
Di come l’Anticristo è diventato una superstar (nemmeno Nietzsche avrebbe mai potuto crederci)

L’Anticristo è il Demonio e tutte le forze del male che si oppongono alla venuta del Regno di Dio e di Cristo negli ultimi giorni, ma anche nella storia dell’uomo (Apocalisse, I e II Lettera di Giovanni, II Lettera di Paolo ai Tessalonicesi). Ma è anche il titolo del libro di Friedrich Nietzsche (1844-1900), che un laico cattolico, Agostino Nobile, ha commentato nel volumetto pubblicato nel luglio 2014: Anticristo superstar (Edizioni Segno, Udine – pagg. 120). Agostino Nobile, sposato e padre di due figli, professore di storia della musica, 25 anni fa decise di lasciare l’insegnamento per studiare le culture non cristiane ed è vissuto per dieci anni nel mondo musulmano, indù e buddista, esperienza che ha rafforzato la sua fede cattolica. Nobile vive oggi in Portogallo con la sua famiglia, si dedica agli studi per approfondire la sua fede e ha lavorato fino ad un anno fa come pianista e cantante.
Ecco le battute di partenza di “Anticristo superstar”: «Quando anni fa mi capitò di leggere L’Anticristo di Friedrich Nietzsche, pensai di trovarmi di trovarmi di fronte ad un insano di mente. Oggi l’Anticristo è diventato il Referente imprescindibile di tutti i governi occidentali. Se a Friedrich Nietzsche avessero detto che in poco più di cent’anni il suo “Anticristo” sarebbe stato una superstar, l’avrebbe considerata una ridicola provocazione» (il libro di Nietzsche è del 1888) .
E continua: «L’Anticristo ha persuaso l’uomo che potrà essere felice solo quando soddisferà liberamente i propri istinti, eliminando il concetto del bene e del male, il concetto del bene e del peccato. Il peccato, si sa, pesa, e l’idea di liberarsene una volta per tutte, oggi più che mai è diventata una vera smania. Nel secolo scorso l’Anticristo ci convinse che “Dio è morto”, per poi eliminare milioni di esseri umani (attraverso le ideologie ispirate a questa convinzione). Oggi ci ha intruppati in una nuova ideologia, per annullare la natura stessa dell’uomo. Nel suo piano muta i metodi, ma il fine è sempre lo stesso: dimostrare a Dio che la sua creatura prediletta è l’essere più idiota del creato».
Il pamphlet di Nobile, di poche pagine ma denso di fatti e di idee e facile da leggere, è tutto un esame storico e attuale di come l’idea centrale di Nietzsche e le altre espressioni seguenti si stanno realizzando. La convinzione basilare di Nietzsche è questa: «Io definisco il cristianesimo l’unica grande maledizione, unica grande intima perversione, unico grande istinto di vendetta, per il quale nessun mezzo è abbastanza velenoso, occulto, sotterraneo, piccino. Io lo definisco: l’unico imperituro marchio di abominio dell’umanità».
Agostino Nobile affronta L’Anticristo a mo’ di botta e risposta. Ha estratto dal volume del filosofo tedesco le molte proposte e previsioni che riguardano la «Guerra mortale contro il vizio e il vizio è il cristianesimo» e con una carrellata storica di duemila anni dimostra con riferimenti storici e attuali, come questi sogni di Nietzsche si sono gradualmente realizzati e ancor oggi si stanno realizzando, con l’educazione dei minori, la cultura dominante, i costumi e le leggi che riportano i popoli cristiani a ridiventare pagani. Il capitolo più provocatorio per noi, uomini d’oggi, è quello finale col titolo Anticristo Superstar (che è quello del libro divulgativo), dove Agostino Nobile dimostra che nel nostro tempo la «guerra mortale contro il cristianesimo» è giunta quasi al termine, poiché i sogni di Nietzsche stanno influenzando e orientando i governi dei paesi cristiani (cioè occidentali) e l’Onu con i suoi organismi.
Ecco un solo esempio di questa corrente della cultura e della legislazione che si sta imponendo nel nostro tempo. Noi anziani o persone di mezza età non ce ne accorgiamo, ma la massima autorità mondiale della sanità vuol imporre ai bambini delle scuole aberrazioni di questo. L’Oms dell’Onu (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha diffuso a tutti i governi europei un vademecum per promuovere nelle scuole corsi di sessuologia: “Standard dell’Educazione Sessuale in Europa” (consultabile su Internet), dove tra l’altro si legge: «ai bimbi da 0 a 4 anni gli educatori dovranno trasmettere informazioni sulla masturbazione infantile precoce e scoperta del corpo e dei genitali, mettendoli in grado di esprimere i propri bisogni e desideri, ad esempio nel gioco del “dottore”… Dai 4 ai 6 anni i bambini dovranno essere istruiti sull’amore e le relazioni con persone dello stesso sesso… Con i bambini dai 6 ai 12 anni i maestri terranno lezioni sui cambiamenti del corpo, mestruazione ed eiaculazione, facendo conoscere i diversi metodi contraccettivi. Nella fascia puberale tra i 12 e i 15 anni gli adolescenti dovranno acquisire familiarità col concetto di “pianificazione familiare” e conoscere il difficile impatto della maternità in giovane età, con la consapevolezza di un’assistenza in caso di gravidanze indesiderate e la relativa presa di decisione».
Leggendo questo documento dell’Onu, che suscita sgomento e paura, mi vengono in mente i molti testi di Giovanni Paolo II e di Papa Benedetto su questo tema: «La questione sociale è diventata radicalmente questione antropologica» (Caritas in Veritate, 75), in questo senso: nel secolo scorso il “problema sociale” più grave era l’equa distribuzione della ricchezza e del benessere fra ricchi e poveri; oggi il maggior “problema sociale” è la distruzione della famiglia naturale e il pansessualismo che riducono rapidamente la popolazione mondiale promuovendo l’aborto, il matrimonio fra persone dello stesso sesso, l’eutanasia e l’eugenetica e tante altre aberrazioni, fino alla clonazione di esseri umani, oggi tecnicamente possibile e già sperimentata. Benedetto XVI scrive (Caritas in Veritate, 75): «Non si possono minimizzare gli scenari inquietanti per il futuro dell’uomo e i nuovi potenti strumenti che la “cultura della morte” ha messo nelle mani dell’uomo. Alla diffusa, tragica piaga dell’aborto si potrebbe aggiungere in futuro, che è già abusivamente in atto, una sistematica pianificazione eugenetica delle nascite».
