Ancora stragi in Iraq e Siria. Liberato il sacerdote greco-melkita Tony Boutros

Di Redazione
17 Agosto 2015
Dopo la liberazione di padre Boutros, sono sei gli ecclesiastici, compresi due vescovi ortodossi e il gesuita Paolo Dall’Oglio, ancora nelle mani dei loro sequestratori
Security forces and civilians gather at the scene of a deadly car bomb in the Habibiya neighborhood of Sadr City, Baghdad, Iraq, Saturday, Aug. 15, 2015. An Iraqi police official says the explosion at a popular car dealership in eastern Baghdad, that has been targeted multiple times in the past, has killed at least eight and wounded over a dozen people. (AP Photo/Karim Kadim)

Articolo tratto dall’Osservatore romano – La sfida del cosiddetto Stato islamico (Is) in Iraq e in Siria provoca ogni giorno nuove vittime ― in attacchi armati, azioni terroristiche, come il nuovo attentato che nel fine settimana ha provocato oltre venti morti a Baghdad, e brutali esecuzioni di prigionieri ― e resta al centro del confronto diplomatico internazionale. Intanto nella più complessa vicenda del conflitto siriano, fonti dell’opposizione al presidente Bashar Al Assad denunciano per l’ennesima volta una strage di civili a opera dell’aviazione governativa.

Di un centinaio di morti, compresi numerosi bambini, in un bombardamento dell’aviazione di Damasco su un mercato della città di Duma, controllata dai ribelli, ha parlato stamani l’Osservatorio siriano per i diritti umani (Ondus), l’organizzazione con sede a Londra espressione dell’opposizione in esilio. Sulle conseguenze della vicenda e sulla sua responsabilità non ci sono dichiarazioni governative, né conferme indipendenti a quanto sostenuto dall’Ondus.

[pubblicita_articolo allineam=”destra”]In Iraq, come detto, si è registrata nel fine settimana una serie di attacchi nella capitale Baghdad. Il bilancio ufficiale parla di 22 morti e ottanta feriti. La principale esplosione, quella che ha causato il maggior numero di vittime, tredici, si è verificata nella zona orientale della città, ad Habibiya, nel quartiere di Sadr City.

Nel frattempo il patriarca di Antiochia dei greco-melkiti, Gregorios III Laham, ha confermato la liberazione del sacerdote Tony Boutros, parroco di San Filippo apostolo nella città di Shahba, sequestrato alcuni mesi fa. Già ieri, in dichiarazioni alla Radio Vaticana, il nunzio apostolico in Siria, l’arcivescovo Mario Zenari, aveva detto che la notizia gli era stata confermata dall’arcivescovo di Bosra e Haūrān, Nicolas Antiba. Dopo la liberazione di padre Boutros, sono sei gli ecclesiastici, compresi due vescovi ortodossi e il gesuita Paolo Dall’Oglio, ancora nelle mani dei loro sequestratori.

Sul piano diplomatico, «il superamento della crisi in Siria», insieme con «la situazione circa il programma nucleare di Teheran» ― secondo quanto comunicato dal ministero degli Esteri russo ― sarà argomento dei colloqui, oggi, tra il ministro Serghiei Lavrov e il capo della diplomazia iraniana, Javad Zarif, in visita a Mosca. Oltre che nel contesto dei rapporti bilaterali, l’incontro con Zarif si iscrive nello sforzo di Lavrov di realizzare una più vasta coalizione internazionale contro l’Is. La proposta russa, lanciata lo scorso giugno dal presidente Vladimir Putin, prevede che tale coalizione operi sotto l’egida dell’Onu e includa tra i suoi membri anche gli eserciti regolari iracheno e siriano e le milizie curde.

Foto Ansa/Ap

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