Tutto quel che non quadra sul progetto della Grande Moschea di Milano
Alcune associazioni islamiche, riunite sotto il coordinamento del Caim, vorrebbero costruire, entro il 2015, una grande moschea a Milano. Dopo mesi di pressioni sulla giunta comunale guidata da Giuliano Pisapia, l’amministrazione ha deciso di rispondere. E lo ha fatto ieri per bocca del vicesindaco Ada Lucia De Cesaris. «L’amministrazione – ha spiegato il vicesindaco – ha avviato un percorso che vuole e deve coinvolgere tutte le associazioni islamiche presenti sul territorio». Un percorso che, secondo l’amministrazione Pisapia, «deve tener conto di tutte le istanze, che non sono solo quelle espresse dal Caim». In sostanza, fanno sapere dal Comune, il Caim non rappresenta tutti i musulmani milanesi e «se insiste nel voler perseguire una strada autonoma», ha avvertito il vicesindaco, «non potranno essere messe a disposizione aree pubbliche», come il Palasharp, al posto del quale l’associazione guidata da Davide Piccardo vorrebbe far sorgere la grande moschea.
LA PROPOSTA DEL CAIM. L’edificio religioso sorgerebbe a Lampugnano, al posto del fatiscente Palasharp. Secondo Piccardo, che ha presentato il progetto all’amministrazione comunale, la grande moschea milanese sarà pagata con contributi privati provenienti da tutti i musulmani di Milano. L’obiettivo del Caim, che da mesi sta cercando di avere il primato sulla costruzione della moschea, è che il tempio islamico sia costruito in tempo per Expo 2015, a cui parteciperanno molti paesi islamici fra cui Pakistan, Egitto, Turchia, Siria, Oman, Arabia Saudita, Libia e Tunisia. Per riuscire a ottenere quanto chiede, il Caim ha indetto per il 18 aprile un «grande evento rivolto alla cittadinanza milanese per presentare il grande progetto della moschea».
PROPOSTA CHIARA? «La nostra proposta è molto chiara e pubblica», ripete da mesi Piccardo su tutti i media. In realtà le informazioni che il Caim ha fornito sono molto parziali e suscitano sospetti all’interno della stessa comunità islamica milanese. Soltanto poche settimane fa un gruppo di donne islamiche ha inviato al sindaco Pisapia una missiva in cui si elencavano le perplessità sul progetto avanzato dal Caim. Anche l’imam Yahya Pallavicini ha espresso a tempi.it le sue preoccupazioni sulla proposta del Caim e sull’esistenza di un unico grande edificio religioso per tutti i musulmani. Non solo mancano informazioni su come si presenterebbe esternamente la moschea (avrà un minareto?), ma non è chiaro né chi finanzierà l’opera né da chi sarà gestita. Non sono dettagli. L’islam non ha una sola voce, esistono molte confessioni e molte nazioni si contendono una primazia nel mondo islamico. Chi finanzierà la moschea milanese potrebbe esercitare una sorta di diritto di paternità sulla comunità islamica milanese e costruire un potentato, ha avvertito Pallavicini nella sua intervista a tempi.it: «Fra i musulmani c’è il timore che alcuni “partiti” islamici vogliano questa unica grande moschea per imporre il proprio potere». Dalle informazioni pervenute, sembra che dietro alla proposta del Caim ci siano alcune nazioni del golfo Persico.
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15 commenti
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E pensare che per anni al PalaSharp una volta all’anno si sono riuniti migliaia di cattolici per partecipare ad una giornata di preghiera con i veggenti di Medjugorje ed è pure a apparsa la Madonna! Così mentre in passato dove appariva la Madonna si erigevano santuari ora i laicisti ci costruiscono moschee…
Penso che sia giusto che i mussulmani abbiano la loro moschea a Milano.Bisogna pure considerare che nell’ Islam esistono tendenze diverse.Il problema però appartiene solo ai mussulmani.Sarebbe però bene che per ogni moschea che si costruisce in Italia le autorità islamiche lasciassero costruire una Chiesa Cattolica nei loro paesi.