Si giungerebbe così alla meta finale di quanto Nietzsche sognava: «Un mondo abitato e dominato da Superuomini che hanno imposto la loro volontà di potenza agli uomini inferiori, mediocri e comuni», per cui era necessario «stabilire i valori della società e dello Stato in favore dell’individuo più forte, del Superuomo (l’uomo eletto, geniale, l’artista creatore che vince l’uomo medio) e della superiorità di razza e di cultura» (“Enciclopedia cattolica”, Città del Vaticano 1952). Non meraviglia che Nietzsche, messosi al servizio del nazionalismo tedesco, abbia profondamente influenzato il nazismo e la sua nefasta ideologia!
Ma è ancora più scandaloso che il nostro Occidente, con profonde radici cristiane, che si ritiene libero, laico, democratico, istruito, evoluto, popolare, sia incamminato, senza forse averne coscienza, sulla stessa via che conduce al nichilismo, alla distruzione della natura umana e alla morte. Come popolo, abbiamo tolto il Sole di Dio dal nostro orizzonte umano, vogliamo fare a meno di Dio e di Gesù Cristo e non abbiamo più nessuna luce di speranza nel nostro futuro.
Articolo tratto dal blog di padre Piero gheddo
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56 commenti
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no non sbagli. volevo solo avvertire che questa idea del mondialismo, dell’onu visto come santuario da cui trarre ispirazione porta solo all’annullamento delle culture nazionali, ricorrendo ad un subdolo ricatto morale: siccome l’onu è il l’istuzione democratica del mondo (riflesso della cultura massonica anglosassone), cioè il bene assoluto, chi è contro è in errore. il nazionalismo inteso come fiera consapevolezza delle radici del tuo popolo è meglio che questa cappa culturale imposta.
OK: ognuno può viaggiare dove gli pare, da professore di musica o da missionario.
OK: Tempi.it non è Civiltà Cattolica.
Però quando si affrontano certi argomenti e certi grandi nomi non sarebbe il caso di affidarli ha chi ha un minimo di contezza di ciò di cui parla?
Chi, qualche satanista? A me sembra che, fino a prova contraria, se Mancuso e Augias discettano di religione cattolica, allora possa farlo anche chi cattolico lo è davvero; o sbaglio?
Io non credo che Nietzsche sia stato un insano di mente. Credo che sia la vera alternativa, quella reale, al Cristianesimo. Se ha torto il cristianesimo ha ragione Nietzsche con il suo “Superuomo”, creatore della morale, con una “l’umanità” ridotta ad un pregiudizio (“del quale l’animale non ne soffre) in un mondo di …. servi (dipende ….. contenti o scontenti) . Che ne pensa Lucillo?
Nietzsche non è stato un insano di mente (forse), ma i suoi discendenti si e molti scrivono anche su questa rubrica
Nietzsche è finito al manicomio (se è per questo), ma credo che la sua filosofia (che non è quella di un pazzo) possa essere letta come un monito . Se si dà ragione Nietzsche …. anche il nazismo ha avuto una sua ragion d’essere, non è stato un incidente, ma qualcosa di aberrante ma a suo modo “legittimo”. Io , da cattolico , dico questo perché credo che sia una illusione poter pensare che atei e viziosi possono creare qualcosa di buono. Fare il male è sempre la strada più facile ed è quello che si impone con certe premesse.
Spero di aver chiarito…. non amo Nietzsche, anzi!
No bhè in effetti Nietzsche non è finito nel manicomio….erano solo voci che giravano, malelingue.
Ricordo evidentemente male si diceva (Camus nell’Uomo in rivolta” ) che il suo ultimo gesto da sano è avvenuto a Firenze ha visto un conducente di carrozza che frustava fino all’inverosimile un cavallo sfinito. Nietzsche gli ha strappato la frusta dalle mani e l’ha preso a frustate (è vero?… boh) . Poi Thomas Man parlava (in un suo personaggio) di N affetto di una pazzia derivata dalla sifilide. Ho dedotto il manicomio.
avallavo la sua tesi, ero sarcastico nei confronti di Giuliano
te lo dico se non sono ancora bloccato
Si’ meglio lasciare i bimbi nell’ignoranza totale sul sesso e mandarli all’oratorio, dove sicuramente non ci sono pedofili, o agli allenamenti sportivi, dove sicuramente non ci sono pedofili. Continuiamo a raccontare che nascono sotto ad un cavolo o che li porta la cicogna.. Mi trattengo sui temi “problemi sociali..ricchi e poveri” perché mi ricordo tante croci, dimensioni palmo mano, in oro zecchino, per non parlare di auto con autista, aerei, elicotteri, pellicciotti di ermellino e pantofoline pan dan di alcuni o molti (?!) prelati.. Ah proprio a settembre un cardinale ha reso due candelabri antichi d’oro zecchino, indispensabili per celebrare messa nella propria cappella privata …candelabri resi dopo richiesta formale di una cattivissima procura della Repubblica. L’ultima volta che sono stata a visitare, da turista, San Pietro, Musei e Cappella Sistina mi sono sentita mancare dal lusso che c’è .. E ci credo che c’è stata la scissione fra i vari cristiani… Il giorno che la Chiesa rinuncerà a tanti orpelli forse qualche adepto in più lo troverete. Sui pedofili qualche cosa sta facendo..ma questo Papa, da tanti criticano …mentre un altro, fatto anche Santo..forse era troppo malato per capire e far processare i pedofili. La sessualità fa parte dell’essere umano ed è ingiusto tenere i bambini nell’ignoranza per farli diventare vittime di pedofili o a rischio per gravidanze precoci a 13-14 anni. L’ignoranza e’ il male.
Certo, perché una volta chi era andato a scuola sapeva come si faceva a masturbarsi, a fare un rapporto sessuale, chi non era stato a scuola no.
Gli analfabeti non sapevano come si faceva.
Infatti l’operaio sa …trombare meno dell’ingegnere.
In quanto ai pedofili…..
.”Riprendendo la teoria freudiana, Mieli parlò esplicitamente di sessualità infantile, diventando uno dei teorici della pedofilia e della relazione omosessualità-pedofilia. I bambini, secondo quello che sembra il pensiero di Mieli, possono “liberarsi” dai pregiudizi sociali e trovare la realizzazione della loro “perversità poliforme” grazie ad adulti consapevoli di quanto sopra asserito:
« Noi checche rivoluzionarie sappiamo vedere nel bambino non tanto l’Edipo, o il futuro Edipo, bensì l’essere umano potenzialmente libero. Noi, sì, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l’amore con loro. Per questo la pederastia è tanto duramente condannata: essa rivolge messaggi amorosi al bambino che la società invece, tramite la famiglia, traumatizza, educastra, nega, calando sul suo erotismo la griglia edipica »
(Elementi di critica omosessuale, pag. 62, 2002)
Nella nota 88 si legge:
«Per pederastia intendo il desiderio erotico degli adulti per i bambini (di entrambi i sessi) e i rapporti sessuali tra adulti e bambini. Pederastia (in senso proprio) e pedofilia vengono comunemente usati come sinonimi»(Elementi di critica omosessuale, pag. 62, 2002)
@Menelik
Tanto per usare i tuoi termini, trombare lo sanno fare tutti, essere consapevoli e gestire la propria sessualità oltre a saper distinguere tra sessualità e procreazione, si insegna. E prima lo fai compatibilmente con lo sviluppo delle capacità cognitive, meno probabilità ci sono di andare in contro ad eventi non pianificati. E questo il significato di non essere ignoranti. Per trombare non serve un corso di formazione ma per non essere vittima della casualità o di volontà indipendenti da noi, si.
