«Dove si trova un tetraplegico? Dove lo hai lasciato». È solo una delle tante battute, divertenti e dissacranti, di Quasi amici, uscito nel 2011 in Francia con il titolo Intouchables. Si tratta del secondo film francese più visto al mondo e il suo successo non è solo merito degli interpreti azzeccati. La pellicola, incentrata sull’amicizia improbabile tra un miliardario tetraplegico e il suo assistente di cura, avanzo di galera, racconta senza sconti il dramma della disabilità e mostra a una società ossessionata dall’autonomia e terrorizzata dalla sua perdita che anche un disabile grave, inchiodato alla carrozzina, può vivere una vita felice, piena di speranza e di senso. Eppure sono proprio queste vite che il Parlamento italiano, come anche quello francese, vuole «abolire» con la legge sul suicidio assistito. Il termine è stato usato in un appello pubblico da Philippe Pozzo di Borgo, il tetraplegico la cui storia ha ispirato il film Quasi amici: «Con tutte le migliori intenz...
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