Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Politica

Tutte le reazioni al Jobs act di Renzi. Giovannini: «Obiettivi condivisibili, ma richiedono risorse consistenti»

Il ministro del Lavoro sulle proposte per l'occupazione del segretario Pd: «Vanno dettagliate». Damiano (Pd): «Bene la semplificazione delle norme». Polverini (Fi): «Leggere Jobs act è come fare un giro all'Ikea»

Chiara Rizzo
09/01/2014 - 12:53
Politica
CondividiTwittaChattaInvia

«Molte delle proposte presentate da Renzi in questa lista prevedono investimenti consistenti»: così il ministro del Lavoro Enrico Giovannini ha commentato la bozza del Jobs act (qui la nostra intervista a Tiraboschi: «Il piano lavoro di Renzi? Non funziona») proposto dal segretario del Pd Matteo Renzi, pubblicamente, ieri sera nella sua newsletter settimanale.

JOBS ACT. Renzi propone tra le altre cose una riduzione del 10 per cento dei costi energetici per le imprese, una riduzione delle tasse sul lavoro (l’Irap) del 10 per cento coperta dal gettito proveniente dalla spending review, ma soprattutto una seria riforma delle regole del lavoro: un codice semplificato, un contratto unico a tempo indeterminato a tutele crescenti (anziché le 40 forme contrattuali odierne), l’assegno universale. Un punto in particolare potrebbe creare ostracismo: Renzi vorrebbe una legge sulla rappresentatività sindacale sul modello tedesco (con i rappresentanti eletti direttamente in fabbrica). Alla voce investimenti per la creazione di nuovi posti di lavoro, Renzi annuncia un piano industriale diverso per i settori cultura, turismo, agricoltura e cibo, per il made in Italy (moda, design, artigianato), per l’information technology (i piani nel dettaglio non sono stati ancora presentati).

GIOVANNINI: «OBIETTIVI DA VERIFICARE». A Radio 1 il ministro Giovannini è stato il primo a commentare: «La proposta di Renzi sulla natura dei contratti e le tutele a essi collegati non è nuova, ma va dettagliata meglio. Nel passato vi sono state due proposte contrapposte: una dei professori Boeri e Garibaldi nella quale l’azienda può più facilmente interrompere un rapporto di lavoro all’inizio attraverso un indennizzo monetario, per poi invece con il passare degli anni lavorati tornare per il lavoratore a una situazione standard, quella protetta dall’articolo 18. L’altra proposta, del professore Pietro Ichino, in cui l’articolo 18 entra in campo solo dopo molti anni. Quindi bisogna capire di cosa si sta parlando». Giovannini ha quindi aggiunto: «Noi abbiamo ogni trimestre circa 400 mila assunzioni a tempo indeterminato e circa 1 milione e 6 a tempo determinato. Allora riuscire a trasformare contratti precari in contratti di più lunga durata è un obiettivo assolutamente condivisibile, che però in un momento di grande incertezza come questo molte imprese siano disponibili ad andare in questa direzione è un fatto da verificare».

LEGGI ANCHE:

Matteo Renzi e Carlo Calenda

A sinistra il campo largo, al centro una prateria

30 Gennaio 2023
Letizia Caccavale

Il mio impegno per la Lombardia

25 Gennaio 2023

UE: «RENZI NELLA GIUSTA DIREZIONE». Si è espresso positivamente sul Jobs act anche il commissario Ue al Lavoro, Lazlo Andor, secondo il quale «alcuni dei punti chiave del Jobs Act del segretario del Pd Matteo Renzi sono in linea con le raccomandazioni Ue sul mercato del lavoro. Aspettiamo i dettagli». Per Andor è importante che l’Italia renda «più inclusivo e dinamico» il mercato del lavoro, contrastando con «l’eccessiva segmentazione e il gap generazionale tra i disoccupati». Il commissario Ue ha ricordato come il problema stia diventando sempre più comune a tutti i paesi europei, e che il prossimo luglio a Roma si terrà un incontro sulla disoccupazione.