Nei corsi di biologia alle superiori già si tratta la fisiologia dell’apparato genitale dal punto di vista puramente scientifico, senza cedimenti alla teoria del gender, che si tenta di contrabbandare nelle scuole con la scusa dell’educazione sessuale.
Nelle scuole superiori già si fanno corsi di educazione all’affettività, oltre ad altri, in cui esperti psicologi e dottoresse dell’ASL trattano di problemi legati alla sessualità, con particolare riguardo alla trasmissione delle malattie veneree.
Ci sono anche seminari contro la diffusione dell’alcol, del tabagismo e delle altre droghe.
Ce ne sono di attività, senza il bisogno balordo di chiamare le prostitute a tenere corsi sulla sessualità (azz…da che pulpito !!!) come fanno in Danimarca, o senza dare i corsi ad associazioni ed etichette che gira e rigira puntano alla diffusione della teoria del gender.
@Menelik
Queste iniziative (anche lodevoli) di trattare certi temi peró non dovrebbero essere slegate le une dalle altre. Mi spiego e lo faccio essendo parte di quel personale sanitario che hai citato tu. Io non credo che le prostitute abbiano molto da insegnare, anche se su questo andrebbe aperto un altro capitolo ma ci porterebbe fuori tema. Quando si trattano le malattie sessualmente trasmesse, non si può anche non parlare di sessualità in senso più ampio e di affettività. L’obiettivo è la gestione della sessualità in modo responsabile allo scopo di far sì che le scelte siano scelte consapevoli. Questo però non può partire dal concetto che i rapporti sessuali devono avvenire obbligatoriamente solo all’interno del matrimonio e senza un minimo di pianificazione della procreazione. Sono cose indipendenti e non necessariamente devono andare a braccetto. Perlomeno questa non è la finalità di chi gestisce queste docenze. Il compito è quello di informare e rendere consapevoli i ragazzi perché abbiano gli strumenti per gestire la propria sessualità svincolandola dalla procreazione che attiene a un progetto di genitorialità successivo da pianificare al momento giusto.
Sulla, permettimi fantomatica teoria del gender, mi sembra che ci sia da parte vostra un certo grado di complottismo, o perlomeno una cattiva interpretazione dei contenuti di questi programmi. L’educazione sessuale e l’affettività infine va fatta già alle medie inferiori, cioè in fase di pubertà quando i ragazzi iniziano a porsi il problema, dopo potrebbe essere già tardi.
Filomena tu fai parte di personale sanitario. Orrore salvate i bambini !!
Pensa che come me e con me, lavorano tanti altri vermiciattoli rossi e tutti sanitari che mangiano bambini. Il nostro motto è: “felicità, è mangiare un panino con dentro un bambino….”
Pianificare?? La procreazione versione Comintern!
Ecco,…. sul trombare che lo sanno fare tutti …. ci possiamo essere, sul “consapevoli” nutro seri dubbi stante che credo che si è trasformata la sessualità in una patologia condivisa, e si brama di estenderla ai bambini fino a 4 anni. Per il gestire, è presto detto: … l’aborto.
Non spacciate lucciole per lanterne… non siete delle cime!
Toni come sempre tu estrappoli una parola da un contesto e gli dai il tuo significato univoco. Per pianificazione intendo dire che quando metto al mondo un figlio è perché “deliberatamente” ho deciso di farlo assumendosi tutte le responsabilità conseguenti a una scelta consapevole e non perché il caso o “un dono” mi è piovuto tra capo e collo senza che fin dell’adolescenza nessuno mi abbia dato gli strumenti per fare una scelta meditata. Gestire, significa gestire se stessi, le proprie aspettative, i propri bisogni. È la donna che decide di mettere al mondo un figlio non viceversa quindi è a partire dalla sua volontà che nasce un figlio assieme a quella del compagno. Poi non voglio fare il tuo errore e interpretare la patologia condivisa, spiegati tu su cosa intendi esattamente. L’aborto è solo una brutta conseguenza di scelte a monte non consapevoli e lasciate….al caso.
Io credo che tiro le conclusioni partendo dalle premesse che tu mi offri. In particolare la tua visione della vita.
Per errore mi è sfuggito dal tuo post una parte in cui mi offrivi l’opportunità di chiarirti il mio punto di vista sulla “patologia”. Non so se segui ancora la discussione, ma se ci sei posso farlo.
e no Filomena, l’aborto è un “omicidio consapevole” a seguito di una “scelta” altrettanto “consapevole” nell’atto in cui la volontà della donna ha pensato solo a soddisfare il proprio piacere, punto e basta. Brutta espressione dire che l’aborto è solo una brutta conseguenza ….. incominciamo a chiamare le cose con il loro nome: ricordati che gli animali si accoppiano solo per riprodursi e non ci sono tra loro femmine che uccidono i propri cuccioli come invece fanno le donne della specie “evoluta” umana. Mica pensi sul serio che sapersi gestire vuol dire praticare l’aborto ? Povera Filomena! Ma sei proprio CONSAPEVOLE o lo dici solo per darti un tono ? Quando imparerai a gestirti imparerai a dire dei no, a mettere degli out e ad affermare la tua volontà. l’aborto non è una brutta conseguenza di scelte a monte non consapevoli e lasciate …. caso (come dici) L’aborto è un OMICIDIO !
“distinguere la sessualità dalla procreazione” interessante concetto, approfondisca perchè sono proprio curioso; cioè se il sesso non ha finalità procreative mi chiedo quali altre finalità abbia, in termini biologici intendo.
“Per trombare non serve un corso di formazione ma per non essere vittima della casualità o di volontà indipendenti da noi, si.” Altro interessante concetto, umilmente mi chiedo le lobby che promuovono la legge scalfar8 si possono considerare “volontà indipendenti da noi”? Grazie delle cortese delucidazioni.