Alealevite79, non esiste posto dove è apparsa la Madonna che con abbia il suo santuario.Non è mai avvenuto che si fossero costruite meschee vicino ai santuari. Considera però che pure i mussulmani venerano la Madonna,come madre vergine di Gesù.Molti di loro sono pure devoti a Gesù,benchè lo considerino solo profeta.
Davide(Dawuud) Piccardo è il figlio di Hamza(nome del primo martire islamico e zio di Maometto) Piccardo ex sindacalista CGIL della FIAT…i convertiti all’islam devono assumere un nome arabo scelti tra quelli dei profeti o tra uno degli altri 99 nomi di Allah oppure il nome di uno dei compagni di Maometto o di uno dei parenti di questo
Er solito tempismo de chi se dice in dialogo.. quannè che han fissato l’annuncio per la moschea? De Venerdi Santo.
Per me basta questo.
la cosa più sconcertante sono quei due cognomi italiani a rappresentare gli islamici di milano. una vera pena.
La vita è piena di sorprese, che, alcune nazioni del golfo Persico, erano interessate alla costruzione della mega-moschea di Milano nessuno se l’aspettava! Ironia a parte, qualcuno pensa davvero che a Milano,insieme alla moschea non si costruirà un potentato? Chi è in grado di ostacolare questo? Pensare che la giunta Pisapia, voglia o sia in grado di impedire questo, è da dementi. Il discorso vale anche per l’europa. Un modo ci sarebbe, ma sia l’Italia, che l’europa non sanno nemmeno di contenere l’ invasione, quindi……………
Non la vogliono contenere l’invasione, perche appoggiano il progetto reazionario dell’Europa multiculturale,quindi favoriscono l’invasione, vista come un Bene assoluto !
Marzio, nei secoli scorsi esistevano moschee in molte città italiane.A Genova, ad esempio,ce n’erano trenta.La Bibbia dice di accogliere lo straniero,quindi si tratta di accoglienza.L’invasione è un concetto non cristiano.
la bibbia dice di accogliere lo straniero non il nemico, i convertiti italiani non sono stranieri e sono più pericolosi degli islamici che da sempre ci vogliono conquistare(fitna al harb)…l’islam non è nè una razza nè una religione ma una potente organizzazione di stampo nazista(kalifa=califfato) che ha per fine la conquista del mondo e la sottomissione degli infedeli(kafir) nella dhimminitude(vedi i copti in egitto ed i cristiani in siria ecc..),usando come sotterfugio una pseudo-religione affiancata all’arte dell’inganno(TAQWIYA)
Alealevite79, non esiste posto dove è apparsa la Madonna che con abbia il suo santuario.Non è mai avvenuto che si fossero costruite moschee vicino ai santuari. Considera però che pure i mussulmani venerano la Madonna,come madre vergine di Gesù.Molti di loro sono pure devoti a Gesù,benchè lo considerino solo profeta.
Aldo Cannavò non so quale sia il suo fine e se questo è il suo vero nome…lei dice che i mussulmani non costruiscono moschee vicino ai santuari…falso…un evidenza e la basilica di Santa Sofia a Costantinopoli(oggi istanbul) trasformata in moschea da Mehmet II dopo aver trucidato tutti i fedeli che vi si erano rifugiati dentro, un altro esempio è la moschea di al Aqsa costruita sul tempio di salomone a Gerusalemme o la tomba islamica del Taj Mahal un ex Tempio Hindù…è falso anche che i mussulmani venerino la Madonna e Gesù in quando adorano soltanto Allah e Gesù per loro è soltanto un profeta non un Dio che è morto in croce in quanto per gli islamici Allah è immortale ed unico e non ha sembianze nè umane nè di nessun altro genere, per di più la Madonna(Miryam) madre di Gesù, nella credenza islamica era la sorella di Mosè ed Aaronne vissuti circa 700 anni prima, durante la fuga del popolo ebraico dall’Egitto…i casi sono 2, o lei è un ignorante in materia oppure tenta di propinarci un pò di taquiya