quadro dei diritti di tutti, mentre Ncd trasforma il peccato in reato e la religione in legge dello Stato». Si unisce al coro di “vade retro” anche  Cathy La Torre, capogruppo di Sel al Comune di Bologna: «Non ho mai capito quelli che fanno politica “contro” le persone, l’amore, gli affetti e insomma la realtà. Mi pare proprio una roba contro natura». Dalle file del Pd, infine, un pensierino alla due giorni sulla famiglia arriva dal senatore Sergio Lo Giudice, che su Twitter conia l’hashtag “#NuoviCrociatiDisperati”.

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19 commenti

  1. gianni

    Ma secondo voi Grillini è gay veramente? O ha solo trovato la gallina dalle uova d’oro?
    E se fosse gay, a vostro parere, quando lo ciuccia se li leva quegli occhialini?
    Mavammorrìammazzato!

    1. luca

      e secondo te quando la suora che ha partorito qualche mese fa quando faceva certe cose si levava la tonaca?

  2. luca

    è una vergogna che certi convegni siano permessi

    1. Giuseppe

      Luca …. e di cognome fai Stalin, vero?

      1. Saverio

        La volontà pertinace e violenta della lobby omofila di rieducare la gente comune, porterà ad esiti devastanti.
        Vogliono punire un fobia, non una percossa, non una lesione, non un ingiuria, non un omicidio, tutte fattispecie per cui è già statutita sanzione penale, a favore degli omosessuali, come di ogni altro essere umano.
        Loro vogliono di più.
        Le loro tendenze sessuali stanno sopra la melma dell’uomo comune.
        La tutela che vale per le persone normali, non basta a chi ha il vizietto (titolo politicamente scorrettissimo, letteralmente omofobo, che ricorda al grande pubblico il defunto Tognazzi).
        I gay ed i loro amici vogliono che la critica, il dissenso, una generica fobia finiscano in galera.
        La sacralità di Sodoma esige pene severissime per chi osi argomentare negando, ponendo in dubbio il dogma, o persino anche solo alludendo alla superiorità della famiglia alle unioni gay.
        Tutto può essere sottoposto a critica: neppure Cristo si sottrae alla libertà di opinione.
        Loro no, ne vogliono essere immuni e per questo stanno cercando di procurare i gulag per chi dissente.
        Il PD, nel DDL Scalfarotto, pretende che anche solo il richiamo alla superiorità del modello tradizionale su quello gay e trans divenga reato.
        Basti vedere la vita da carcerato che sta menando il gay pentito Luca di Tolve, colpevole di avere saltato la barricata e denunciato le aberrazioni di un certo mondo: se lo prendono i nostri tolleranti, rischia di finire ammazzato.
        La storia però insegna che Sodoma, con la sua violenza, finisce male…

        1. beppe

          grazie saverio, ben detto . grazie.

      2. luca

        non sono di sinistra, se alcune volte ho votato a sinistra è solo per via delle posizioni estreme di alcune persone di destra verso le persone gay

    2. beppe

      bravo luca, una spruzzatina di democrazia ti da un tono più ….accettabile ( da accetta…..).

  3. Paolo

    Solita assurda ed artificiosa strumentalizzazione delle famiglie composte da due persone di sesso diverso per “giustificare” la negazione di diritti alla famiglie omoparentali.
    Nessuno toglie nulla a nessuno e sarebbe ora che le famiglie,tutte, facessero sentire la propria voce rispetto a chi continua ad usare lo spauracchio della “famiglia” solo per portare avanti ideologie di stampo religioso/confessionale.
    Dire che la definizione riportata di “nuovi crociati disperati” e quanto di più calzante possa esserci.

    1. Mappo

      L’unica famiglia omoparentale che possa esistere è quella formata da due parenti dello stesso sesso, due fratelli, due sorelle un nonno e un nipote e cos’ via, tutto il resto è solo delirio.

      1. luca

        a mappo ma vattela a pia…
        te senti tanto figo, fai tanto il moralista su questioni che tra l’altro con la morale hanno poco a che vedere, poi come il marito della mussolini la prima minorenne che passa…

        1. Giannino Stoppani

          Jeffrey Dahmer, il mostro di Milkwakee, era omosessuale. Che conclusione dobbiamo trarne? Che tutti i gay son serial killer?

    2. beppe

      caro paolo, campione di arrampicamento sui vetri. FAMIGLIE COMPOSTE DA DUE PERSONE DI SESSO DIVERSO : perché, la famiglia per te che cosa sarebbe? piantale con questa tua monomania. le COSE OMOPARENTALI puoi fartele dove, come, quando e con chi vuoi, ma non chiamarle famiglia. ti è chiaro il concetto?

  4. Achille

    Certo che il/la sig./sig.ra Branà se ne deve intendere di alberghi ad ore. Habitué?

  5. clemente

    Cosa aspettiamo a querelare per diffamazione Grillini e tutti i suoi amici.
    Con risarcimento danni.
    Un bel po’ di milioni di euro, che devolveremo alle famiglie.
    Dalla lobby LGBT al popolo italiano. Una volta sarebbe stata una battaglia da extra-sinistra rivoluzionaria.

  6. VivalItalia

    crociatidisperati????

    Nun capisconohe noi non abbiamo paura de niente?
    E avvolte lo diciamo con le lacrime agli occhi?

  7. Cisco

    La frase più divertente del nevrotico Grillini e’ questa: ” La differenza tra noi e Alfano è che la comunità Lgbt non impone nulla a nessuno, ma si batte per la propria libertà nel quadro dei diritti di tutti “. Non impone nulla tranne la rieducazione forzata e l’impossibilità di esprimere liberamente le proprie opinioni in un convegno.

  8. EquesFidus

    Ad ogni modo, è notevole come costoro usino sempre i soliti termini del comunismo dal Dopoguerra ad oggi (vedasi “fanatismo clericale” ecc…), denotanti un’ossessione ed una fissazione per tutto ciò che è ecclesiastico. E poi dicono che i rossi non esistono più e che le lobby lgbt non sono contro la Chiesa.

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