Valditara al Meeting: «Vogliamo la piena parità scolastica»
Attuazione della piena parità scolastica, rivalutazione della figura sociale e culturale del docente, anche dal punto di vista economico e del merito, superamento della visione della riforma Gentile e trasformazione dell’istruzione tecnico-professionale «in percorso di serie A e non più di serie B». Sono solo alcune delle proposte lanciate al Meeting dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che è stato interrogato da Luigi Ballerini (scrittore), Ezio Delfino (dirigente e presidente di Disal), Carlo Di Michele (presidente di Diesse) e Massimiliano Tonarini (presidente di Cdo opere educative).
Il ministro Valditara applaudito dal Meeting
Valditara è convinto che sia necessario superare il clima culturale erede del Sessantotto, dell’egualitarismo e del “sei politico” per «ridare autorevolezza ai docenti, veri protagonisti della scuola». Non solo adeguandone il compenso economico, ma assistendoli dal punto di vista sanitario, legale e sostenendoli in iniziative come «il divieto di utilizzare i cellulari in classe».
Sottolineando l’importanza delle nuove figure del tutor e dell’orientatore per arrivare a un sistema che «personalizzi sempre più di più l’apprendimento dei ragazzi per valutare i talenti di ciascuno», ha citato l’importanza del merito, perché vengano premiati gli insegnanti più meritevoli.
«L’In-Presa è un esempio per tutti»
E per farlo ha citato i dipendenti dell’In-Presa di Carate Brianza: «Questi docenti hanno saputo valorizzare ragazzi difficili, con fallimenti alle spalle ma meravigliosi. Li ho visti responsabilizzati, operosi. Non è un caso che oltre il 90 per cento di loro trovi un posto di lavoro».
E sulla scorta di questo discorso ha fatto un applauditissimo affondo sulla Dad, stroncandola: «Con la Dad è crollato tutto, perché la scuola è una comunità umana, è relazione diretta tra studente e docenti e studenti fra di loro. Queste relazioni umane creano una comunità meravigliosa dove si condividono le esperienze».
«Vogliamo la piena parità scolastica»
Valditara ha anche difeso con forza la necessità di arrivare «a una piena parità scolastica», difendendo e riconoscendo il valore delle scuole paritarie, e ha elencato i tanti interventi del governo che «hanno posto le basi per raggiungere questo percorso, che va migliorato ogni anno».
Grazie a noi, ha rivendicato come «rivoluzione», «per la prima volta i docenti delle paritarie possono abilitarsi senza andare nelle statali. Abbiamo aperto l’accesso a tutti i fondi europei anche alle paritarie e inserito già più risorse nell’ultima finanziaria. C’è ancora molta strada da fare, ma nessuno finora ha mai fatto quanto questo governo».
«Istruzione tecnico-professionale di serie A»
Infine, proprio nell’ottica di valorizzare i talenti di tutti i ragazzi, il ministro ha insistito sulla necessità di una «riforma dell’istruzione tecnico-professionale», anche per andare incontro alle necessità del mondo produttivo, che cerca lavoratori specializzati e non li trova.
«Ci sono diversi tipi di intelligenza, teorica e pratica», ha aggiunto Valditara. «Non sono la prima di serie A e la seconda di serie B, hanno pari dignità e vanno valorizzate entrambe».
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