Accidenti, che fiera di luoghi comuni! E la Chiesa che deve essere povera (nel modo che vuoi te, che ti sei sentita “mancare”, dimostrando la tua pochezza, nei Musei vaticani, mica in quello descritto nel Vangelo), e il vescovo (chi?) che aveva i candelieri d’oro (meno male, almeno aveva gusto), e Francesco che è un santo mentre invece San Giovanni Paolo II aiutava i pedofili (ed è pure una affermazione sacrilega questa, è bene dirlo, oltre che dello spessore di un foglio di carta): tutta porcheria già sentita dire da una marea di gente di continuo, che ha un unico scopo: devastare la Chiesa cattolica, svuotandola nella speranza (o nell’invidia?) di potersi riempire le proprie tasche. Tanto è sempre stato così: si svuotano le chiese per riempire le sacrestie (o le tasche, a scelta). Ignorando magari che non è una questione di “adepti”, è una questione di essere veri princeps Ecclesiae. già, come Pio XII, morto lasciando dietro di sé in eredita due (2) paia di scarpe ed una (1) materassa di ferro, ma che non disdegnava di indossare i paramenti simbolo del suo alto ufficio (che è quello di essere vicario del Re dei Re, ma figurati se la cosa ti tange!) e di celebrare nel modo più elevato possibile, proprio a gloria di quell’unico Signore, che non disdegnò in vita di essere riconosciuto in modo regale (vedasi il dono dell’oro da parte dei Magi, vedasi l’episodio dell’olio profumato, che tra l’altro dimostra come già all’epoca ci fossero le malelingue come te, vedasi l’ingresso a Gerusalemme e mille altre cose) perché è ciò che è.
Scusi ma dopo questo…diluvio viene da chiedersi se ora è sceso dal pulpito davanti allo specchio e ha ripreso contatto con la realtà!
Perdonami….. ti richiamo all’attenzione l’episodio del “profumo” Gv 12, 1-8. Maria gli versa olio di nardo (ma leggi pure Cappella Sistina, Musei Vaticani ecc”), un prezioso profumo sui piedi di Gesù. Giuda il “traditore” dice : “Perché non si è venduto quest’olio per trecento denari e non si sono dati ai poveri?” (si è “sentito mancare” dal lusso ): L’evangelista aggiunge: “Diceva così, non perché si curasse dei poveri, ma perché era ladro”..Filomena, questa è la “realtà”…. prendetene contatto, ci guadagnate.
Tipo quella che Lei continua ad ignorare, accecata dalla Sua ideologia che continua a proporre su questo sito, molestando con la pallosità delle Sue affermazioni noi utenti cattolici?
@Ale
l’unica cosa che “alcuni” trovano importante da proporre a dei bambini è il sesso. Con tanto di corsi di educazione sessuale (secondo raccomandazione del solito mega saggio organismo europeo) da 0 -4 anni. Sono stati creati addirittura peluche che riproducono gli organi sessuali. Non ci credo che tanti hanno la preoccupazione di difendere i bambini dai pedofili… è una balla. E’ qualcosa di più marcio occultato da chi lo sostiene (facendo salvi i “pappagalli” che ripetono in buona fede parole di cui non sanno il senso), sono quasi allo stesso livello dei pedofili ed un certo senso “normalizzatori” di questi.
Sono contento se la Chiesa è ricca, essere ricchi vuol dire non dipendere, ed avere l’opportunità di essere generosi.
Sono contento che la Chiesa ha la Cappella Sistina ed i suoi musei, è conserva l’idea di un uomo bello vero e giusto…. separato da un centimetro da Dio e non quell’obbrobrio scabbioso che trova sollievo solo grattandosi i genitali di cui pare hanno la solo attenzione e ne vedono i “diritti”. Non apparterrà mai (a certuni) un Michelangelo, Tiziano, Raffaello, …. devono accontentarsi Serrano o Mapplethorpe . E’ la sola arte che possono aspirare e che rappresenta il solo uomo che possono concepire.
Alla fine sono sicuro che chi odia la Chiesa è per trovare una giustificazione a se stesso.
Capito cara Ale. Mi dispiace che ti sei sentita mancare dentro la Cappella Sistina … non penso che è l’impatto con la ricchezza che ti ha fatto male.
Se le mie considerazioni ti sembreranno dei luoghi comuni, tieni presente che tu ne hai portato un camion.
PS – Filomena, ho pensato anche a te mentre scrivevo questo post.
Ce ne fossero di cose insopportabili come la Sistina.
correggo (meglio tardi che mai):
e conserva…. devono accontentarsi di ….
@Toni I tabù creano curiosità, il sesso come lo intendono alcuni di voi è nun tabù. Se hanno trovato il modo giusto di insegnare come è fatto l’essere umano ai bambini di 4 anni ben venga. Siete voi ipocriti se pensate che i bambini a quel l’età non si facciano domande sul perché loro hanno il “pisellino” e magari le sorelline no. Quindi insegnare per gradi ai bambini cos’è il sesso farebbe cadere un tabù, potrebbe evitare che degli adulti pedofili si possano approfittare di loro ed eviterebbe gravidanze in adolescenza o peggio aborti. Poi riguardo alle ricchezze della Chiesa e all’arte in essa custodita non si può che rimanere senza parole, ma al tempo stesso fare uno sforzo per evitare l’ipocrisia di pensare che sia piovuta dall’alto concedila, perché sai benissimo anche tu da dove arrivò “la ricchezza” che permise di pagare tali opere d’arte. La ricchezza arrivava dalle gabelle pagate a Roma. Ovvero sono secoli che predicano per i poveri e poi vivono da ricchi. E sembra che anche oggi per alcuni, non per tutti, sia così. Quindi mi fa sorridere sentir parlare del diavolo e dell’anticristo ..basterebbe evitare di cumular ricchezze per sembrare più vicini a Cristo e non a.. Caro Toni vatti a ricercare l’origine della frase “mangiare ad ufo” . La Chiesa da secoli si è battuta a sfavore della scienza se questa era indirizzata ad elevare l’uomo dalla sua ignoranza ed ha fatto passare tale desiderio, di sapere, come “grave colpa e presunzione” da condannare, mentre se stessa e l’accumulo di ricchezza a scapito di poveracci morti di fame nei secoli passati era dovuto per abbellire il tempio. Proprio ricalcando l’insegnamento di Cristo!! Sì ma per i poveracci che morivano poveri.
@ Ale
Non credo che il sesso per noi è un tabù, è solo che per voi lo sopravvalutate, credete che il prototipo della felicità a basso costo, diventando una fissa. Sfido chiunque chi ha memoria di ciò che ha fatto prima dei 4 anni. In particolare in merito alla curiosità sul sesso. Di sicuro quello che ricordo dopo i quattro anni è l’attenzione dei miei genitori, per difendermi dagli orchi, che mi raccomandavano, e vigilavano pure, con chi potevo stare vicino e con chi era meglio evitare. Ricordo che giocavo, serenamente. Credo che i miei la presenza di un docente che a quattro anni mi doveva spiegare il ruolo del “pisellino”, l’avrebbero (a ragione) , guardato con preoccupazione e sospetto facendolo rientrare nella lista persone da evitare in quanto nocive.
