Topolino fa la Colletta alimentare: «Il sapore buono del cibo in dono»

Di Redazione
27 Novembre 2013
Il celebre fumetto dedica la sua storia di copertina all'iniziativa del Banco Alimentare. Tutta Paperopoli coinvolta, perfino la Banda Bassotti

Anche Topolino invita a fare la Colletta alimentare. La raccolta che si svolgerà sabato 30 novembre in oltre 10 mila supermercati è la storia di copertina del celebre fumetto da oggi in edicola. Si intitola “Paperopoli e il sapore buono del cibo in dono” e racconta la vicenda di Zio Paperone e del suo cruccio per il tanto cibo andato sprecato dai suoi supermercati.

Una storia disegnata da Alessandro Perina e basata su un soggetto e una sceneggiatura di Augusto Marchetto che coinvolgerà tanti personaggi dell’universo disneyano (perfino la Banda Bassotti).
Lo stesso numero è poi arricchito da alcune pagine informative, nelle quali si racconta che «il cibo è prezioso e non bisogna sprecarlo» e si ricorda, appunto, che il 30 novembre è «la Giornata Nazionale della colletta alimentare».

Come ci ha raccontato Andrea Giussani, presidente della Fondazione Banco alimentare onlus, «la Colletta alimentare è un gesto semplice che fa riscoprire a un popolo intero la gioia di donare e rispondere al bisogno delle persone, che parte dalla spesa e arriva più in profondità».
Quest’anno «il bisogno è ancora più graffiante perché la crisi ha aggravato la povertà alimentare nel nostro paese».

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4 commenti

  1. riccardo

    Peccato per la pubblicità gratuita a topolino, settimanale da anni ormai impegnato subdolamente a diffondere un’ideologia massonica in salsa bambinesca, e purtroppo tremendamente efficace.

  2. marina

    anche portofranco… tra l’incredulità dei ragazzi….partecipa……
    e chi se lo perde…..la vecchietta che , come visto lo scorso anno.. esce di casa giusto per fare la spesa da donare…..

  3. Matteo, Aldo, Fabio e Giovanni

    Ottima iniziativa la colletta alimentare. Evitiamo però di comprare prodotti Barilla e collegati (Voiello, Mulino Bianco, Pavesi) per non contribuire coi nostri soldi al saldo della parcella dell’ideologo del gender recentemente assunto a libro paga dal rieducando Barilla.

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