Venezuela alla catastrofe. L’ex ministro Moises Naim: «La proprietà privata non esiste più»

Di Redazione
18 Febbraio 2014
Mentre continuano le violenze di Maduro contro le proteste, l'ex titolare del Commercio conferma la situazione disastrosa: «Nei negozi mancano i generi di prima necessità. Dietro Caracas la mano di Cuba»

Il Venezuela «continuerà a precipitare verso la catastrofe» e la violenta repressione del governo chavista di Nicolas Maduro nei confronti degli oppositori non si fermerà. Lo dice in un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano la Stampa Moisés Naím, ex ministro dell’Industria e del Commercio del paese sudamericano ed ex direttore della rivista Foreign Policy. Secondo Naím non c’è soluzione alle violenze e al disastro economico e sociale in cui è precipitato il Venezuela. «Il presidente Maduro è paralizzato perché non ha la stessa forza di Chávez», ma nonostante questo, per rovesciare il regime chavista «servirebbe un’opposizione attrezzata», e per ora, quella guidata da Henrique Capriles e Leopoldo Lopez non lo è.

MANCANO I GENERI DI PRIMA NECESSITÀ. Il Venezuela ha le riserve petrolifere più grandi del mondo ma il governo chavista «non sa come gestire l’economia», spiega l’ex ministro venezuelano. La situazione economica del paese sudamericano è disastrosa. Non solo per l’inflazione altissima, la disoccupazione e il mercato nero. «Nei negozi non c’è neppure il latte per i bambini» e «mancano i generi di prima necessità», afferma Naím. «Se hai il diabete, non puoi comprare l’insulina; se devi operarti, non puoi farlo perché non ci sono le medicine». I ricchi se ne sono andati dal paese, «le classi media e alta ormai non esistono quasi più», continua Naím, secondo cui anche  «la proprietà privata non esiste più». «Chi investe, non sa mai se potrà avere un ritorno – spiega l’ex ministro venezuelano – e se riesce a produrre qualcosa, poi viene obbligato a venderla a prezzi da bancarotta. Il poco che avanza, va in tasse».

LA COMUNITÀ INTERNAZIONALE TACE. Sulle violenze del regime, la comunità internazionale tace. «Il petrolio e i regali di Caracas», afferma l’ex ministro venezuelano sulla Stampa, hanno «ridotto al silenzio l’interna America Latina». La popolarità dell’esecutivo chavista, per l’ex ministro venezuelano, è un mito: «Il governo sostiene che i poveri stanno con Maduro e i ricchi con l’opposizione, però i venezuelani sanno che non è vero». A decidere le politiche interne venezuelane, afferma Naím, è la Cuba castrista, che «arma e addestra i gruppi di civili responsabili delle violenze». «Se ci sarà una grande manifestazione con l’arresto dei suoi leader, la gente non lo saprà perché Maduro ha chiuso le televisioni, come ha fatto con l’emittente colombiana Ntn24, e ha tolto la carta ai giornali», conclude l’ex ministro venezuelano.

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5 commenti

  1. Carolus

    Non ci si poteva sbagliare. Le dittature di sinistra non sono capaci di fare niente, anzi, sanno solo distruggere e impoverire come è avvenuta da sempre. Meditate sinistri italiani, meditate,

  2. ErikaT

    Invece in Italia abbiamo tutti un lavoro nevvero???

    1. beppe

      da quando ti sei buttata in politica, cara erika?

      1. ErikaT

        be la politica mi ha sempre appassionato mio caro 🙂

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