Per la ricchezza della Chiesa ritengo che sia buona e giusta in rapporto all’utilizzo che se ne fa. La chiesa è una istituzione che affronta il “mondo” e deve avere tutto quanto è necessario per riuscirci. I suoi capolavori sono un dono per l’umanità che la chiesa custodisce meglio di altri (pensa a Pompei). Le sue ricchezze in massima parte sono doni da chi ha ricevuto grazie, indulgenze ecc. Non sono beni personali del papa e dei vescovi. Papi erano poverissimi a dispetto dei paramenti che indossavano. Un poco come le ricchezze della Regina d’inghilterra… che sono per l’istituzione non per la persona (la ricchezza della regina… nessuno la vuole vendere) .
Nel tuo primo posta avevi ignorato l’aspetto “scienza” … me lo doni adesso ampliando lo spettro d’azione dei luoghi comuni che avevi già elaborato. La verità è l’esatto contrario di quello che sostieni. Ti invito a fare “scienza” per verificare l’ipotesi da te sostenuta della Chiesa che “si è battuta a sfavore della scienza” e poi se vuoi ne riparliamo. Proprio quello devi usare …. “il metodo”…. quello di Galileo ….. adeguandolo alla fattispecie.
Hai ragione Ale: L’IGNORANZA E’ IL MALE e non ti accorgi di quanto sei ignorante !
Dire che “il male è l’ignoranza” è un’espressione, non stabiliamo adesso se buona o cattiva, di ignoranza, perché persone molto cattive erano assai istruite, colte, sensibili, perfino: leggevano Goethe, inauguravano mostre a Parigi in cui non mancavano Picasso e Jean-Paul Sartre, ascoltavano Mozart e Bach e deportavano gente inerme a Auschwitz. Ma è solo un esempio, se ne potrebbero fare molti altri.
@Marino io so di essere ignorante in tante cose, ovvero ignorare, per non averle studiate in modo approfondito. L’importante è essere consapevoli di ciò. Tu evidentemente hai la convinzione dell’uomo che sa tutto e che non si pone mai domande. Tipico ed immutabile nei secoli.
Così parlò la (pseudo)cattolica Ale. Detto questo, voglio rispondere ai tuoi post seriamente e non con ironia, ponendo l’accento su come l’ignoranza di dette proposizioni sia una cosa piuttosto indegna non dico per un cattolico, ma proprio per qualsiasi essere umano che abbia mai seguito un corso di storia dell’arte (anche alle superiori):
Partiamo dalla prima proposizione: è bene che i bambini imparino l’educazione sessuale. I bambini? Ma come, se lo sviluppo della sessualità (con relativi impulsi sessuali ed annessi e connessi) non si sviluppa prima della pubertà? Io, personalmente, da bambino non mi importava di sapere alcunché del sesso se non per mera curiosità “accademica” (del tipo “come nascono i bambini?”), sete di sapere soddisfatta dai miei genitori i quali, senza corsi di “educazione sessuale” (alla pedofilia?) mi istruirono su questo fatto. Avrò avuto 8-9 anni, ma ricordo bene il tempo passato a leggere insieme un libro che spiegava, in modo semplice, alle neo-mamme come si forma e cresce lo zigote fino al parto. Tra l’altro, quel libro mostrava che c’era una continuità sostanziale tra zigote e neonato, in barba ad abortisti/e ed alla loro negazione ideologica della realtà, ma pazienza. Ricordo bene anche la tenerezza di quei momenti, che nulla avevano a che fare con l’educazione sessuale: mi si spiegava come mi si voleva bene, che mi avrebbero voluto bene lo stesso anche se non fossi stato “normale” (in vero, normale non lo sono mai stato, se per normale si intende un conformista) e come era stato tenermi in pancia per nove mesi. Una cosa che, credimi, né a te né a quelle altre pro-aborto che girano come zanzare su questo sito probabilmente hanno mai spiegato. Tornando al discorso, però, io fino alle superiori ho evitato qualsiasi educazione sessuale, ma ciò nonostante 1) non ho mai messo incinta nessuna, meno ancora che per “Ignoranza” 2) sapevo come avrei potuto fare a metterla incinta; banalmente, per non mettere incinta nessuna bastava che mi tenessi su le braghe. Questo pur provenendo da una famiglia abbastanza “liberal”. Ora, io vedo in questa sessualizzazione (innaturale e non richiesta) dei bambini piccoli (perché qui si parla di pupi tra i 2 e i 5 anni, nemmeno di adolescenti per cui la cosa è già abbastanza criticabile) un chiaro disegno ideologico e pedofilo, che non ha altro scopo se non 1) eliminare ogni residuo d’innocenza in questi figlioli fin da quando sono molto piccoli, rendendoli facili bersagli di pedofili e pederasti 2) eliminare ogni residua autorità della famiglia, in special modo quella padre/madre che si preoccupava, fino a qualche anno fa, d’istruire i fanciulli (ma di età decisamente maggiore e con più tatto e meno “tecnicismi”) su questo argomento.
La seconda proposizione, sul solito argomento pauperista: la Chiesa deve vendere tutti i suoi beni, perché solo così potrà riguadagnare credibilità. A parte il fatto che la Chiesa non deve guadagnare niente, dal momento che gratuitamente ha ricevuto e gratuitamente da, vorrei fare una premessa: questi ragionamenti, ad un bigotto navigato come me, non fanno né caldo né freddo. Anzitutto perché ci sono stato a San Pietro, e so bene cosa ci sia e cosa non ci sia al suo interno; certo, con un altro pontificato, ma non credo (anzi, spero) che sia cambiato niente. E la cosa, ti confesso, non mi fa né caldo né freddo. E per un motivo banale: quegli oggetti non hanno prezzo e, anche se l’avessero, non mi appartengono. Non ho alcun desiderio di possederli, né credo siano cedibili per trarne un guadagno; e poi a chi? A qualche riccone, che così potrebbe godersene solo lui, chiudendoseli in casa? E quelli come me, che di professione non fanno il milionario, come possono godersene?
Detto questo, questa “opulenza” delle chiese antiche nasce da due fenomeni, principalmente: la devozione popolare e la sacralizzazione del ruolo istituzionale. La devozione popolare, cosa a te sconosciuta ma da sempre ben radicata nel popolo cristiano, consiste nel compiere determinati atti di devozione, come le processioni, le veglie eucaristiche o, appunto, il dono alla Chiesa. Questi doni venivano, e vengono, fatti non tanto per ricevere qualche ricompensa (anche indulgenze o similiari), ma semplicemente ogni buon cristiano sa che, in chiesa, viene compiuto il Sacrificio Eucaristico, Sacrificio che non sminuisce, ma anzi esalta, il Re dei Re. Ora, due sono i modi in cui questo veniva fatto: o con gli ex voto (doni, a volte fatti realizzare dalla collettività, in cui si rendeva grazie per una grazia ricevuta) o con le donazioni. Dette donazioni talvolta, specie dalle Corporazioni e dai singoli potenti (che lo facevano anche, certamente, per avere un ritorno di immagine e per dire di essere più ricchi della Corporazione/potente rivale), erano veramente cospicue e prevedevano anche l’assoldare architetti ed artisti per la costruzione dell’edificio di culto; Santa Croce a Firenze, per esempio, fu costruita grazie ai soldi delle Corporazioni. (più precisamente, quella dei Lanaioli). Ovviamente, non tutti potevano permettersi ciò, ma (pensa te!) più che il palazzo della signoria o di questo o quella residenza, tutto ciò che concerneva la Chiesa era considerato un vero bene pubblico, un bene da custodire ed incrementare, anche col proprio denaro. E lo è ancora oggi: infatti, a me San Pietro in Vaticano (o quel che vuoi tu) non mi crea alcun problema, proprio perché sarei il primo ad aprire il portafogli (non che abbia molto denaro, ma qualcosina si trova) per contribuire a finanziare la costruzione di una nuova chiesa. E non per schiaffo verso i poveri, ma proprio per amore dei poveri: anche i poveri hanno diritto al bello ed al buono, non solo a riempirsi la pancia ma anzitutto a rinfrancarsi lo spirito, come tutti noi.
Il secondo motivo, che contrasta mirabilmente con l’ideale sinistrorso/grillino medio, è che la figura pubblica (sia esso Papa o politico) deve essere rivestito di dignità e magnificenza affinché possa essere povero e sobrio nel privato. Se questa cosa è apparentemente paradossale, bisogna nondimeno ammettere che funziona e che, anzi, i problemi sono nati quando si è cercato di abbandonarla: questo perché paramenti (o abiti o qualsivoglia insegna istituzionale) non appartengono e non sono disponibili al potente, ma anzi “schiacciano” la sua figura e separano la persona dal ruolo. Non c’è più Pacelli, c’è Pio XII; non c’è più Elizabeth Tudor, c’è Elizabeth I e così via. Questo, tra l’altro, evitava che costoro svuotassero particolarmente le chiese (o i palazzi di potere) per riempire la sacrestia (o le tasche). Anche questo non mi crea nessun problema, anzi vorrei ben vedere che il capo di uno Stato (e/o di una religione) non debba vivere in grandi palazzi ed indossare magnifiche vesti, non solo perché gli sono dovute, ma proprio perché con la sua magnificenza rappresenta pure me, che sono l’ultimo degli ….. .
“L’ignoranza è il male”: per pronunciare questa frase senza sentirsi in colpa occorre una bella faccia tosta, se non si è dei geni, come minimo. Non tutte le persone con un Q.I. e una cultura superiori al resto del mondo erano impeccabili o addirittura, buone. Non tutte le persone senza titoli di studio a tappezzarne il tinello e a foderarne il cervello erano, sono così spregevoli.
Quindi, dopo questo sfoggio di intelligenza e cultura che stanno male di fronte alla Cappella Sistina, frutto di potere e ricchezza ecclesiastica intollerabili, laddove spreco e lusso fine a se stessi, da sempre e anche oggi, da parte di chi non è neppure cristiano, ma, caspita, nemmeno ignorante, se ne sarebbero potuti fare a non finire; dopo la rabbia che suscita qualcosa che tutta l’intelligenza e la cultura millantate non permettono neanche lontanamente di capire, ne consegue logicamente, per Ale, che occorra insegnare il sesso ai bambini di quattro anni per prevenire le gravidanze indesiderate, rischio che non corre l’omosessualità, che, perciò, va insegnata anche per essere una pratica infallibilmente contraccettiva. Poi, però, gli omosessuali devono poter affittare uteri e comprare seme maschile per “surrogare” un bambino e sentirsi come se fossero quello che non vogliono essere, una coppia eterosessuale. E ai bambini va insegnato, una volta che gli è stato spiegato in teoria e in pratica il valore educativo della masturbazione e quello diseducativo della riproduzione che li ha messi la mondo, che le avances gentili, l’abbordaggio delicato dei pedofili, in tonaca o casual, vanno bene, perché, in fondo, a essere intelligenti e colti anche in età pre-pubure, non conta l’età di chi dà piacere. Tutta una serie di assurdità, insomma, che non richiedono troppa ignoranza per essere sostenute come per essere rigettate. Ma – le verrà facile – lei non ci pensi, Ale: faccia una cosa più intelligente di quelle che ha scritto senza starci troppo a pensar su e senza darsi pensiero di altro, corra in cucina che le si stanno bruciando le ali di pollo.
Raider che dire si commenta da solo. Son tornata a darle del Lei perché mi sembra adeguato vista la sua educazione e lo sfoggio di parole e frasi..per dire cosa? Niente. Non abbocco al suo amo pieno di insulti . Se li goda. Se ciò le dà piacere.
Ale, se per lei dell’educazione faccio sfoggio e l’ignoranza delle cose che lei non è in grado di capire è un male, lei si è risposta da sola, senza che, perciò, lei abbia bisogno di rispondere a me: tanto è vero che, di fronte a argomentazioni serie con qualche ironia di contorno alle ali di pollo, lei non trova di meglio che accusarmi di insultarla. Questo, l’insulto come sfoggio di ignoranza, lo ha fatto a sue spese lei da sola e assai meglio di quanto potrebbe farlo chiunque altro, anche più intelligente di lei e più di quanto lei possa mai sperare di offendermi con queste alzate d’ingegno e colpi d’ala di pollo. Se l’intelligenza di cui è dotata le permette di sentirsi al sicuro rispetto alle cose che dice a proposito del male che fa a lei l’ignoranza altrui, si dia all’ittica. Per non abboccare, come ogni pesciolino mediamente intelligente sa bene, tenga la bocca ermeticamente chiusa. Non aggiungo altro, se no, poi, rischia di non capire e sente insultata la sua intelligenza.
Andando in giro per l’Italia mi capita spesso di vedere bellissime chiese e santuari arroccati su montagne o posti davvero impervi e penso sempre alla fatica e al sacrificio che ha fatto molta gente per costruirli. Penso anche alle rinunce che hanno fatto, non per il benessere o il lusso dei preti, ma per avere una chiesa bella e degna di essere la casa di Dio.
Padre Livio racconta che la chiesa del suo paese è stata costruita con “il sudore dei poveri e le Promesse dei ricchi” forse proprio perché i poveri, nella chiesa, vedevano la casa di Dio mentre i ricchi vedevano il lusso dei preti.
@Giovanni hai ragione le chiese le hanno sempre costruite i poveri, spesso ignoranti. Comunque anche questo è un tabù. Ovvero vietato oggi chiedersi da dove arrivarono i soldi che permisero la costruzione delle opere d’arte presenti in San Pietro, Vaticano e Cappella Sistina. Oggi ci godiamo queste opere d’arte. Ma al tempo quanto costarono alla Chiesa? Ed ai poveracci? Già sono in paradiso, i poveracci,..dimenticavo. Ed i papi di allora ?! Se a voi queste domande non vengono mai che vi devo dire..bravi. In fondo il fine (l’arte) giustifica i mezzi. Non è una frase di Cristo.. Questo per dire che per secoli la Chiesa si è fatta lusingare dalla futilità, dal bello che ha ben poco di cristiano. Quindi cercare il male solo dove pare e piace , come fate voi, mi fa ridere. Il male è ovunque come il bene. Fa parte dell’essere umano e credere il contrario fa sorridere. Per carità ben venga l’arte, ma ammettiamolo per essa non si è badato a spese, trascurando gente che forse poteva essere aiutata invece di esigere gabelle. Quindi chi è stato estimatore del bello fine a se stesso e chi di Cristo? In fondo non si badava a spese per dipingere il diavolo tentatore..
Sulla costruzione di chiese c’erano maestranze, corporazioni di costruzioni, che venivano pagati per fare quello che facevano ed era un lavoro che richiedeva alta specializzazione . Basta pensare alla chiese gotiche ( altro che “le chiese le hanno sempre costruite i poveri, spesso ignoranti”) . Non vedo cosa c’è da dire …. dove è il tabù? Cosa dovevano costare alla Chiesa in un epoca dove la venuta di Cristo non era messa in discussione praticamente da nessuno. Dove anche i vescovi erano feudatari. Anche la presenza di capitoli bui nella storia della chiesa significano poco, in un epoca dove la lotta per l’esistenza era quotidiana, dove esistevano logiche oggi sconosciute (per es. in un esercito mai i soldati avrebbero avuto rispetto per un comandante di pari grado sociale). Ma poi …. siete sicuri che nel basso medioevo la gente stesse tanto male’ e che fosse impoverita per la costruzione di chiese? Poi perché non ha nessun peso nel vostro argomentare il fatto che la chiesa ha realizzato in quei secoli istituti per curare i malati (ospedali) università, per aiutare gli orfani, i bisognosi, per aiutare le prostitute. L’odio cieco rende dislessici rispetto agli stessi fatti … alcune cose si vogliono vedere, altre no. Questo per volete essere nemici a prescindere …. anche se dovreste ammettere che non c’è nulla di cui accusarla…. sareste nemici lo stesso.
Credo che per fare una correzione su un verbo, subito dopo un invio, ho duplicato un post.
Avvolte sono pignolo
Toni, è inutile: è talmente accecata dall’odio che, se potesse, farebbe saltare in aria la Sistina. O tutto il Vaticano, a scelta. O, più probabilmente, lo saccheggerebbe per rivenderne gli oggetti e lucrarci sopra. In ogni caso, è talmente accecata dalla sua ideologia anticristiana (e che dimostra la sua ignoranza) che potresti portarle duemila esempi: dagli ex voto alle chiese fatte costruire dalle Corporazioni (che volevano fossero ben decorate ed assoldavano artisti pagati profumatamente), al concetto di bellezza nel cristianesimo (per cui la bellezza è uguale alla bontà), allo stesso santo d’Assisi (povero, ma che dispose che in chiese, per onorare il Re dei Re, si dovesse imbandire una mensa eucaristica degna di un sovrano): macché, tutti idioti e corrotti.
Ciao EquesFidus
Lo so,…. ma continuiamo a fare del nostro meglio , ti ricordi cosa mi hai detto su Shiva101 , ti ho dato ragione.
Me lo ricordo bene, ma sono diventato sempre più pessimista col passare del tempo. Ormai, sono convinto che la cosa migliore sarebbe moderare e censurare questi interventi stolti affinché non possano spargere altro odio e luoghi comuni e pazienza.
No, perché così vincono. Meglio ricordagli chi sono.
Poi …. abbiamo qualcosa da temere?
Assolutamente no, anzi voglio scrivere un bel post di risposta a Ale. Grazie. 🙂
Sulla costruzione di chiese c’erano maestranze, corporazioni di costruzioni, che venivano pagati per fare quello che facevano ed era un lavoro che richiedeva alta specializzazione . Basta pensare alla chiese gotiche ( altro che “le chiese le hanno sempre costruite i poveri, spesso ignoranti”) . Non vedo cosa c’è da dire …. dove è il tabù? Cosa dovevano costare alla Chiesa in un epoca dove la venuta di Cristo non era messa in discussione praticamente da nessuno. Dove anche i vescovi erano feudatari. Anche la presenza di capitoli bui nella storia della chiesa significano poco, in un epoca dove la lotta per l’esistenza era quotidiana, dove esistevano logiche oggi sconosciute (per es. in un esercito mai i soldati avrebbero avuto rispetto per un comandante di pari grado sociale). Ma poi …. siete sicuri che nel basso medioevo la gente stesse tanto male’ e che fosse impoverita per la costruzione di chiese? Poi perché non ha nessun peso nel vostro argomentare il fatto che la chiesa ha realizzato in quei secoli istituti per curare i malati (ospedali) università, per aiutare gli orfani, i bisognosi, per aiutare le prostitute. L’odio cieco rende dislessici rispetto agli stessi fatti … alcune cose si vedono, altre no. Questo per volete essere nemici a prescindere …. anche se si dovesse ammettere che non c’è nulla di cui accusarla sareste nemici lo stesso.