BRUNETTA: «SEMBRA SCRITTO DA DILETTANTI ALLO SBARAGLIO». Come era già emerso dalle prime dichiarazioni di Polverini, Forza Italia invece ha criticato duramente il piano del lavoro del segretario Pd. Il capogruppo di Fi in commissione Lavoro alla Camera, Annagrazia Calabria ha espresso la posizione ufficiale del partito con queste parole: «Non permetteremo che si giochi sulla pelle dei giovani italiani e dei disoccupati l’ennesima lotta di potere tra i democratici, un’altra partita a scacchi tra governo e Pd in cui ci sono solo mosse tattiche e nessun risultato concreto». Ancora più tranchant il capogruppo dei deputati Fi, Renato Brunetta: «Il testo di Renzi sembra scritto da dilettanti allo sbaraglio, un po’ furbetti, un po’ opportunisti, sicuramente molto pasticcioni, che a un certo punto si sono dovuti fermare perche’ non riuscivano ad andare avanti. E hanno “aperto” il documento a contributi esterni perché da soli non riuscivano a riempirlo. Quello che si è letto è di una pochezza tecnica, culturale, politica e scientifica spaventose, e da esso emerge una totale non conoscenza non solo delle relazioni industriali, ma anche e soprattutto del rapporto che lega il lavoro allo sviluppo economico».

CAMUSSO: «NOVITA’ IMPORTANTE, MA POCO AMBIZIOSA». Il segretario generale della Cgil Susanna Camusso si è detta parzialmente soddisfatta dal Job act di Renzi. Oggi, proprio da Firenze dove si trovava per un congresso regionale, ha detto che «Abbiamo cominciato a vedere le proposte del cosiddetto Jobs Act. Avremmo sperato in una maggiore ambizione, a partire ad esempio dalla creazione del lavoro, delle risorse – penso alla patrimoniale – ma è già importante avere il tema del lavoro al centro del dibattito». Per quanto riguarda gli aspetti che meno sono piaciuti alla Cgil, Camusso ha spiegato che «Se la realtà è che bisogna creare lavoro non basta dire che sarà la libera iniziativa del mercato o delle imprese, magari con qualche incentivo o fiscalità, a favorire la ripresa. Sono tutte cose utili, certo, ma bisogna che tutte le risorse disponibili vadano alla creazione di posti di lavoro». Camusso invece si è detta molto soddisfatta «Che si dica esplicitamente che bisogna ridurre le forme del lavoro è una novità assolutamente importante, finora lo dicevamo solo noi, non forme che si aggiungono, ma forme che si riducono e si riditerminano le tutele. Credo che il Job act sia materia sulla quale si potrà sicuramente discutere». La leader della Cgil ha sottolineato l’importanza del «dibattito che si è aperto sul lavoro. Non possiamo che salutare con favore che il dibattito politico finalmente parli di lavoro e che il più grande partito di centrosinistra si stia impegnando a fare proposte».

DAMIANO: «BENE LA SEMPLIFICAZIONE». Anche il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano (Pd) a Repubblica commenta le proposte di Renzi: «Bene la semplificazione, a patto che non sia deregolazione e diminuzione dei diritti. Bisogna capire come si traduce in pratica. A differenza di quello che si è immaginato sin qui dalle anticipazioni, l’approccio è complessivo. Questa è una buona cosa, ma non vorrei si trattasse solo di buoni propositi».

POLVERINI: «JOBS ACT È COME ANDARE ALL’IKEA». Critica e molto dura la vicepresidente della commissione Lavoro di Montecitorio, Renata Polverini (Fi), per la quale «Addentrarsi nella lettura della bozza del Jobs Act di Renzi è un po’ come entrare all’Ikea: ci trovi qualcosa di utile e tanta paccottiglia ma, soprattutto, quando arrivi a casa scopri che non è facile montare quello che hai acquistato. Il modello scandinavo della flexsecurity, proposto dal neo segretario del Pd, non si adatta a un mercato del lavoro e a un tessuto produttivo molto più ampio e complesso di quello danese o svedese ed il bricolage contrattuale, spacciato per semplificazione, non può funzionare se prima di tutto non si rimette in moto l’economia. E quello che manca clamorosamente è una risposta sul reperimento delle risorse finanziarie per rimettere in moto la macchina Italia».

SCHIFANI: UN LIBRO DEGLI INTENTI. Per il presidente del Nuovo Centrodestra, Renato Schifani: «La proposta di Renzi sul lavoro, ancora teorica, mi sembra un libro degli intenti. Le riforme sono belle, ma nella misura in cui hanno delle coperture per essere attuate».

BONANNI: GIUDIZIO POSITIVO. Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl. «Bisogna discuterne approfonditamente, ma tendenzialmente siamo favorevoli», ha detto il segretario. «Il lavoro lo si può creare solo con la buona economia, ma il giudizio sul Jobs Act di Renzi è positivo. La misura sulla quale sono maggiormente d’accordo è quella che consente di riassumere attraverso un contratto di lavoro tante altre persone, a partire dalle false partite Iva che di solito sono usate per pagare meno la gente».

LANZILLOTTA: DELUSIONE. Per Linda Lanzillotta (Scelta Civica): «Renzi continuerà a voler fare l’agitatore del popolo delle primarie o imposterà un lavoro serio che coinvolga le migliori energie del Paese, che sia capace non tanto di cambiare il Pd quanto il futuro dell’Italia? Stando al documento sullo jobs act presentato ieri, molto deludente rispetto agli annunci e alle aspettative, l’impressione è che ci sia molto da fare»

Tags: Cesare Damianoenrico giovanninifirenzeforza italiajob actJobs actLavoroMatteo RenzioccupazionePdRaffaele BonanniRenata PolveriniRoma
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Matteo Renzi e Carlo Calenda

A sinistra il campo largo, al centro una prateria

30 Gennaio 2023
Letizia Caccavale

Il mio impegno per la Lombardia

25 Gennaio 2023
Arturo Parisi è stato ministro della Difesa nel secondo governo Prodi (Ansa)

Arturo Parisi: «In troppi, come D’Alema, hanno operato perché il Pd fallisse»

13 Gennaio 2023
Antonio Panzeri

Qatargate. Cos’è che fa davvero l’uomo ladro? Compagni, rispondete con onestà-tà-tà

4 Gennaio 2023
Chiara Corbella Petrillo

Fdi chiede di intitolare una via alla memoria di Chiara Corbella

21 Dicembre 2022
Manifestazione a Palermo in difesa del reddito di cittadinanza

L’ora di smaltire la sbornia assistenzialista

17 Dicembre 2022

Video

Video

Artsakh, il conflitto invisibile. «Anche fare una zuppa è impossibile»

Redazione
1 Febbraio 2023

Altri video

Lettere al direttore

Roberto Perrone

Roberto Perrone mancherà a Fred Perri e a tutti noi

Emanuele Boffi
31 Gennaio 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Gli insostenibili argomenti di Nathalie Tocci sulla guerra in Ucraina
    Rodolfo Casadei
  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Su Cospito il Pd è più irresponsabile di Donzelli
    Lodovico Festa
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Le tesi per il Movimento Popolare
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Io non sono Charlie Hebdo
    Federico Cesari
  • Cartolina dal Paradiso
    Cartolina dal Paradiso
    Come ho scoperto che Dio fa ardentemente il tifo per me
    Pippo Corigliano

Foto

Foto

Karabakh. Il conflitto invisibile. Cosa sta succedendo alla popolazione dell’Artsakh

28 Gennaio 2023
Foto

Crisi del sistema politico. Il presidenzialismo è la soluzione?

19 Gennaio 2023
Politicall
Foto

La geopolitica tra identità e relazioni internazionali – Incontro a Torino

16 Gennaio 2023
Rosario Livatino
Foto

L’attualità del beato Rosario Livatino

16 Gennaio 2023
Luigi Negri sul palco del Meeting di Rimini
Foto

”Metanoeite – cambiate mentalità”, la collana di don Negri

9 Gennaio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist