Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

La Turchia ha un problema con i profughi siriani (e coccola i ribelli jihadisti)

Erdogan, contestato dall'opposizione, annuncia che i rimpatri di chi è arrivato dalla Siria saranno fatti su base volontaria, e intanto stringe legami con i terroristi di Hts

Rodolfo Casadei
16/05/2022 - 6:23
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia

Erdogan Turchia

Erdogan l’ha ripetuto il 9 maggio scorso davanti agli industriali della Turchia che festeggiavano la fondazione della loro associazione: nessun profugo siriano accolto in Turchia sarà rispedito in Siria contro la sua volontà, i rimpatri dovranno essere volontari. Effettivamente già nel discorso del 3 maggio, quello nel corso del quale aveva svelato il piano per la ricollocazione di 1 milione di profughi siriani in 13 distretti della Siria settentrionale, il presidente si era premurato di dire che i rimpatri sarebbero avvenuti su base volontaria.

Xenofobi contro Erdogan

Ma allora perché annunciare la cifra di 1 milione, e un piano infrastrutturale dettagliato in otto fasi, che prevederebbe l’istituzione di insediamenti industriali e di aree commerciali, e la costruzione scuola, ospedali, moschee, negozi e bazaar? Perché comunicare i nomi delle Ong che avrebbero preso parte ai lavori (Kizilay e Ihh) coordinate dall’equivalente turco della Protezione civile (l’Afad, Presidenza per i disastri e le emergenze)? Perché annunciare la creazione di corsi professionali, linee di microcredito e laboratori di produzione affinché i siriani possano esercitare una professione?

La spiegazione che molti osservatori danno è che in Turchia la questione dei profughi (3 milioni e mezzo di siriani) e dei clandestini che vivono nel paese (per lo più afghani) è diventata un cavallo di battaglia dei partiti di opposizione e non solo, che intendono usarla contro il presidente nelle prossime elezioni politiche del 2023. Il leader del CHP, il principale partito di opposizione, ha dichiarato che se il suo partito vincerà, rimanderà in Siria i siriani che si trovano in Turchia secondo il meccanismo della protezione temporanea: il piccolo partito xenofobo Vittoria ha sponsorizzato un documentario di nove minuti intitolato “L’invasione silenziosa” che ha avuto due milioni di visualizzazioni nel giro di ventiquattro ore prima di essere rimosso dalle autorità. In esso si mostrava una Turchia dove nel 2043 un partito formato essenzialmente da profughi e figli di profughi siriani vinceva le elezioni e governava il paese; una volta saliti al potere i siriani sostituivano la lingua araba al turco.

LEGGI ANCHE:

I volontari della congregazione mechitarista armena distribuiscono cibo e aiuti ad Aleppo dopo il terremoto

«Il terremoto fa più paura della guerra. Aleppo ha ancora bisogno d’aiuto»

24 Marzo 2023
Croci sul luogo del naufragio a Steccato di Cutro. Cutro, Crotone, 9 marzo 2023 (Ansa)

Migranti. I racconti dei naufraghi e i limiti del “linguaggio dei diritti”

17 Marzo 2023

Devlet Bahceli, il leadere dell’Mhp, il partito ultranazionalista alleato di Erdogan, ha detto nel corso di un infuocato discorso alla vigilia della festa dell’Eid che i siriani che andavano dai parenti in Siria per la festa non dovevano più essere riammessi in Turchia. Effettivamente il ministro dell’Interno Suleyman Soylu ha annunciato che i siriani tornati a casa per le vacanze non sarebbero potuti rientrare in Turchia. Tuttavia, ormai un gruppo di siriani era già stato autorizzato dai governatori locali a recarsi in Siria per tre giorni, e questi sono potuti tornare nel paese dove hanno chiesto asilo dopo la visita ai parenti.

I territori controllati dalla Turchia in Siria

La Turchia controlla attualmente quasi 9 mila chilometri quadrati di territorio siriano in tre zone lungo il suo confine con la Siria, per un’area totale pari a quella della regione Marche in Italia. I principali distretti occupati da truppe turche affiancate da milizie siriane ribelli sono quelli di Aziz, Jarablus, El Bab, Tel Abyad e Rasulayn. Non bisogna però dimenticare che anche nel governatorato dell’Idlib, controllato militarmente e amministrativamente quasi al 100 per cento dal gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham (Hts), sono presenti con 70 fra basi militari e posti di osservazione delle forze armate turche, che fanno da forza di interposizione fra i ribelli e i governativi siriani appoggiati dalla Russia e dall’Iran.

Inoltre il governo turco finanza la costruzione di case in muratura per la popolazione sfollata nell’Idlib, al seguito dei ribelli islamisti espulsi da altre regioni della Siria; recentemente ne sono state consegnate 50 mila, opera dell’Afad e del governo regionale dell’Hatay, la regione turca che confina con l’Idlib. Questo dovrebbe far puntare i riflettori su una questione altrettanto interessante quanto il presunto rimpatrio di massa di profughi siriani: il costante avvicinamento fra il governo turco e ribelli jihadisti di Hts. Dopo aver ottenuto il pieno controllo della provincia dell’Idlib, Hayat Tahrir al-Sham sta ora cercando di riavvicinarsi con diverse fazioni del Libero esercito siriano (Fsa) sostenute dalla Turchia nella campagna di Aleppo.

L’amicizia con i terroristi di Hts

Sembra che Hts – che in passato si chiamava Jahbat al-Nusra e rappresentava la filiale siriana di Al Qaeda – stia seriamente cercando di coordinarsi con le fazioni su questioni di sicurezza e militari come preludio a passi più grandi che potrebbero raggiungere la piena integrazione con le fazioni dell’Fsa. Ciò costituirebbe la base per un’unica amministrazione civile e militare che governi le aree al di fuori del controllo del governo siriano nel nord-ovest della Siria.