@Toni rispondo a te perché sei quello più tranquillo ed equilibrato nelle risposte. Io sono felice di avere opere d’arte ben custodite e preziose come quelle ormai già citate. Ho usato il verbo avere, perché sono consapevole del fatto che sono a disposizione anche di una persona, comune come me, per essere ammirate. E ciò grazie alla Chiesa. Ma Dio non ha bisogno di tanti orpelli per essere pregato e ringraziato. Siamo noi esseri umani che, consapevoli della nostra pochezza forse, siamo passati dal sacrificare animali a Dio ad offrire gioielli e arte. Per carità ben vengano perché oggi in Italia abbiamo una ricchezza unica in opere d’arte forse proprio per questo. Ma nel cedere al desiderio di circondarsi di bello non si può leggere una debolezza dell’animo umano, anche ecclesiastico ?! Questo per dire che in ognuno di noi sta il bene ed il male e quello che può essere male per un verso può essere bene per un altro. Savonarola bruciò troppa arte . Riguardo al medioevo e’ grazie ai monaci che abbiamo la trascrizione di antichi testi . Sono consapevole di quanto fatto dalla Chiesa in positivo per il progresso della cultura occidentale e le sono grata, ma al tempo non posso fare a meno di notare rigidità e preconcetti su certi temi. Io questi libretti non li ho visti e son convinta che certi temi vadano affrontati gradatamente e non parlando di temi riproduttivi ad un bimbo di 4 anni. Sarei per togliere anche tanti riferimenti sessuali da tv e giornaletti , che purtroppo non scandalizzano più alcuno, ma degradano solo il corpo femminile . Tuttavia, ripeto con i giusti termini, e con la presenza di adulti familiari certi temi sulla sessualità vanno invece affrontati per difendere i bambini, ovvero per far capire che la’ non devono mettere le mani adulti . Purtroppo si sente dire di violenze anche su bimbi di pochissimi anni, che si fidano e si fanno toccare nelle parti intime da adulti. Poi in età scolare è giusto studiare il corpo umano, il funzionamento, lo sviluppo compreso quello della parte riproduttiva. Sia per evitare gravidanze in adolescenza che per limitare la diffusione delle malattie veneree tra adolescenti. Purtroppo l’OMS sa che sono aumentate quest’ultime soprattutto tra adolescenti . Quindi ostinarsi nel vedere il “diavolo e l’anticristo” nell’educazione sessuale dei bambini e adolescenti..boh mi lascia perplessa.
Gesù ha rimproverato Giuda, che chiedeva a cosa servisse il profumo sui suoi piedi. Meglio dare il ricavato ai poveri, disse Giuda. Come sia finita lo sappiamo.
Siamo contenti entrambi di avere delle opere d’arte, perché l’arte rappresenta qualcosa di “alto” nell’essere umano, di autenticamente rivoluzionario, il suo tentativo di andare oltre se stesso e di vedere oltre l’apparenza. L’esatto contrario di quello che si vede e sente oggi. Quindi non sono orpelli e, aldilà della vanità (se c’è) di quelli che l’anno promossa, tutto è tranne che una espressione di “una debolezza dell’animo umano” perché al contrario rafforza l’animo. Mi ricordo un detto cinese ( forse l’ho letto o è stato recitato in un film) “se hai un soldo, con mezzo compra una pagnotta con l’altro un fiore” … il bello non deve mancare mai dalla nostra vita, perché aldilà dei bisogni “primari” fa iniziare la nostra vera umanità. Dopo questa nenia, come ha già fatto l’ottimo Eques Fidus , dato che sei cattolica (non lo sapevo) ti chiedo di considerare le seguenti parole dette da un “esperto” in povertà : «Vi prego, più che se riguardasse me stesso, che, quando vi sembrerà conveniente e utile, supplichiate umilmente i chierici di venerare sopra ogni cosa il santissimo corpo e sangue del Signore nostro Signore Gesù Cristo e i santi nomi e le parole di lui scritte che consacrano il corpo. I calici, i corporali, gli ornamenti dell’altare e tutto ciò che serve al sacrificio, devono essere preziosi. E se in qualche luogo trovassero il santissimo corpo del Signore collocato in modo miserevole, venga da essi posto e custodito in un luogo prezioso, secondo le disposizioni della Chiesa, e sia portato con grande venerazione e amministrato agli altri con discrezione»… San Francesco D’Assisi.
Chiudi un primo periodo della discussione con “tempo non posso fare a meno di notare rigidità e preconcetti su certi temi”. Vedi Ale, una cosa che temo è che quando parlano della nostra fede si incorre il rischio di guardare i “particolari” che diventano “rigidità” e non il quadro d’insieme. Mi viene da pensare (forse è un esempio già fatto, ma lo trovo idoneo a rendere l’idea) che è come se avessimo un puzzle in cui ci mancano una marea di pezzi, ma i mancanti li compensiamo con l’immaginazione. I nostri divieti hanno un senso in un quadro più ampio … e non mi riferisco solo all’aldilà. Poi ti faccio notare un’altra cosa quando dici “Savonarola bruciò troppa arte”. E’ vero solo in parte (oggettistica , nudi osceni, specchi, vestiti per donne “appariscenti”) ma commissionò anche arte, di quella immortalen (ma non voglio dire che fece bene bruciare). Dico questo perché c’è chi deforma la storia per piegarla ai propri fini. Ti faccio un altro esempio: prendi Bernardo Gui del “Nome della Rosa” e confrontalo con quello dei suoi scritti (compreso il “manuale”).
Sul sesso, non aggiungo molto. Credo che è un bisogno, ma non come il mangiare ed il bere, importante. E’ un mezzo, non un fine (senza sminuire il fatto che è piacevole e non solo per procreare). Detto questo trovo che è oggi, letteralmente, “drogato”. E’ posto quasi al centro di tutto … pure per vendere una caramella. Esistono addirittura programmi televisivi (“Gli ispettori del sesso” …. mamma mia!) di pura tecnica ludica (chissà perché si pensa che la crisi di coppia passa per una mancata intesa sessuale e non per una a monte mancata comunicazione umana).
Su i bambini credo che hanno bisogno dei buoni genitori, attenti e responsabili e che si dovrebbe recuperare una certa dimensione sociale. Io mi ricordo che se da piccolo me ne andavo a giocare in posti con pericoli (per esempio certi cantieri … lo scavo di fondazione era una trincea per fare la guerra con i miei amici), se una persona mi vedeva sentiva la responsabilità di essere deciso a levarmi dai potenziali guai e poi avvertiva i miei genitori i quali gli erano grati. Oggi c’è troppa privacy.
Il sesso, se si cresce sereni, si scopre …. e lo si vive pure bene.
Oddio… “l’anno promossa”. Un asinaccio che parla d’arte….. scusa pure altri errori.
Per quanto riguarda i bambini fino all’adolescenza trovo raccapricciante che sia lo “stato” (che peraltro nel nostro paese sta già facendo danni irreparabili in tutti i campi) ad occuparsi della loro educazione sessuale. Per quanto ai molti che si spacciano per progressisti la cosa non piaccia, l’unico luogo adatto per questo è la famiglia (anch’essa come ai tempi dei soviet aborrita dagli stessi e sappiamo come è finita). Al massimo Iniziative del genere semmai potrebbero essere intraprese solo con i genitori per aiutarli in questo compito.