Biden criticava Trump sulla guerra commerciale alla Cina. Ora lo imita
Joe Biden porterà avanti le politiche commerciali aggressive di Donald Trump nei confronti della Cina. Chi pensava che il presidente democratico avrebbe rinnegato la politica dei dazi del suo predecessore si sbagliava. Parlando con i giornalisti americani, i funzionari della Casa Bianca hanno assicurato che i dazi voluti da Trump saranno confermati e che ulteriori misure «punitive» potrebbero essere prese per contrastare Pechino.
La Cina non ha rispettato l’accordo commerciale
Nell’incontro che si terrà a breve tra la rappresentante americana per il commercio, Katherine Tai, e la controparte cinese Liu He, Washington protesterà per il mancato rispetto della “Fase uno” dell’accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina. In base all’intesa raggiunta con il regime comunista nel gennaio 2020 da Trump, infatti, Pechino entro la fine del 2021 avrebbe dovuto acquistare 200 miliardi di beni americani in più rispetto al 2017. Ma secondo l’analisi del Peterson Institute for International Economics, ha effettuato soltanto il 62 per cento degli acquisti promessi. Anche nel 2020 l’accordo non era stato rispettato in misura simile.
Katherine Tai, incontrando i funzionari cinesi, dovrebbe anche minacciare Pechino con l’imposizione di nuovi dazi. «Per troppo tempo, la Cina non ha aderito alle regole globali sul commercio, danneggiando la prosperità degli americani e di altre popolazioni in tutto il mondo», spiegherà Tai durante l’incontro, come rivelato dal New York Times. «I cinesi devono giocare secondo le regole e dobbiamo metterli davanti alle loro responsabilità», ha dichiarato in un’intervista la scorsa settimana il ministro americano del Commercio, Gina Raimondo.
Anche Biden ama i dazi
Biden ha criticato ripetutamente la guerra dei dazi di Trump alla Cina. Insieme al presidente democratico, la stampa di mezzo mondo ha denunciato il ritorno alle «barriere» del repubblicano, elevando addirittura il presidente cinese Xi Jinping a difensore del «multilateralismo». Ora che Biden occupa lo Studio ovale, però, si è reso conto che quella di Trump è invece un’ottima strategia per tenere sotto pressione la Cina senza muoverle guerra militarmente.
Il voltafaccia di Biden riguardo alla Cina non è in fondo una novità se si considera che il presidente democratico ha fatto la stessa cosa quando si è trovato a dover gestire il dossier migranti. Dopo aver cancellato tutte le politiche di Trump e aver creato una gravissima crisi migratoria, ha ripristinato le più dure per gestire i flussi, ricevendo durissime critiche dal suo stesso partito.
Biden criticava Trump, ora lo imita
Secondo molti economisti, i dazi danneggiano in ultima istanza l’economia americana e i consumatori del paese. Biden, che ha sostenuto a lungo la loro posizione, non sembra però più intenzionato ad agire di conseguenza pur di contrastare la Cina.
Parlando pochi giorni fa con il Financial Times, Tai aveva dichiarato di voler «girare pagina rispetto alla politica dell’impulsività e della reattività» di Trump. Biden sarà anche meno “impulsivo” e irruento del repubblicano dal punto di vista comunicativo, ma a giudicare dai fatti considera le politiche di Trump verso la Cina più che adeguate.
Foto Ansa
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