Le relazioni tra la Turchia e Hts hanno oscillato nel tempo. Inizialmente sono state ostili a motivo dell’allineamento di Hts con Al Qaeda, ma sono evolute verso la collaborazione quando gli occidentali hanno cominciato a sostenere i curdi delle Fds, nemici comuni ai jihadisti di Hts e al governo turco, e quando i primi hanno preso le distanze dai loro padrini di Al Qaeda. 

Il rapporto tra i due è iniziato come un rapporto ostile che vedeva  la Turchia vincolata da leggi e trattati sulla lotta al terrorismo (Hts è organizzazione terroristica secondo gli Usa e l’Unione Europea), e Hts ideologicamente ispirata ad Al Qaeda e perciò critica di quel che restava del sistema laico e democratico della Turchia. Quell’ostilità si è trasformata in una forma di coordinamento fra pari, quando Hts ha consentito alle pattuglie turche di entrare nei territori sotto il suo controllo e ha protetto i punti di osservazione turchi nel nord della Siria, nonostante in precedenza avesse espresso disapprovazione per la loro presenza.

I rapporti delle altre fazioni armate siriane

Questa situazione è nata da interessi condivisi dalle due parti. Hts ha bisogno di una copertura politica sia a livello regionale che internazionale per non essere presa di mira in quanto gruppo terroristico e per essere infine rimosso dalla lista delle organizzazioni che lo sono. La Turchia ha bisogno di legami con un gruppo armato capace di disciplina militare e organizzativa, sia in grado di controllare il territorio e non subordinato a nessuna potenza straniera. Questo non è il caso delle altre fazioni armate della Siria, che sono collegate ai paesi del Golfo, agli Stati Uniti e alla Russia, e che quindi rappresentano una minaccia alla sicurezza nazionale turca.

In aprile Hts ha consegnato prigionieri jihadisti di altre formazioni siriane alle autorità turche per accelerare il processo che dovrebbe portare al suo sdoganamento. Organizzazioni come l’International Crisis Group e il Syrian Dialogue Centre si sono dichiarati favorevoli alla rimozione di Hts dalla lista delle organizzazioni terroristiche. Quando si chiamava Jabhat al-Nusra, Hts ha compiuto alcuni dei più efferati attentati contro la popolazione civile a Damasco e in altre città della Siria.

Tags: Recep Tayyip ErdoğanSiriaTurchia
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

I volontari della congregazione mechitarista armena distribuiscono cibo e aiuti ad Aleppo dopo il terremoto

«Il terremoto fa più paura della guerra. Aleppo ha ancora bisogno d’aiuto»

24 Marzo 2023
Croci sul luogo del naufragio a Steccato di Cutro. Cutro, Crotone, 9 marzo 2023 (Ansa)

Migranti. I racconti dei naufraghi e i limiti del “linguaggio dei diritti”

17 Marzo 2023
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Ankara, 14 marzo 2023 (Ansa)

Turchia. L’opposizione ce la sta mettendo tutta per far rivincere Erdogan

12 Marzo 2023
Un camion di aiuti umanitari valica il confine tra Armenia e Turchia

Quei camion di aiuti armeni ai turchi, una goccia di bene in un mare di male

4 Marzo 2023
Il presidio seguito dal corteo a Napoli dove la Rete antirazzista, dopo la strage di migranti sulle coste di Crotone in Calabria, ha chiesto le dimissioni del ministro dell'Interno Piantedosi , 28 febbraio 2023 (Ansa)

Lo squallido uso politico della tragedia di Crotone

2 Marzo 2023
Un ragazzo ad Aleppo recupera alcuni oggetti personali dalle macerie del devastante terremoto che ha colpito la Siria

Aleppo. «Le sanzioni ci hanno ammazzato. Ora vanno cancellate del tutto»

2 Marzo 2023

Video

Caorle 2023
Video

Chiamare le cose con il loro nome. Tutti a Caorle a giugno

Redazione
6 Marzo 2023

Altri video

Lettere al direttore

Un fermo immagine tratto dalla trasmissione Rai mostra Lucia Annunziata e Eugenia Roccella durante Mezz'Ora in Più su Rai3, 19 marzo 2023 (Ansa)

Utero in affitto. La fiera dei corpi e dei sentimenti è più volgare di una parolaccia

Emanuele Boffi
21 Marzo 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Non esiste un’Unione Europea unita contro un’Italia isolata
    Lodovico Festa
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Arringa cristiana e popolare per il «diritto dei turchi a restare turchi»
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Ribadiamo: l’inchiesta di Bergamo sulla pandemia ha solo «valore catartico»
    Emanuele Boffi
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Caso Cospito. Ritorneranno gli anni di piombo?
    Rodolfo Casadei
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    La vita «ordinaria, tragica e bella» di Elena Bonner
    Angelo Bonaguro

Foto

Foto

Cura: quale integrazione tra territorio e domicilio?

22 Marzo 2023
Foto

“Bisogna pur aver fiducia di qualcuno”. Il concorso dei Nonni 2.0

13 Marzo 2023
Foto

Cosa c’è di allegro in questo maledetto paese?

10 Febbraio 2023
8/2/2014 Milano Giornata Banco Farmaceutico
punto raccolta farmaci presso Farmacia Foglia C.so di Porta Romana 56
Iconphotos/Paolo Bonfanti
Foto

Inizia oggi la Giornata di raccolta del farmaco: ecco come e perché aderire

7 Febbraio 2023
Benedetto Antelami, Deposizione dalla croce, Duomo di Parma
Foto

Davanti alla Deposizione di Antelami. Quello che non avevo mai “visto”

3 Febbraio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist