verità
L'arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia, in occasione della festa del patrono San Francesco di Sales, ha tenuto una lezione sul giornalismo: «Non siate superficiali, per non dare solo spazio al pensiero unico dominante, bisogna superare la semplificazione unilaterale delle notizie e verificare le fonti, senza affidarsi solo alle voci».
Ancora non si sa chi con un attentato missilistico il 6 aprile 1994 abbattè l'aereo del presidente ruandese di etnia hutu Juvenal Habyarimana, scatenando il genocidio che falciò le vite di 800 mila persone. Di sicuro, però, grazie a nuovi rilievi, vengono scagionati i guerriglieri tutsi, fino ad oggi considerati i possibili responsabili
Nella recente sentenza palermitana, che ha condannato l'Italia a pagare 100 milioni di euro alle famiglie delle 81 vittime, si giunge alle medesime conclusioni cui arrivò un'inchiesta del nostro settimanale 11 anni fa. Con una differenza. La sentenza non dice chi furono i responsabili; Tempi fece i nomi i nomi dei missili, i tracciati e la nazionalità del caccia che hanno abbattuto il Dc9 Itavia la sera del 20 giugno 1980
Da Castel Gandolfo papa Benedetto XVI ha parlato brevemente prima di recitare l'Angelus: «Regno dei Cieli significa signoria di Dio, e ciò vuol dire che la sua volontà dev'essere assunta come il criterio-guida della nostra esistenza. Dove Lui non c'è, niente può essere buono» ha rilevato il Pontefice, definendo la presenza di Dio attraverso gli uomini che seguono la sua volontà «una priorità decisiva per tutto»